Pedagogia e Vita 2020/1: dentità e Educazion
Di AA.VV .
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Identità e educazione. Nuove sfide per la pedagogia interculturale
Identità, educazione e tradizione: un’opportunità nei classici?
Multiculturalismo, processi identitari e mediazione interculturale. Per una formazione empatica del soggetto-persona
Sopra i margini, oltre i margini: migrazioni e educazione alla costruzione identitaria
Ermeneutica della persona e community: l’incomprimibile identità dell’uomo (digitale) Identità, cultura e processi inclusivi
Note sulla costruzione dell’identità nazionale nei primi decenni postunitari. L’esperienza del Museo d’Istruzione e di Educazione... come “cartina al tornasole”
Educating for a Common Identity in Times of Superdiversity? The Example of Linguistic Diversity and Identity
Educazione e welfare: la persona e la sua identità come antidoto alla deprivazione antropologica dell’era postmoderna
Religioni per restituire complessità al mondo. L’impegno della scuola L’educazione all’identità come scoperta della coscienza e della cultura della persona
Confronti
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Anteprima del libro
Pedagogia e Vita 2020/1 - AA.VV .
AA.VV.
Identità e Educazione
Anno 78 (2020/1) Identità e Educazione
Rivista di problemi pedagogici, educativi e scolastici fondata da Mario Casotti - Serie 78 - 3 numeri all’anno (Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 22 dell’1-4-92)
Direttore responsabile: Giuseppe Bertagna
Direzione, Redazione e Amministrazione: Edizioni Studium Srl, Via Crescenzio, 25 - 00193 Roma (e-mail pedagogiaevita@edizionistudium.it)
Abbonamento Annuale 2020 (3 fascicoli): Abbonamento cartaceo Italia 49,00€ - Europa 64,00€ - Extra Europa 79,00€ - Abbonamento digitale 35,00€
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Singolo numero: cartaceo 18,00€ - digitale 10,80€
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Stampa: MEDIAGRAF - Noventa Pad. (PD)
ISSN 0031-3777 – ISBN 978-88-382-5048-4
ISBN: 9788838250484
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
Abstracts
Hanno collaborato
Editoriale
Articoli
Raniero Regni, Identità e educazione Nuove sfide per la pedagogia interculturale
Ivonne Lopez, Identità, educazione e tradizione: un’opportunità nei classici?
Adriana Schiedi, Multiculturalismo, processi identitari e mediazione interculturale. Per una formazione empatica del soggetto-persona
Federico Zannoni, Sopra i margini, oltre i margini: migrazioni e educazione alla costruzione identitaria
Angela Arsena, Ermeneutica della persona e community: l’incomprimibile identità dell’uomo (digitale)
Nicoletta Rosati, Identità, cultura e processi inclusivi
Alessandro Sanzo, Note sulla costruzione dell’identità nazionale nei primi decenni postunitari. L’esperienza del Museo d’Istruzione e di Educazione... come cartina al tornasole
Barbara Gross, Educating for a Common Identity in Times of Superdiversity? The Example of Linguistic Diversity and Identity
Vito Balzano, Educazione e welfare: la persona e la sua identità come antidoto alla deprivazione antropologica dell’era postmoderna
Carolina Scaglioso, Religioni per restituire complessità al mondo. L’impegno della scuola
Giuseppe Elia, Anna Daniela Savino*, L’educazione all’identità come scoperta della coscienza e della cultura della persona
Confronti
Raniero Regni, Contro la pedagogia? Discutendo con due libri che fanno pensare e fanno male
Vincenzo Schirripa, L’antipedagogia che passa il convento
Cosimo Costa Ritornare ai Maestri
Direzione
Antonio Bellingreri, Università di Palermo
Luigi Pati, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Raniero Regni, Università Lumsa di Roma
Comitato di redazione
Monica Amadini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Maria Cinque, Lumsa, Roma; Cosimo Costa, Lumsa, Roma; Giuseppina D’Addelfio, Università di Palermo; Livia Romano, Università di Palermo; Nicoletta Rosati, Lumsa, Roma; Domenico Simeone, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Maria Vinciguerra, Università di Palermo; Paola Zini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Comitato scientifico
