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Nei panni di Scarpa: Sirena sotto copertura
Nei panni di Scarpa: Sirena sotto copertura
Nei panni di Scarpa: Sirena sotto copertura
E-book57 pagine41 minuti

Nei panni di Scarpa: Sirena sotto copertura

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Info su questo ebook

Sirena riuscirà a conquistare Scarpa o si libererà di lui come di una scarpa rotta? Sesto episodio della serie “Sirena sotto copertura”.
LinguaItaliano
EditoreLedra
Data di uscita15 ago 2022
ISBN9791221386165
Nei panni di Scarpa: Sirena sotto copertura

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    Anteprima del libro

    Nei panni di Scarpa - Ledra

    Ledra

    Sirena sotto copertura

    Avviso ai lettori

    Questo racconto è un’opera di fantasia.

    Ogni riferimento a fatti, luoghi e persone esistenti, o esistiti, è puramente casuale e frutto dell’immaginazione dell'autrice.

    ©Ledra 2021

    Cover: Eadon Servizi Editoriali

    Editing: Eadon Servizi Editoriali

    Progetto Grafico: Eadon Servizi Editoriali

    Edizione francese tradotta da

    Divisori di testo by: Freepick.com

    L’opera, comprese le sue parti, è protetta dalla legge sul diritto d’autore. Sono vietate e sanzionate (se non espressamente autorizzate) la riproduzione in ogni modo e forma nei limiti della legge e la comunicazione (ivi inclusi a titolo esemplificativo ma non esaustivo: la distribuzione, l’adattamento, la traduzione e la rielaborazione, anche a mezzo di canali digitali interattivi e con qualsiasi modalità attualmente nota o in futuro sviluppata).

    I marchi menzionati sono proprietà dei legittimi possessori.

    I marchi menzionati sono proprietà dei legittimi possessori.

    Nei panni di Scarpa

    1

    «Forza, dai, spingi, spingi un altro po’ ed entra. Dai, un altro piccolo sforzo».

    «Acciderboli, ma vuoi capire che è troppo lungo?» urlò come un’orca assassina.

    «Okay, allora arrangiati» gridò di rimando Jessica, mollando all’improvviso la scarpa e la parte di piede incastrata dentro.

    Sirena avvertì il colpo sul pavimento prima ancora di riuscire a muovere la gamba. Porca la trota incinta. Non riusciva ancora a manovrare quegli arti infernali.

    Jessica si alzò da terra e guadagnò la poltrona più comoda del suo appartamento. Vi sprofondò sbuffando senza nessuna eleganza, mentre le rivolgeva uno sguardo torvo. Poi, con altezzosità, incrociò le braccia e rimase immobile.

    Alzò gli occhi al cielo confidando che le desse la forza di non strozzarla. Con costernazione si accorse che una macchia insozzava l’angolo del soffitto.

    «Oh mio dio, Jessica! C’è la muffa sul mio soffitto! Odio le muffe. Si attaccano e puzzano e fanno ammalare e io le odio. Capisci che le odio???» fece, con fare compulsivo. Si accorse di sembrare sclerata ma odiava, nel vero senso della parola, le muffe.

    «Non me ne frega niente della tua muffa. Domani hai il colloquio di lavoro con mister Scarpa e non hai il piede fatato. Questo è il grande problema che devi risolvere nella tua vita. Non quella cazzarola di muffa su quel cazzarola di soffitto.» Il volume del tono di Jessica avrebbe svegliato un salmone morto.

    Sirena la perforò con lo sguardo. Che razza di amica era? Lei era terrorizzata dalle muffe e quell’altra si preoccupava del suo piede. E poi, cos’aveva di strano il suo piede? Se lo rimirò un attimo muovendolo in su e in giù. Era dignitoso. Né bello, né brutto. Del colore degli umani pallidi e non particolarmente profumato, dopo tutti gli sforzi fatti per entrare in quella scarpa minuscola. Okay, era solo un piede. Qual era il problema? Cercò di non aggrottare la fronte perché Edith, la sua amica saggia, le aveva spiegato che quel gesto, se ripetuto, provocava le rughe nei bipedi. Si appoggiò alla sedia seppure scomoda e assunse la posizione di Jessica: braccia incrociate e mento in fuori.

    «Perché te la prendi tanto per le scarpe? Lo sapevi che avresti fallito nel cercare di infilarmi un numero 37 quando io porto il 39. O intendevi segarmi le dita per riuscirci?» le chiese cercando di farla ragionare.

    «Urca, potrebbe essere un’idea.» L’amica le rivolse un sorriso Durban’s.

    La guardò allucinata. Dallo sguardo diabolico di Jessica sembrava proprio che le avesse donato l’idea geniale del secolo. Maledisse la propria bocca sempre aperta a sparare stronzate. Doveva riparare al

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