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Syntropy
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E-book122 pagine1 ora

Syntropy

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Info su questo ebook

Nell’anno 2028 una straordinaria scoperta scientifica rischia di compromettere la sicurezza delle società occidentali controllate da un’unica sinistra regia che si avvale dei suoi affiliati nei governi e di un mega computer quantistico chiamato Horus.

Horus riceve ed invia segnali attraverso dei bracciali indossati dalle popolazioni per lo più consenzienti e oramai addormentate dalla tecnologia.

Per indagare più profondamente sulla natura della sensazionale scoperta, prima che la notizia diventi di dominio pubblico, vengono reclutati dal governo centrale una biologa quantistica che si occupa della coscienza e un genio dell’informatica che si trova in carcere per aver tentato di “bucare” il sistema informatico governativo Horus.

I due non si conoscono, ognuno di loro ha un particolare motivo per cercare la verità attraverso non solo l’indagine scientifica, e realizzare così la propria missione.

Paul, il genio dell’informatica che è su un cammino esoterico, accompagnerà Alicia, la bella scienziata nipponica, in un’indagine fuori dal tempo e dagli schemi ingessati della scienza ufficiale, per arrivare al completamento della loro missione con risvolti non previsti da Horus e forse nemmeno da loro stessi.

Dedicato al Creatore
LinguaItaliano
Data di uscita8 mag 2018
ISBN9788827828205
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    Anteprima del libro

    Syntropy - O. Pirronik

    Indice

    CAPITOLO 1

    CAPITOLO 2

    CAPITOLO 3

    CAPITOLO 4

    CAPITOLO 5

    CAPITOLO 6

    CAPITOLO 7

    S7

    O. PIRRONIK – C. FORNAS

    SYNTROPY

    IL VIRUS OLOGRAFICO

    ISBN | 9788827828205

    Prima edizione digitale: 2018

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti  dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    CAPITOLO 1

    PAUL E L’OCCHIO DI HORUS

    Mercoledì 19 aprile 2028, ore 17.00, carcere di massima sicurezza Supermax, Colorado, cella d’isolamento n. 137.

    Paul Fantappiè è nella posizione del loto sulla sua branda immerso nella meditazione trascendentale e vede un grande schermo nero con una moltitudine di puntini bianchi in movimento. Un salto nel vuoto lo fa sussultare per un attimo, i puntini diventano un’immagine ovoidale bianca che si deforma. Si trova nel campo unificato, quello stato mentale in cui sonno, sogno e veglia coesistono, quando sente un rumore di tacchi sempre più forte provenire dal lungo corridoio.

    La porta della cella si apre automaticamente, il secondino urla: «White Rabbit, hai visite, svegliati!».

    Due uomini vestiti di blu con il distintivo della CIA in bella evidenza appuntato sul taschino della giacca entrano nella cella, uno di questi, quello più tarchiato dei due, fa cenno al secondino di allontanarsi, l'altro, togliendosi i Ray-Ban scuri e il cappello, prende lo sgabello e si siede di fronte a Paul, che ha ancora gli occhi chiusi.

    L’uomo seduto, sulla sessantina ma ancora in forma e dai lineamenti marcati, estrae dalla sua borsa un dossier e inizia a leggere: «Paul Fantappiè, soprannominato White Rabbit, di nazionalità americana, origini italiane… di Torino. Uomo, razza bianca, età quarantuno anni, altezza 181 centimetri, peso 67 chilogrammi, capelli neri, occhi castani, occhiali da vista, considerato genio dell’informatica quantistica ed eccellente matematico. Pena da scontare: anni venticinque per reato di hacking; tentava di sabotare il sistema informatico governativo per la sicurezza, il cosiddetto Occhio di Horus1. Personalità psicopatica, tendente al complottismo. Considerato elemento pericoloso dal governo. Sei forse tu, ragazzo?».

    Paul lentamente apre gli occhi, sorride, e con un filo di voce dice: «In questa realtà illusoria sono io, ma il mio sé è altrove. Ragazzi, la prossima volta che venite fatemi uno squillo, non potete capire cosa significhi uscire in questo modo dalla sorgente del pensiero, sento che sarò di malumore per il resto della giornata».

    I due uomini si guardano e si mettono a ridere, quello in piedi abbassando leggermente gli occhiali scuri e guardando Paul con tono serio gli dice: «Siamo agenti della CIA, il governo centrale ti offre la possibilità di tornare un uomo libero ma in cambio dovrai collaborare. Si tratta di una questione di sicurezza, non sappiamo altro… Hai un paio di giorni per pensarci».

    «Sei proprio fortunato, White Rabbit,» dice l’agente seduto guardandolo fisso negli occhi poi, avvicinando il suo viso a quello di Paul, gli sussurra: «Potresti marcire in questo buco di due metri e mezzo per tre, se non impazzisci prima. Come fai a restare in isolamento ventitré ore al giorno per venticinque anni?».

