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La menzogna del greco: Harmony Collezione
La menzogna del greco: Harmony Collezione
La menzogna del greco: Harmony Collezione
E-book162 pagine2 ore

La menzogna del greco: Harmony Collezione

Valutazione: 3 su 5 stelle

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Info su questo ebook

Elisabeth Young per lavoro combina incontri tra persone ricche e famose, ma la sua abilità come matchmaker non le è servita a evitare che il suo matrimonio naufragasse dolorosamente. Xander Trakas, l'uomo che aveva giurato di non voler rivedere mai più, è però tornato nella sua vita con una notizia incredibile: i voti nuziali non sono mai stati annullati. E loro sono ancora marito e moglie.
LinguaItaliano
Data di uscita20 apr 2020
ISBN9788830512863
La menzogna del greco: Harmony Collezione

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    Anteprima del libro

    La menzogna del greco - Michelle Smart

    successivo.

    1

    Se aveva pensato che quella settimana non poteva peggiorare oltre, allora si era sbagliato di grosso, pensò Xander Trakas.

    Il suo avvocato americano gli aveva confermato che il matrimonio con Elisabeth Young era tuttora registrato e valido secondo ogni aspetto di legge e che non c'era traccia di un annullamento.

    Ne conseguiva che loro due erano ancora sposati.

    Si passò una mano fra i capelli poi lasciò andare un sospiro.

    Il clamore sollevato dall'articolo apparso su Celebrity Spy! non accennava ad attenuarsi. Quello che era cominciato con la promessa di rivelare i segreti di quattro fra i più dissoluti e ricchi scapoli del pianeta si era trasformato nello scandalo del secolo. Dal principio lui non se n'era preoccupato. Vero, era considerato uno dei single più ambiti sulla piazza, ma dissoluto?

    Le relazioni che lui aveva intrattenuto durante gli anni non potevano competere con i leggendari exploit di cui si erano resi protagonisti Dante Mancini, Benjamin Carter e lo sceicco Zayn Al-Ghamdi. Sulla scia di Celebrity Spy! altre riviste scandalistiche avevano pubblicato ritratti di lui in cui stentava a riconoscersi. Tre delle sue ex amanti avevano venduto alla stampa le loro storie, trasformando quelli che lui aveva considerato normali rapporti con l'altro sesso in sordidi, perversi episodi.

    Dopo di ciò, almeno una mezza dozzina di donne che non ricordava nemmeno di aver conosciuto aveva seguito il loro esempio.

    Strano, ma l'unica che non aveva avvertito l'esigenza di buttarlo in pasto ai lupi era proprio la donna che aveva commesso l'errore di sposare circa dieci anni prima.

    A uno di quei cosiddetti reporter sarebbe bastato consultare gli atti del tribunale per reperire le prove del suo matrimonio e raccontare al mondo che mentre la sua fidanzata greca si disperava per essere stata abbandonata, lui aveva corteggiato e sposato una bellezza americana.

    Non aveva mai parlato del suo matrimonio con Elisabeth ad anima viva e non aveva vissuto con lei come marito e moglie. Si erano incontrati, si erano sposati e dopo una folle quanto breve luna di miele nel paradiso tropicale di St. Francis, si erano separati per riprendere le loro strade.

    Strade che però non avevano incluso l'annullamento, così come invece Elisabeth gli aveva garantito che avrebbe ottenuto.

    Lei sapeva che il divorzio non era stato legalizzato? La matchmaker dei milionari era a conoscenza di essere a sua volta la legittima consorte di uno di loro? In tutti quegli anni non aveva mai tentato di contattarlo, d'altra parte nemmeno lui si era mosso in quel senso. Aveva semplicemente dimenticato di averla anche solo incontrata.

    Il dossier che aveva richiesto sul suo conto però rivelava una persona del tutto diversa da quella che aveva conosciuto. Elisabeth non era più la spensierata diciannovenne che aveva vissuto soltanto per sentire sul viso la carezza dei raggi del sole e il vento fra i capelli. Durante i dieci anni seguiti alla loro separazione era riuscita a costruirsi una vita nuova e di successo.

    Il cellulare squillò, sottraendolo al filo delle sue riflessioni. Sperando che si trattasse del suo avvocato, al quale aveva ordinato di scoprire con precisione perché il divorzio non fosse stato legittimato, fu sul punto di rispondere senza leggere il nome del chiamante sul display, e si trattenne appena in tempo dal farlo. Era suo padre, e proprio non era dell'umore adatto per parlare con lui.

