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Messia
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E-book104 pagine1 ora

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Le antologie di Traviesa sono curate da scrittori ispanofoni invitati a tracciare un itinerario intorno alle proprie ossessioni più amate. Ogni numero presenta quattro racconti accomunati da un tema e preceduti da un prologo dello stesso curatore. I racconti di questa raccolta offrono sguardi diversi sul nostro modo di rapportarci alla religione, alla fede e al soprannaturale.
I loro autori sono in prima fila nel rinnovamento in atto nella letteratura latinoamericana. Sabbia nera affronta il tema del fanatismo religioso partendo dall’incontro con un membro di una setta, Tatuato è una storia di mafiosi brasiliani che si raccomandano a Dio prima di liquidare i loro rivali, in La pietra e il flauto il Messia è un ex-hippy che vive nelle fogne e raccoglie dai topi le sue profezie, infine Come ho conosciuto i Sefraditi narra l’esperienza del soprannaturale dal punto di vista del prescelto, di colui che sente la chiamata.
I testi di questa raccolta confermano il momento eccezionale che vive il racconto in America Latina; sono anche una necessaria radiografia per render conto di questo fenomeno paradossale: un continente sempre più laico che è allo stesso tempo sempre più religioso .
LinguaItaliano
Data di uscita8 giu 2018
ISBN9788899958053
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    Anteprima del libro

    Messia - Álvaro Bisama

    BARCA

    Nota per il lettore

    Le antologie di Traviesa sono curate da scrittori invitati a tracciare un itinerario intorno alle proprie ossessioni più care. Ogni numero presenta quattro racconti accomunati da un tema e preceduti da un prologo dello stesso curatore.

    Il progetto Traviesa utilizza un sistema di royalties che favorisce i curatori, gli scrittori e i traduttori coinvolti in ciascuna antologia. Le vendite vengono suddivise equamente tra autori, curatori, traduttori ed editore.

    Traviesa ed Edizioni Wordbridge sono mossi dallo stesso ideale, che rispecchia l’interesse dei propri lettori: il desiderio che questi scrittori e traduttori continuino a produrre testi altrettanto straordinari quanto quelli inclusi in questa serie di antologie, oltre al desiderio, ugualmente tenace e necessario, di continuare a leggerli .

    ©2013, Traviesa - ©2018, Edizioni Wordbridge

    ISBN 9788899958053

    http://www.edizioniwordbridge.com/traviesa/

    Catalogo Traviesa

    1 - Malasorte (Curata da Yuri Herrera): racconti di Iris García Cuevas, Wilmer Urrelo, Fabián Casas, Elvira Navarro.

    2 - Messia (Curata da Liliana Colanzi): racconti di Álvaro Bisama, Luciano Lamberti, Giovanna Rivero, Carlos Yushimito.

    http://www.edizioniwordbridge.com/traviesa/

    Prologo

    Liliana Colanzi

    (Traduzione di Vincenzo Barca)

    Quando ero piccola, uno dei miei zii rimase a casa nostra per qualche mese. Era molto malato: era stato operato alla vescica e camminava per casa trascinandosi dietro una borsa collegata all’uretra attraverso un catetere. Mi sorprese il suo aspetto trascurato; si era lasciato crescere la barba e i capelli ed era molto dimagrito. L’arrivo di un famigliare a casa non era un evento insolito: ero abituata al trasloco di cugini e cugine che venivano dal Beni a Santa Cruz a studiare, o a passare le vacanze, e che poi si fermavano da noi per lunghi periodi.

    Ma l’arrivo di mio zio era circondato da un’aura speciale: era appena tornato da un viaggio in Messico o in Colombia, dov’era legato a un gruppo religioso, gli gnostici. Io frequentavo una scuola cattolica, l’Istituto Marista, dove era proibita l’educazione sessuale e dove ogni giorno i preti ci facevano leggere le vite dei santi. Avevo più dimestichezza con i miracoli di Gesù Cristo che con la Seconda Guerra Mondiale e a quei tempi ancora pregavo perché la Madonna si materializzasse nel cortile di casa mia. L’arrivo di questo zio eccentrico non fece perciò che acuire la mia curiosità. Lo zio affermava di avere il dono di leggere le vite passate (secondo lui io ero la reincarnazione di Diogene il Cinico) e di far rivivere alle persone la loro infanzia, e diceva di conoscere le date in cui sarebbero accadute grandi catastrofi come il disgelo delle nevi sul monte Illimani. Grazie a lui, imparai concetti nuovi come cristologia, pachakuti e avvento, e lessi alcuni dei tanti vangeli che aveva scritto (alcuni auto-pubblicati, altri finanziati dagli gnostici). Nei suoi vangeli, mio zio, che si firmava con dodici nomi, uno dei quali era drago di sapienza, affermava che da bambino gli extraterrestri lo avevano rapito e avevano compiuto su di lui adattamenti organici per prepararlo a effettuare le sue missioni cosmiche.

