Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Lost Tales: Horror n°2 - Primavera 2021
Lost Tales: Horror n°2 - Primavera 2021
Lost Tales: Horror n°2 - Primavera 2021
E-book104 pagine1 ora

Lost Tales: Horror n°2 - Primavera 2021

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

“Lost Tales: Horror” Numero 2 dedicato ai DEMONI

SAGGI | Demoni, a cura di Marco Siena | Zolfo, serpi, sangue e raggiri: le legioni del fantastico, a cura di Dorian Bones.
RACCONTI | Anime bianche, di Nicola Lombardi | La vittima designata, di Federica Soprani | The Stranger from Kurdistan, di E. Hoffmann Price traduzione da Davide Mana | Nightmare on the Nose, di Evelyn E. Smith nella traduzione di Simona Fallea

Andrea Piparo ha realizzato la sontuosa cover, e Sabrina Normani le suggestive illustrazioni interne.
LinguaItaliano
Data di uscita26 mar 2021
ISBN9788894967296
Lost Tales: Horror n°2 - Primavera 2021

Leggi altro di Davide Mana

Autori correlati

Correlato a Lost Tales

Ebook correlati

Narrativa horror per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Lost Tales

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Lost Tales - Davide Mana

    2021.

    PREFAZIONE

    Si avvicinano le Idi di Marzo nel momento nel quale mi metto al computer per scrivere questa prefazione. Come ogni volta, questa è l’ultima operazione che compio prima che un magazine venga chiuso. Mi sono chiesto spesso se fosse per pigrizia o per superstizione, ma ho realizzato che è una terza via che a queste due componenti ne aggiunge un’altra: fino al momento nel quale siglo questa pagina, non so con certezza se il numero che leggerete uscirà. è un po’ come prepararsi a un bel viaggio, comprare i biglietti aerei, affittare le stanze d’albergo per poi essere costretti a rimandare. Una delusione. E tutti noi sappiamo quanto questo si stia verificando spesso in questo bizzarro e cupo periodo storico. Questo è il mio momento di narrarvi una breve storia, che vi renderà ancor più chiaro il discorso che vi sto facendo.

    Il tema Demoni per il secondo numero di Lost Tales: Horror era stato deciso a tavolino (non per dire, proprio al tavolino di un bar di provincia) da me, Federica Soprani e Marco Siena. Ed era stato stabilito ancor prima della preparazione del primo numero sugli zombi (se non lo avete letto è vostro dovere morale rimediare!).

    Credo fosse questo stesso periodo del 2018. E il primo numero andò spedito, uscì in digitale, poi in cartaceo l’autunno di quello stesso anno.

    In slancio, cominciai subito a lavorare sul secondo. Marco Siena iniziò a contattare alcuni collaboratori del primo numero, scrisse un saggio introduttivo.

    Ricordo che il primo racconto che desiderai inserire fu La Vittima Designatadi Federica Soprani, che avevo letto già una decina d’anni prima, ancora in fase di stesura (prima che venisse pubblicato per la prima volta). Lei mi disse subito di sì e lanciò l’ambiziosa idea di contattare Nicola Lombardi, una penna eccelsa del panorama autoriale italiano, per vedere se volesse partecipare al progetto.

    Lui rispose subito affermativamente con estrema cortesia, tant’è che mi inviò un racconto in pochi mesi, forse intorno a Natale dello stesso anno.

    Poi il delirio.

    Capitarono tanti e tali di quei contrattempi (non ultima una pandemia mondiale) che il progetto si fermò per quasi 2 anni interi. Nel frattempo abbiamo fatto uscire diversi Magazine e altre pubblicazioni, ma questa appariva impossibile, maledetta.

    Forse perché il tema è demoniaco?

    Ma ora 11 marzo 2021 sto finendo di scrivere questa prefazione e, nel momento in cui metterò un punto a questa frase, saprò finalmente che la maledizione è stata spezzata.

    Vittorio Cirino

    DIVIDER.pngindice_saggi.jpg

    Demoni

    a cura di Marco Siena

    Il pensiero è luogo a se stesso, ed esso stesso

    Rende Paradiso l’Inferno, Inferno il Paradiso.

