Uccidere il Prudente. Vita di Pericle, stratega di Atene.

Di Borja Loma Barrie

Romanzo storico. Biografia. Su Pericle, governante di Atene, costruttore del Partenone, di origine oligarchica ma avversario della sua classe. Storia della Grecia, di Sparta e di Atene. Le Guerre del Peloponneso. Le Guerre Persiane. Le riforme di Solone. L'ostinazione per la democrazia. L'ostilità e le lotte sociali tra ricchi e poveri. Gli ateniesi, rosi dai debiti, decidono di trasformarsi in schiavi per sopravvivere.

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 7 apr 2019
• ISBN: 9781547583522

Anteprima del libro

INTRODUZIONE

La Grecia è collocata nel sudest dell’Europa. È una penisola che si trova a sud di un’altra, quella dei Balcani, e che, a sua volta, è formata da diverse penisole, come il Peloponneso, situato a ovest.

––––––––

La Grecia, che raggiunge un’estensione di 130.938 chilometri quadrati, è circondata dal Mar Mediterraneo che acquisisce qui, in diverse zone, altre denominazioni: Mare Ionio a ovest. E a est Mar Egeo, diviso in meridionale e settentrionale. Quest’ultimo unisce il nordest con lo Stretto dei Dardanelli, che separa la parte europea della Turchia da quella asiatica e che, a sua volta, è bagnato dal Mar di Marmara, anticamera del Mar Nero. Grazie alla propria situazione geografica la Grecia, anche chiamata Hellas o Ellade, è considerata una soglia di passaggio tra Asia ed Europa. È vicinissima a quella che fu per molto tempo la sua peggiore nemica, cioè la Turchia. Anche se di certo il paese più ostile che gli antichi greci, tra cui Pericle (500-429 a.C.), dovettero affrontare fu la Persia (odierno Iran), che a quei tempi era un impero compatto, organizzato, aggressivo e molto efficiente a tutti i livelli. Ma cercheremo di spiegare la dislocazione fisica della Grecia, culla della civiltà europea e americana, nel modo più semplice possibile. Dobbiamo quindi ricordare che confina a nord con l’Albania (ovest), la Bulgaria (est), la Turchia (zona europea, est) e la Macedonia (centro). Con la Macedonia la Grecia mantiene relazioni ostili, complicate dalla storia dei due paesi. Anche la regione settentrionale della Grecia è denominata Macedonia ed è divisa in occidentale, centrale e orientale (quest’ultima, accanto alla Tracia). Per cui il governo greco, che reclamò l’annessione dello Stato macedone nel momento in cui questo si staccò dalla ex Jugoslavia nel 1991 (ostacolata però dal governo macedone), ha intentato una causa presso i tribunali internazionali chiedendo che la Macedonia cambi nome. In più, l’antico regno di Macedonia, di cui fu sovrano Alessandro Magno (356-323 a.C.), riuscì a conquistare e ad annettere la Grecia (ai tempi del padre di Alessandro, il re Filippo II). I due paesi diventarono quindi praticamente uno solo a partire dal 338 a.C. fino all’irruzione delle legioni romane, nel 197 a.C., che invasero anche l’Ellade e la trasformarono in provincia o proconsolato nel 146 a.C. Con la importante differenza che i conquistatori latini non solo non furono in grado di imporre la propria cultura, ma furono anzi assorbiti da quella greca o ellenica, molto più raffinata, sofisticata e complessa. Che provocò instabilità nella grande capitale del Lazio, visto che molti dei suoi statisti, come Marco Porzio Catone (234-149 a. C.), chiamato Catone il Censore, detestavano l’influenza greca e desideravano ardentemente che Roma recuperasse la sua identità marziale.

Nonostante tutto, durante l’impero romano molti sovrani, come Adriano (76-138 d. C), che era stato educato ad Atene e amava la civiltà greca, favorirono la diffusione dell’ellenismo in ogni angolo dei loro domini. Attraverso le conquiste di Alessandro e poi in parte di Roma, la civiltà greca riuscì quindi a impregnare tutta Europa e l’Africa settentrionale, influenzando in maniera determinante anche gli arabi, l’Asia e le zone subsahariane africane, ovvero l’area situata a sud del grande deserto del Sahara. L’influsso della civiltà greca si mantenne intatto almeno fino al XV secolo. Pericle fu appunto uno dei promotori dell’ellenismo grazie all’impulso dato alle arti e alle lettere durante il proprio governo, in un’epoca in cui emersero importanti scrittori come Sofocle (496-406 a.C.), Erodoto (485-425 a.C.), Aristofane (446-383 a.C.) e Tucidide (c. 460-400 a.C.), artisti come Fidia (490-430 a.C.), medici come Ippocrate (c. 460-377 a.C.) e filosofi e sofisti come Socrate (469-399 a.C.), Gorgia (c. 485-390 a.C.) e Protagora (490-411 a.C.). 

