Bizzarro destino

Di Anna Restano

Tra l’Occidente e l’Oriente si snodano le fasi cruciali di una storia d’amore affatto banale, i cui protagonisti, incuranti della distanza che le rispettive culture impongono loro, sfidano l’impossibile pur di stare insieme. L’incontro è casuale, una miccia che accende una serie di esplosioni imprevedibili; il sentimento che si affaccia nei loro cuori, ben presto invade con la sua luce accecante l’orizzonte comune, legando per sempre le loro vite. All’inizio, tra loro, vi è soltanto un sontuoso cancello… poi un muro, infine un continente intero. Ma non esiste barriera che possa arginare l’impetuoso incedere del destino… un destino bizzarro, tempestoso e ricco di passione. 
Una storia di coraggio, prima ancora che d’amore. Una favola moderna per riflettere sul potere delle emozioni e dell’autodeterminazione, nonostante quello che la società gretta e arrogante impone. Un forte no che rompe con la tradizione per dire sì a una vita nuova.

Anna Restano è nata in Puglia e vive a Roma dall’età di 13 anni dove la famiglia si è trasferita. Diplomata, frequenta l’Università “La Sapienza” - Facoltà Medicina. Entra presto nella vita lavorativa, e gli ultimi 30 anni presso un Istituto dello Stato ricevendo riconoscimenti e incarichi funzionali. In quiescenza le vengono riconosciute le Onorificenze di: “Maestra del Lavoro d’Italia”, con Decreto, da Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale e successivamente di “Cavaliere” e “Cavaliere Ufficiale - Al Merito della Repubblica Italiana”.
Da 20 anni è impegnata nel volontariato presso: la Federazione Nazionale M.d.L. d’Italia a Roma;  Comune di Roma, Associazione Nazionale Lavoratori Anziani d’Azienda con varie Cariche Sociali. Da 10 anni è Vice Presidente Nazionale del Gruppo M.d.L dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA.
In campo letterario ha ricevuto 9 Premi di Poesia,  2 Letterari Nazionali e 1 Internazionale. Proclamata Vincitrice al XVII Premio Nazionale “G. G. Belli” nel 2005  in Campidoglio; nel 2004 “Civiltà Europa” con l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana,  Assessori Regione Puglia e  Provincia di Taranto gli hanno conferito, nella terra di origine, per meriti culturali, il “Premio alla Carriera”.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 30 nov 2020
• ISBN: 9788830631335

Anteprima del libro

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Anna Restano

Bizzarro destino

© 2020 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

www.gruppoalbatros.com - [e-mail]

ISBN 978-88-306-1085-9

I edizione novembre 2020

Finito di stampare nel mese di novembre 2020

presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

Bizzarro destino

L’Opera è stata depositata presso la S.I.A.E. in data 20/01/2014

A mio padre Giuseppe

Fulcro di amore senza fine

Credo che…

"Ogni vita è decisa

in un attimo!

Ogni strada è tracciata

a misura!

Ogni sentimento nasce

senza un disegno!

L’amore è un sentimento

che nasce in un attimo,

misura ogni strada decisa e,

senza disegno, traccia una vita!".

Anna Restano

Introduzione a cura dell’autrice

Scritto in una forma schietta e sincera, il libro non vuole essere la trama romanzata di una banale storia d’amore.

L’intento è di sollecitare e suggestionare la curiosità del lettore, affascinandolo con l’avvicendarsi delle situazioni e con la vitalità dei protagonisti.

Lo scritto, piuttosto breve, non ha alcuna pretenziosità, se non quella di essere letto e di essere valutato per ciò che veramente merita!

Capitolo 1.

Un raggio di sole fa capolino tra le fessure della serranda, venendo a colpire la mia guancia semicoperta dalle lenzuola: È un buon risveglio per un giorno di lavoro!. Mi rigiro cercando riparo dalla luce. Ancora cinque minuti… poi mi alzo!. Il rumore della porta dell’ascensore che si chiude con prepotenza, mi rende cosciente del forte ritardo! Un salto dal letto e, in mezz’ora, sono in macchina.

Inizia la corsa affannosa nel traffico cittadino. Vicino l’ufficio, il problema più importante della giornata è il parcheggio dell’automobile! Giro nervosamente nei dintorni e, alla fine, la mia caparbietà è premiata! In fondo ad un viale vicino ad una villa, strisce bianche sull’asfalto invitano a parcheggiarvi dentro. Prendo posto davanti ad un cancello di ferro… un po’ particolare, mi soffermo a guardarlo un attimo quando scendo dalla macchina: è nero, l’intarsio mi ricorda quelli degli sceicchi arabi, forse visto in qualche vecchio film. Affretto il passo, come al solito sono in ritardo!

In ufficio la giornata indaffaratissima, mi estranea da tutto il resto, è quasi il tramonto quando mi decido a piantare tutto e uscire.

La macchina al parcheggio è l’ultima rimasta, cerco le chiavi, apro lo sportello, mi siedo alla guida, tiro un sospiro d’incoraggiamento prima di girare la chiave d’accensione: per tornare a casa mi aspetta il traffico stressante dell’ora di punta serale…

Distrattamente lo sguardo si risofferma sul cancello che mi sta davanti. È veramente strano trovare in una grande metropoli un cancello così particolare. All’interno è parcheggiata una grossa BMW nera con i vetri leggermente abbrunati e, dietro, una palazzina di pochi piani in stile moderno; alle finestre s’intravedono tende di colore verde scuro, in pesante cretonne.

Scruto incuriosita il tutto, finché il mio sguardo non incontra gli occhi di un uomo di carnagione olivastra che, da dietro i vetri della finestra centrale del secondo piano, mi sta osservando.

Imbarazzatissima abbasso lo sguardo, spingo l’acceleratore, faccio manovra e, in un attimo, sono lontana.

Lungo la strada penso divertita alla mia reazione: Mi sono comportata come una bambina impaurita, colta in fragrante a spiare dietro una porta sconosciuta!.

Il mattino seguente, senza perdere tempo a cercare un posteggio, mi dirigo allo stesso posto, sicura di trovarlo libero, infatti è come pensavo! Parcheggio e vado in ufficio.

È strano come le cose quotidiane si ripetano incessantemente per giorni; senza che ce ne rendiamo conto facciamo le stesse cose: stesso orario, stessi gesti, il quadro della macchina acceso… stessa curiosità nell’alzare gli occhi per guardare la finestra del secondo piano. Questa volta è però lo sconosciuto che si sente colto in flagrante, perché si scosta immediatamente dalla finestra, cercando riparo dietro la tenda.

Divertita, metto in moto e mi allontano, considerando che quell’individuo ha avuto la stessa mia reazione della sera prima. Tutto ciò m’incuriosisce e mentre procedo per la solita strada, mi domando chi possa essere… Mi stava aspettando?