Pósidos: Tesori, fiabe e leggende del Montiferru
()
Info su questo ebook
I protagonisti di Pósidos sono le narratrici e i narratori di Scano Montiferro, un paese della Sardegna centro-occidentale. Alla loro maestria nel raccontare fiabe, leggende, fatti misteriosi o vicende personali è affidata la custodia della memoria storica della comunità e di tutto quel patrimonio di cultura orale che la permea.
«... Piludu trascina gli spettatori in un mondo che ha il rigore della ricerca antropologica e la sublime ironia delle favole di Esopo.»
(Enrico Pau, La Nuova Sardegna)
Correlato a Pósidos
Titoli di questa serie (53)
La signora che investiva i bambini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’isola delle Janas Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa macchina del cervello Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiabe sarde Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le Frazioni del Moro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMarina. Di libri, di pulci e di ratti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl segreto della casa abbandonata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiabe e leggende degli indios del Messico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa partita più importante del mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDanin d’Argento: Il bambino di porcellana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon dire di me che ho fuggito il mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’estate dei dischi volanti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCorsicana. Fiabe corse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl violinista siccità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChe vita spericolata! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSissel e gli Altri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUrlone orso sbraitone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniZuck lupo sdentato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie e leggende dalle Barbagie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRituali scolastici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mistero della città perduta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCuori Rossoblù Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti buoni arriva Mommotti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe magiche pietre e altre storie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRebecca e le Janas Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMordipiedi il Tenebroso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa vera storia di Gondrano il cormorano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe storie di Nino: Antonio Gramsci raccontato ai più piccoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa della civetta e altri racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa dello strego Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Revine Lago, misteri, storie e leggende Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAl mulaighi d'un pasarot: Poesie in dialetto di Santarcangelo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie di due bambini nella Garfagnana della prima metà del Novecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE' faent ad cop: Proverbi e detti in dialetto bellariese Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPittindiàni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Telegrafista del Re Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnime agitate. Violenze e vendette in un intrico di amori malati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpigolature Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStatale 17 - Storie minime transumanti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGrazie per averci seguito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe nove novelle: illustrate da Monica Di Folco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria e leggenda del Serpentegatto: L’ultima fantastica creatura della tradizione popolare alpina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA quell'ora la Tele non c'era Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe magiche pietre e altre storie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRicordi di una giovinezza troppo breve Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCasa Allegra e i suoi bizzarri abitanti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa grazia del cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria di un uomo comune Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome un oleandro sul ponte di Genova Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVoglio vivere così: Racconti e ricette del Mondo Piccolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFilastroccando Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiabe sarde Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'Osmiza sul mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Storie di Pòrdo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl racconto è servito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuida curiosa ai luoghi insoliti del Friuli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa notte sta calando Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOgni giorno alle quattro piove Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa baglioneide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVoglio volare. La mia vita la guido io Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Pósidos
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Pósidos - Pierpaolo Piludu
Pierpaolo Piludu
Pósidos
Tesori, fiabe e leggende
del Montiferru
illustrazioni di Gianluigi Piludu
ISBN 978-88-7356-948-0
Condaghes
Indice
Dedica
Presentazione
Pósidos
Qui comincia l'avventura
Uno strano regalo
Sas ànimas
Sos pósidos
Su logu, su tempu e sos nómenes
Su pósidu 'e Santu Giolzi
Nachi essit su dimóniu
S’àinu orriadore
Beneítu Chessa fuit malàidu
Tradimenti
Aiutati che Dio t’aiuta
Ti’ Bibbía Obinu Moro Mannu
Per una messa in scena in classe
Custa no est fàula, custu est beru
La narrazione ovvero la parola che danza di Giancarlo Biffi
Ringraziamenti
L’Autore e l’Illustratore
La collana Il Trenino verde
Colophon
a mio padre
e a Giulio Angioni
Presentazione
Pósidos è uno spettacolo teatrale che dal giugno del ‘97 porto in giro in Sardegna e in Italia con la compagnia Cada Die Teatro
; racconta di una ricerca finalizzata alla realizzazione di una tesi di laurea in Antropologia Culturale sulle modalità del narrare degli anziani di Scano Montiferro, un paese della Sardegna centro-occidentale in Provincia di Oristano.
Per alcuni mesi, donne e uomini del paese mi hanno raccontato un’infinità di fiabe, leggende, storie di banditi o fatti misteriosi capitati nella loro infanzia¹.
I protagonisti delle storie erano spesso i morti, sas ànimas, sia quelle buone
dei propri cari, che apparivano ai familiari per dare dei consigli, sia quelle cattive
, che a volte cercavano di vendicarsi con i vivi per qualche torto subito. Nonostante ciò, quasi mai l’atmosfera di queste vicende è truce o tragica. Viceversa, una grande ironia accompagna quasi sempre questi racconti.
