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Tempesta Di Sabbia
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E-book235 pagine3 ore

Tempesta Di Sabbia

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Info su questo ebook

Dopo aver scoperto un portale attraverso lo spazio e il tempo, Fritz ha aiutato gli Stati Uniti a risolvere una crisi estera. Ora il presidente vuole che scongiuri una minaccia nucleare in Medio Oriente.


Per Fritz, viaggiare nel passato è divertente e illuminante. Salvare il mondo è tutta un'altra cosa.


In una lotta contro il tempo, Fritz cerca di scoprire i segreti del portale mentre aiuta il presidente. È possibile che il portale abbia delle conseguenze di lunga portata che ancora non comprende?

LinguaItaliano
Data di uscita1 gen 2022
ISBN4824107407
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    Anteprima del libro

    Tempesta Di Sabbia - Michael R. Stern

    CAPITOLO UNO

    "S TAI DICENDO A ME che il mondo è un posto pericoloso? A me? La nobile arroganza di quell’uomo aggredì il telefono. Hai continuato a fare ciò che vuoi perché il mondo continua ad essere un posto pericoloso." Di fronte alla finestra, col Monumento a Washington sullo sfondo, compianse quelle piccole persone visibili laggiù, che si affrettavano ad andare da un posto all’altro. Come se fossero importanti. Dobbiamo procedere con cautela, disse in tono più calmo. Non sapendo cosa sanno loro, non possiamo permettere a ciò che noi sappiamo di renderci imprudenti.

    L’uomo si sedette alla scrivania in mogano del suo ufficio elegantemente decorato. Fotografie che lo ritraevano con l’elite al potere di un’intera generazione ricoprivano le pareti. L’uomo dai capelli grigi, vestito in modo impeccabile con un gessato grigio di Savile Row, si tolse le scarpe. I mocassini di vitello presero aria, mentre le sue dita dei piedi accarezzavano l’elegante tappeto.

    Passò il telefono all’altro orecchio. Non m’importa quanto costerà. Il risultato ne varrà la pena molte volte. Dobbiamo coinvolgere gli Arabi, quindi prova con gli eledoriani. Sono già sospettati. Conosci il resto. Preparali. Lo sapremo al momento giusto.

    ALLE QUATTRO E TRENTA, due Suburban neri accostarono di fronte alla casa dei Russell. Fritz li aspettava e uscì per incontrare il presidente. Dalle auto uscirono più persone di quante se ne aspettasse. Era venuta anche la First Lady, come aveva fatto in primavera. Il presidente presentò gli altri. Fritz salutò Tom Andrews, il capo della squadra dei servizi segreti del presidente, e l’agente James Williams, poi vide Mel Zack, ancora al posto di guida del secondo Suburban.

    Il presidente disse: Tom porterà la squadra al The Mill per predisporre la sicurezza per quando andremo a cena. Torneranno più tardi. Sebbene fosse in una condizione di inferiorità, non solo numerica, Fritz non permise che quella compagnia influenzasse la sua decisione.

    Una giovane donna attraente con un look malizioso esaminò l’auto di Ashley. Bella macchina, disse il presidente. La bambina di Ash? Fritz annuì.

    La moglie di Fritz, Linda, e il suo amico e collega, Ashley Gilbert, apparvero sul pianerottolo. Ashley spalancò gli occhi, tossì e si è schiarì la gola, quando venne presentato alla dottoressa Jane Barclay dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale.

    Oh, oh, sussurrò Fritz a Linda.

    Già, sussurrò lei in risposta.

    Fritz invitò i suoi ospiti ad entrare in soggiorno. Il sole del tardo pomeriggio si rifletteva sulla TV a schermo piatto attaccata al muro. Ashley portò delle sedie in più dalla sala da pranzo e si assicurò un posto da cui poter tenere d’occhio la dottoressa Barclay. Avendo conquistato quel posto, andò ad aiutare Linda a portare da mangiare.

    Mentre gli altri prendevano posto, Fritz e il presidente portarono due delle sedie della sala da pranzo al centro della stanza, una di fronte all’altra. Fritz, ho portato alcune delle persone più coinvolte nella protezione del paese, disse il presidente. Sanno cosa hai fatto la scorsa primavera. Sanno anche del portale. Questo incontro è top secret, ovviamente.

    Fritz annuì a tutti i consiglieri del presidente. Cos’ha in mente?

    Il presidente disse: Intendi dire, cosa voglio?

    Stavo cercando di essere cortese, ma sì, cosa vuole da me stavolta?

    Fritz, i nariani hanno completato il loro progetto nucleare. Dimentica ciò che dicono, è un programma di armamenti. Sto parlando di una minaccia nucleare imminente e loro sono già alle griglie di partenza. Israele sta valutando le sue opzioni. Stiamo facendo tutto il possibile per trattenere gli israeliani, ma non so per quanto tempo ci riusciremo.