    Che importa il luogo, se io sarò ancora me stesso,

    E cosa mai dovrei essere, tutto e pur meno di Colui

    Che il Tuono ha reso grande? qui almeno

    Saremo liberi; l’Onnipotente non ha edificato

    questo luogo per chi lo invidia, non ci ha portati qui:

    Qui regneremo sicuri; ed io ho scelto

    Il regnare, degna ambizione, seppur nell’Inferno:

    Meglio regnare all’Inferno che servire nel Paradiso...

    Paradiso Perduto – John Milton

    GRECI

    Oggi la prima immagine che la nostra mente evoca quando si parla di demoni è quella dell’essere maligno, sulfureo, con una vago aspetto caprino ereditato dal dio Pan, e che attenta alle anime dei buoni cristiani, e talvolta prende possesso del loro corpo per corrompere le loro virtù e piegare la volontà dei loro cari. Questo lo abbiamo visto in decine di film e letto in altrettanti racconti e romanzi, ma l’origine del nome ci svela un’altra storia.

    Dèmone deriva dal greco daimon e indicava un essere di natura divina che faceva da tramite tra gli dei e l’essere umano. Un ponte tra il mondo superiore e quello degli uomini, portando messaggi e talvolta proteggendoli per volontà degli dei. La forza che guidava il dèmone/daimon era il daimonion, da cui deriva invece demònio.

    Platone ne La Repubblica dice questo del daimon:

    Prima della nascita, l’anima di ciascuno di noi sceglie una immagine o un disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro.

    Mentre nel Simposio descrive le virtù e i meriti dei demoni:

    È grazie all’elemento demonico che hanno potuto esserci la divinazione e le pratiche dei sacerdoti, in rapporto alle cose che hanno a che vedere con i sacrifici, i riti di iniziazione, gli incantesimi, le diverse profezie e la magia.

    MESOPOTAMIA

    Ma se per i greci il daimon era una figura tendenzialmente benevola, in Medio Oriente la situazione era ben diversa. I demoni erano maligni, suddivisi in classi e tipologie, ognuna con le proprie caratteristiche, esorcismi e incantesimi per allontanarli.

    Il termine generale per indicarli era Uttaku, che in principio era riferito a Enkidu, amico fraterno di Gilgamesh, resuscitato da Nergal nell’epopea eroica babilonese. In seguito, gli Uttaku sono stati indicati come spiriti malevoli che infestavano le lande deserte, a cui è stata attribuita una propria classificazione. Gli altri demoni, come detto prima, sono stati suddivisi in altri gruppi.

    Un nome che dal Medio Oriente è giunto fino a noi è quello di Lilitu (Lilith per gli ebrei), che faceva parte di una triade di demoni dell’aria insieme ad Ardat Lilu, anch’essa femminile, e Lilu (demone maschile). Di tutti e tre, Lilith è quella che è sopravvissuta.

    EBREI

    Ritroviamo Lilith menzionata anche nel Talmud, uno dei testi fondamentali dell’ebraismo, insieme alla Torah. Lilith, in questo libro, viene descritta come una delle Ruhin, demoni notturni alati e dalla forma umana. I Ruhin, per i cabalisti, rientrano nella categoria dei Mazzikim, i demoni maligni, insieme a Se’Rim e Shedim che ritroviamo anche nella Torah. Ognuno di essi viene descritto con caratteristiche diverse a seconda del rabbino che si occupa del trattato e, come per Lilith, ad alcuni di loro viene assegnato anche un nome, generalmente ereditato da culti di altri popoli. Proprio per questo incontriamo nomi simili o del tutto uguali nelle religioni della zona mediorientale. Non dimentichiamo, per esempio, che nella stessa Cabala Lilith riveste anche la figura della prima moglie di Adamo, cacciata e soppiantata da Eva perché non arrendevole quanto il marito desiderava. E da qui nascerebbe anche il dibattito se fosse stata lei ad assumere in seguito le sembianze del serpente tentatore per vendicarsi, o se fosse Samael, a differenza del mito cristiano che individua nel rettile Lucifero.

    La demonologia ebraica, però, non è mai stato un argomento approfondito dai rabbini nei loro trattati, che si limitavano a riproporre ciò che il Talmud e la Torah riportavano, lasciando in sospeso la materia, e rifacendosi ai suddetti testi di riferimento.

    Perfino le Sephiroth, forze attraverso cui agisce Dio, e le Qliphoth,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1