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Uso di cannabis nella gestione del dolore
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Uso di cannabis nella gestione del dolore
E-book49 pagine28 minuti

Uso di cannabis nella gestione del dolore

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Info su questo ebook

Ildolore è uno deiprincipalimotivi di consultazioneneicentrisanitari di tuttoil mondo, è un sintomosgradevole che si sviluppa da una rispostaneurologica a uno stimolofisico o chimico; che rappresenta un dannoreale o potenzialeaitessuti e puòcondizionare vari aspettidella vita di chi nesoffre, deteriorandonesoprattutto la qualità di vita.

La ricercadell'uomo per alleviareildolore è anticaquasiquanto la suastessaesistenza, gliantichisciamani, i primimedicidellastoria; Hannodedicato parte dei loro studi e delle loro pratiche ad alleviarequestosintomo, sperimentando con varie piante edeseguendoprocedurechirurgicherudimentali e pericolose per la vita, un numero infinito di praticheil cui scopo non era altro che alleviareildolore in tutte le sueforme e intensità. Una dellescopertepiùnotevoli in termini di medicina antica è la scopertadelleproprietàanalgesichedella pianta di cannabis. Questa osservazione è stata fatta almeno 6000 anni fa ed è valida ancora oggi.

L'aumento del rilascio di restrizionilegaliriguardantil'uso e la ricercadella cannabis ha permessol'esplorazionescientificadellesueproprietà, per lo piùapplicate al campo della medicina, della salute e del benessere; Ciò ha portatoall'esistenza di studimoderni che hannoesploratol'efficacia del trattamento con cannabinoidi per ildolore, sia come coadiuvante in compagnia di altrianalgesici, sia come monoterapia, cioè da solo. I risultati di questi studi sono promettenti per il futuro della cannabis medica rivolta a pazienti con condizioni dolorose croniche, come l'artrite reumatoide, la fibromialgia o il dolore neuropatico, soprattutto considerando che gli effetti avversi sono notevolmente inferiori e che esistono diverse forme di somministrazione, molti dei quali sono minimamente invasivi, convenienti e facili da usare.

In questo libro, esploriamo l'argomento degli effetti della cannabis per alleviare il dolore. Iniziamo concettualizzando cos'è il dolore e qual è la sua funzione nel corpo, per poi indagare il ruolo del sistema endocannabinoide nella parte del sistema nervoso responsabile della trasmissione del dolore, essendo questa la base scientifica dei risultati descritti in questo testo. Avendo compreso questo, vengono affrontati gli aspetti più importanti degli studi che supportano l'uso della cannabis e dei suoi derivati per il trattamento del dolore, successivamente, le proprietà dei cannabinoidi applicate alla gestione di questa condizione vengono affrontate da un approccio scientifico e quindi conoscendo testimonianze di pazienti con varie malattie in cui uno dei sintomi è il dolore; conoscendo così le esperienze di miglioramento della qualità della vita di queste persone grazie all'utilizzo della pianta. Infine, vengono esplorati alcuni preparati fatti in casa a base di cannabis, che possono essere utili per la gestione di alcuni tipi di dolore, nonché alcune condizioni in cui l'uso della pianta potrebbe essere controindicato.

LinguaItaliano
Data di uscita1 dic 2021
ISBN9781005655020
Uso di cannabis nella gestione del dolore
Autore

Pharmacology University

Pharmacology University is a company with more than 12 years of experience in educational systems focused on medicinal cannabis. We were born in Texas and since then we have had the challenge of transforming the social stigma of medicinal cannabis with the best tool in the world: Education.

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    Anteprima del libro

    Uso di cannabis nella gestione del dolore - Pharmacology University

    Copyright ⓒ 2021 PHARMACOLOGY UNIVERSITY

    Tutti i dirittiriservati

    INDICE DI CONTENUTO

    1Dolore e cannabis

    2Applicazioni della cannabis nella gestione del dolore

    3Vie di Somministrazione della Cannabis per la Gestione del Dolore e gli Effetti Avversi

    Circa l'autore

    Riferimentibibliografici

    1

    DOLORE E CANNABIS

    Introduzione

    Il dolore è una risposta sensoriale soggettiva e localizzata di intensità variabile, che può essere fastidiosa o spiacevole per chi ne soffre. Succede per la stimolazione delle terminazioni nervose sensibili nella zona interessata e la sua percezione può manifestarsi in modi diversi, arrivando al punto di limitare o impedire le attività della vita quotidiana. L'Associazione per lo Studio del Dolore (Association for the Study of Pain), definisce il dolore come un'esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata o descritta come causata da una lesione tissutale reale o potenziale.

    Ildolore è un meccanismo di difesa. La vera funzione del dolore è quella di rilevare e localizzare i processi che danneggiano le strutturecorporee. Tuttavia, ilmeccanismo non funzionasemprecorrettamente, quindiildolorepuòmanifestarsisenzapatologieorganiche o lesioni, oppurepuòavereintensità non correlateallagravitàdellostimolo che lo produce. In questo modo, a seguitodell'alterazione del meccanismo del dolore, possonoverificarsi:

    Iperalgesia: rispostaesageratamente alta a uno stimolo doloroso non molto intenso. Può anche essereinteso come un aumento dellapercezione del dolore o una sproporzionetrastimolo e risposta in termini di dolore.

    Ipoalgesia: diminuzionedellarispostasensoriale a uno stimolo normalmente doloroso.

    Doloreneuropatico: dolore di origine neurologica, che si innesca in assenza di uno stimolo doloroso.

    L'esistenza di un doloreprolungato nel tempo o di un dolorecronicorappresenta un pregiudizio per la qualitàdella vita, che puòesseredirettamente o indirettamenteassociato al peggioramento di disturbipsicologici o psichiatriciqualidepressione, ansia, disturbi del sonno e anche alterazioni del sistema immunitario o malattiedella pelle.

    La ricercadell'uomo per alleviareildolore è anticaquanto la suastessaesistenza. Glisciamani, i primimedicinelletribùumane, praticavanomoltepliciprocedure per alleviarediversi tipi di dolore, come la trapanazione per alleviareil mal di testa post-traumatico o durante le malattieneurologiche. La trapanazione consiste nell'apertura di un foro nel cranio per alleviare la pressione al suo interno ed è praticata ancora oggi da alcunecultureindigenenellesocietàincivili. Pensi che questosiatroppoestremo? La realtà è che i primidottori non avevanocosìtorto.

    Attualmente, nel campo dellaneurochirurgiavengonopraticateprocedure come la craniectomiadecompressiva, un interventochirurgicoattraversoilquale viene rimossa una porzione del cranio per consentireildrenaggio di liquidi, come ilsangue, dopo traumi o espansione del tessutocerebrale durante i processiinfiammatori. Gliarcheologihannotrovatocranipreistoricitrapanati, motivo per cui è riconosciuto che questo è uno degliattichirurgicipiùantichinellastoriadell'umanità. È stataufficialmenteistituita come procedura medica nel

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