    Cosa vuole che faccia?

    Noi, indicò i suoi consiglieri, abbiamo parlato dei possibili scenari in cui il tuo aiuto potrebbe essere, beh, utile. So che sei titubante, ma nessun altro può attivare i viaggi attraverso il tempo e lo spazio. Nessun altro può aprire il portale. Voglio aggiornarti sulla nostra analisi e parlare con te di quante e quali cose potresti essere disposto a fare.

    Signor Presidente, come ho detto ieri sera, io sono un insegnante. Adoro ciò che faccio e mi piace lavorare coi ragazzi. Con una brusca presa di coscienza, assorbì una nuova realtà: la noia che aveva provato per l’insegnamento era svanita. Se posso aiutarla, sa che lo farò. Ma ancora non so quali e quante cose relative al portale possano fare la differenza. Sappiamo entrambi come si apre, ma oltre a questo non capisco quali potrebbero essere le conseguenze del suo uso. E sappiamo entrambi che potrebbe essere pericoloso. Si strofinò la guancia per creare un effetto, la piccola cicatrice che si era procurato durante una rapida visita nel passato fungeva da promemoria. La sua faccia e quel manganello non potevano esistere nello stesso spazio e nello stesso tempo, anche a distanza di ottant’anni.

    Linda prese la parola. Signor Presidente, temo che usare il portale possa avere un effetto negativo su tutti noi. Non è che io non voglia che Fritz la aiuti, ma non voglio che corra dei rischi. O che cambi la storia. O il futuro. Si mise una mano sulla pancia ingrossata dalla gravidanza.

    Linda, siamo venuti qui per questo. Pensiamo che sia importante, ma vogliamo conoscere anche la tua opinione e volevamo incontrarci in un posto meno intimidatorio della Casa Bianca.

    Signor Presidente, disse Fritz. Ci dica di cosa pensa di aver bisogno.

    Abbiamo preso in considerazione alcuni dei punti critici del mondo. Sono sicuro che sappiate che la situazione di Eledoria non è ancora stata risolta. Ora le cose sono tranquille, ma … Fritz annuì.

    Il direttore della CIA disse: Signor Russell, ci sono persone sul campo che si sono infiltrate nei centri di ricerca nariani e ci hanno fornito le posizioni chiave. Oltre a non volere che i nariani abbiano la bomba, siamo preoccupati che quel materiale nucleare possa arrivare sul mercato. Dobbiamo fermarli prima che accada. Se gli israeliani dovessero fare la loro mossa, potremmo perdere la capacità di controllare la cosa.

    In altre parole, disse il presidente, non possiamo attaccarli apertamente e non vogliamo che lo faccia Israele. Potrebbero dare inizio a una guerra che coinvolgerebbe tutto il Medio Oriente, o peggio. Nessuno vincerebbe quella guerra.

    Mi faccia capire bene, disse Fritz. Le serve il portale per far saltare in aria il programma della bomba dei nariani?

    Il Segretario della Difesa disse: Qualcosa di più, in realtà. Prima di poter distruggere le loro strutture, dobbiamo estrarre i computer e confiscare le ricerche che hanno completato. Vogliamo che il programma resti bloccato anche in futuro.

    Fritz guardò il presidente. Perlomeno la mia parte è qualcosa di semplice. Sospirò e guardò sua moglie.

    Linda chiese: Vuole far arrivare del materiale radioattivo nella scuola?

    No, disse il presidente. Ce n’è troppo. Lo lasceremo lì. Vogliamo neutralizzare le strutture, renderle tossiche, rendere impossibile la ricostruzione.

    Fritz chiese: Sapete esattamente dove si trovano? Immagino che siano sottoterra.

    Speriamo di avere tutte le posizioni.

    Vuole che la aiuti a fare tutto questo. È impazzito? Intorno a lui, i suoi ospiti fecero un rumore simile a un coro di cannucce sul fondo di un frullato finito, scioccati dal fatto che avesse parlato in quel modo al presidente. Mentre analizzava i loro volti, si domandò se a qualcuno di loro fosse mai stato chiesto di fare qualcosa di così difficile.

    Il presidente ignorò quelle espressioni e, invece di arrabbiarsi per il commento di Fritz, ne fu divertito. Mi hanno chiamato in modi peggiori. Sì, Fritz, non solo voglio il tuo aiuto, ma credo proprio di averne bisogno. E ovviamente avremo bisogno della scuola. C’è una differenza di fuso orario di otto ore e mezza, quindi dovremmo essere in grado di fare tutto mentre la scuola è chiusa.

    Quando pensa di farlo? chiese Linda.

    Nelle prossime due settimane. Non abbiamo molto tempo.