    «Sapete che giorno è oggi?» chiede Paul con aria serafica. «Mercoledì! Il mercoledì può accadere qualsiasi cosa…»

    L’agente si alza, ripone il dossier nella borsa e fa un cenno al suo collega per dirgli di chiamare il secondino. Mentre escono dalla cella dando le spalle a Rabbit, e l’agente tarchiato esitando un momento si rivolge a Paul: «A dopodomani, continua a dormire dove ti trovavi prima, sono trascorsi appena tredici mesi e ti sei già bevuto il cervello».

    Paul richiude gli occhi ma questa volta non medita, pensa.

    Qualcuno ha bucato l’Occhio di Horus2, gli servo per questo, non vedo altre ragioni. Poi si sdraia e ripercorre con la mente un passato molto prossimo.

    Dal 2022 al 2025 la criminalità e il terrorismo negli Usa e in tutta l’Europa dilagavano, gli Stati parevano impotenti di fronte all’efficacia e alla semplicità con cui avvenivano gli attentati terroristici da parte di organizzazioni di differenti etnie e religioni dell’Africa del Nord, che procuravano centinaia di morti e feriti tra le popolazioni innocenti. Queste ultime, stanche di vivere nella paura, avevano chiesto ai governi maggior controllo e sicurezza e gli Stati di tutta quell’area soggetta a terrorismo si erano riuniti per promuovere un protocollo comune di prevenzione e controllo affidato a un unico governo centrale.

    Lo fecero in brevissimo tempo, troppo breve per non pensare che avessero già studiato la soluzione prima che si presentasse il problema.

    I governi di tre quarti del pianeta si raggrupparono in un'unica area, la SCS-W (World Security Control System), un medesimo protocollo e un governo centralizzato con sede a San Francisco, dove si trova la NSA-W (National Security Agency of the World).

    La tecnologia aveva fatto passi da gigante, soprattutto quella smart, che era entrata prepotentemente nella società abituando le persone a un abuso eccessivo, rubando loro tempo e pensieri. Qualsiasi operazione era espletata con l’uso della tecnologia, cosicché quando i governi proposero ai cittadini di farsi imbraccialettare per prevenire il terrorismo e garantire la sicurezza in generale, i cittadini accettarono ben volentieri.

    Le popolazioni dell’area SCS-W per la loro incolumità e sicurezza furono tutte obbligate a indossare il bracciale omologato, denominato BSCSW1: una specie di anello leggero costruito in stanene, che aderiva perfettamente alla pelle del polso o della caviglia (a libera scelta del soggetto). Si tratta di un dispositivo inamovibile da parte della persona, se non attraverso un segnale di frequenza sparato da una pistola in dotazione alla polizia. Lo sblocco avveniva solo per casi rari, come guasti o infezioni cutanee.

    All’interno del bracciale vi era un’anima di nano chip fatta con filamenti di DNA, che riceveva e inviava segnali a un cervello centrale chiamato Occhio di Horus.

    La gente aveva accolto con entusiasmo il BSCSW1, poiché i risultati a breve termine avevano dimostrato che il terrorismo e la criminalità erano stati come d’incanto debellati in pochi mesi.

    Io non ho mai creduto a tutte queste stronzate, pensa Paul per me i governi, manovrati da dodici famiglie, avevano già da tempo programmato tutto quanto… sta di fatto che dentro la NSA-W un mega computer quantistico seppellito sottoterra riceve informazioni da ogni soggetto tramite il braccialetto, circa la posizione, l’attività che si stava svolgendo e con chi, il monitoraggio dei colloqui oltre a tutte le informazioni sullo stato fisico e mentale. Io lo chiamo Fuffy… Sì, come un cane che porta l’osso al suo padrone così Fuffy porta informazioni e le riceve dall’Horus.

    Ogni Paese è dotato di un Occhio di Horus e tutti fanno capo a quello centrale di San Francisco. I Paesi che non hanno aderito al protocollo sono tagliati fuori e i loro cittadini non possono entrare nell’area SCS-W.

    "L’Occhio di Horus è ovunque e si aiuta con droni, telecamere, lampioni intelligenti, umanoidi e ologrammi; se il tuo comportamento per tre volte in un anno non è in linea con gli standard stabiliti dal governo centrale sei semplicemente attenzionato, il che significa perdere quel briciolo di libertà che ti è rimasta. Se l’attenzionamento induce Horus a considerarti pericoloso, si ottiene l’intervento della polizia locale di quel Paese e tutto ciò che ne consegue, com’è successo a me.

    Sono certo che le dodici famiglie, i cui componenti sono chiamati anche sacerdoti di Horus, con l’aiuto dei governi, hanno in mente qualcos’altro oltre al controllo e il condizionamento delle masse. Il programma oscuro degli Illuminati è in corso: un unico potere centrale, riduzione violenta della popolazione e trasformazione degli esseri umani in loquaci schiavi non pensanti. Stanno condizionando e addormentando le menti delle persone in ogni aspetto della loro vita sociale e privata."

    Paul si alza dalla branda per lavarsi il viso con l’acqua fredda del piccolo lavabo, un fascio di luce penetra dall’unica feritoia lunga e stretta della cella e lo colpisce sul viso, chiude gli occhi e resta in quella posizione fino a quando il fascio di luce scompare per andare a lambire un’altra cella, un altro

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