María G. Amilburu, Universidad Nacional de Educación a Distancia de Madrid; Winfried Böhm, Università di Würzburg; Luciano Caimi, Università Cattolica, sede di Milano; Antonio Calvani, Università di Firenze; Hervé A. Cavallera, Università di Lecce; Giorgio Chiosso, Università di Torino; Michele Corsi, Università di Macerata; Giuseppe Dalla Torre, Università Lumsa di Roma; Fulvio De Giorgi, Università di Modena-Reggio Emilia; Jean-Marie De Ketele, Université Catholique de Louvain; Monica Fantin, Universidade Federal de Santa Catarina; Natale Filippi, Università di Verona; Thomas Fuhr, Pädagogische Hochschule Freiburg i.Br .; Emmanuel Gabellieri, Université Catholique de Lyon; Arturo Galán González, Universidad Nacional de Educación a Distancia de Madrid; Mario Gennari, Università di Genova; Rafal´ Godon´, Università di Varsavia; Michel Imberty, Université Paris Nanterre; Vanna Iori, Università Cattolica, sede di Piacenza; Alessandra La Marca, Università di Palermo; Cosimo Laneve, Università di Bari; Rachele Lanfranchi, Pontificia Facoltà «Auxilium» di Roma; Javier Laspalas, Universidad de Navarra; Giovanni Massaro, Università di Bari; Gaetano Mollo, Università di Perugia; Maria Teresa Moscato, Università di Bologna; Carlo Nanni, Pontificia Università Salesiana di Roma; Concepción Naval, Universidad de Navarra; Marian Nowak, Katolicki Uniwersytet Lubelski; Flavio Pajer, Pontificia Università Salesiana di Roma; Marisa Pavone, Università di Torino; Luciano Pazzaglia, Università Cattolica, sede di Milano; Agostino Portera, Università di Verona; Lino Prenna, Università di Perugia; Nelson Pretto, Universidade Federal de Bahia; Andrej Rajsky´, Università di Trnava; Bruno Rossi, Università di Siena; Pier Giuseppe Rossi, Università di Macerata; Alina Rynio, Katolicki Uniwersytet Lubelski; Roberto Sani, Università di Macerata; Luisa Santelli, Università di Bari; Milena Santerini, Università Cattolica, sede di Milano; Maurizio Sibilio, Università di Salerno; Concetta Sirna, Università di Messina; Michel Soëtard, Université de l’Ouest (Angers); Marian Surdacki, Katolicki Uniwersytet Lubelski; Giuseppe Tognon, Università Lumsa di Roma; Giuseppe Vico, Università Cattolica, sede di Milano; Carla Xodo, Università di Padova; Giuseppe Zanniello, Università di Palermo.
Gli scritti proposti per la pubblicazione sono peer reviewed
Abstracts
Identità e Educazione
Angela Arsena, Ermeneutica della persona e community : l’incomprimibile identità dell’uomo (digitale), pp. 71-83
Ogni riflessione sull’identità scomoda il racconto del sé e quella dimensione che Ricoeur chiamava narratività come luogo generativo anche dell’alterità. Nelle nuove realtà comunicazionali virtuali il racconto del sé diventa profilo social e si snoda in Rete dove la comunità diventa community. La questione dell’identità nella contemporaneità digitale non può dunque non affrontare la domanda se e quanto la dimensione virtuale, lungo la quale si esplica la convivenza odierna, possa penetrare ed esaurire la dimensione della persona oppure se essa rimanga salvificamente irriducibile, inesauribile, mai perfettamente conoscibile.
Any reflection about identity involves narrating the self within the dimension that Ricoeur called narrativity as a generative place also of otherness. Within the new virtual realities of communication narrating the self becomes having a social profile which unfolds through the Net where community life turns into a Web community. The question of identity in today’s digital contemporaneity therefore cannot fail to ask if and how much the virtual dimension along which today’s sociality unfolds can envelope every facet of a person, or if those facets remain salvifically irreducible, inexhaustible, never perfectly knowable.
Parole chiave: ermeneutica, narratività, alterità, comunità, contemporaneità
Keywords: hermeneutics, storytelling, otherness, community, contemporary society
Vito Balzano, Educazione e welfare: la persona e la sua identità come antidoto alla deprivazione antropologica dell’era postmoderna, pp. 135-149
Il plesso persona-dignità-educazione, largamente analizzato nella ricca bibliografia pedagogica del Novecento, apre un’ampia sezione di approfondimenti che fonda il concetto della dignità nella logica della persona e ne disegna la proiezione pratica nella condizione-esercizio dell’educazione. È, perciò, immaginabile come da tali studi derivi quell’idea alla singolarità della dignità, che precede ogni qualsivoglia risultato scientifico delle ricerche. Necessario è progettare un percorso che, sulla base di questo diritto singolare, porti a una ridefinizione dell’identità umana quale singola entità, propria della persona, meritevole di rispetto. Il presente contributo mira ad analizzare il problema dell’identità che costituisce il punto di dialogo e di confronto circa la difesa della dignità e il riconoscimento al soggetto di una serie di specifici diritti che garantiscano e proteggano la sua unicità di vivente all’interno dell’ecosistema.
