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L’estate di una Primavera rossoblù
L’estate di una Primavera rossoblù
L’estate di una Primavera rossoblù
E-book110 pagine1 ora

L’estate di una Primavera rossoblù

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Info su questo ebook

Gli allenamenti della Primavera rossoblù – la squadra dei più grandi del settore giovanile del Cagliari – spesso fa le sedute di allenamento in contemporanea con la Prima squadra. Un anno però non è andata così: al mister venne l’idea di far svolgere il ritiro estivo precampionato a Ovodda, un paesino della Barbagia. Dieci giorni senza acqua calda, luce elettrica, telefonini e campo da gioco dove entravano anche le capre. La disperazione più assoluta! Nonostante le premesse non fossero delle migliori, i nostri ragazzi non si sono persi per nulla d’animo. In questo modo hanno vissuto dei momenti indimenticabili, hanno fatto amicizia con la gente del posto e sono riusciti a impedire un tentativo di furto ai danni della comunità…
LinguaItaliano
EditoreCondaghes
Data di uscita2 dic 2015
ISBN9788873569039
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    Anteprima del libro

    L’estate di una Primavera rossoblù - Angela Latini

    Indice

    Dedica

    Novità dentro e fuori il campo

    Una primavera

    Fuori dal mondo

    Il primo allenamento... e le brutte sorprese

    Chi la fa, l'aspetti

    Calciatori pompieri

    Incontri poco piacevoli

    Grandi scoperte

    Invasioni di campo

    Pericoli al nuraghe

    Il piano

    La festa

    Cose inaspettate

    Rinforzi esterni

    Una notte risolutiva

    Il riposo degli eroi

    La cena

    L'ultimo saluto alla Barbagia

    Il mister

    Il responsabile

    L'Autrice e l'Illustratore

    La collana Il Trenino verde

    Colophon

    al Cagliari

    che mi ha trasmesso

    una passione vera

    per la Sardegna

    Angela Latini

    L’estate di una

    Primavera rossoblù

    illustrazioni di Bruno Olivieri

    ISBN 978-88-7356-903-9

    Condaghes

    L’estate di una

    Primavera Rossoblù

    Novità dentro e fuori il campo

    – Si chiama Francesco, – disse Gianluca, il mister della Primavera rossoblù, presentando ai ragazzi il nuovo arrivato – da oggi si allenerà con noi!

    Longilineo, biondo, i capelli arruffati, lo sguardo timido. I ragazzi, incuriositi, lo scrutavano senza aprire bocca, poi fu Tommaso a spezzare il silenzio con un improvviso: – Benvenuto Francesco!

    – Ciao! – fecero allora tutti in coro. Francesco porse la mano destra per stringere quella di ognuno e abbozzò un sorriso.

    Sedici anni ancora da compiere, più piccolo rispetto agli altri ragazzi, Francesco era stato notato al Torneo di Pirri (Iglesias) e, considerato talentuoso, era stato segnalato al Cagliari che non se lo era lasciato sfuggire aggregandolo direttamente alla squadra Primavera.

    – Questo fregherà di sicuro il posto a qualcuno! – mormorò Giovanni a Dario.

    – Sarà pure bravo, basta che non se la tiri troppo…

    – Ti pare uno così?

    – Lo capiremo più avanti, di certo non può fare lo sfrontato appena arrivato!

    Francesco taceva, emozionato e un po’ smarrito. Efisio, il magazziniere, gli lanciò la casacca gialla, il mister gli disse qualcosa a bassa voce e poi il nuovo arrivato si unì agli altri per partecipare all’allenamento: ripetute, torello, sgambatura con partitella su metà del campo.

    – Non sembra male il nuovo arrivato – notò Tommaso e Riccardo, subito – Ma è solo il primo allenamento…

    – Ti scoccia ammettere che con i piedi va veloce, eh?

    – Ma che c’entra?

    – C’entra, c’entra. Ti conviene stare attento, altrimenti quello ti frega la fascia!

    Si stavano avviando negli spogliatoi, ­quando...