    Non aveva la forza per affrontare l'ennesima discussione. Le quotidiane telefonate dalla Grecia stavano diventando troppo penose ultimamente. Qualche sera prima sua cognata era stata ricoverata d'urgenza in ospedale per un'intossicazione da alcol, e le era stato diagnosticato un severo danno al fegato. E se suo fratello non avesse smesso al più presto di assumere stupefacenti, sarebbe stato il prossimo a cadere.

    Come se la situazione non fosse stata già abbastanza complessa, ora doveva anche gestire il caos provocato dall'articolo di Celebrity Spy!.

    Di conseguenza aveva bisogno di mantenere la mente sgombra. Sarebbe partito per la Grecia come prima cosa l'indomani mattina, ma ora suo dovere era intervenire al gala annuale organizzato dalla Hope Foundation, l'ente benefico del quale lui era uno dei principali finanziatori. La stampa naturalmente si sarebbe mobilitata poiché i quattro playboy travolti dallo scandalo, tutti sostenitori dell'associazione, si sarebbero ritrovati sotto lo stesso tetto per la prima volta.

    Anche se operavano in campi professionali diversi erano stati rivali per anni, uomini d'affari spregiudicati, ricchi e potenti, che fra loro non avevano mai intrattenuto rapporti amichevoli.

    Quella sera però sospettava che, per il bene della fondazione, avrebbero dovuto trovare il modo per superare il loro silente antagonismo.

    Adesso loro quattro erano finiti insieme nell'occhio del ciclone, e prima avessero iniziato a collaborare per trovare una soluzione decente, meglio sarebbe stato per tutti.

    Due settimane dopo

    Lasciata Roma, seppure a malincuore, era davvero bello tornare nello spazio che definiva casa, pensò Elisabeth Young mentre entrava nel suo appartamento. Adorava quell'abitazione situata nel West Village, nel cuore pulsante della vecchia New York, che pur non essendo grande era il posto dove era stata più felice in assoluto.

    Per l'ennesima volta da quando era atterrata controllò il cellulare, dicendosi che era la sua preoccupazione per Piper a indurla a farlo, e non la remota possibilità che il suo ex marito stesse tentando di contattarla.

    Era stata proprio Piper a metterla in allarme. La bella australiana le aveva posto mille domande, e non poteva biasimarla per quello. Al suo posto, avrebbe fatto lo stesso. Tre degli uomini coinvolti nello scandalo sollevato dall'articolo pubblicato dalla rivista Celebrity Spy! si erano già rivolti a lei. Era ovvio pensare che anche il quarto avrebbe seguito il loro esempio.

    Dante mi ha detto che anche Xander ti avrebbe chiamata.

    Erano state queste le esatte parole di Piper? Sì, parole che l'avevano costretta ad accettare ciò che per oltre quindici giorni aveva tentato di ignorare.

    Benjamin, Zayn e Dante avevano dichiarato che era stato Xander a raccomandare loro la sua agenzia. Faticava a immaginare come il suo ex marito avesse saputo dell'esistenza della Leviathan Solutions, che funzionava basandosi su un discreto passaparola, e comunque il fatto che lui le avesse indirizzato i suoi amici non significava automaticamente che aveva intenzione di richiederle i suoi servizi. La sua situazione era ben diversa da quella degli altri. La Timos SE apparteneva da generazioni alla famiglia Trakas, un'azienda produttrice di innumerevoli linee di abbigliamento vendute in tutto il mondo, alla cui clientela non importava nulla dello scandalo. Non c'erano azionisti coinvolti da rassicurare, e Xander non aveva bisogno di una moglie per riabilitare la sua immagine pubblica.

    Quando lui l'aveva lasciata lei aveva vissuto per qualche giorno in una sorta d'immobilità emotiva. Si era svegliata ogni mattina sperando che si fosse trattato solo di un brutto sogno, e che le sarebbe bastato allungare una mano per toccarlo mentre dormiva disteso al suo fianco.

    La quarta mattina, proprio mentre controllava il cellulare sperando di aver ricevuto almeno un messaggio da lui, sua madre era entrata in camera sua. Guardandola, era stata costretta finalmente ad accettare la realtà. I suoi genitori erano la prova del fatto che l'amore e il per sempre erano solo false illusioni, e lei era stata solo una povera ingenua credendo che quella regola non si applicasse alla sua vita.

    Da quel momento tutto era cambiato.