I narratori scanesi danno sempre la sensazione di trovarsi perfettamente a loro agio nella dimensione del raccontare: non importa se narrano un’antica leggenda o la trama di una telenovela dei nostri giorni; se l’argomento è tragico, come quando il protagonista è su dimóniu, quel diavolo che a Scano solitamente assumeva le sembianze asinine de s’àinu orriadore, oppure se il contenuto è molto più lieto, come quando magari raccontano di come avveniva il corteggiamento ai tempi della loro giovinezza.
I narratori di Scano, come quelli di tutta la Sardegna, sono cresciuti in un mondo permeato dalla cultura orale e vi si muovono con grande sicurezza e maestria.
Tuttavia c’è il rischio abbastanza serio che quel grande patrimonio di fiabe e leggende che da sempre ha accompagnato i momenti di svago e il mondo del lavoro, specie quello femminile, della nostra isola, nel giro di poco tempo vada irrimediabilmente perduto.
Sino a 40-50 anni fa, nella maggior parte dei paesi della Sardegna, c’erano dei luoghi dove i vecchi si ritrovavano per raccontare storie ai giovani e le raccontavano nella lingua che conoscevano meglio: il sardo²; oggi quelle situazioni di incontro sono sempre più rare.
Se numerosi contos antigos sono stati trascritti e quindi salvati
, non altrettanto può dirsi circa le particolari modalità con cui le storie venivano narrate³; si ha a che fare con un’arte i cui segreti non possono essere racchiusi nelle pagine di un libro: affinché continui, o riprenda a vivere, è necessario inventare
al più presto nuovi luoghi e occasioni di incontro tra le vecchie e le giovani generazioni. è auspicabile che il teatro e la scuola diano un importante contributo.
La scelta del titolo, Pósidos, mi è sembrata quasi obbligata. Un gran numero di storie che mi hanno raccontato parlavano proprio di tesori. Agatare unu pósidu, trovare un tesoro, era il sogno di quasi tutti i ragazzi di Scano, ma non era un’impresa facile. Bisognava superare delle prove. Una delle condizioni che i morti solitamente ponevano per elargire il tesoro era quella di non spaventarsi in caso di apparizioni di animali o persone che puntualmente si materializzavano sul luogo dove si sarebbe dovuto trovare su pósidu. Bisognava non perdere la calma, trovare dentro di sé quella fiducia che consentisse di superare anche i frangenti più difficili.
Sono sempre più convinto che in sos contos antigos e nel particolare modo di raccontarli si celi qualcosa di prezioso. Continueranno a vivere sin quando ci sarà qualcuno disposto ad ascoltare... e a rubare
. Rubare
le storie per poterle riferire ancora. Spero che Pósidos abbia la forza di una vera e propria istigazione al furto
di questi tesori ancora nascosti.
1) Sono tante le persone che mi hanno dato preziosi consigli e incoraggiamenti dal momento in cui ho iniziato la ricerca a Scano, sino alla messa in scena dello spettacolo e alla stesura di questo libro. Vorrei e dovrei ringraziare tutti, facendo nomi e cognomi, ma sarebbe un elenco molto lungo e inevitabilmente finirei per dimenticare qualcuno. Pósidos è dedicato a tutti loro.
2) Per quanto riguarda la scrittura in sardo, dove possibile ho cercato di attenermi ai suoni e alle espressioni utilizzate a Scano Montiferro. Spesso è stata eliminata la ‘e’ paragogica (‘fagher’ e non ‘fàghere’). Diversi termini sono stati riportati da metàtesi a forma comune (‘divressu’ è diventato ‘diversu’). Il fonema /l/ a Scano è spesso utilizzato anche in termini che in altri paesi di area linguistica logudorese vengono pronunciati col fonema /r/. Solo in alcuni casi questa caratteristica è stata mantenuta anche nella scrittura (‘chilcare’ anziché ‘chircare’). L'accento grafico segue le regole della lingua sarda: non viene segnato sulla penultima vocale che rappresenta la norma, mentre è riportato negli altri casi.
3) Il testo di Pósidos è stato suddiviso in capitoli e paragrafi solo per ragioni di praticità didattica. Invito pertanto il lettore adulto che vuole avvicinarsi al vero ritmo dello spettacolo a procedere senza tener conto dei titoli e delle interruzioni. Allo stesso modo, per restituire al lettore il ritmo della lingua parlata, gli intercalari ‘at nadu’, ‘nachi’ e ‘dice che’, presenti frequentemente nelle narrazioni orali, sono