Storia di Raidha e la chiesetta

Di Antonella Screti

La "Storia di Raidha e la chiesetta" ci ricorda che il mondo in cui viviamo non è fatto solo di materia e che esistono diversi mondi invisibili ai nostri occhi e agli altri nostri sensi, oggettivamente limitati. Sono mondi pregni di presenze, inclusa la nostra, in cui gli accadimenti e le tracce di ciò che resta hanno regole proprie, che è saggio conoscere per ricordarne l'esistenza e le relative manifestazioni. Questo racconto invita il lettore a riscoprire l'unità tra corpo e spirito, in quella zona di equilibrio in cui si manifestano le forze della natura. Danza, gesto, musica, pittura, sono linguaggi che ci aiutano ad avvicinare l'inavvicinabile, tentare di esprimere l'ineffabile e, nello stesso tempo, intraprendere un cammino di conoscenza. È così che in un percorso dall'ombra alla luce, riaffiora una vicenda del passato, la voce dell'autrice diviene "Maga', "Mescia', e ci consegna un quadro di speranza, ambientato in un Salento che diventa luogo privilegiato per la riscoperta del sé.

• Lingua: Italiano
• Editore: Musicaos Editore
• Data di uscita: 4 gen 2017
• ISBN: 9788899315726

Anteprima del libro

Table of Contents

Antonella Screti - Storia di Raidha e la chiesetta

Antonella Screti - Storia di Raidha e la chiesetta

Storia di Raidha e la chiesetta

Prefazione

Prefazione dell’autore

Ringrazio

PROLOGO

LA STORIA

Postfazione - Comunicare nel Sottile

APPENDICE

La riflessione di un amico, anima in cammino…

Un pensiero

Profilo

Antonella Screti - Storia di Raidha e la chiesetta

Narrativa, 2

Illustrazioni Patrizia Elia

Fotografia Corrado Invidia

© Musicaos Editore - Tutti i diritti riservati

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Via Arciprete Roberto Napoli, 82

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I edizione: Settembre 2015

ISBN 9788899315726

Antonella Screti - Storia di Raidha e la chiesetta

A Leonardo, il cui cammino evolutivo si è improvvisamente accelerato, tanto che mi ha riferito di fare fatica a stare dietro a se stesso. Eh sì che è un atleta!

E a Rosarossa, il cui cammino è diventato volo.

Tutti e due nella Luce. Guerrieri di Pace.

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Ogni giorno una respons-abilità;

ogni giorno una possibilità.

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La zona è forse un sistema molto complesso di insidie... non so cosa succede qui in assenza dell’uomo, ma non appena arriva qualcuno tutto comincia a muoversi... la zona in ogni momento è proprio come l’abbiamo creata noi, come il nostro stato d’animo... ma quello che succede, non dipende dalla zona, dipende da noi.

Stalker di Andrej Tarkovskij

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Storia di Raidha e la chiesetta

Prefazione

Ho letto con piacere questa storia di Antonella Screti, scritta con la semplicità di una confessione.

Da siciliano, mi ha ricordato la tradizione dei ‘cunti’, che non riguardano soltanto fatti e persone, ma anche quella risonanza indefinita intorno alle cose e agli eventi che fa dire al pallido principe ci sono più cose tra il cielo e la terra di quanto non ne contempli la tua filosofia.

Mi ha sorpreso, in positivo, la richiesta dell’Autrice di scrivere qualche parola di prefazione. Perché, ve lo dico subito, io sono un fisico teorico dalla testa ai piedi, e il fatto di essere - come molti della mia generazione - un po’ cattolico e un po’ marxista non migliora certo il quadro complessivo. Per dirla tutta, termini come ‘spiritualità’, ‘anima’ e così via, mi danno l’orticaria. Peggio ancora i tentativi new age di utilizzare la fisica come una cenerentola per spiegare il paese delle (false) meraviglie. Dunque devo dirvi perché ho accettato, e forse riuscirò anche a capire il perché dell’invito di Antonella. La prima ragione è che il pallido principe non c’è. Qui non siamo in Danimarca, il paese di Niels Bohr, ma in Salento. Quella bellissima terra del rimorso dove la malattia attraversava più l’anima che il corpo e la guarigione era atto catartico della comunità intera, partecipazione collettiva di musica e di danze.

Terra dove le Madonne compaiono ai teatranti, e dei versi dell’amatissimo Bodini: Viviamo in un incantesimo, tra palazzi di tufo, in una grande pianura. Sulle rive del nulla mostriamo le caverne di noi stessi - qualche palmizio, un santo lordo di sangue nei tramonti, un libro lento, di pochi fatti che rileggiamo più volte, nell’attesa che ci dia tutte assieme la vita le cose che crediamo di meritare.

La Puglia è stata capace, al contrario della mia Sicilia, di costruire un futuro scientificamente e tecnologicamente avanzato senza perdere l’anima antica. Ecco perché la storia di Raidha io posso leggerla e apprezzarla. Non l’ho vissuta, non posso misurarla, non devo dimostrarla.