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Apartment 25A
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E-book74 pagine56 minuti

Apartment 25A

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Info su questo ebook

Un appartamento.
5 stanze.
5 personaggi.
Entra nelle menti di Samuel, Michael, Jennifer, Annie e James: cosa desiderano, cosa temono, cosa nascondono…
Qualcosa accade, nel frattempo, che tu lo voglia o no.
Chi salverai?
LinguaItaliano
Data di uscita11 set 2017
ISBN9788826400181
Apartment 25A

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    Anteprima del libro

    Apartment 25A - Michela Cavaliere

    Michela Cavaliere

    Titolo dell’opera: Apartment 25A

    Autore: Michela Cavaliere

    Copyright © 2016 Michela Cavaliere

    Impostazione grafica, progetto copertina e impaginazione: © 2017 Antonella Monterisi

    Tutti i diritti sono riservati. Ogni riproduzione dell’opera, anche parziale, è vietata.

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono il frutto della fantasia dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale.

    Indice

    Hall

    Bedroom

    Bathroom

    Kitchen

    Living room

    Epilogo

    Biografia

    A mio marito

    Samuel aveva fatto solo un passo dentro casa e già si sentiva meglio.

    Non che gli dispiacesse lavorare per il signor Jones, beninteso. Da due anni a questa parte, ogni venerdì mattina verso le 11, Samuel controllava il conto bancario trovando l’accredito dello stipendio. No, non si poteva lamentare, soprattutto dopo quello che aveva dovuto passare per trovare questo posto. Quella sera, però, si sentiva davvero fortunato come chi va a comprare il latte per il figlio prima che il negozio di alimentari chiuda e la cassiera lo avverte che non ha le monete per il resto, quindi cosa fare? Cedere alle lusinghe di un Gratta e Vinci. Ed ecco che, da quel momento, ci si può permettere una bella vacanza, una nuova casa e di non lavorare più per il resto della vita. Aveva sentito questa storia dalla segretaria del signor Jones e gli era rimasta impressa nella mente, nitida come se fosse stato lui stesso a viverla. Quando la segretaria gli aveva raccontato la strabiliante storia letta sul giornale poco prima, le aveva chiesto: «Secondo te cosa si prova a vincere tutti quei soldi?».

    La segretaria era scoppiata in una risata gutturale e, col tono di chi la sa lunga, aveva risposto: «Cosa si prova? Finalmente niente problemi, che un angelo lassù ha pensato a te, niente affitto, niente lavoro, la vera libertà».

    Aveva capito che la segreteria avesse voglia di fare due chiacchiere, in fondo passava tutto il giorno da sola in quell’ufficio rispondendo a una decina di telefonate al massimo e le pratiche che doveva fare erano poche e facili. Si annoiava ogni giorno.

    «Sai cosa farei per prima cosa? Mi licenzierei subito da qui, vera libertà, mi comprerei una bella casa al mare, dove c’è tanto sole e prenderei appuntamento col chirurgo plastico delle star, mi toglierei le zampe di gallina, le odio, potessi vedermi com’ero bella anni fa…».

    «Ma dai, non ne hai bisogno!».

    «Eh… non tutti sono gentili come te!», fece un lungo sospiro come a voler buttar fuori i pensieri negativi che, però, rientravano dentro freddi e pesanti come prima e gli domandò, con semplicità: «Tu cosa ci faresti?».

    Samuel non esitò un istante nel rispondere: «Per prima cosa un’assicurazione sulla vita per Annie e Michael», lasciando di stucco la segretaria che prese a ridere la risposta dell’impiegato.

    «No, ma davvero?», si assicurò lei.

    «Certo!», rimarcò lui, le guance arrossate dalla replica che non si aspettava.

    «Perché? Tu hai figlio piccolo, certo, ma sei giovane, hai tutta la vita davanti».

    «Tutto può succedere in un attimo, non potrei pensare di lasciarli senza un sostegno, Annie non riuscirebbe a reggere tutto da sola», continuò poi lui, pensandoci meglio, «E poi anche un fondo per l’università di Michael! Voglio che abbia un futuro, voglio che diventi come il signor Jones o magari un medico o un ambasciatore, chissà potrebbe fare tante cose, non come me che non ho mai finito la scuola e guardami, sistemerò giardini e piante per il resto della vita».

    La segretaria guardava Samuel con dolcezza, ora. Pensava a quanto era mancato a lei un uomo come lui nella sua vita e come, dopo la morte del fidanzato un mese prima del matrimonio, non fosse riuscita più a incontrare una persona corretta e buona come lui!

    «La tua famiglia è fortunata».

    «Lo sono io».

    Poteva sembrare una conversazione finta e impostata, ma tutti noi sappiamo quanto Samuel fosse sempre stato sincero nel parlare di sé, quanto amasse la moglie e il piccolo Michael.

    Samuel era in Paradiso, nel suo Paradiso personale e non intendeva perdersi nessun momento di questa perfezione, né rovinarla in alcun modo.

    Da due anni si chiedeva come fosse possibile che lui, sì proprio lui, Samuel Dandridge avesse trovato la strada per la felicità.

    Aveva conosciuto Annie al Burger King, lui le aveva chiesto patatine, Whopper e 7Up, una combinazione perfetta e lei aveva eseguito alla lettera, consegnato l’ordine in

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