    Quindi, tutto ciò che devo fare è posizionare le graffette o prendere i vostri documenti già graffettati e aprire la porta?

    Esatto, disse il presidente. Se funziona, non credo di doverti dire quanti problemi avrai evitato.

    E quante vite potrò salvare. Sì, credo di averlo già sentito prima, disse Fritz. Cos’altro vuole che faccia?

    Il dottor Barclay disse: Se posso, Signor Presidente. Signor Russell, non c’è niente di specifico a questo punto. Ma sapete che tipo di cose potrebbero succedere. Oltre alla questione nucleare, per esempio, abbiamo rilevato un aumento del rumore su internet. Se otteniamo informazioni utili in posti che non possiamo facilmente raggiungere, lei potrebbe aiutarci.

    Fritz guardò Linda e poi Ashley. Ashley sembrava attento, ma Fritz aveva già visto quello sguardo. Ashley aveva puntato il radar su una nuova donna. Sembra che abbiate passato un po’ di tempo a pensarci, Signor Presidente.

    L’abbiamo fatto. Dopo che sei arrivato nel mio ufficio, non c’è voluto molto perché tutti noi capissimo come sarebbero andate a finire le cose. Negli ultimi mesi, il portale mi ha entusiasmato e spaventato. Sono sicuro che tu sappia cosa intendo. Il viaggio nel tempo, l’accesso immediato al passato e, ancor più importante, al presente, ha creato un’opportunità. Fritz, speravo che accettassi questa possibilità di fare del bene. Quando mi sono insediato ho preso l’impegno di rendere il mondo un posto più sicuro. Potrei non averci direttamente a che fare e comunque non potremo mai far trapelare come lo facciamo, ma non è importante chi ne prenderà il merito, se otterremo un buon risultato, no? Una mascella serrata e delle profonde rughe sulla fronte sostituirono il suo atteggiamento calmo. Non si tratta della mia eredità o della politica. Si tratta della mia famiglia e della tua. Di un sacco di famiglie.

    È un bene che questo non sia il nostro primo appuntamento. Di sicuro mi chiede molto. Beh, perlomeno ci guadagnerò una cena. Tutti risero, ma le viscere di Fritz si stavano aggrovigliando.

    Il presidente si rivolse a Linda, la cui smorfia gli disse quanto non le piacesse la piega che stava prendendo la conversazione. Linda, non ve lo chiederei se non pensassimo di avere un’emergenza. Mi serve solo che Fritz apra il portale e poi si tiri indietro. Suppongo che il problema più grande potrebbe essere George, ma me ne occuperò io. Potremmo requisire la scuola, ma sarebbe una cosa un po’ troppo vistosa. Quindi devo solo convincerlo di quanto sia importante. Sono sicuro che accetterà.

    Signor Presidente, mi scusi, ma chi è George? chiese il dottor Barclay.

    Ashley rispose in gran fretta. È il preside del Liceo Riverboro. Il nostro comandante in capo. Gli luccicavano gli occhi.

    Fritz disse: "Lo farà per una qualche forma di qui pro quo. George funziona così. Allora, ci sono delle altre sorprese?"

    Il presidente disse: Abbiamo parlato del possibile intervento in un dirottamento e anche della risoluzione di problemi sulla stazione spaziale. Dovremo essere precisi con le coordinate, però, altrimenti il portale potrebbe aprirsi letteralmente nel nulla. O nel vuoto. Ma non dobbiamo parlarne adesso. Il presidente fece una pausa. Fritz, questa conversazione non ha nessuna importanza a meno che tu non sia disposto a far parte della squadra. Fritz si alzò, chinò la testa e incontrò gli occhi del presidente Mi spiace, disse il presidente. A volte tendo a parlare troppo. So che non c’è bisogno di farlo con te. Terrò i discorsi in serbo per George.

    Linda disse: Vuole solo che apra il portale?

    L’unica altra cosa che vogliamo è che Fritz lavori con i comandanti o i leader dei progetti, in modo da poter coordinare i dettagli. Se le graffette verranno messe nei posti sbagliati, potremmo finire in un gran pasticcio. E i nostri devono sapere come uscire.

    Quindi, per prima cosa, si dovrà fare una prova generale in un’area sicura? chiese Linda, sperando che ci avessero pensato.

    Se useremo il portale andremo incontro al pericolo, qualunque sia la destinazione. Dobbiamo farlo nel modo giusto. Ma non sto chiedendo a Fritz di entrare. Solo di aiutarci a predisporre la cosa.

    Signor Presidente, credo che lei sappia di aver proposto la cosa in modo avvincente. La mia preoccupazione è come verrà usato il portale, perché cambieremo la storia del futuro. Fino ad ora, il portale ci ha portati indietro nel tempo o in altri luoghi che condividono il nostro stesso tempo, ma chissà quali danni potremmo fare agli eventi o alle persone a cinquanta o cento anni da ora.

