Mercenario

Di Mack Reynolds

ROMANZO BREVE (75 pagine) - FANTASCIENZA - Un mondo distopico dove solo il coraggio e l'astuzia permettono la sopravvivenza a chi non vuole adeguarsi a un destino segnato dalle droghe e dal torpore mentale.

Questa novella è un'interessante estrapolazione sulla società americana del futuro vicino. La fine della guerra fredda tra i due blocchi contrapposti (sovietico e americano) ha portato a un patto che prevede lo smantellamento dei relativi eserciti. Ma le due potenze, e in particolare quella americana, si sono inventate altri sistemi per tenere gli uomini allenati al combattimento. In questo mondo distopico cristallizzato in un rigido sistema di caste, dove gli individui sono soggiogati al loro brutale destino attraverso droghe e televisione, il dominio delle potenze commerciali si esercita attraverso piccole e confinate battaglie. Le corporazioni risolvono le loro controversie legali assumendo mercenari che combattono al loro posto, in una sorta di gladiatoria tenzone ripresa e trasmessa da tutte le televisioni. E solo l'appartenenza alla casta militare, o a quella religiosa, permette un rapido passaggio alla casta superiore e aristocratica, come ben sa il capitano Joe Mauser, simpatico e geniale protagonista del racconto di Reynolds. Una geniale intuizione sociale in cui Mack Reynolds rappresenta molti dei difetti della società occidentale.

Mack Reynolds è nato in California nel 1917 ed è morto in Messico nel 1983. Iscritto fin dai tempi del liceo al Socialist Labor Party, ha viaggiato in lungo e in largo per gli Stati Uniti per far campagna a favore del suo partito. Negli anni Cinquanta, probabilmente anche a causa del clima difficile per un socialista come lui durante la campagna anticomunista del senatore McCarthy, si trasferì in Messico dove visse fino alla morte. Alla fine degli anni Quaranta, su incoraggiamento dell'amico Fredric Brown, cominciò a scrivere fantascienza. In oltre trent'anni di carriera ha scritto una cinquantina di romanzi e innumerevoli racconti sempre caratterizzati da humor e temi sociali. Mack Reynolds è stato uno scrittore ironico; i suoi libri si leggono sempre con un mezzo sorriso sulle labbra. Ma è stato anche uno che di economia, di politica, di società ne sapeva parecchio. Tra i suoi libri più famosi ricordiamo "Effetto valanga" ("Depression or Dust", 1974), uscito su Odissea Fantascienza  53 della Delos Books,  "Ed egli maledisse lo scandalo" ("Of Godlike Power", 1966) e questo" ""Mercenario" ("Mercenary", 1962),  primo libro della serie di "Joe Mauser".

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 12 mag 2015
• ISBN: 9788867756056

Anteprima del libro

a cura di Sandro Pergameno

Mack Reynolds

Mercenario

Romanzo breve

Traduzione di Ugo Malaguti

Prima edizione maggio 2015

ISBN 9788867756056

© 2014 Mack Reynolds

Titolo originale: Mercenary

Traduzione: Ugo Malaguti

Copertina: Tiziano Cremonini

Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

Font Exo Sans by Natanael Gama, SIL Open Font Licence 1.1

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Indice

Il libro

L'autore

Mercenario

Capitolo I

Capitolo II

Capitolo III

Capitolo IV

Capitolo V

Capitolo VI.

Capitolo VII.

Capitolo VIII

Capitolo IX

Capitolo X

Capitolo XI

Delos Digital e il DRM

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Il libro

Un mondo distopico dove solo il coraggio e l’astuzia permettono la sopravvivenza a chi non vuole adeguarsi a un destino segnato dalle droghe e dal torpore mentale.

Questa novella è un’interessante estrapolazione sulla società americana del futuro vicino. La fine della guerra fredda tra i due blocchi contrapposti (sovietico e americano) ha portato a un patto che prevede lo smantellamento dei relativi eserciti. Ma le due potenze, e in particolare quella americana, si sono inventate altri sistemi per tenere gli uomini allenati al combattimento. In questo mondo distopico cristallizzato in un rigido sistema di caste, dove gli individui sono soggiogati al loro brutale destino attraverso droghe e televisione, il dominio delle potenze commerciali si esercita attraverso piccole e confinate battaglie. Le corporazioni risolvono le loro controversie legali assumendo mercenari che combattono al loro posto, in una sorta di gladiatoria tenzone ripresa e trasmessa da tutte le televisioni. E solo l’appartenenza alla casta militare, o a quella religiosa, permette un rapido passaggio alla casta superiore e aristocratica, come ben sa il capitano Joe Mauser, simpatico e geniale protagonista del racconto di Reynolds. Una geniale intuizione sociale in cui Mack Reynolds rappresenta molti dei difetti della società occidentale.

