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Nel tempo che scorre
Nel tempo che scorre
Nel tempo che scorre
E-book70 pagine47 minuti

Nel tempo che scorre

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Info su questo ebook

I sogni sono momenti di liberazione in cui tutto è possibile.
LinguaItaliano
Data di uscita7 nov 2017
ISBN9788827506004
Nel tempo che scorre

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    Anteprima del libro

    Nel tempo che scorre - Vincenza Giubilei

    Didascalia...

    Vincenza Giubilei

    NEL TEMPO CHE SCORRE

    A mio figlio

    Gabriele, il mio sogno più bello

    … Mi ha sempre stupito l’estrema differenza

    d’importanza, di gravità, che presentano per

    l’osservatore comune gli avvenimenti della

    veglia e quelli del sonno …

    Dal Manifesto del Surrealismo (1924)

    INTRODUZIONE

    In queste pagine voglio tentare di cristallizzare la mia vita più sincera, quella che si svolge di notte, mentre dormo, quando nel sonno mi trovo in luoghi dove vivo con persone a volte sconosciute nella cosiddetta realtà. Posti in cui la vita si rinnova, a ogni cambio di scena; in cui le vicende sono regolate dalla spontaneità, oltre le norme alle quali invece ci adeguiamo nella vita ordinaria di tutti i giorni.

    Nei nostri sogni si muovono finalmente i pensieri, i desideri, la rabbia che nello stato di veglia tratteniamo, immobili, a volte fino al punto da ignorare queste parti di noi.

    E’ necessario immergersi in quest’altro mondo per scoprire la nostra essenza, per guardare le immagini che dimentichiamo di solito molto facilmente, a volte per comodità di coscienza, per non turbare quell’illusorio ordine che crediamo essere nella nostra mente, ma che è solo una fredda maschera di ciò che di autentico e incontaminato possediamo.

    Alcuni racconti, invece, sono episodi accaduti realmente, e li ho inseriti fra i miei sogni solo perché il loro contenuto è in contrasto con l’ipocrisia che normalmente regna nelle nostre vicende.

    L’INDIRIZZO DI ELISABETTA

    Io non conosco l’indirizzo di Elisabetta, ma è scritto su un pezzo di carta, guardando il quale non leggo nulla perché vedo una striscia di carta bianca.

    Sto camminando su un marciapiede; fermo un uomo e gli chiedo se sa indicarmi quella strada che io non riesco a leggere. Lui invece legge e mi dice che la via è lontana; devo prendere un autobus per raggiungere quel luogo. Scoraggiata per la lontananza e per il tempo che mi dividerà dal rivedere Elisabetta, mi dirigo pazientemente alla fermata dell’autobus. Questo è un luogo non comune per essere in una città come Roma. É vicino a una grotta verde, dalla quale escono molte donne, con le quali inizio a parlare con tranquillità. Con una di loro parlo più facilmente. Insieme attendiamo l’autobus, che arriva quasi subito. Durante il tragitto non penso più all’indirizzo di Elisabetta. Ora sono con loro. Scendiamo in uno spazio verde, dove c’è un edificio con un’architettura medioevale, e decidiamo di visitarlo. Io e una donna camminiamo abbracciate e sentiamo di volerci molto bene; pensiamo che finalmente ci siamo incontrate. Vogliamo tutte visitare il grande edificio che vediamo. Entriamo e scopriamo che è un Liceo Classico. Diciamo alla portiera che siamo ex alunne e vorremmo rivisitare la nostra vecchia scuola. Ci risponde che non è possibile verificarlo, perché lì non c’è una documentazione con i nostri nomi, e allora dobbiamo svolgere un tema, dal cui esito dipenderà il permesso di visitare l’edificio. La portiera ci fa accomodare in una grandissima stanza, invitandoci a sedere attorno a un ampio tavolo. Ci porta i fogli protocollo e le penne. Penso a quale potrebbe essere il titolo che ci assegnerà. Poco dopo torna e dice che il titolo è a piacere. Sopraggiunge in me un senso di smarrimento. Di cosa posso parlare? Quale argomento oggi può essere considerato con egual valore dai diversi punti di vista? Non trovo la risposta. Le altre hanno già iniziato. Io non ho studiato in un Liceo Classico, bensì in un Liceo Artistico; però scrivo spesso, leggo molti libri, penso durante gran parte della giornata e sono dotata di una discreta intelligenza. Potrei forse parlare di cosa aspetta i giovani dopo la scuola. Ma la soluzione migliore mi sembra quella di scrivere un tema sull’amicizia. Inizio a scrivere.

    L’amicizia rappresenta, forse, nell’attuale periodo sociale, l’unico punto di sostegno per gli individui. Stiamo attraversando un particolare momento, in cui tutte le certezze sembrano cadere, i vecchi valori non trovano più spazio in cui collocarsi; regna un grande vuoto. Questo forse è

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