The nexus person-dignity-education, widely analyzed in the rich pedagogical bibliography of the twentieth century, opens a wide section of insights that bases the concept of dignity in the logic of the person and draws the practical projection in the condition-exercise of education. It is, therefore, imaginable how from these studies that idea derives from the singularity of dignity, which precedes any scientific outcome of research. It’s necessary to design a path that, on the basis of this singular right, leads to a redefinition of human identity as a single entity, proper to the person, deserving of respect. This paper aims to analyze the problem of identity that constitutes the point of dialogue and confrontation about the defense of dignity and the recognition to the subject of a set of specific rights that guarantee and protect its uniqueness as a living within the ecosystem.
Parole chiave: dignità, personalismo, identità, diritto, pratica
Keywords: dignity, personalism, identity, law, practice
Giuseppe Elia, Anna Daniela Savino, L’educazione all’identità come scoperta della coscienza e della cultura della persona, pp. 160-184
Edgar Morin, in un dialogo sull’identità umana e la sfida della convivenza, richiama la via Francigena: essa costituiva un vero interscambio culturale di idee, un laboratorio di concetti e di creatività unico e originalissimo; religione, dimensione culturale e commerciale erano l’humus multiculturale da cui quel terreno assolutamente generativo faceva germogliare il nuovo. Anche la civilizzazione ellenistica costituisce l’evento del nuovo
fondata com’era sul mètissage. La cultura della persona e la necessità della sua comprensione richiama immediatamente il concetto di identità, legato alla sua radice, ontologicamente, a quello di alterità: è proprio approfondendo il tema dell’integrazione che si può incontrare
il profilo, in senso filosofico e pedagogico, dell’identità. È l’alterità che come contraltare definisce l’identità. Il tentativo del presente contributo è quello di mettere a fuoco e ripensare il tema dell’identità, nel suo rapporto con l’alterità, come fondante quello dell’integrazione e della convivenza nella società liquida e cercare di approfondire il legame che il discorso educativo può avere con la valorizzazione e la promozione di ogni identità che incontra un’altra identità.
Edgar Morin, in a dialogue on human identity and the challenge of coexistence, recalls the Via Francigena: it was a true cultural exchange of ideas, a laboratory of concepts and a unique and original creativity; religion, cultural and commercial dimension were the multicultural humus from which that terrain was absolutely generative making the new
. Hellenistic civilization also made the new
founded as it was on the mètissage. The culture of the person and the need for his understanding immediately recalls the concept of identity and, ontologically linked to its root, the otherness: it is precisely by deepening the theme of integration that the profile of identity can be met
in a philosophical and pedagogical sense. What, in fact, counteracts identity is specifically the otherness. The aim of this article is to focus and rethink the theme of identity, in its relationship with otherness, as premises of integration and coexistence in our liquid society; as well it aims to deepen the link that educational discourse can have with the enhancement and promotion for each identity that encounters another identity.
Parole chiave: identità, alterità, educazione, persona, narrazione
Keywords: identity, otherness, education, person, narration
Barbara Gross, Educating for a Common Identity in Times of Superdiversity? The Example of Linguistic Diversity and Identity, pp. 124-134
Se lo sviluppo di un’identità comune sia un obiettivo raggiungibile nelle istituzioni educative collocate all’interno di società oggi caratterizzate da una superdiversità e da un rapido cambiamento dell’identità individuale è la questione affrontata da questo contributo. L’esempio della diversità e dell’identità linguistica viene proposto a questo scopo. Emerge che le sfaccettature multidimensionali e dinamiche delle identità individuali costituiscono una risorsa preziosa nella costruzione di un’identità comune (inter)nazionale. Il contributo indica altresì alcune implicazioni per insegnanti e educatori e modi di affrontare la sfida dello sviluppo di un’identità comune utilizzando la valorizzazione dell’identità individuale come punto di partenza.
