Notturno stellato

Di Massimiliano Giannocco

«La silloge di Massimiliano Giannocco è paragonabile a un vero e proprio viaggio nelle emozioni, mentre idillicamente indaga la sua anima e il mondo complesso e variopinto che lo circonda. È un trionfo di sensazioni compenetrate nei rispettivi colori, che si animano come sulla tavolozza di un pittore. Nella magia descritta si compie proprio l’opera primaria del poeta, si manifesta il suo “compito”: essere quel delicato, sensibile ma incisivo, traduttore dei messaggi più profondi dell’animo umano. La scrittura ricerca, libera e chiarisce; è quasi una terapia che dona serenità alla mente, e nel percorso di analisi delle debolezze e guarigione Massimiliano Giannocco svela se stesso e coinvolge il lettore.»

Massimiliano Giannocco è nato a Roma, dove vive con la sua famiglia, il 5 novembre 1974. Laureato in Economia aziendale presso l’Università degli Studi Roma Tre, ha conseguito il Master in Istituzioni Parlamentari “Mario Galizia” presso l’Università Sapienza. Lavora da anni nel settore energetico come Responsabile dei Rapporti con Istituzioni ed Enti locali di Unione Energie per la Mobilità. Nel 2020 ha pubblicato con Europa Edizioni la raccolta di poesie Novembre. Presente in diverse antologie di poesie in italiano e in romanesco, ha conseguito alcuni premi e riconoscimenti nazionali. Collabora saltuariamente con vari siti e giornali. È vicepresidente vicario dell’Associazione culturale Liberalismo Gobettiano.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 31 mar 2022
• ISBN: 9791220125581

Anteprima del libro

Prefazione di Marina Sarracino

«Canta la gioia di vivere,

canta le emozioni

e, se ti va, pure i dolori»

La silloge di Massimiliano Giannocco è paragonabile a un vero e proprio viaggio nelle emozioni, l’invito rivolto al lettore nel breve estratto sopracitato, che decora uno dei componimenti da leggere più avanti, trova la prima applicazione nella scrittura dell’autore, che idillicamente indaga la sua anima e il mondo complesso e variopinto che lo circonda. È un trionfo di sensazioni compenetrate nei rispettivi colori, che si animano come sulla tavolozza di un pittore.

Il pittore al poeta:

Guarda quanti colori

sulla mia tavolozza!

A me basta un pennello

per incantare le anime.

Il poeta al pittore:

Quante pagine bianche

sulla mia scrivania!

A me basta l’inchiostro

per colorare le anime.

(Dialogo)

Rende alla perfezione l’idea questa poesia, e nella magia descritta si compie proprio l’opera primaria del poeta, si manifesta il suo compito: essere quel delicato, sensibile ma incisivo, traduttore dei messaggi più profondi dell’animo umano. La scrittura ricerca, libera e chiarisce; è quasi una terapia che dona serenità alla mente, e nel percorso di analisi delle debolezze e guarigione Massimiliano Giannocco svela se stesso e coinvolge il lettore.

Scrivo poesie

perché in questi intermezzi

provo tenerezza

per le mie debolezze

e spero che tu

leggendole

possa sentire nel cuore

il filare di una gugliata

di fitta compassione.

E non sai quanta ansia

mi corrode

la bocca dello stomaco:

sapere che

i tuoi occhi sconosciuti

s’avviluppano

intorno al mio animo,

scoprendo chi sono

capendo chi sono.

(Confessione)

Nelle poesie di Massimiliano Giannocco – alcune dall’architettura coincisa ma di immediato effetto, altre più sviluppate e intense – tutto si fa strumento di riflessione. Degli oggetti, come un calice, o a volte delle città, come Roma, oppure i paesaggi della natura, come il mare, acquisiscono significati profondi, si vestono di eleganti metafore e ci conducono oltre. Possono esprimere nostalgia, desiderio, speranza, amore o dolore, ma ogni volta ci sospingono per farci intraprendere il meraviglioso volo verso l’ignoto a cui la poesia invita.

Amo la poesia del quotidiano,

perché provo gioia nel pensarti

in cucina a sorseggiare il tè

o in metro raccolto sul sedile,

mentre leggi versi sconosciuti.

E mi piace immaginarti intento

a tenere il libro in una mano,

con l’altra sorretto al lungo palo

del vagone, come se il tuo corpo

avesse bisogno di un contatto

reale per timore di volare

via verso l’ignoto, insieme all’anima,

sui cieli eterni della poesia.

(Poesia del quotidiano)

Poesie del quotidiano, ma sempre significative per la ricchezza e lo spessore delle questioni indagate: l’umanità, l’esistenza, i sentimenti. Lo sguardo del poeta contempla l’amore e la bellezza, entità lucenti, ma si estende anche agli angoli cupi, pagine nere in cui si annidano sofferenze e illusioni. Le parole scelte si convertono in immagini di subitanea impressione, a volte soavi come una carezza gentile, altre volte scavando più a fondo nei meandri dell’anima, come davanti a uno specchio che ne costituisce il