    Il presidente poggiò il mento sulla mano sinistra, si sfiorò le labbra con l’indice e valutò quell’uomo serio che lo osservava. Aveva passato innumerevoli ore ad analizzare quel concetto. I viaggi nel tempo cambiano il futuro? Non poteva dare una risposta affrettata, né essere superficiale nella scelta delle parole; sapeva che la sua risposta avrebbe influito su un pubblico ben più ampio di quello attuale. Ci ho pensato anch’io. Ma considera questo. E se, invece di danneggiarle, migliorassimo le vite e le possibilità delle persone che vivranno fra cinquanta o cento anni? Le vite dei ragazzi a cui insegni, quella del vostro bambino? Non possiamo prevedere cosa succederà, nel bene o nel male.

    Fritz ascoltò con un orecchio attento quel linguaggio politico, elaborò una risposta ragionata e guardò Linda. Il suo cenno quasi impercettibile lo invitò ad andare avanti. Signor Presidente, ieri sera ha parlato di linee guida. Come sapete, la scuola è iniziata oggi. Non ho avuto molto tempo per pensarci. Voglio parlarne con Linda, prima di darvi una risposta. Ma dovete sapere che in nessun caso parteciperò ad attività che siano evidentemente di parte o che abbiano lo scopo di uccidere delle persone. Voglio un briefing completo su ogni missione in cui volete che io sia coinvolto. E sono molto preoccupato per la quantità di persone che lo verranno a sapere. Quando siamo stati coinvolti, quando lei è venuto qui la prima volta, ha detto che la cosa riguarda la sicurezza nazionale, non solo i pericoli per lei e me. La cosa sta crescendo. Indicò con entrambe le mani le altre persone presenti nella stanza.

    Siamo venuti per rispondere a qualsiasi domanda o obiezione, disse il presidente. Mi aspettavo che ne parlassi con Linda in privato e non voglio che prendiate una decisione in questo momento, se vi sentite sotto pressione. Ma devo saperlo presto. Vi ho detto qual è la nostra situazione. Ed è importante. Dovete decidere se è abbastanza importante per voi. Guardò Linda, poi di nuovo Fritz. Riguardo alle linee guida, non hai chiesto niente di irragionevole. Per quanto riguarda le altre persone coinvolte, il portale ha il più alto livello di nulla osta di sicurezza. Sareste sbalorditi da quanto seriamente stiano mantenendo il silenzio anche i figli dell’ambasciatore. Ai loro amici dicono quanto è stato figo il giro con l’elicottero di salvataggio. Giureranno tutti di mantenere il segreto. Non sono permessi documenti scritti, né tracce digitali dell’esistenza del portale. Non credo che ci saranno fughe di notizie, finché lo useremo come si deve, ma se anche ci fossero, chi ci crederebbe? Sembrerebbe solo un titolone da stampa scandalistica o un copione fantascientifico. A proposito, hai un nome in codice.

    Può dirmi quale?

    Certo. Il presidente fece un sorriso gentile. Amico.

    Grazie per aver rispettato la mia posizione e la nostra intelligenza. Guardò Linda e Ashley. Voglio che il mio aiuto sia qualcosa di più di un sistema semplificato per fare la guerra. Sono un insegnante, studio storia e ho visto troppo spesso la politica cancellare il bene che il governo dovrebbe fare. Guardò il presidente dritto negli occhi. Presto avrò una risposta per lei."

    Il presidente si chinò in avanti e Fritz poté quasi sentire il suo cervello che gli faceva dei segnali. Sappiamo entrambi che il portale è importante. Ne abbiamo già parlato. Quindi, grazie. Che ne dici, ora, di andare a cena?


    UN’AUTO DELLA POLIZIA di Riverboro si fermò alla vista dei Suburban e del gruppo di agenti che ci giravano intorno. L’agente uscì dall’auto e spalancò la bocca quando riconobbe l’uomo che si dirigeva verso di lui. Il presidente gli porse la mano. Agente, è una questione di sicurezza. Non può parlarne. Se deve fare rapporto, dica che ha controllato e che andava tutto bene. Così non sarà necessario che noi veniamo coinvolti. Puoi farlo?

    Sì, Signore. Nessun problema, Signore. Mi spiace, signore.

    Grazie. Forse potrebbe fare un’altra cosa per me. Il presidente non attese una risposta. Ora saliremo in auto e andremo in un pub chiamato The Mill. Lo conosce?

    Sì, Signore.

    Pensa di poterci guidare fin lì? Afferra il punto? Niente sirena, niente luci.

    Certo, è a soli cinque minuti da qui, Signor Presidente. Non c’è problema.

    Come si chiama, agente?

    "Jim Shaw,

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