This paper addresses the question of whether the development of a common identity is an attainable goal in educational institutions within societies that are currently characterized by superdiversity and a rapid change of individual identity. The example of linguistic diversity and identity is used to this end. It emerges that the multifaceted and dynamic aspects of individual identities constitute a valuable resource in the construction of a common (inter)national identity. The contribution identifies implications for teachers and educators and shows ways of dealing with the challenge of the development of a common identity by using the appreciation of individual identity as a starting point.
Parole chiave: identità, diversità linguistica, nave di Teseo, superdiversità, educazione
Keywords: Identity, Linguistic Diversity, Ship of Theseus, Superdiversity, Education
Ivonne Lopez, Identità, educazione e tradizione: un’opportunità nei classici?, pp. 36-47
Il contributo si propone di approfondire il nesso tra identità, educazione e tradizione. La relazione appare delicata e complessa, contraddistinta da molteplici elementi culturali e sociali, tra i quali tentare di delineare un equilibrio possibile. Un equilibrio che comporta sfide, ambiziose ma necessarie, attraverso le quali l’educazione e la riflessione pedagogica possono svolgere un ruolo di primo piano. L’analisi del concetto di identità parte da un punto di vista sociologico, attraverso la posizione di Zygmunt Bauman, a cui si affianca la lettura della tradizione classica proposta da Maurizio Bettini. Le posizioni considerate confluiscono in riflessioni volte ad approfondire l’ipotesi di uno sguardo orizzontale alla tradizione, declinabile attraverso i classici letterari, quali luoghi privilegiati di un esercizio formativo, che consenta il rigenerarsi di una (possibile?) identità collettiva.
The contribution aims to focus on the connection between identity, education and tradition. The relationship appears delicate and complex characterized by multiple cultural and social elements, among which we try to set out a possible synthesis. A synthesis that entails ambitious but necessary challenges through which education and pedagogical reflections can play a leading role. The analysis of the concept of identity starts from a sociological point of view, through the position of Zygmunt Bauman alongside the reading of classic tradition proposed by Maurizio Bettini. The considered positions converge in reflections aimed at deepening the hypothesis of a horizontal perspective to tradition, proposed through literary classics as privileged seedbed which allow the regeneration of a (possible?) collective identity.
Parole chiave: identità, educazione, classici letterari, pedagogia, tradizione classica
Keywords: identity, education, literary classics, pedagogy, classical tradition
Raniero Regni, Identità e educazione. Nuove sfide per la pedagogia interculturale, pp. 14-35
Una nuova richiesta si aggira per il mondo ed è la richiesta di identità, un bisogno umano primario che porta a vere e proprie lotte per il riconoscimento a livello globale. Identità-Io e identità-Noi si appartengono. Al di là dell’assimilazione e del multiculturalismo, la difficile via del dialogo tra culture persegue ostinatamente lo scopo di creare una coscienza comune che si porti dietro sia i valori universali che le appartenenze locali. Si deve educare ad una identità aperta e dinamica. E questa è una delle poste in gioco che la pedagogia interculturale deve affrontare in maniera autonoma, senza essere la semplice ancella dell’inclusione scolastica e della mediazione culturale.
A new request is wandering around the world, a request for identity, a primary human need which leads to real struggles for recognition on a global level. The I-Identity and the We-Identity belong to each other. Beyond assimilation and multiculturalism, the difficult path of dialogue among cultures, obstinately pursues the aim of creating a common conscience capable of bringing behind universal values and local belonging. This is one of the challenges that intercultural Pedagogy must independently face and deal with, without simply being the maid of school inclusion and cultural mediation.
Parole chiave: identità, pedagogia interculturale, dialogo, riconoscimento, cittadinanza
Keywords: identity, intercultural pedagogy, dialogue, recognition, citizenship
Nicoletta Rosati, Identità, cultura e processi inclusivi, pp. 84-97
Il processo che accompagna la costruzione dell’identità trae origine dalla struttura relazionale propria dell’essere umano. Le prime relazioni del bambino con i caregiver segnano in modo singolare i successivi rapporti sociali. L’articolo presenta una riflessione sul processo di costruzione dell’identità e su come questo sia espressione della cultura di appartenenza e contribuisca ad arricchirla. Il binomio identità e cultura trovano nel contesto scolastico un’area privilegiata di crescita soprattutto se connessi con i valori e le pratiche inclusivi come indicato nel Nuovo Index per l’inclusione.
The processes that accompany the construction of one’s identity originates from a human being’s own relational structure. A child’s first relationships with caregivers most especially underscore subsequent social relationships. The article presents a reflection on the process of constructing identity and how this process expresses one’s group and social identity and contributes to the enrichment of this culture. The binomial identity-culture represents a special area of growth in school, especially if connected with inclusive values and inclusive practices as indicated in the new Index for Inclusion.
