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A qualcuno piace Charles
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E-book80 pagine50 minuti

A qualcuno piace Charles

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Info su questo ebook

Liana Maccari con “A qualcuno piace Charles” scrive l’allucinazione della quotidianità attraverso uno studio/palcoscenico che frulla tracce di dialogo, invadenze colloquiali e gergali, ponendo a vista del lettore/spettatore miserie e meschinità: deformata commedia con finestra o televisione sul luogo comune.
LinguaItaliano
Data di uscita8 ago 2018
ISBN9788869243936
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    A qualcuno piace Charles - Liana Maccari

    A qualcuno piace Charles

    COMMEDIA

    di Liana Maccari

    A qualcuno piace Charles

    EDIZIONI SIMPLE

    Via Trento, 14

    62100 Macerata

    info@edizionisimple.it / www.edizionisimple.it

    ISBN: 978-88-6924-393-6

    Stampato da: WWW.STAMPALIBRI.IT - Book on Demand

    Via Trento, 14 - 62100 Macerata

    Tutti i diritti sui testi presentati sono e restano dell’autore.

    Ogni riproduzione anche parziale non preventivamente autorizzata costituisce violazione del diritto d’autore.

    Prima edizione digitale: agosto 2018

    Copyright © Liana Maccari

    Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.

    INDICE

    Atto I

    Scena I

    Scena II

    Scena III

    Scena IV

    Scena V

    Scena VI

    Atto II

    Scena I

    Scena II

    Scena III

    Scena IV

    Scena V

    Scena VI

    Scena VII

    Atto III

    Scena I

    Scena II

    Scena III

    Scena IV

    Scena V

    Scena VI

    Scena VII

    Atto IV

    Scena I

    Scena II

    Scena III

    Scena IV

    Scena V

    Scena VI

    Scena VII

    Scena VIII

    Atto V

    Scena I

    Scena II

    Scena III

    Scena IV

    Scena V

    Personaggi

    Charles, giovane avvocato

    l’avvocato padre

    la madre

    la zia materna

    Antonia, la sorella

    l’ortopedico, amico di Charles

    l’atleta, un altro amico

    il regista teatrale

    Charles 1°, buttafuori

    Ada, una amica di Charles

    Gennadine, un cliente

    Laureen, una cliente, moglie di Gennadine

    Alfred, un cliente

    Emily, una vicina

    Personaggi anche solo filmati:

    Gustav, un vicino

    i loro due figli, un poliziotto,

    una voce di speaker televisivo

    personaggi fuoriscena:

    Marigold, fidanzata telefonica di Charles

    Leland, l’ amico della zia

    La scena: studio di avvocato, a Guilford, vicino Oxford.

    In primo piano, sulla sinistra per chi guarda, scrivania e sedie.

    Sulla destra uno spazio vuoto, come un palcoscenico nello studio, a volte in ombra, quando occorre molto ben illuminato.

    All’estremità dello studio, più lontano della scrivania, ci può essere un secondo stretto tavolino.

    Si entra e si esce sia da sinistra in fondo, che da destra in fondo, ci deve essere uno spazio agibile quindi come ingresso e passaggio, con una poltroncina che serve da sala di aspetto.

    Il passaggio passa davanti a tre arcate che danno presumibilmente su una terrazza esterna. Attraverso di esse può essere visibile, quasi immanente, la facciata del vicinato, con le sue due finestre e la terrazza. Se fuori è buio, può scomparire. Oppure tre installazioni video, o almeno una a forma di televisione, al posto delle finestre del vicino di fronte. Oppure tre poster.

    Oggetti: un portafoto con la foto della madre, un passeggino chiudibile, un camice da dottore, una rosa, due pistole, un braccio peloso, forse è necessaria una parrucca con capelli lunghi, tipo i Beatles. Computer e telefono di qualche anno fa.

    ATTO I

    SCENA I

    Avvocato padre e Gennadine

    (L’avvocato, di mezza età, benestante, è seduto alla scrivania.)

    Avvocato: - Avanti. Avanti. Prego, si accomodi!

    (Nello studio entra un uomo, molto simile a Paul McCartney, dei Beatles, piccolo, rotondetto, con il viso paffuto e i capelli lunghi.)

    Gennadine: - Avvocato, sono lieto di conoscerla. Io mi chiamo Gennadine. Bello studio! (si guarda intorno), mi capirà al volo: io voglio il divorzio!

    Avvocato: - Sono qui per questo, signor ...Januar..., ho sentito bene, lei si chiama Januar?

    Gennadine: - Gennadine! Gennadine!

    Avvocato: - Le costerà un po’, ma vedrà che…

    Gennadine: - Le deve costare moltissimo! Deve rimanere povera!

    Avvocato: - Veramente dicevo di lei… di te… posso darti del tu…?

    Gennadine: - La deve pagare, perché è tutta colpa sua! Guardi, è… è matta! Mia moglie Laureen è una povera matta. Non le deve restare niente perché sarebbe pure pericoloso se le rimanesse qualcosa.

    Avvocato: - Potremmo iniziare dall’origine. Perché vi siete sposati?

    Gennadine: - Ma è lei che ha voluto sposarmi! Capirai, io ero frocio e lo sono tutt’ora! Ha voluto sposarmi per i soldi, per interesse, perché è calcolatrice!

    Avvocato: - Non ci siamo! O è matta e non usa il cervello, oppure è calcolatrice e lo usa.

    Gennadine: - Io non sono calcolatore.

    Avvocato: - Evidentemente lei è ricco. Io sto invece già calcolando quanto lei è ricco e mi conviene chiederle una percentuale. Lei per me è un grosso guadagno. Sento già che desidero la sua dichiarazione dei redditi e ancor più ficcare il naso nella sua

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