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Racconti in viaggio
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E-book109 pagine1 ora

Racconti in viaggio

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Info su questo ebook

Venti viaggi per venti racconti. Non è necessario andare tanto lontano per vivere avventure. A volte queste ti aspettano appena hai varcato la soglia di casa come ne “L’ubriaco e l’elefante”, mentre “La via per la santità” è ad appena 15 chilometri di distanza.Altre volte basta un po’ di spirito di osservazione come ne “Il bruco giallo” o un volo dell’immaginazione come in “Fantasie Napoletane 1 e 2” per creare una storia e divertirsi un po’.Alcuni racconti sono esperienza personale dell’autrice, altri hanno protagonisti reali di cui si salvaguarda la privacy con nomi fittizi, altri ancora sono frutto di pura immaginazione.La breve storia d’amore di Carmen e Renato si svolge in quattro viaggi e quattro racconti, che si alternano a quelli di altri personaggi in altri luoghi.Poi, vicini o lontani nel tempo che siano questi viaggi, scopri che ti hanno lasciato qualcosa dentro e ricordarli e riviverli è un atto d’amore per se stessi e per coloro che leggeranno. Alcuni fanno ridere, perché prevale l’aspetto umoristico, altri fanno solo sorridere, altri ancora fanno pensare. Quello che hanno in comune è il viaggio, che in realtà è solo l’occasione per raccontare e rendere partecipi gli altri di quello che hai vissuto o inventato. Meglio se divertendo.
LinguaItaliano
Data di uscita4 lug 2020
ISBN9788831289078
Racconti in viaggio

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    Racconti in viaggio - Lucia Forabosco

    Lucia Forabosco

    Racconti in viaggio

    UUID: 208e83dd-62cb-4e73-ac81-372859ca887f

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    IL BRUCO GIALLO

    FRECCIA DEL SUD

    ALLE POSTE DI COMO

    IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME

    VITA DA MEDICI A FIRENZE

    L’AZZURRO DEI MIEI OCCHI

    QUOTIDIANE GOCCE DI AMOR PATRIO

    L’UBRIACO E L’ELEFANTE

    ON THE ROAD

    MARIO SOLDATI, IL CAMORRISTA, I PANTALONI BIANCHI

    UNA VACANZA AL MARE

    L’AMORE FINISCE A ROMA

    UNA ROSA A VIENNA

    LA VIA PER LA SANTITÀ

    TEATRO GRECO A SIRACUSA

    IL SUPERSTIZIOSO

    ILLUSIONE A POMPEI

    MARATONA VENETA

    FANTASIE NAPOLETANE 1

    FANTASIE NAPOLETANE 2

    Ringraziamenti

    L’autore

    LUCIA FORABOSCO

    RACCONTI

    IN VIAGGIO

    Edizioni Scripta Volant

    1° edizione, Bellano 10 Marzo 2020

    Riproduzione vietata ai sensi di legge

    (art. 171 della legge 22 aprile 1941 n. 633)

    Copyright 2019 – Scripta Volant

    ISBN: 9788831289061

    Senza regolare autorizzazione è vietata la riproduzione

    di questo volume anche parzialmente o con qualsiasi mezzo,

    compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico

    In copertina

    " Il viaggio di Carmen e Renato"

    (acquerello di Franco Grobberio)

    Collana: Percorsi Laterali

    Prima edizione

    Edizioni Scripta Volant

    Telefono: +39 3334408793

    Email: libri@scriptavolant.net

    Web: www.scriptavolant.net

    Introduzione

    Nel febbraio 1977, giovane laureata in medicina, ebbi il mio primo incarico di lavoro all’Ospedale Civico di Codogno. Fui accolta da un primario dai modi paterni e da infermiere molto affettuose. Peccato che raggiungere in treno quel nosocomio da Parma - dove allora abitavo - fosse così difficile.

    L’anno dopo scrissi un racconto in cui parlavo di quel surreale viaggio.

    Il racconto dal titolo Il cielo stellato sopra di me è inserito in questa raccolta che per mera combinazione è in pubblicazione in questi giorni... Come non dedicarlo dunque ai colleghi di Codogno che proprio ora stanno combattendo la loro battaglia contro l’epidemia da Covid-19?

    A loro va tutta la mia solidarietà.

    Il racconto Freccia del Sud invece è dedicato a tutti coloro che, per studio o per lavoro, hanno viaggiato sulla Freccia del Sud o sulla Conca d’Oro, in particolare al ragazzo calabrese che era nel mio scompartimento.