Parole chiave: processi di crescita, relazione, cultura, inclusione
Keywords: growth processes, relationship, culture, inclusion
Alessandro Sanzo, Note sulla costruzione dell’identità nazionale nei primi decenni postunitari.
L’esperienza del Museo d’Istruzione e di Educazione... come cartina al tornasole
, pp. 98-123
Il presente contributo si inserisce in un progetto di ricerca riguardante il Museo d’Istruzione e di Educazione. In questo saggio si focalizza l’attenzione sul contributo dell’istituto museale al processo di costruzione dell’identità nazionale nei primi decenni postunitari. Particolare attenzione viene dedicata alle travagliate vicende dell’istituto museale, considerate come una sorta di cartina al tornasole
per analizzare il ruolo assegnato alla scuola dalle classi dirigenti liberali postunitarie nel processo di formazione dei giovani cittadini della nuova
Italia.
This contribution is part of a research project on the Museum of Instruction and Education. This essay focuses on the contribution of the museum institution to the process of building national identity in the first post-unification decades. Particular attention is paid to the troubled events of the museum institute, considered as a sort of litmus paper
to analyse the role assigned to the school by the liberal post-Union ruling classes in the process of training young citizens of the new
Italy.
Parole chiave: museo, identità nazionale, insegnamento, politica scolastica, emancipazione
Keywords: museum, national identity, teaching, school policy, emancipation
Carolina Scaglioso, Religioni per restituire complessità al mondo. L’impegno della scuola, pp. 150-159
Il processo di costruzione identitaria è indebolito dalla crisi degli assetti tradizionali e dalla difficoltà a riconoscersi in valori comuni. Il contributo ripropone l’importanza dell’etica come quadro di riferimento dei valori di vita per un equilibrio personale di crescita tramite la ricchezza di relazioni delinea inoltre un profilo di scuola funzionale alla costruzione di una piattaforma di conoscenze e valori anche religiosi, che tesorizzi l’apporto di tutte le discipline non soltanto sul piano dei contenuti ma anche sul piano dei linguaggi, e sviluppi competenze per la convivenza e la progettazione comune dell’esistenza.
The identity building process is weakened by the crisis of traditional structures and by the difficulty in recognizing oneself in common values. This contribution re-proposes the importance of ethics as a life values’ frame for personal balance during growth process, a balance achieved through meaningfull relationships. It also outlines a functional school profile for the construction of a knowledge and even religious values common platform, which treasures the contribution of all disciplines not only in terms of content but also in terms of languages, developing skills for coexistence and for a shared plan of life.
Parole chiave: fedi, etica, multiculturalismo religioso, senso, contaminazioni
Keywords: faiths, ethics, religious multiculturalism, meaning, contamination
Adriana Schiedi, Multiculturalismo, processi identitari e mediazione interculturale. Per una formazione empatica del soggetto-persona, pp. 48-59
Il presente contributo, partendo da un inquadramento del problema dell’identità all’interno dell’attuale dibattito pedagogico in chiave interculturale, mira a sviluppare un’analisi del rapporto identità-io/identità-noi, o se si vuole io-altro/soggettività-intersoggettività collocandosi nel solco di una teorizzazione antropologico-filosofico-educativa che attinge dal pensiero di una grande maestra del nostro tempo, Edith Stein. In particolare, muovendo da un approfondimento dei suoi studi sulla persona, protagonista del vissuto empatico, si cercherà di rintracciare quelle condizioni che risultano indispensabili per la formazione del singolo all’interno dello spazio comunitario. Dunque, per lo sviluppo di una identità eterocentrata, fondata su un umanesimo relazionale, ovvero su una coscienza civica inclusiva
e universale
, sul rispetto dell’altro, sul riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti, della singolarità nella pluralità e sul dialogo interculturale.
This contribution starts from the framework of the problem of identity within the current pedagogical debate in intercultural perspective and aims to develop an analysis of the relationship self-identity/plural-identity, or that of self-other/subjectivity-intersubjectivity, placing itself in the furrow of an anthropological-philosophical-educational theorization that draws from the thought of a great intellectual of our time, Edith Stein. In particular, moving from a deepening studies on person (the protagonist of the empathetic experience), we will try to trace those indispensable conditions for the education of the individual within the community space - as to say, for the development of a heterocentrate identity, based on a relational humanism, meaning on an inclusive
and universal