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L'asino
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L'asino
E-book82 pagine43 minuti

L'asino

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Info su questo ebook

“Io ho letto ad questi dì Orlando Furioso dello Ariosto, et veramente el poema è bello tucto, et in di molti luoghi è mirabile. Se si truova costì, raccomandatemi ad lui, et ditegli che io mi dolgo solo che, havendo ricordato tanti poeti, che m'habbi lasciato indreto come un cazo, et ch'egli ha facto ad me quello in sul suo Orlando, che io non farò a lui in sul mio Asino”. Con queste poche parole in una lettera datata 17 dicembre 1517 Niccolò Machiavelli anticipa la composizione dell'Asino, un curioso poemetto in otto capitoli in cui si mescolano l'Odissea e la Divina Commedia, che rimane la prova letteraria più difficile da collocare nella sua produzione, e forse per questo da sempre trascurata dalla critica. Dopo essersi perso in una selva oscura di dantesca memoria, il narratore viene condotto da una ninfa ad incontrare vari uomini trasformati da Circe in animali, ma che, con sorpresa del protagonista, non desiderano tornare alla propria condizione originaria.
A cura di Daniele Lucchini.
LinguaItaliano
Data di uscita25 lug 2016
ISBN9781326745271
L'asino
Autore

Niccolò Machiavelli

Niccolò Machiavelli (1469-1527) was an Italian diplomat, philosopher and writer during the Renaissance era. Machiavelli led a politically charged life, often depicting his political endorsements in his writing. He led his own militia, and believed that violence made a leader more effective. Though he held surprising endorsements, Machiavelli is considered to be the father of political philosophy and political science, studying governments in an unprecedented manner that has forever shaped the field.

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    L'asino - Niccolò Machiavelli

    Colophon

    Finisterrae 38

    Prima volta in Finisterrae: 2013

    In copertina: stampa tedesca colorata a mano

    Circe, XVI secolo (particolare)

    © 2013 Daniele Lucchini, Mantova

    http://www.librifinisterrae.com

    Tutti i diritti riservati

    ISBN: 9781326745271

    Epigrafe

    Dove men si sa, più si sospetta.

    Niccolò Machiavelli, Dell'ingratitudine

    Prefazione

    L'Asino, un poemetto moraleggiante composto di circa un migliaio di endecasillabi organizzati in terzine dantesche e suddivisi in otto capitoli, è una prova letteraria un po' anomala rispetto al resto della produzione di Niccolò Machiavelli, cui la critica nel corso dei secoli ha prestato poca o nulla attenzione.

    La trama del poemetto

    Il testo si apre con un capitolo proemiale contenente invettive contro l'ignoranza e la scarsa riconoscenza. La storia vera e propria inizia al secondo capitolo: perso in una selva oscura, l'io narrante incontra una delle ninfe di Circe che conduce una mandria di uomini trasformati in animali e che lo invita a seguirla come unica possibilità di uscita dall'inestricabile bosco. Dopo una riflessione su fortuna e ingratitudine, la fanciulla spiega al narratore che la trasformazione in asino è un passaggio obbligato per tornare al bene (capitolo terzo) e per mostrargli le proprie buone intenzioni gli offre una cena ristoratrice e una notte d'amore (capitolo quarto). Il quinto capitolo è costituito da una tirata contro l'ambizione che rovina gli individui e gli stati, citando vari esempi antichi e contemporanei, e dalla riflessione sull'alternanza naturale tra ascesa e decadenza, tra bene e male, perché l'uno porta in sé già i semi dell'altro, e sull'inutilità e ingenuità di confidare nella religione per mettersi al riparo da questa altalena. Nel sesto capitolo la ninfa mostra varie stanze in cui si trovano gli uomini trasformati da Circe in bestie differenti a seconda dei loro carattere e comportamento: gli unici animali positivi sono i leoni, per i propri coraggio e generosità d'animo, ma non vi sono tra loro fiorentini. La visita prosegue con l'accesso ad uno stanzone in cui gli animali sono tutti mescolati senza distinzione di specie (capitolo settimo) e nel quale il protagonista ritrova proprie conoscenze, tra cui un maiale con il quale la ragazza lo invita a parlare (ottavo capitolo). Quest'ultimo elenca i pregi degli animali e i difetti dell'uomo: quelli vivono secondo natura, compiono atti per il solo piacere di farli, sono temperanti riguardo a cibo e sesso, sono sani e nascono vestiti, mentre l'uomo cerca ciò che non è di natura, è ambizioso, agisce sempre per secondi fini, è insaziabile quanto a sesso e cibo, nasce nudo e si ammala. Il porco conclude perciò affermando che chiunque, se fosse saggio, vorrebbe mantenere l'aspetto datogli da Circe e non tornare più uomo.

    Problemi di interpretazione dell'Asino

    Fin dall'inizio l'Asino è stato considerato un rifacimento, quando non addirittura una traduzione, delle Metamorfosi, anche note come L'asino d'oro, di Apuleio. Convinzione che ha sempre trovato fondamento in alcuni elementi interni al testo, quali il titolo, la dichiarazione d'intenti già nella prima terzina

    I vari casi, la pena e la doglia

    che sotto forma d'un Asin soffersi,

    canterò io, pur che fortuna voglia

    o la necessità di tornare uomo virtuoso attraverso il passaggio alle sembianze asinine lasciata intendere dalla ninfa nel capitolo terzo.

    Eppure, al di là di queste dichiarazioni d'intenti, nel poemetto non vi è traccia del Lucio di Apuleio né di alcuno dei suoi casi. Come diremo poi, è vero che Machiavelli con ogni probabilità lo ha lasciato incompleto, ma, anche a

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