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Agguantare Mela: Sirena sotto copertura
Agguantare Mela: Sirena sotto copertura
Agguantare Mela: Sirena sotto copertura
E-book57 pagine42 minuti

Agguantare Mela: Sirena sotto copertura

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Info su questo ebook

Sirena riuscirà ad agguantare Mela, il discendente di Biancaneve?

Quarto episodio con protagonista la sirena più strampalata del web!

Gli episodi sono tutti autoconclusivi.
In ordine di lettura:
L'inizio
A caccia del Marchese
Sedurre Bestia
LinguaItaliano
EditoreLedra
Data di uscita11 set 2019
ISBN9788834183748
Agguantare Mela: Sirena sotto copertura

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    Agguantare Mela - Ledra

    chiacchiere

    Ledra

    Sirena sotto copertura

    Agguantare Mela

    Sirena sotto copertura - Agguantare Mela

    Avviso ai lettori

    Questo racconto è opera di fantasia.

    Ogni riferimento a fatti, luoghi e persone esistenti, o esistiti, è puramente casuale e frutto dell’immaginazione dell’autrice.

    ©Ledra 2019

    Cover: Mela Rossa Graphics

    Progetto Grafico: Mela Rossa Graphics

    L’opera, comprese le sue parti, è protetta dalla legge sul diritto d’autore. Sono vietate e sanzionate (se non espressamente autorizzate) la riproduzione in ogni modo e forma nei limiti della legge e la comunicazione (ivi inclusi a titolo esemplificativo ma non esaustivo: la distribuzione, l’adattamento, la traduzione e la rielaborazione, anche a mezzo di canali digitali interattivi e con qualsiasi modalità attualmente nota o in futuro sviluppata).

    I marchi menzionati in questo racconto sono proprietà dei legittimi possessori.

    1

    «La Mela Avvelenata? È uno scherzo? Perché se è così non fa ridere neppure se mi gratto sotto le ascelle» esordì senza mezzi termini, sbuffando e alzando le mani in aria. Sì, forse, era un attimo melodrammatica, ma Palmenti ci metteva del suo per farla irritare. Seduto dietro la scrivania era da schiaffi violenti e anche da baci irruenti. Scosse la testa, affranta. Non era sicura di quale voglia prevalesse sull’altra.

    Il capo, con un sorriso da presa per il culo, la guardò tranquillo incrociando le braccia. Poi fece di no con la testa. Con una lentezza esasperante. Le cominciarono a prudere le mani. Forse un pugno sul naso avrebbe accelerato la risposta, mormorò tra sé, sconfortata.

    «Siediti, che come attrice sei peggio di Maga Magò quando afferma di odiare Merlino» la invitò senza tanti salamelecchi.

    Lei raggiunse la sedia e vi si tuffò aggrottando le sopracciglia.

    «Ma lei detesta Merlino» rispose perplessa. Poi si zittì. Ma che faceva? Dava credito a quei discorsi senza costrutto? Forse i bicipiti tonici che si individuavano sotto la camicia a maniche lunghe le avevano sconvolto la capacità di pensiero. Prese fiato e decise di calmare se stessa e quei cazzo di ormoni che non aveva avuto fin quando era stata una sirena. Un’altra sfiga ricevuta nel diventare umana.

    «Palle, tutte palle. Amore e odio. La volpe e l’uva e via cantando. Lei era pazza di lui» le rispose serio, come se fosse l’unico depositario del grande segreto.

    Sirena scoppiò a ridere. Sapeva che era fuori di testa, ma non così tanto. Sbuffò roteando gli occhi. «Sei tu il capo. Ti do ragione. Ma ora dimmi perché dovrei andare a raccogliere mele in questa azienda? Dal nome mi sembra che porti sfiga» chiese dubbiosa.

    Si mosse sulla sedia. Non aveva ancora imparato a gestire quelle cazzo di gambe. Era molto più facile sbattere la coda di qua e di là, incurante di non mostrare le mutande che in quel momento le stavano torturando il sedere. Alla prima occasione avrebbe sbattuto in faccia a Jessica tutti i fili interdentali che le aveva consigliato come mutande perfette. Sì, perfette da essere buttate nel cesso.

    «Perché non hai mai fatto uno speciale sull’essere una raccoglitrice di mele. Dovrai raccontare la fatica di salire sugli alberi e di lavorare sodo tutto il giorno con tutte le condizioni climatiche possibili» le rispose tranquillo. «Ho già preso i contatti con la responsabile del personale dell’azienda e inviato a nome tuo un curriculum falso in cui dichiari di essere un’esperta di frutta e verdura e, soprattutto, di coltivazioni sperimentali» spiegò con lentezza, come se parlasse a qualcuno duro di comprendonio.

    Sbarrò gli occhi e si sporse in avanti. «Io un’esperta di coltivazioni? Ma se so a malapena distinguere un cocomero da un melograno e solo perché il primo

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