La Compagnia di Intrigo - Il Patto Altitudinante - N. 4

Di Madame Twenty

Siamo a Geisterland, un luogo immaginario dove razze assai diverse convivono tra di loro apparentemente in armonia.
Trofia Biblos strega apprendista del Collegio Maggiore viene convocata nell’ufficio della professoressa Salva Animus.
Il test a cui viene sottoposta sembra semplice ma nasconde insidie.
La professoressa invita Trofia a recarsi dal Gran Mago Calderon Di Pignatta per approfondire il suo esame.
Nel frattempo nel Regno di Minuscolandia, a Tremens, Re Deusummus è preoccupato perché la Regina Rosmulda gli confida che il figlio primogenito, il Principe Truzzus, è intenzionato a sposarsi.
E' l'ultima tappa del primo volume.
Un'avventura tutta da vivere... nei prossimi episodi...

Madame Twenty

• Lingua: Italiano
• Editore: Madame Twenty
• Data di uscita: 13 feb 2017
• ISBN: 9788826022840

Anteprima del libro

LA COMPAGNIA DI INTRIGO

- IL PATTO ALTITUDINANTE -

Volume I

NUMERO 04

di Madame Twenty

"Sii il cambiamento che vuoi

            vedere nel mondo"

Gandhi

A Franco

Tutti i diritti sono riservati

Copyright © Madame Twenty

LA COMPAGNIA DI INTRIGO

Volume I

IL PATTO ALTITUDINANTE

numero 04

RIASSUNTO

Puntata precedente

Siamo a Geisterland, un luogo immaginario dove razze assai diverse convivono tra di loro apparentemente in armonia.

Trofia Biblos strega apprendista del Collegio Maggiore viene convocata nell’ufficio della professoressa Salva Animus. 

Il test a cui viene sottoposta sembra semplice ma nasconde insidie. 

La professoressa invita Trofia a recarsi dal Gran Mago Calderon Di Pignatta per approfondire il suo esame.

Nel frattempo nel Regno di Minuscolandia, a Tremens, Re Deusummus è preoccupato perché la Regina Rosmulda gli confida che il figlio primogenito, il Principe Truzzus, è intenzionato a sposarsi.

Quest’ultimo organizza una cena a corte per parlare con il padre del suo desiderio di convolare a nozze con Psico.

Il Re non è convinto perché non vuole mescolanze tra razze. Psico è una Creatura Anomala, della peggior specie. Tuttavia il Principe gli prospetta un futuro nel quale i Nani Oscuri, con l’appoggio dei sudditi della futura moglie, possano prendere il potere su tutto il Regno di Geisterland e gestire tutte le attività principali dello stesso.

La smania di potere dei reali di Minuscolandia non aveva eguali.

Una volta nell’ufficio del rettore Trofia scoprì, con non poca sorpresa che non era l’unica a essere stata convocata. 

Erano presenti Decima, Serva, Brugola. Mancava solo Radica.

Il Gran Mago parlò loro del Patto Altitudinante, della sua importanza nel mantenere lo status quo di tutto il Regno, e di quanto fosse in bilico la sua sopravvivenza.

L’Omnibus, l’amuleto in grado di evocare il peggiore dei sortilegi oscuri era stato rubato già da diverso tempo ma ora gli eventi stavano precipitando perché c’era la possibilità che anche il Profundis, il libro del male che racchiudeva le formule per scatenare il Delirius Omnipotentis, fosse stato sottratto.

Il Profundis aveva un custode, una persona unica depositaria della verità. L’unico uomo che conosceva il luogo dove da secoli era custodito il Profundis.

Quest’uomo era Giobben.

Giobben era il fratello di Trofia. Il giorno precedente aveva tentato di contattarla ma senza sortire grandi effetti. Lui sembrava in grande difficoltà e Trofia, insieme alle sue amiche e a due dei migliori professori del Collegio, avrebbe fatto parte della spedizione per ritrovare Giobben e, in qualche modo, salvare il Regno di Geisterland.

Questo era quello che il Gran Rettore sperava.

Ora però le ragazze si trovavano di fronte a una scelta ardua. 

Appuntamento nella Echeggiante Biblioteca Sonante

"Non avere mai paura di tentare qualcosa di nuovo.

Ricorda: dei dilettanti costruirono l’Arca,

mentre il Titanic fu costruito da professionisti."

Dave Barry

1

IL BIVIO

Intrigo, primavera.

La Sala delle Relazioni era semivuota nonostante il Collegio non fosse mai stato tanto pieno di studenti in questo periodo dell'anno. Solo un paio di Campane Vitrumose erano occupate. Potevamo così  addirittura scegliere quella che ci aggradava maggiormente.

Erano tutte uguali esternamente e similari in quanto a composizione interna ma con il passare del tempo finivi lo stesso per preferirne una più di un'altra. Quella che ci piaceva maggiormente aveva divanetti di colori diversi. Gli altri salottini viceversa erano tutti monocromatici.

Fu Serva ad inserire la tessera, lei stava sempre avanti a tutte, era quella che parlava per prima, quella che era un passo davanti in ogni occasione; pensavo lo facesse perché era molto loquace, gentile e affabile con tutti ma conoscendola meglio