Il giocatore scorretto

Di Richard Stooker

Il dottor Pennel vuole solo che suo figlio torni a casa. Ma Crain Dalton ha scoperto che la mafia vuole che il ragazzo intrattenga i pezzi grossi giocandosi la vita ad una partita di videogiochi a realtà virtuale.

Anche i dottori con una cassa di banconote nascoste soffrono quando il loro figlio adolescente si intrattiene nelle sale da gioco e si fidanza con una prostituta, una ragazza carina e provinciale, che sa impersonare le fantasie più perverse.

Riuscirà Crain a trovare Don Pennel in tempo per salvarlo?

Nel gioco del craps, un giocatore 'scorretto' punta i propri soldi sul “non passa” e “non va”. La maggior parte degli scommettitori odia i giocatori scorretti per portare sfortuna al tavolo, perché i giocatori scorretti vincono quando tutti gli altri perdono.

In un futuro non troppo lontano, i videogiochi si sono evoluti a realtà virtuali complete. I giocatori si immergono in una realtà alternativa, e gli spettatori possono partecipare al gioco con loro.

I gladiatori moderni non hanno più bisogno di arene fisiche e complicate, di stadi o aree di gioco, ora si sfidano tramite sofisticati networks.

Il vincitore guadagna una valanga di soldi.

Il perdente muore.

Il tutto mentre boss mafiosi, politici e ricconi annoiati stanno a guardare... e fanno le loro scommesse.

Ne “Il giocatore scorretto” vediamo il futuro del dissesto economico causato dalla recessione combinarsi con l'avanzamento tecnologico, e non è una bella vista.

Non disponibile per oltre 30 anni, Il giocatore scorretto è apparso per la prima volta nell'ARCHON 7 Program Book, nel luglio 1983.

• Lingua: Italiano
• Editore: In Dreams Extreme Press
• Data di uscita: 24 nov 2016
• ISBN: 9781507132227

Anteprima del libro

Il giocatore scorretto

di

Richard Stooker

Traduzione a cura di

Giacomo Carnovalini

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Il Centro Commerciale Central City, nel distretto Nord di St. Louis, aveva preso il nome dallo Spaccio Centrale di Ferramenta, che originariamente occupava parte dei suoi locali. La società che gestiva lo Spaccio Centrale venne eliminata dai giochi molti anni fa, durante uno dei grandi rimescolamenti aziendali, e mai più rilevata. La partita dei grandi conglomerati di imprese si era spostata a Wall Street, mentre nuove imprese si erano trasferite al Central City.

Dopo aver parcheggiato davanti alla facciata di un negozio, chiusa con assi di legno e ricoperta da graffiti osceni, mi diressi verso una porta anonima, suonai il campanello e, guardando verso il piccolo obiettivo della telecamera nascosta a circuito chiuso, dissi: Sono in cerca di azione.

La porta si aprì, e un tizio dal volto duro mi fissò, per poi farsi da parte. Anche quando facevo il Detective non mi riconoscevano mai. Entrai al Jake's Casino.

Al Central City si potevano comprare ossi da zuppa e astro-pane alla fragola, giocare a videogiochi ad Immersione Totale o agitarsi sulle note di un insipido rock da supplizio. Oltre a questo, gli acquirenti potevano comprare qualsiasi cosa fosse disponibile sul mercato nero, da un sacco di chicchi di grano a un libro proibito, incontrare un pusher di droghe illegali, o spassarsela con una prostituta, bere a qualunque ora e piazzare qualsiasi tipo di scommessa. Potevano puntare sui cavalli, sugli sport professionistici, sui numeri, o scommettere alla roulette e ai dadi sui tavoli del Jake's.

Uomini e donne dagli occhi piatti e dalla pelle cerea e cadaverica si stringevano attorno ai tavoli. Si trascinavano senza vita sui tappeti logori sparsi sul pavimento di cemento, in abiti stracciati e scarpe da tennis ripiene di carta straccia, mischiandosi e spingendosi l'un l'altro mentre puntavano le loro fiches. Il denso fumo di sigaretta appesantiva l'aria. Sopra ogni tavolo, delle lampadine scoperte brillavano attraverso la foschia.

Uno strozzino era seduto alla scrivania, accanto alla cassa. Se qualcuno finisce i soldi, ma vuole continuare a giocare, lui foraggia. Possono prendere tutto quello che vogliono. Per rimborsare il capitale non c'è fretta, ma è meglio non essere in ritardo sul pagamento degli interessi settimanali. É un uomo d'affari, non un ente benefico. É un suo diritto chiedere gli interessi per l'utilizzo del suo denaro.