Natura Contro Natura
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La Natura, in un'epoca di ripetuti sconvolgimenti biblici come la nostra, pone un interrogativo. A causa delle energie distruttive che è capace di sprigionare è ancora Madre, oppure è diventata drammaticamente Matrigna? Dopo recenti esplosioni della furia degli elementi, questo libro affronta una terza ipotesi alla quale l'Autore non vorrebbe credere ma di cui è sempre più convinto. Terremoti, uragani, epidemie e pandemie, come quella che stiamo tragicamente vivendo, si presentano con un’insistenza e un’intensità tali da farci dubitare persino dell’ospitalità del Pianeta.
«Non è stato facile cercare di capire e interpretare alcuni fenomeni della nostra esistenza. Ecco infine questo e-Libro dedicato a tutti i Lettori che, come me, si pongono domande e attendono risposte sui misteri della vita e dell’Universo».
Massimo Siviero
My parents were Neapolitans, I was born in Rome and I live in Naples.When I was a child I wanted to be a diplomat or a doctor. Then I had the good fortune to read “Of mice and men” by John Steinbeck and two days later I obtained “The Grapes of Wrath”. A few months later, a classmate of mine gave me “Death in the Afternoon” and “Across the River and Into the Trees” of Hemingway and I realized that the craft of writing would become my great love. I liked knowing the facts of the day , I read many newspapers and began to attend the drafting of a newspaper. I started writing articles and at age 19 I went as an envoy on the football fields and I studied at university. Then I became a reporter. One day I was struck by a news of crime, a double murder. In the garden of a restaurant in Naples were found the bodies of a man and a woman, it was discovered that they were drug couriers . Until then Naples was seen mainly in the imagination as the city of mandolins and songs , pizza and hospitality. In addition to the neighborhood thugs . I realized that the city had dramatically changed and it became an important crossroads of crime. Although in more than two thousand years of history had been a place of philosophers and scientists, writers and poets (Giambattista Della Porta invented the telescope before Galileo...). So I decided to write my first crime novel , "Il diavolo giallo" which was published in 1992 . There followed " Il terno di San Gennaro" " Un mistero occitano per il commissario Abruzzese", "Vendesi Napoli", " Mater munnezza " and in 2012 " Caponapoli " published in the historic editorial series Il Giallo Mondadori . In 2015 it was published the detective novel "Scorciatoia per la morte". I wrote several essays , including " How to write a Neapolitan crime novel" ("Come scrivere un giallo napoletano"). In this manual I have revealed that the first Italian crime novel was written in Naples in 1852. Several of my books have been published in the convenient eBook editions that I think an effective instrument of freedom of authors and readersI miei genitori erano napoletani, sono nato a Roma e vivo a Napoli.Quando ero un bambino volevo essere un diplomatico o un medico . Poi ho avuto la fortuna di leggere " Uomini e topi " di John Steinbeck e due giorni dopo ho ottenuto in regalo " The Grapes of Wrath " . Pochi mesi dopo, un mio compagno di scuola mi ha dato "Death in the Afternoon " e "Di là dal fiume e tra gli alberi " di Hemingway e ho capito che il mestiere di scrivere sarebbe diventato il mio grande amore. Mi è piaciuto conoscere i fatti del giorno, ho letto molti giornali e cominciai a frequentare la redazione di un giornale. Ho iniziato a scrivere articoli, all'età di 19 anni sono andato come inviato sui campi di calcio e ho studiato all'università. Poi sono diventato un giornalista. Un giorno sono stato colpito da una notizia di reato, un duplice omicidio. Nel giardino di un ristorante a Napoli sono stati trovati i corpi di un uomo e una donna, si è scoperto che erano corrieri della droga . Fino ad allora Napoli è stata vista soprattutto nell'immaginario come la città di mandolini e canzoni, pizza e ospitalità. Oltre ai guappi di quartiere . Mi resi conto che la città era drammaticamente cambiata ed era diventata un importante crocevia della criminalità. Anche se in più di duemila anni di storia era stata la terra di filosofi e scienziati, scrittori e poeti ( Giambattista Della Porta ha inventato il telescopio prima di Galileo ... ). Così ho deciso di scrivere il mio primo romanzo poliziesco, "Il diavolo giallo " che è stato pubblicato nel 1992. Seguirono "Il terno di San Gennaro ", "Un mistero occitano per il commissario Abruzzese ", " Vendesi Napoli", " Mater munnezza " e nel 2012 " Caponapoli ", pubblicato nella storica collana editoriale Il Giallo Mondadori. Nel 2015 è stato pubblicato il romanzo poliziesco "Scorciatoia per la morte". Ho scritto diversi saggi, tra cui " Come scrivere un giallo napoletano ". In questo manuale ho rivelato che il primo romanzo poliziesco italiano è stato scritto a Napoli nel 1852. Molti dei miei libri sono stati pubblicati nelle edizioni eBook che penso siano un efficace strumento di libertà di autori e lettori.