L'autore

Mack Reynolds è nato in California nel 1917 ed è morto in Messico nel 1983. Iscritto fin dai tempi del liceo al Socialist Labor Party, ha viaggiato in lungo e in largo per gli Stati Uniti per far campagna a favore del suo partito. Negli anni Cinquanta, probabilmente anche a causa del clima difficile per un socialista come lui durante la campagna anticomunista del senatore McCarthy, si trasferì in Messico dove visse fino alla morte. Alla fine degli anni Quaranta, su incoraggiamento dell’amico Fredric Brown, cominciò a scrivere fantascienza. In oltre trent’anni di carriera ha scritto una cinquantina di romanzi e innumerevoli racconti sempre caratterizzati da humor e temi sociali. Mack Reynolds è stato uno scrittore ironico; i suoi libri si leggono sempre con un mezzo sorriso sulle labbra. Ma è stato anche uno che di economia, di politica, di società ne sapeva parecchio. Tra i suoi libri più famosi ricordiamo Effetto valanga (Depression or Dust, 1974), uscito su Odissea Fantascienza  53 della Delos Books,  Ed egli maledisse lo scandalo (Of Godlike Power, 1966) e questo Mercenario (Mercenary, 1962),  primo libro della serie di Joe Mauser.

Capitolo I

Che situazione! Anche nello scendere dall'hovercar Joe Mauser continuò a chiedersi se aveva fatto bene a scegliere la Vacuum Tube per sottoscrivere il contratto o se avrebbe fatto meglio a firmare per la società rivale. Joe era un vecchio professionista, e, nella Categoria Militare, i vecchi professionisti non diventavano tali se non imparavano a riconoscere al fiuto la parte che avrebbe perduto.

Per i Basso-Inferiori e per i Medio-Inferiori quel contratto poteva anche andare bene: buone uniformi, vitto e alloggio, discreti utili. Ma un vecchio professionista doveva considerare attentamente anche il ' bilancio ' della società. Il Barone Haer stava misurando le spese e, si diceva in giro, aveva intenzione di assumere personalmente il comando, formando uno Stato Maggiore con i parenti e gli amici. La Continental Hovercraft, d'altra parte, aveva dei mezzi eccezionali, e poteva assumere uno stratega della portata di Stonewall Cogswell.

Comunque, il dado era tratto. Non si saliva un gradino della scala sociale se si aveva la pretesa di aspettare e riflettere; inutile parlare, poi, di salirne due in una volta. Joe aveva meditato a lungo: e, per una volta, vecchio professionista o no, aveva deciso di correre un rischio.

La coda davanti agli uffici di reclutamento non era fatta per lui. Da molto tempo, ormai, aveva superato quella fase della sua carriera. Così passò velocemente accanto all'interminabile fila di soldati in attesa, dirigendosi verso gli uffici. Non mancò però di notare, nell'insieme, il tipo predominante di uomini che intendevano prestare servizio nella Vacuum Tube. Sarebbero stati gli uomini che lui avrebbe comandato nell'immediato futuro, e la prospettiva non era troppo incoraggiante. Tra di essi, i veterani costituivano una sparuta minoranza. Bastava guardare l'atteggiamento, gli abiti che indossavano, le… be', un veterano lo si riconosceva subito, anche se era solo un soldato semplice. Anche se aveva partecipato a un solo scontro. Si vedeva, ecco.

Era al corrente della situazione. Era nota a tutti. Il barone Malcolm Haer era condannato alla sconfitta. Mettendosi al suo servizio, non si sarebbe guadagnato un soldo… ed era inutile perfino pensare a un passaggio di casta. In sostanza, senza ignorare il passato di Haer, era saggio scegliere la parte che avrebbe vinto… la Continental Hovercraft e il vecchio Stonewall Cogswell, che avevano perso così pochi scontri che molti, tra i telespettatori, non riuscivano neppure a ricordarsene uno.

Tra gli uomini in attesa, qualcuno pareva promettere bene; Mauser lo notò nel passare, ma sapeva che le promesse non contano molto, se non si riesce a vivere fino a mantenerle.

Per esempio, c'era quell'ometto, davanti a lui. Faticava, evidentemente, a difendere il suo posto nella fila dall'attacco dei soliti due furbastri che volevano soffiarglielo. Il piccoletto non cedeva un palmo di terreno, malgrado i continui tentativi degli altri Inferiori. A Joe Mauser ogni manifestazione di carattere piaceva senza riserve. Il carattere era un'arma buona e utile, quando si era sul campo di battaglia.

Quando fu accanto al punto dell'alterco, disse, a mezza voce: – Calma, gente. Potrete litigare quanto volete con quelli dell'Hovercraft, se riuscirete ad aspettare fino a quel momento.

Si era aspettato che il suo tono autoritario bastasse a placare gli animi, anche se lui indossava abiti borghesi. La situazione non lo interessava in modo particolare: intendeva soltanto dare una mano al piccoletto. Un veterano avrebbe riconosciuto immediatamente il tono di un camerata, molto probabilmente ufficiale, e si sarebbe ritirato senza discutere.

Quelli, evidentemente, non erano dei veterani.

– E chi lo dice? – gli rispose, ringhiando, uno degli Inferiori. – Sei uno degli uomini del barone Haer, o chi?

Joe Mauser si fermò ad affrontare l'altro. Era irritato, soprattutto con se stesso. Non aveva voluto cercare delle rogne. Ma adesso, non c'erano alternative.

La fila di aspiranti soldati, tutti Inferiori, almeno all'aspetto, si era improvvisamente zittita, in un silenzio carico di attesa. Gli uomini si erano annoiati, fino a quel momento, ad aspettare: adesso qualcosa avrebbe rotto la monotonia.

Il giorno seguente, Joe Mauser sarebbe stato il comandante di alcuni