    – Ragazziii! – gridò il mister. – Doccia e poi in saletta, non andatevene, devo annunciarvi una cosa importante!

    L’arrivo di Francesco non era forse la sola novità di quella giornata.

    – Adesso che cavolo vuole? – brontolò Marco.

    Lavati, con i capelli umidi e le facce arrossate, i ragazzi si presentarono in saletta, il mister li aspettava.

    – Ci siete tutti?

    – Tutti!

    – No! Manca Alberto!

    – Albe!

    – Arrivo mister! – disse Alberto sistemandosi vicino a Francesco.

    – Ora ci siamo proprio tutti?

    – Sì mister, ci sono tutti – gli confermò Efisio.

    – Quest’estate ragazzi… – breve pausa – non faremo il ritiro precampionato ad Asseminello. Abbiamo pensato – si fermò di nuovo e i ragazzi trattennero il fiato – a un’esperienza diversa…

    – Vuoi vedere che questa volta facciamo una cosa in grande stile? Va a finire che ci portano in continente! – disse Giovanni a Mattia dandogli una gomitata.

    – L’idea è quella di portarvi a Ovodda! – Il mister parlò tutto d’un fiato.

    – Ovodda che? – fu la reazione di Mattia, e Giovanni, sconsolato: – Ovodda? Ma è in Sardegna…

    – Esatto! Ovodda è in Barbagia, noi staremo in una zona vicina al paese, in un campeggio fai da te: cucineremo da soli, puliremo, ci alleneremo, ci divertiremo! – concluse Gianluca in un crescendo di entusiasmo.

    – Ci divertiremo? E come? – domandò sottovoce Andrea a Francesco, un po’ confuso e disorientato.

    – Sarà l’occasione per conoscerci meglio, no? Che ne dite ragazzi? – domandò il mister senza far caso al loro confabulare.

    – Beh in realtà… ci aspettavamo una cosa diversa – rispose Marco deluso.

    – La televisione e il computer ci sono? – si affrettò a chiedere Dario.

    – Assolutamente no!

    – E le ragazze?

    – Quelle solo nei tuoi sogni!

    Tutti scoppiarono a ridere, forse più per la disperazione!

    – E se invece – disse Michele più ottimista – questa cosa si rivelasse una buona idea?

    Custu est scimpru totu... – ribatté ­Giovanni.

    Francesco, che in un solo giorno si era ritrovato nella squadra Primavera, e in una Primavera dall’estate del tutto imprevedibile, aveva preferito rimanere in silenzio.

    Quando tornò a casa trovò sua madre che ancor prima di salutarlo gli chiese: – E allora?

    – Ciao ma’…

    – Come è andata? – insistette lei con curiosità.

    – Bene, bene – rispose Francesco con lo sguardo perso nel vuoto.

    – Sempre di poche parole tu!

    – I ragazzi della squadra sembrano in gamba e il mister è stato gentile…

    – E allora? Mi sembra tutto perfetto, no?

    – Quasi perfetto… Quest’anno è previsto un ritiro estivo da boy scout!

    – Che vuol dire?

    – Vuol dire che faremo la preparazione precampionato a Ovodda, dieci giorni in montagna, in tenda.

    Sua madre lo guardò raggiante: – Bella idea, di chi è stata?

    –Ti pareva che per te non fosse una bella idea! Chissà come mai agli adulti le idee degli altri adulti piacciono sempre!

    – Ma quella è una zona archeologica stupenda…

    – Mamma! – esclamò Francesco.

    – Ma è la mia passione, lo sai!

    – Allora vuoi andare tu al mio posto?

    – Magari! – rispose con sguardo sognante – Ci sono tante cose da vedere in quella zona: il villaggio nuragico, i due menhir di Pedras Fitas, le domus, i nuraghi Callai e Campos, il sito di Osseli…

    – Non ti ho chiesto una lezione di archeologia – la interruppe Francesco.

    – Ti può essere utile!

    – Ci manca solo questo: l’archeologia in mezzo

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