Le cinque lauree

Di FLAVIO BERTOLINI

In qualche parte del mondo, in questo momento storico in particolare in Cina, India o Giappone, un bambino nasce e capisce subito una cosa, o gliela fanno capire: bisogna incominciare presto a studiare, tanto e in fretta, perché nella vita chi più sa, più fa e quindi ha statisticamente più possibilità di riuscire nella vita. Anche per questo lo studio è una cosa seria, e la capacità di apprendere diventa un fattore imprescindibile nello sviluppo della personalità e il successo nella vita.

L'istruzione è una necessità dell'essere umano, un bisogno irrinunciabile, alla stregua del bere e del mangiare e per questo la società ha organizzato dei percorsi di apprendimento obbligatori per tutti. L'obbligatorietà di una formazione scolastica è stata uno dei più grandi risultati dell'evoluzione della società moderna. In questo modo il destino di qualsiasi bambino,  è quello di frequentare la scuole e cercare di imparare quanto più possibile, per avere una conoscenza adeguata e utile da spendere nella vita. Senza apprendere attraverso lo studio di materie che possono incrementare un patrimonio di cultura personale, diventa una sfida difficile da vincere, quella di capire i meccanismi della vita, in tutte le sue sfaccettature. Per adattarsi nel miglior modo possibile è indispensabile sapere, sapere tanto e soprattutto imparare ad imparare, perché il metodo è spesso più importante del contenuto.

Il riconoscimento che la società dà alla preparazione ricevuta in un corso accademico è un dato di fatto, che può anche diventare un fattore di discriminazione tra persone. Essere laureati rappresenta ancora uno status symbol, e, anche se qualcuno cerca di denigrare lo studio e quindi la preparazione culturale che si acquisisce, il fatto importante è quello di non dare credito a questo tipo di posizione. Studiare, al di là di portare a raggiungere dei traguardi accademici, rappresenta una palestra di vita, perché mette in competizione con sè stessi, propone delle sfide e quindi può essere visto come un fattore di crescita della personalità, che tanto più si forma, quanto più viene modellata dalle sfide che decide di affrontare.

Studiare perché si deve, studiare perché piace, studiare perché lo fanno tutti, studiare per necessità, studiare perché si vuole un futuro migliore, studiare perché è bello, studiare perché può far diventare ricchi, ognuno ha una sua motivazione e segue un percorso. Certo è che bisogna scegliere e non immagazzinare in modo compulsivo nozioni, che poi non hanno una ricaduta nel proprio tempo di vita e spesso vengono accantonate nei meandri della mente, senza essere messe a frutto e diventare disponibili e implementate nei fatti.

Quante volte avete sentito i genitori o amici più grandi, dire "studia se vuoi diventare qualcuno nella vita"? E spesso è proprio per questo che si studia: per un dovere, ci si sente obbligati a studiare e ottenere buoni vuoti, prendere una laurea pee poter trovare un buon lavoro in futuro. E per svolgere questo compito uno degli aspetti fondamentali, è quello di accendere l'interesse stimolando la curiosità di conoscere. In questo modo diventa bello studiare e impegnarsi in questa attività.

 

 

• Lingua: Italiano
• Editore: FLAVIO BERTOLINI
• Data di uscita: 16 dic 2022
• ISBN: 9798215323366

FLAVIO BERTOLINI

Sono laureato in giurisprudenza, sociologia, psicologia, lettere moderne, scienze religiose. Scrivo di psicologia, cinema e temi sociali. Mi piace viaggiare e conoscere l'anima delle persone. La vita è bella quando sei in pace con la tua coscienza e aiuti il prossimo