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Natura Contro Natura - Massimo Siviero
Natura Contro Natura
Copyright 2020 Massimo Siviero
Smashwords Edition
ISBN: 9780463402139
INDICE
Scheda
Parte prima
Quel luminoso mattino
Tragica classifica
I sistemi di allarme
Disastri naturali
La desertificazione
Definizione di Natura
Bene e Male
Parte seconda
La manina umana
Tempesta di vento a Napoli
Il Diluvio Universale
Energia distruttiva
Danni irreversibili
Scienza e filosofia della Natura
Leopardi e il perpetuo circuito
Goethe e la Natura
Parte terza
Creazionismo e Evoluzionismo
Batteri e virus
Carestie
Zanzare e infezioni
Coronavirus epidemie pandemie
Pasteur e Béchamp
Architetto della Creazione
The Desert
Autore
Collegamenti
Scheda
La Natura, in un'epoca di ripetuti sconvolgimenti biblici come la nostra, pone un interrogativo. A causa delle energie distruttive che è capace di sprigionare è ancora Madre, oppure è diventata drammaticamente Matrigna? Dopo recenti esplosioni della furia degli elementi, questo libro affronta una terza ipotesi alla quale l'Autore non vorrebbe credere ma di cui è sempre più convinto. Terremoti, uragani, epidemie e pandemie, come quella che stiamo tragicamente vivendo, si presentano con un’insistenza e un’intensità tali da farci dubitare persino dell’ospitalità del Pianeta.
«Non è stato facile cercare di capire e interpretare alcuni fenomeni della nostra esistenza. Ecco infine questo e-Libro dedicato a tutti i Lettori che, come me, si pongono domande e attendono risposte sui misteri della vita e dell’Universo».
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Parte prima
Quel luminoso mattino
Gli abitanti di Sumatra, stanchi e assonnati per il Natale del giorno prima, quel luminoso mattino erano già al lavoro e non immaginavano di lì a poco che cosa sarebbe accaduto. Si preparava a diventare un tragico mattino di morte. Mancava un minuto alle otto del 26 dicembre 2004 e le migliaia di turisti a quell’ora erano ancora a letto negli alberghi strapieni della costa. A svegliarli bruscamente alle 7.59 (2.59 ora italiana) fu un violento sisma che durò otto interminabili minuti.
Quello che accadrà poco dopo rimarrà per sempre impresso nella mente dei superstiti. La devastazione del terremoto che colpì il sud-est asiatico, sviluppando un maremoto con masse d’acqua dell’altezza di un edificio, ha provocato morte e distruzione che trascende qualsiasi idea degli sconvolgimenti biblici che un uomo sia capace di immaginare. Si contarono 14.000 vittime nei sei paesi colpiti dal tremendo sisma terracqueo di magnitudo 9 della Scala Richter generatosi nelle profondità dell’Oceano Indiano.
Il sisma del 2004 fu il peggiore degli ultimi quarant'anni. Sconvolse l'Asia sud-orientale colpendo luoghi di alto flusso turistico dalla Malaysia alle Maldive, dalla Tailandia all'India. Delle 14.000 persone rimaste uccise, 4.400 si contarono nella sola Indonesia, 4.300 nello Sri Lanka. Il mare invase la costa e l’entroterra pianeggiante disseminando ovunque morte tra le migliaia di attoniti fuggiaschi travolti come soldatini di plastica in una bacinella d’acqua. Il terremoto seguito dallo tsunami colpì al largo di Sumatra e si allargò fino alle isole Andamane. E mentre ormai la notte calava sull'Asia, i soccorsi continuarono nel disperato tentativo di trovare superstiti in quel quadro di terrore e distruzione e di prestare aiuto ai sopravvissuti. Quel tragico mattino un muro di acqua spaventoso fu generato dal furore di una scossa tellurica sottomarina al largo della costa dell'isola indonesiana di Sumatra. L’ondata lasciò alle sue spalle scenari di devastazione e di morte senza paragoni tra lo sgomento e il terrore impresso a lungo negli occhi dei sopravvissuti. Non abbiamo mai visto niente di simile
, furono le parole attonite del primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra. Fu uno dei peggiori sconvolgimenti della natura, ma non il solo ad aver accompagnato l’avventura dell’uomo su un pianeta dai due volti così diversi di accattivante e simpatico rifugio capace di ospitare le nostre esistenze e insieme di ambiguo padrone di casa così insidioso e insistente da farci dubitare persino della sua ospitalità.
