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Marisol
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E-book65 pagine49 minuti

Marisol

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Info su questo ebook

Marisol è figlia dell’amore e dell’emigrazione di una coppia italiana in Francia. Cresciuta nell’ambizione paterna di migliorare continuamente la sua condizione esistenziale, cresce lontana da un padre che decide di trasferire la sua vita in Marocco. È proprio da questo lontano Paese che si riavvolge la storia della giovane Marisol che – grazie a Lino – rimette insieme tutti i tasselli della sua vita alla scoperta di un’Italia che non conosceva: «Come andrà a finire?».
LinguaItaliano
Data di uscita30 mag 2022
ISBN9788833469867
Marisol

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    Marisol - Pasquale Scipione

    marisol_fronte.jpg

    Marisol

    di Pasquale Scipione

    Direttore di Redazione: Jason R. Forbus

    ISBN 9788833469867

    Pubblicato da Ali Ribelli Edizioni, Gaeta 2022©

    Varia – Ventus

    www.aliribelli.com – redazione@aliribelli.com

    È severamente vietato riprodurre, in parte o nella sua interezza, il testo riportato in questo libro senza l’espressa autorizzazione dell’Editore.

    Pasquale Scipione

    Marisol

    AliRibelli

    Alle mie dolcissime nipotine, Alice e Chloe.

    La mer

    qu’on voit danser

    a des reflets d’argent.

    La mer di Charles Trenet tratto da L’essentiel

    Un coup de dès jamais n’abolira le hasard.

    Poesia di Stéphane Mallarmé

    Indice

    Prefazione

    I segreti di Beni Hon Kou

    I pensieri di Lino

    La curiosità di Lino

    La corrispondenza

    L’arrivo in Italia

    Ringraziamenti

    PREFAZIONE

    Nella vita ci poniamo tante domande sperando di trovare sempre le risposte giuste ma è una pura illusione. Anzi, non accettando la realtà del nostro vivere quotidiano, spesso ci inventiamo una sua finzione, con conseguenze imprevedibili, un po’ come accade a Benedetto - o Benì – uno dei protagonisti maschili di questo racconto.

    La verità è che nell’esperienza quotidiana il caso regna sovrano e solo alle volte ci fornisce inaspettatamente delle risposte. Il grande poeta Stéphane Mallarmé - esponente massimo del simbolismo francese - in una sua poesia affermava: « Un colpo di dadi non eliminerà mai il caso ».

    Questo mio racconto, dunque, nasce così come una risposta casuale ad una domanda iniziale legata ad un evento occasionale da cui ho arbitrariamente deciso di far dipanare una serie di fatti tra il reale e il faceto immaginario, andando a costruire la trama in cui si sviluppa il vissuto dei miei personaggi.

    In particolare è la protagonista femminile a dare il titolo all’intero racconto: Marisol, imposto dal papà alla moglie come segno di gratitudine per un atto di generosità e di speranza ricevuto in un territorio straniero, la Francia, dove era andato in cerca di fortuna durante gli anni di crisi del dopoguerra. Se la decisione di apporre questo nome soave in testa al racconto è stata naturale, più complessa è stata la scelta delle note sulle quali far terminare il racconto: un epilogo positivo della vicenda umana di questa donna e degli altri personaggi? O l’incedere di un sipario pessimista?

    «Come andrà a finire?».

    Nel far rispondere al caso a questa domanda, ho scritto un viaggio che percorre l’Italia, la Francia, il Marocco e gli stessi animi protagonisti di una vicenda intrigata, avviluppata alla realtà dell’incontro tra diverse civiltà.

    Pasquale Scipione

    «Ma come andrà a finire?»

    A voce alta o a voce bassa, sempre a se stesso, da tre, quattro giorni, Lino si poneva sempre questa stessa domanda, cercando una risposta plausibile che tardava a farsi avanti.

    Una mattina arrivò a svegliarsi sudaticcio. La domanda doveva averlo raggiunto anche nel sonno ristoratore. Si tirò su a fatica con un movimento arrugginito delle anche, mise fuori i piedi dalle lenzuola e con un piede penzolone cercò il tappetino a terra sul quale fermare il primo passo di una giornata che aveva tutta l’aria di apprestarsi ad essere decisamente intensa.

    Il primo contatto col pavimento non lo rassicurò abbastanza e solo con un ulteriore sforzo assunse la posizione eretta. Era ormai una fatica quotidiana la cui intensità cambiava con una buona o una cattiva nottata e quella che aveva vissuto doveva ancora decidere come catalogarla.

    Si diresse verso la persiana e dalla lama di luce che filtrava tra i lembi della tenda notò che era una giornata soleggiata, benché non abbastanza calda da giustificare il suo corpo madito di sudore. Ringraziò il padreterno per il sole che amava particolarmente ma gli venne da pensare come fosse paradossale la vita in questo mondo: c’era qualcuno, da qualche altra parte del globo, che stava ringraziando il creatore perché una bella pioggia provvidenziale stava dissetando campi arsi.

    Si avviò verso la cucina per prepararsi un buon caffè che lo consolasse da quella che decise, in quell’istante, essere stata una pessima nottata: i ricordi al mattino non del tutto cancellati gli stavano progressivamente restituendo la consapevolezza di un nuovo giorno misto di dolcezza, sì, ma anche dell’amarezza di un passato la cui eco risuonava

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