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Un momento difficile
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E-book84 pagine1 ora

Un momento difficile

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Info su questo ebook

"Un momento difficile" è la narrazione di un fatto che molto spesso accade in Italia, soprattutto nei grandi contesti aziendali.

Il protagonista, dopo aver scoperto un accordo avvenuto sopra la sua testa, viene vessato senza sosta dai superiori . Attraverso una forza d'animo che non sapeva di possedere, resiste e combatte fino ad avere ragione dei suoi avversari.
LinguaItaliano
Data di uscita16 nov 2020
ISBN9791220301626
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    Anteprima del libro

    Un momento difficile - Alessandro Riccio Cobucci

    Indice

    Prefazione

    Cap.1 La vicenda

    Cap.2 I dubbi

    Cap.3 La svolta

    Cap.4 Il rigurgito del maligno

    Cap.5 Scacco Matto

    Cap.6 La resa dei conti

    Cap.7 Il senso di appartenenza

    Conclusione

    Ales­san­dro Ric­cio Co­buc­ci

    Un mo­men­to dif­fi­ci­le

    da una sto­ria real­men­te ac­ca­du­ta

    Ti­to­lo | Un mo­men­to dif­fi­ci­le

    Au­to­re | Ales­san­dro Ric­cio Co­buc­ci

    ISBN | 979-12-20301-62-6

    © 2020 - Tut­ti i di­rit­ti ri­ser­va­ti all’Au­to­re

    Que­sta ope­ra è pub­bli­ca­ta di­ret­ta­men­te dall'Au­to­re tra­mi­te la piat­ta­for­ma di sel­fpu­bli­shing You­can­print e l'Au­to­re de­tie­ne ogni di­rit­to del­la stes­sa in ma­nie­ra esclu­si­va. Nes­su­na par­te di que­sto li­bro può es­se­re per­tan­to ri­pro­dot­ta sen­za il pre­ven­ti­vo as­sen­so dell'Au­to­re.

    You­can­print

    Via Mar­co Bia­gi 6 - 73100 Lec­ce

    www.you­can­print.it

    in­fo@you­can­print.it

    Pre­fa­zio­ne

    A tutti coloro che hanno creduto in me, a tutti coloro che pensano che la vita sia una vetrina sulla vita altrui dove potersi muovere liberamente senza rischiare, a tutti coloro che perdono la dignità senza reagire, a tutti quegli uomini di cartone che inseguono il nulla e fuggono dalle loro responsabilità. A tutti coloro che riferiscono di affidarsi solo a Dio perché non hanno il coraggio di vivere la propria vita, a tutti quelli che ritengono sia troppo oneroso guardarsi dentro, a tutti quelli che credono che la menzogna e l’inganno siano delle opportunità e non delle colpe gravi. A Elena che ha contribuito in maniera decisiva alla stesura del presente libro e a mia madre che, lontana da certe situazioni, ha sviluppato un intuito diverso e forse più vicino alla realtà della vita.

    Cap.1

    La vi­cen­da

    Tutto ha inizio i primi di settembre del 2009 quando Edoardo lavorava ancora nelle vendite di immobili, in una società di evidenza pubblica.

    Anno 2009, per l’esattezza 6 aprile 2009, ore 03:26. L’anno della fine. L’anno della ricostruzione. Macerie ovunque. Lacrime. Distruzione.

    Gli interessi di tante società a partecipare agli innumerevoli bandi pubblici di ricostruzione per restituire alla città de L’Aquila e alla sua comunità la dignità, la storia, le tradizioni e l’arte che l’avevano contraddistinta fino a quella terribile notte.

    Tutti ad attendere le lungaggini burocratiche, il via al banchetto delle ricostruzioni, tra emergenze legate alla vita quotidiana di chi aveva scelto coraggiosamente di rimanere malgrado tutto. Uno stuolo di persone a rappresentare tutte le sfaccettature della società: volontari, tecnici, politici. Tutti. Nessuno escluso.