Ancora a Natale, antivigilia del 2018 con morte e distruzione. Il 23 dicembre una frana a seguito di un’eruzione ha provocato uno tsunami e sconvolto l’Indonesia, nello stretto della Sonda tra le isole di Giava e Sumatra, senza alcuna possibilità di allarme preventivo per le tante migliaia di abitanti e turisti presenti sulle spiagge nel periodo natalizio. Sono stati contati 429 morti e circa 1.500 feriti, molti dei quali in gravi condizioni, oltre a 12.000 sfollati. L’onda anomala ha raggiunto i 30 metri e prima di esaurire la sua forza devastatrice ha travolto una decina di alberghi, edifici, circa 600 abitazioni, chioschi alimentari, mezzi di trasporto e centinaia di esseri umani. La violenza del maremoto ha anche investito un palco mentre un complesso rock stava suonando per celebrare le festività davanti a molti dipendenti di una compagnia che in quel momento stavano ballando.
Un terremoto seguito da uno tsunami, tre mesi prima, aveva colpito la città di Palu provocando migliaia di morti. L’Indonesia è a elevato rischio di terremoti, eruzioni e maremoti. L’onda avanzava da più di venti minuti ma l’allarme tsunami preventivo era disattivato dal 2012 per mancanza di fondi oltre ad alcuni atti vandalici di sconsiderati sulle apparecchiature di segnalazione. Comunque, la frana improvvisa non era così prevedibile, anche se l’ondata ha impiegato più di venti minuti. Il guaio è che le popolazioni indonesiane sono condannate da un’economia in prevalenza turistica a vivere quasi sempre sulla costa. Non meno intenso e crudele, anche se di proporzioni meno vaste per il numero di vittime rispetto a quello del 2004, fu il terremoto di magnitudo 9 dell’11 marzo 2011con sei minuti di scosse seguite dallo tsunami nella regione di Tōhoku in Giappone con gli oltre mille morti e un minaccioso pericolo nucleare. Il più violento sisma registratosi nel paese nipponico.
Riceviamo quasi ogni giorno notizie di calamità e di minacce. L’Etna ha ripreso a eruttare e a brontolare con scosse minacciose e distruttive. A questo punto vale la pena di elencarvi altri terremoti della tragica storia di queste devastazioni, come se non bastassero quelle che è stato in grado di fare e continuerà a fare la manina, così insofferente e quando vuole distruttrice, dell’uomo capace di provocare la morte di oltre 180 milioni di innocenti in quello che lo storico britannico Eric Hobsbawm (1917-2012) definì il Secolo breve tra il 1914 e il 1991. Avvenne in un periodo per l’appunto breve, compreso tra il primo conflitto mondiale e il crollo dell’impero sovietico. Una tragica e intensa brevità di morte e distruzione compiuta in appena 77 anni.
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Tragica classifica
Non è detto che l’elenco di tali tragici primati coincida con i sismi più violenti della storia dell’umanità, considerato che la genesi di un terremoto è diversa da quella di una morte azzurra
come chiamo questi mostri del mare. Inoltre, un maremoto non è necessariamente provocato da un sisma, poiché il più terrificante per l’altezza spaventosa delle onde fu generato dal crollo di un intero versante montuoso come ora sto per raccontarvi. Sono eventi in cui queste forze incontrollabili affilano sapientemente le proprie armi mortali distruggendo vaste aree, trascinando pesanti automezzi, vagoni ferroviari e persino intere abitazioni e tutto ciò che incontrano sul proprio cammino a cominciare dagli sventurati esseri umani senza escludere gli animali e la vegetazione.
Il significato di tsunami già ci fa apparire dinanzi agli occhi un’immagine di distruzione e di morte: onda contro il porto
, quando questo rifugio dovrebbe servire a mettere qualsiasi nave al riparo dal mare in burrasca. Il maremoto è ovviamente un’altra cosa ben più terribile. Sedetevi allora qualche minuto, anche se non so se riuscirete a stare in posizione comoda e rilassata, per proseguire con alcuni violenti tsunami che hanno contribuito a stravolgere la storia dell’umanità. Parliamo ovviamente di un fenomeno capace di far arrivare in una progressione inarrestabile queste onde sismiche generate nelle profondità marine da sismi di origine tettonica o da violente eruzioni vulcaniche a seguito di vere e proprie esplosioni di gas e magma. Oppure provocati da crolli improvvisi di versanti montuosi. Di fronte a fenomeni di una così intensa portata delle masse d’acqua, le coste sono investite da una tale violenza che l’inondazione di mare e detriti di ogni sorta anche assai