    Quello che s’intitola Alle poste di Como è per l’uomo delle Poste in riva al lago.

    Gli altri li dedico rispettivamente a chi dei miei lettori si riconosce, anche se con nome diverso, in uno o nell’altro racconto.

    L’autrice

    IL BRUCO GIALLO

    Siamo arrivate nel tardo pomeriggio a Sampiero, piccolo paese alpino, io e l’amica Elena, che in questo viaggio mi fa da autista e fotografa e mi sprona nelle attività turistiche. Il sole è già tramontato e l’aria è frizzante e ci tonifica.

    Prendiamo alloggio nella locanda che abbiamo prenotato e nella quale ci fermeremo due notti. Molto invitante è il pergolato di glicine sul davanti, anche se ora non è fiorito, con i tre tavolini verdi, dove subito ci accomodiamo dopo aver espletato le formalità con la locandiera e aver portato le valigie in camera. Ci facciamo portare due calici di vino bianco fresco per rinfrancarci e lo sorseggiamo guardandoci intorno compiaciute della vista su questa bella piazzetta linda. A destra si vede un’alta montagna che ha il colore dell’acciaio e la cima aguzza, ma stemperata alla base da una bella vegetazione di pini e abeti e c’è anche un bel prato che ha proprio il colore verde chiaro che un prato deve avere. Ma che ci fanno in questa piazza di montagna due palme svettanti contro il cielo azzurro? Il clima è proprio cambiato?

    Per essere bella è bella la nostra locandiera. Ma quanto è spenta. È giovane anche, abbastanza. Sui 35-40 anni, forse. Ma ha gli angoli della bocca all’ingiù e gli occhi stanchi e tristi e un fare un po’ svogliato. Certo, noi la giustifichiamo, è sola qui a lavorare in questa locanda e ora la stagione turistica è finita: gli ultimi ospiti sono partiti questa mattina. Io ed Elena siamo le uniche turiste fuori stagione. Qui si viene d’estate a godere il fresco dell’altitudine e della vegetazione dagli umori balsamici, a percorrere i tanti splendidi sentieri e a scalar montagne, o d’inverno a sciare. Noi due abbiamo un altro scopo: siamo qui a cercar ricordi, per cui la stagione è quella giusta.

    Andiamo a dormire presto la prima sera, dobbiamo riposarci dal viaggio.

    Al risveglio, il mattino dopo, ci affacciamo alla finestra della nostra camera che dà sul prato verde e un nuovo giorno splendido di sole ci accoglie. Subito andiamo sotto al pergolato al nostro tavolino e ci facciamo portare un bel caffè che, nonostante non sia neanche italiana, la nostra locandiera fa caldo, forte e profumato come piace a noi.

    Abbiamo un ospite questa mattina sul nostro tavolino: un grosso bruco giallo che di sicuro è caduto dal pergolato. Lo osserviamo nei suoi movimenti pigri ed eleganti mentre procede sinuosamente verso una briciolina che abbiamo lasciato ieri sera.

    Intanto arrivano i caffè e la nostra Mirandolina spalanca gli occhi e: Un bruco! Un bruco giallo! In quattordici anni che lavoro qui non ne avevo mai visto uno… Chissà cosa vorrà dire?.

    È davvero stupita e ci guarda come a cercare risposte da noi e a me non sfugge una luce nuova nei suoi occhi finora opachi. Potenza della superstizione!

    E cosa vuoi che debba dire un povero bruco giallo?.

    Questo però non lo dico subito, invece sorrido accondiscendente. Solo quando siamo Elena ed io esprimo il mio pensiero e ridiamo tra noi della superstiziosa ingenuità della locandiera.

    Stiamo in giro per i nostri affari tutta la mattina e dopo pranzo facciamo rientro alla locanda. Non abbiamo fatto neanche in tempo ad accomodarci sotto al glicine che la quiete è interrotta da un rombo di motori ed ecco comparire nella piazzetta una, due…cinque grosse moto con altrettanti centauri in tute nere. Si fermano proprio qui davanti alla locanda. Parcheggiano e si tolgono i caschi. Sono dei bei ragazzoni dalla parlata teutonica che vogliono alloggiare alla locanda.

    Ahimè – pensiamo noi – niente pace questa sera: di sicuro si ubriacheranno e che chiasso faranno fino a tardi!.

    Noi domani dobbiamo riprendere un lungo viaggio e abbiamo bisogno di essere riposate. Mirandolina subito si dà da fare a preparare le camere per loro.

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