La Grecia è un paese accidentato, montagnoso e selvaggio: l’80% del territorio è irregolare. È anche molto caldo e secco. Le pianure si trovano soprattutto al nord, in Macedonia, nella zona centro-settentrionale, in Tessaglia, e anche nella regione più orientale dell’Epiro e del Peloponneso, soprattutto sulla costa.  Tali pianure sono generalmente paludose e insalubri, il che non aiuta a ridurre la famosa tendenza alla desertificazione del paese, dovuta all’assenza quasi sistematica di piogge. La penisola del Peloponneso si estende per quasi 22.000 chilometri quadrati ed è suddivisa in altre penisole più piccole. Si trova a sudest del Golfo di Corinto, che fu oggetto di un complicato intervento ingegneristico promosso dal primo governo indipendente nel XIX secolo. La curva del golfo fu interrotta da un canale, chiamato appunto di Corinto, grazie al quale i greci riuscirono a collegare il Mar Egeo e il Mare Ionio, ottenendo una via di comunicazione importantissima. Il Peloponneso, scenario principale della guerra omonima tra Sparta e Atene (431-404 a.C.), è formato oggi dalle regioni, distretti o nomoi di Acaia, Arcadia, Argolide, Corinzia, Elide, Laconia (con capitale Sparta) e Messenia, e conta circa 2.000.000 di abitanti. La ragione della contesa tra Atene e Sparta fu la cupidigia delle due città verso altre come Corinto, Tebe e la regione siciliana, meno sviluppate dal punto di vista politico e militare ma comunque molto prospere.

Il sistema montuoso più importante della Grecia è il Pindo, che si estende da nord a sud del paese, dalla Macedonia fino alla zona centrale, nella cui parte occidentale s’innalza il leggendario Monte Parnaso, cono vulcanico di 2.456 metri di altezza, e lo Smolikas, di 2.637 metri. Il massiccio di Rodope o Rhodope è a nordest, mentre il Monte Olimpo, di 2.917 metri di altezza, che gli antichi credevano residenza di Zeus e degli dei, si trova a settentrione, tra la Macedonia centrale e la Tessaglia. Nella zona orientale della Tessaglia s’innalza il Pelio, un picco di 1.651 metri. Nella parte centrale del paese, un poco più a nord, è situato il passo delle Termopili.

Le Termopili erano il passaggio obbligato tra il sud e il nord della Grecia. Sono situate nel mezzogiorno della Tessaglia, nel cuore dell’Ellade, a oriente dell’Eubea. Sono molto vicine al Mar Egeo, al Monte Eta e al fiume Spercheo. Per questa ragione furono teatro di numerose battaglie storiche. Nell’anno 480 a.C. i persiani sconfissero i greci alle Termopili e riuscirono a penetrare fino ad Atene, radendola al suolo. Nello stesso luogo, nel 342 a.C., le falangi del re Filippo II (382-336) di Macedonia, che erano in quel momento l’arma di guerra più efficace e temibile dell’Europa, furono spazzate via inaspettatamente da un’alleanza ellenica formata da spartani, ateniesi e altri. E nel 191 a.C. il re siriano Antioco III (250-187 a.C.) fu sconfitto nello stesso luogo dalle legioni di Roma. In seguito a tale evento si giunse alla cattura del grande generale cartaginese Annibale (247-183 a.C.), che preferì suicidarsi alla notizia che Scipione voleva incatenarlo al proprio carro ed entrare nella Città Eterna, trascinandolo per le strade nel suo trionfo per la sconfitta di Cartagine.

Le isole greche circondano il territorio situato sulla piattaforma continentale a est, a sud e a ovest. Sul lato orientale si trovano le Ionie, le più famose delle quali sono Corfù, Cefalonia, Itaca, Leucade e Zante, che si estendono da nord a sud, a oriente dell’Epiro, della Grecia occidentale e del Peloponneso. Dal XII secolo le isole Ionie, popolate oggi da quasi 200.000 abitanti, furono proprietà dei normanni di Sicilia, poi del re di Napoli, più tardi della repubblica di Venezia e infine della Francia, dal 1792 al 1794, e della Gran Bretagna (che stabilì un protettorato, insieme a Russia e Francia), tra il 1815 e il 1864, quando passarono definitivamente sotto la sovranità greca. A oriente di Capo Akritas e a sud del Golfo di Arcadia è situata la Fossa ionica, un abisso marino di quasi 5. 200 metri di profondità. Nella zona occidentale e più meridionale del Mar Egeo si trova Creta, isola dalla storia antichissima nella quale, dal 2000 a.C., si sviluppò un’importante civiltà, caratterizzata dall’uso della scrittura, che esercitò il proprio influsso in tutta la Grecia. Al nord di Creta, sempre nell’Egeo meridionale, sorgono le isole Cicladi, tra cui Milo, Fira, Ios, Naxos, Amorgo, Andro, Serifo e Kithnos. Il loro nome deriva dalla parola greca kuklos, che significa cerchio,  per il fatto che insieme formano un circolo il cui centro è rappresentato dall’isola principale, Delo. Anche l’arcipelago delle Cicladi fu scenario, nel 3000 a.C., di una civiltà caratterizzata