    Per anni aveva rifiutato di pensare all'uomo che le aveva spezzato il cuore, poi aveva letto un articolo sul nuovo amministratore delegato della Timos SE, Xander Trakas, che era riuscito nell'impossibile conquistando il mercato americano. Così aveva appreso quanto la famiglia Trakas fosse ricca e potente, e aveva scoperto anche la triste storia di Ana Soukis, la fidanzata di Xander, che aveva perso la vita in un tragico incidente d'auto. A quel tempo lui aveva avuto vent'anni, il che significava che quel farabutto l'aveva portata all'altare mentre era impegnato con un'altra donna, o che l'aveva fatto quando invece avrebbe dovuto piangere la scomparsa dell'amore della sua vita.

    Aveva gettato via il giornale e ringraziato la buona sorte perché quel mascalzone l'aveva lasciata.

    Nonostante tutto, però, aveva continuato a informarsi sul suo conto durante gli anni. Xander non si era risposato, ma perché mai avrebbe dovuto farlo? Le donne cadevano ai suoi piedi, se ciò che aveva dichiarato il giornalista di Celebrity Spy! poteva essere di una qualche indicazione.

    Di conseguenza, fra tutti gli uomini finiti nell'occhio del ciclone Xander era il meno colpito. Non aveva bisogno di una moglie per salvaguardare la sua reputazione, dunque poteva anche smettere di pensare a lui, decise mentre entrava in bagno e apriva il rubinetto della vasca, e si sarebbe concentrata invece su Piper. Non era stata lei che l'aveva presentata a Dante, il matrimonio era avvenuto a seguito dell'avventura di una notte che aveva avuto come strascico una gravidanza. Lei era stata convocata soltanto per trasformare la bella ma modesta ragazza nella donna elegante di classe adatta ad apparire al fianco di Dante Mancini.

    Fosse stata consultata al riguardo, non avrebbe mai scelto Piper, che era troppo dolce e ingenua per muoversi in un mondo difficile come lo era quello dell'uomo d'affari italiano.

    Dolce e ingenua come un tempo era stata anche lei, rifletté con una punta di amarezza.

    Si spogliò, si immerse nell'acqua tiepida e profumata, appoggiò la testa al bordo della vasca e chiuse gli occhi.

    In quel preciso momento il cellulare squillò.

    Ogni atomo del suo corpo raggelò, poi il cuore prese a batterle all'impazzata.

    Respirò e fondo e fece qualcosa di assolutamente inusuale per lei, cioè non rispose.

    Infine la segreteria scattò e qualche secondo dopo una vibrazione annunciò che il chiamante aveva lasciato un messaggio.

    Aprì gli occhi, fissò il soffitto poi impose a se stessa di calmarsi. Non doveva trattarsi necessariamente di Xander, chiunque avrebbe potuto cercarla. I suoi clienti erano persone ricche e potenti, per nulla abituate ad aspettare. La assumevano per svolgere un lavoro, e se volevano parlarle alle dieci di un venerdì sera non avrebbero esitato un solo istante prima di telefonarle.

    Avrebbe ascoltato il messaggio una volta terminato il suo bagno e avrebbe subito richiamato. La sua agenzia era anche il suo maggiore orgoglio, l'aveva costruita praticamente dal nulla.

    Il cellulare squillò di nuovo. Questa volta il cuore le balzò in gola. Si voltò verso la piccola mensola accanto alla vasca dove lo aveva appoggiato come al solito, il display che si illuminava seguendo il ritmo della suoneria.

    Prima che potesse costringersi a fare una qualsiasi cosa, si inserì la segreteria. Dieci secondi dopo, il telefono riprese a squillare. Spinta dall'adrenalina, si asciugò la mano con un telo e lo prese. Non era un numero presente nella rubrica, notò.

    «Pronto?»

    «Elisabeth?»

    La voce profonda di Xander ebbe su di lei lo stesso effetto di una doccia fredda. Lasciò cadere il cellulare, che finì nell'acqua, fra le sue gambe.

    Mezz'ora dopo, il cuore che aveva ripreso a battere a un ritmo normale, avvolta in un morbido accappatoio, Elisabeth spense il phon che aveva usato per asciugare la SIM Card estratta dal cellulare irrimediabilmente danneggiato dall'acqua. Borbottando fra i denti qualcosa al riguardo della sua stupidità, la inserì nel vecchio telefono che aveva recuperato dal fondo di un cassetto. Furono necessari tre lunghissimi minuti per ricevere la conferma che l'operazione aveva avuto successo e che tutti i suoi contatti erano salvi. Non aveva modo di rintracciare il numero di Xander, ma l'istinto le diceva che lui non avrebbe aspettato molto prima di chiamare di nuovo, e questa volta sarebbe stata preparata.

    Un'intuizione corretta, perché un sibilo annunciò l'arrivo di un messaggio.

    Elisabeth,

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