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Storia dei dodici strampalati esperti del tempo
Storia dei dodici strampalati esperti del tempo
Storia dei dodici strampalati esperti del tempo
E-book111 pagine1 ora

Storia dei dodici strampalati esperti del tempo

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Info su questo ebook

Il pianeta terra dimora nella confusione. Gli esseri umani non sono in grado di gestire il tempo che passa, ogni momento per loro è fatale. Ma nell'oblio più totale, alcuni tra i migliori uomini hanno organizzato la più grande petizione per chiedere aiuto al capo di tutte le cose, Mister X.

Subito dopo aver letto la richiesta d'aiuto, il Mister non ci pensa due volte. Deve soccorrere il suo popolo, i simpatici abitanti del pianeta terra. Convoca il suo fedele assistente *** con un comando ben preciso: trovare dodici esperti del tempo, dodici menti brillanti che gestiranno le giornate del mondo, ognuno secondo le proprie mansioni. *** obbedisce ciecamente e consegna a Mister X gli esperti che svolgeranno il più grande lavoro della storia umana.

Così, dalla sommità dell'universo, inizia il progetto che cambierà la vita alle persone. Uno dopo l'altro, i dodici esperti riusciranno a gestire sé stessi e gli esseri umani? Ce la faranno ad andare d'accordo senza provocare danni? Ma soprattutto, l'essere umano ascolterà le parole dell'esperto?
LinguaItaliano
Data di uscita25 mar 2021
ISBN9791220329392
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    Anteprima del libro

    Storia dei dodici strampalati esperti del tempo - Fabio Vasta

    info@youcanprint.it

    ORDINARIA AMMINISTRAZIONE

    In un luogo e in un tempo non definito, le stelle facevano da sfondo alla terra e tra le creature che la popolavano soleva regnare un senso di confusione. La vita degli esseri umani scorreva inesorabile e non rendeva conto dei minuti, delle ore e dei giorni che volavano via nel vento. Per loro, il tempo era una costante condanna e ogni giorno che passava era come un pugnale conficcato nel petto, che faceva sempre più male. Tanti uomini, sul punto di morire, non furono capaci di ammettere realmente quanti anni avessero vissuto. Quella sciocchezza diventò un quesito impossibile da risolvere.

    Sempre più spesso, capitava loro di organizzare eventi o appuntamenti definiti nel tempo e dimenticarsene dopo appena qualche giorno. Così, l’uomo smemorato, chiedeva scusa e rimandava l’incontro di nuovo. E dimenticava ancora, ancora e ancora...

    La confusione, come si poteva immaginare, generava nervosismo, e il nervosismo sfociava nell’odio, e l’odio alimentava il caos, e poi di nuovo confusione, nervosismo, odio, caos, all’infinito. I quattro elementi di quel circolo vizioso avevano un punto centrale da cui dipendevano: morte.

    Qualche mentalità saggia (circa una decina di persone sull'intera razza umana), vista la situazione semi-apocalittica a cui stavano andando incontro gli uomini, ebbe una grande idea che cambiò il mondo. Dopo un’attenta campagna di pubblicità e raccolta firme, era finalmente pronta la più grande petizione che la storia conobbe.

    Mister X, come soleva farsi chiamare da tutti, era il capo della Terra. Dal cielo lavorava in modo diligente per gestire il pianeta e per risolvere i capricci dei suoi abitanti. Così, il potente X, doveva di nuovo tendere una mano a miliardi di persone bisognose di aiuto. Lesse attentamente la richiesta degli esseri umani; con un foglio in mano girò avanti e indietro, destra e sinistra, cercando una soluzione per coloro che lo stavano implorando da diverso tempo. Però, la gente era impaziente e ogni secondo che passava il caos continuava a dilagare.

    «Se nel quinto giorno io organizzo una festa che avrà luogo il settantacinquesimo giorno, come faccio a ricordare? Come posso fare? Non mi va mica di dar ragione a questi lamentosi, ma effettivamente è molto difficile» pensò, mentre si grattava la testa.

    All’improvviso, dopo tanto rimuginare nei suoi pensieri, gli si accese una lampadina. Gli venne un’idea straordinaria, anzi dodici idee straordinarie.

    «***, mandami subito qui dodici esperti preparati sul tempo! Ho in mente un progetto!», ordinò pieno d’orgoglio.

    *** era da tempo immemore assistente di Mister X. Fedele e docile, a volte pensava che X fosse svitato, soprattutto per le sue idee un po' pazze. *** era classificato nel genere neutro, perché nessuno osava dire con esattezza se fosse maschio o femmina. L’assistente obbedì subito all’incarico e, in men che non si dica, ritornò con dodici esperti sul tempo.