    Le storie di mio zio suscitavano in me un misto di scetticismo e fascinazione. Io cercavo quella rivelazione, ma ora che mi trovavo di fronte a qualcuno che diceva di avere accesso diretto al divino mi diventava difficile credergli. Il fatto è che mio zio poteva avere esperienze mistiche da vendere, ma queste non erano sufficienti a convincermi.

    Ciò che fa di qualcuno un leader religioso è il magnetismo personale, quella qualità che i greci denominarono carisma e che significa dono di grazia. Ho avuto vari incontri con Il Carisma, così come ho visto altre persone soccombere alla sua attrazione letale.

    Solo l’amore conferisce un potere simile su un’altra persona. Linda Kasabian, l’unico membro del clan Manson che mostrò qualche rimorso per l’omicidio di Sharon Tate e dei suoi amici, pensava che Charles Manson assomigliasse a Cristo e che potesse vedere dentro di lei. L’America Latina ha una lunga tradizione di caudillos messianici. In La guerra della fine del mondo [¹] , Mario Vargas Llosa ha romanzato le vicende della Guerra di Canudos (1896-1897), in Brasile, in cui un leader carismatico mobilitò contro il potere statale i poveri del sertão sobillandoli con minacce apocalittiche. Vargas Llosa ha colto magistralmente lo scontro tra il progetto modernizzatore dello stato brasiliano e le classi popolari, che diffidavano del potere politico e si rifugiavano nella religione.

    I racconti di questa raccolta offrono sguardi diversi sul nostro modo di rapportarci alla religione, alla fede e al soprannaturale. I loro autori (Álvaro Bisama, Carlos Yushimito, Giovanna Rivero e Luciano Lamberti) sono in prima fila nel rinnovamento in atto nella letteratura latinoamericana. Uno dei testi, Sabbia nera , di Bisama, affronta il tema del fanatismo religioso partendo dall’incontro con un membro di una setta; Tatuato , di Yushimito, è una storia di mafiosi brasiliani che si raccomandano a Dio prima di liquidare i loro rivali; in La pietra e il flauto di Giovanna Rivero, il Messia è un ex-hippy che vive nelle fogne e raccoglie dai topi le sue profezie; Come ho conosciuto i Sefraditi , di Lamberti, narra l’esperienza del soprannaturale dal punto di vista del prescelto, di colui che sente la chiamata.

    Il discorso religioso può caricare le tinte di qualcosa che, pur essendo obsoleto, resta tuttavia potenzialmente pericoloso, dice Michael Kaufmann nel suo saggio Locating the Postsecular [²] . Nelle società latinoamericane che per un verso si definiscono laiche ma che per un altro mantengono ancora forti vincoli con il cristianesimo, racconti come questi contribuiscono alla discussione sulla rappresentazione del religioso e del sacro nella letteratura del continente; dimostrano che l’elemento religioso è sempre stato presente in America Latina, ma che in letteratura esistono corsi e ricorsi e ci sono stati momenti in cui gli scrittori non sembravano interessati a trattare il tema. In questi ultimi anni, tuttavia, si assiste a un rinnovato interesse per la rappresentazione di ogni tipo di fenomeno religioso, dalla crisi della fede più ortodossa fino al complesso e strano mondo delle sette, dal collegamento simbolico tra la religione e la politica neopopulista nella regione fino al modo in cui il fervore religioso può contagiare finanche l’ambiente della malavita (in questo, un romanzo come La vergine dei sicari [³] di Fernando Vallejo è fondamentale).

    In Tatuato , il racconto di Carlos Yushimito, un boss del narcotraffico si presenta nel laboratorio del defunto Missionario (un leader spirituale

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