    Attento a ciò che osservava, sotto il suo caschetto rosso, Edoardo ripensava al suo lavoro, al suo ruolo di procuratore e di commissario d’asta per conto della suddetta società, ma anche alle vicissitudini della sua vita professionale. Come in un film vide scorrere la sua carriera, costellata da continue innovazioni e cambiamenti, un percorso spesso a ostacoli, ma pur sempre ricco di soddisfazioni.

    Aveva pienamente accettato la proposta del nuovo incarico: recarsi nel martoriato capoluogo abruzzese, portare il suo personale contributo professionale alla città che tanto apprezzava e poter usufruire di un ottimo trattamento economico che rispondeva alle sue aspettative e che – ahimè – avrebbe rimpianto negli anni a venire.

    Un’esperienza non facile da vivere, ma che aveva rafforzato le capacità di risoluzione dei tanti problemi che gli si erano posti, esperienza che aveva altresì fortemente arricchito il suo curriculum professionale.

    Oltre a quello personale.

    Lesse con timore e con una certa preoccupazione la richiesta d’incontro con il direttore del personale, persona difficile, spesso diffidente, stranamente giuntagli per telefono. Questa volta nessuna formalità di email, ma contatto diretto nel suo ufficio.

    Fu un incontro costruito ad hoc, ben architettato, allo scopo di indurre il candidato a cadere nella trappola. Edoardo si era recato con un certo entusiasmo per la novità che si accingeva a vivere e una rinnovata voglia di mettersi in gioco. Trovò un’atmosfera apparentemente tranquilla: le domande di routine trovavano repentina risposta. L’uomo era sicuro di sé stesso, era un po’ come sfilare in passerella, un lavoro che lo aveva portato a gestire la sua persona, a saper affrontare qualsiasi inconveniente senza tradire la minima incertezza.

    Gli si palesò così una proposta di lavoro. Una nuova sfida in un momento non facile per l’azienda, contraddistinto da continui allontanamenti e da continue sollecitazioni ed esortazioni, rivolte ai ruoli più elevati, a cercare nuove proposte.

    Proprio per questi motivi era fiducioso, vedeva in quelle parole la possibilità di continuare a esprimere la sua capacità lavorativa, la sua fantasia, usando quel tocco in più che lo contraddistingueva dagli altri. Era sempre alla ricerca di nuove sfide, di nuove proposte progettuali che gli avrebbero fatto scoprire nuovi orizzonti. Nella vita come nel lavoro. Era stuzzicato dalla novità, grazie alla quale sentiva nel suo istinto che avrebbe potuto apportare un contributo qualificante.

    Negli anni aveva esplorato diversi settori di lavoro, aveva iniziato nel campo della moda dove apparentemente tutto si svolgeva sotto i riflettori: dalle sfilate ai rapporti tra le persone. Ma questo lo aveva aiutato nel raggiungimento dei suoi obiettivi universitari, sfociati nella laurea in Discipline Economiche, così come nel sostegno alla famiglia, duramente colpita dagli eventi che si erano verificati. Attento osservatore, non aveva mai smesso di manifestare la sua curiosità davanti alle vicende che avevano contraddistinto la sua vita, né si era mai opposto alle situazioni diverse ma al contempo affascinanti che lo avevano reso sicuro di sé stesso.

    Aveva poi vissuto l’esperienza delle aziende a partecipazione statale, per le quali aveva maturato una forte capacità di adeguamento ai ritmi lenti, a volte pesanti, della grande azienda.

    Ora si trattava di vivere un’ulteriore sfida; entrare in una nuova compagine lavorativa, un nuovo settore professionale fino a quel momento sconosciuto, legato al settore immobiliare per una nota azienda nazionale: SHALAMACA S.p.A. In sostanza si sarebbe dovuto occupare della vendita di

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