Incontro con Neruda: un emigrante

Di Paolo Manzi

Un viaggio compiuto attraverso le strade del mondo e le strade dell’anima, passeggiando tra i versi di Neruda, compagno di un itinerario indimenticabile. La poesia del grande poeta è il “treno” che consente al protagonista di raggiungere la propria anima, di rimettersi in contatto con la parte più intima di sé, per approdare al reale cambiamento, alla vera metamorfosi. Quella del protagonista diviene così la migrazione per eccellenza, perché fautrice e generatrice di un rinnovamento interiore dal quale nascerà un uomo nuovo, capace di liberarsi dai fantasmi del passato senza più rinnegare le proprie radici.

• Lingua: Italiano
• Editore: Ali Ribelli Edizioni
• Data di uscita: 28 giu 2019
• ISBN: 9788833464145

Anteprima del libro

Paolo Manzi

INCONTRO

CON NERUDA

un emigrante

AliRibelli Edizioni

Indice

Introduzione

I

Tra la folla

La famiglia

Prima partenza

Turbe mentali

Rifiuto del paese

L’origine del mondo

Il libro

Il treno

II

Passato e futuro

Il padre

Paese antico

Il velo spezzato

III

Nuovo giorno

La chiave inglese

Come eravamo

La cartolina

Mondo antico

Nuovo inizio

Commento

Note

Ringrazio la mia famiglia che mi ha sostenuto con amore,

ringrazio la prof.ssa Viviana Ibba per la collaborazione,

ringrazio gli amici dell’Associazione Ytri per l’incoraggiamento dimostratomi,

ringrazio gli amici di Bruchsal, in Germania.

Ringrazio il Complesso Triotarantae con l’album

Tuoni e lampi (si chesta terra), da cui è tratto un

                          brano trascritto liberamente nel testo.

Copyright dell’autore 2019

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Introduzione

Incontro con Neruda è la storia di un migrante, di un uomo costretto a lasciare la sua terra per cercare altrove la realizzazione personale, per trovare condizioni migliori di vita, per costruire un futuro più dignitoso.

La storia di Michele, il protagonista, si colloca all’inizio degli anni ‘60: anni duri segnati da numerose difficoltà e da manovre politiche che non potevano soddisfare le esigenze di una popolazione molto provata e insofferente. Attraverso la vita di Michele si delinea il quadro socio-politico di quel periodo storico all’interno di un piccolo paese di provincia: Itri.

Michele non vuole arrendersi di fronte a quella realtà; lui proprio non ci sta e, armatosi di coraggio, con il fardello di preoccupazioni derivanti anche dalla propria situazione familiare molto complessa, decide di allontanarsi da tutto. Lascia il suo nido, la casa nella quale è cresciuto, il suo paese natale, amici e parenti e sale sul treno della vita, del cambiamento.

Quel treno lo porterà in un paese sconosciuto, la Germania, nel quale riuscirà a trovare un lavoro e una realizzazione professionale, ma non riuscirà a liberarsi da ciò che lo tormenta interiormente. A questo punto, Michele compie un altro viaggio, il più importante: il viaggio dentro se stesso.

L’occasione per intraprendere questo delicato percorso gli viene offerta da un incontro davvero inatteso: quello con la poesia di Pablo Neruda. Sarà infatti l’occasionale e fortuita lettura di una raccolta di versi del celebre poeta cileno che permetterà a Michele di affrontare un nuovo cambiamento, una nuova riflessione sulla vita. La poesia è il nuovo treno di Michele, che gli consentirà di raggiungere la propria anima, di rimettersi in contatto con la parte più intima di sé, per approdare al reale cambiamento, alla vera metamorfosi.

Quella di Michele diviene così la migrazione per eccellenza, perché fautrice e generatrice di un rinnovamento interiore dal quale nascerà un uomo nuovo, capace di liberarsi dai fantasmi del passato senza più rinnegare le proprie radici. Un viaggio compiuto attraverso le strade del mondo e le strade dell’anima, passeggiando tra i versi di Neruda, compagno inconsapevole di un itinerario indimenticabile.

Viviana Ibba

Emigrati in terre lontane

e mai più tornati al paese

I

Tra la folla

Le sagome dei palazzi si confondono con le nuvole gonfie di umidità; i lampioni, distrattamente, illuminano dall’alto la fila di bancarelle oltre la strada. Un giovane si alza il colletto del giaccone e si strofina le mani, gesti consueti per proteggersi dal freddo, e decide di attraversare la strada verso la folla a riprendere contatto con il mondo.

Il giovanotto osserva le persone, vuol capire come così tanti individui possano camminare spensierati; pensa alle sue inquietudini che lo rendono nervoso, distante dal genere umano e che non lo lasciano dormire. Gli uomini e le donne che osserva agitano i suoi pensieri: hanno un lavoro, una casa, hanno qualcuno che li aspetta?