    I dodici esperti venivano da anni di studi chini sui libri. Ormai conoscevano alla perfezione qualsiasi unità di misura del tempo, dalla più piccola alla più grande. Erano i migliori che si potessero impiegare sul campo. Si misero uno di fianco all’altro, gli occhi puntati su Mister X e l’assistente ***. Si trovavano in un grande salone bianco e celeste, pieno di bellezza e magnificenza. Mister X prese un pennarello nero e iniziò a scrivere sulla lavagna.

    «Innanzitutto benvenuti. Come potete vedere, l’essere umano è degenerato.» e disegnò un omino con i capelli dritti, «Non ha più la concezione del tempo. Nonostante ci sono i secondi, i minuti, le ore e i giorni, ancora non riesce a collocare una data in modo da ricordarla in futuro. Questo smarrimento lo fa impazzire, fino ad ucciderlo. La situazione è seria, tanto da mandarmi una richiesta scritta, in questo foglio che ho in mano. Dobbiamo fare qualcosa!», sentenziò X.

    Il secondo dei dodici si fece avanti: «Noi cosa possiamo fare? Dobbiamo scendere e ricordare loro gli impegni?»

    L’ultimo dei dodici rise di gusto.

    Il capo non si scompose: «No, vi ho chiamati perché avete studiato il fenomeno del tempo per anni e siete molto esperti in materia. Mi fido di voi e proprio per questo motivo vi offro un ottimo contratto di lavoro. Voglio creare insieme a dei studiosi un progetto che li possa aiutare, con la speranza di rimettere tutto in riga».

    «Sicuro che possiamo farcela? Ho un po’ paura a sbagliare mansioni così importanti» confessò il primo dei dodici.

    «Ce la potete fare» rispose Mister X, «ma dovete essere uniti. Nessuno di voi vada a contrastare l’altro o lo ostacoli. Il primo preparerà il lavoro che il secondo dovrà svolgere, che poi lo preparerà al terzo, che lo preparerà al quarto, e così via. Così, andremo a creare una perfetta catena di montaggio delle regole tempistiche del mondo. Io sono sicuro che sarà un successo senza precedenti».

    Il quarto dei dodici fece una smorfia: «Non vorrei risultare guastafeste, ma se devo svolgere un lavoro non voglio avere nessuno intorno. Undici persone che intralciano le mie faccende sono tante, qui ci scappa il morto».

    «Dipende sempre da come svolgi il tuo lavoro.» lo prese in giro il terzo.

    «Avete ragione», incalzò il Mister, «ed è per questo che lavorerete a turno, mai insieme. Il vostro contratto sarà di trenta giorni, per provare. Finito il contratto del primo, il secondo dei dodici subentra a lavorare. Finito il secondo, seguirà il terzo. In questo modo faremo, con tutti voi dodici esperti».

    «Va bene. Ma nel dettaglio che cosa dovremo fare?» chiese il quinto dei dodici.

    «Bravo, ottima domanda. Il vostro compito consisterà nel gestire e amministrare il tempo degli esseri umani nell’arco di trenta giorni, di modo che possano avere dei solidi punti fermi nel periodo temporale che corre. In parte dovrete valutare l’esigenza dell’uomo, in parte la vostra creatività, in parte la situazione a cui andrete incontro. Non è facile: dovrete concedere delle libertà all’essere umano, senza però farvi sovrastare dalle sue sciocchezze. Poche chiacchiere, chi di voi vuole essere il primo?»

    Circa la metà degli esperti fece un passo indietro. In realtà nessuno di loro aveva mai contribuito a un progetto di grande entità, quindi volevano mandare avanti gli altri. In più, l’ultima frase detta dal capo non li incoraggiava nemmeno un po’.

    «Inizio io il progetto!» esclamò il primo esperto dei dodici, che subito si pentì di aver proferito parola.

    Mister X sorrise: «Sapevo che avresti cominciato tu».

    *** scrisse il nome del volontario sulla lavagna e annunciò ufficialmente: «Gennaio sarà il primo esperto del tempo! [A1]In bocca al lupo e lunga vita al progetto!»

    Seguirono dei giri di applausi accompagnati da sospiri di sollievo. Gennaio, con la testa fra le mani, osservò i compagni che lo ringraziavano e fece un timido sorriso.

    GENNAIO O TIMORE

    Gennaio è qui,

    con occhi che splendono ardenti,

    un guerriero coperto di ghiaccio

    cavalcante un etereo destriero di neve.

    (Edgar Fawcett)

    Gennaio, il primo esperto, era simpatico agli occhi di tutti e non aveva problemi a collaborare a distanza con gli altri. Era però un po’ bipolare: se un istante si mostrava coraggioso e fiero di sé, subito dopo si lasciava andare a ripensamenti e cali di autostima. In ogni caso, era davvero preparato per la nuova avventura e non aveva commesso un errore a proporsi come volontario.

    Il fedele esperto arrivò puntuale all’appuntamento con Mister X, che lo aspettava pazientemente in un grande ufficio. *** aprì la porta e fece

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