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Ama Solo Me: lo scandalo incontra l'amore, #1
Ama Solo Me: lo scandalo incontra l'amore, #1
Ama Solo Me: lo scandalo incontra l'amore, #1
E-book95 pagine1 ora

Ama Solo Me: lo scandalo incontra l'amore, #1

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Info su questo ebook

Nata nobildonna ma cresciuta come un maschiaccio, Lady Narissa si muove con disinvoltura tra l'élite di Londra e i suoi membri capricciosi. Non avendo mai accettato il ruolo di figlia di un conte, ha aperto una sala da gioco clandestina per sole donne dedicata alle signore dell'alta società ed è determinata a seguire le orme del padre.

Seth Blakley, duca di Blackmore, non riesce a tenere a freno la sua vivace sorella. Il suo unico desiderio è vederla sistemata con un buon matrimonio prima che si ritrovi irreparabilmente rovinata. Non avrebbe mai immaginato in cosa sarebbe incappato seguendola nella sala da gioco clandestina di Lady Narissa.

Seth è affascinato da Lady Narissa e farà di tutto per conoscere meglio quella donna bellissima e anticonvenzionale, seppure ella sembri non desiderare altro che il duca la lasci in pace e dimentichi l'esistenza del suo club. Ma la passione li unirà e farà scoprire loro che l'amore è più importante dei vincoli e degli accordi che minacciano di allontanarli.

LinguaItaliano
Data di uscita6 lug 2023
ISBN9798223841357
Ama Solo Me: lo scandalo incontra l'amore, #1
Autore

Amanda Mariel

USA Today Bestselling, Amazon All Star author Amanda Mariel dreams of days gone by when life moved at a slower pace. She enjoys taking pen to paper and exploring historical time periods through her imagination and the written word. When she is not writing she can be found reading, crocheting, traveling, practicing her photography skills, or spending time with her family.

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    Anteprima del libro

    Ama Solo Me - Amanda Mariel

    Uno

    Suffolk, Inghilterra

    Aprile 1812


    Lady Narissa Goodwin non era mai stata un tipo convenzionale. Allevata da un padre giocatore d’azzardo, era cresciuta tra carte da gioco, corse di cavalli e bevute. Avanzando attraverso il prato di Newmarket, pronta a cavalcare il suo cavallo Merlin, sorrise alla folla di spettatori riuniti per la gara. Non poteva essere più preparata per gli eventi del giorno. Un grande sorriso le illuminò il volto.

    Eleganti signori fiancheggiavano il campo indossando cappotti e calzoni da giorno, le cravatte inamidate e annodate con cura. Gli allibratori raccoglievano le scommesse e gridavano le quote, i fantini montavano i cavalli e si preparavano per la gara. L’aria era vibrante. Una leggera brezza primaverile le rinfrescava la pelle, il sole brillava intensamente. Un giorno perfetto per una gara.

    Il suo sguardo si soffermò su un gruppo di donne che la guardavano con disapprovazione, lo si leggeva nei loro occhi. Narissa non prestò loro attenzione ma tornò a concentrarsi sul tappeto erboso. Di lì a poco, avrebbe galoppato su quel terreno, gli zoccoli di Merlin martellanti sotto di lei. Una sfrenatezza controllata che può capire solo chi la sperimenta, e lei la adorava. Non si curava di ciò che qualche signora ottusa pensava di lei.

    Le parole del padre echeggiavano nella sua testa: «Hai solo una vita. Vivila alle tue condizioni, piccola». E Narissa faceva proprio questo: correva con i migliori, gestiva una bisca e viveva secondo le sue regole. Che la società fosse dannata. Sollevò il mento con sicurezza e afferrò le redini di Merlin.

    «Grazie», disse al purosangue.

    Egli le rivolse un’occhiata e un cenno del muso prima di voltarsi verso la folla di persone radunate oltre la pista. Alcune signore stavano in piedi più vicino al tappeto erboso di quanto normalmente fosse consueto, ma si allontanarono quando lei le guardò. Riconobbe una di loro, Lady Ophelia, moglie di un conte. La signora frequentava la bisca di Narissa, il Salotto di Fortuna, dal nome del suo primo purosangue. Un regalo del suo amato padre per il suo tredicesimo compleanno.

    Al club, Lady Ophelia cercava sempre un’occasione per chiacchierare con Narissa. Era sorprendente come la signora in pubblico la trattasse in modo diverso, ma in fin dei conti, molti dei suoi clienti si comportavano nello stesso modo, tranne alcuni amici intimi.

    La maggior parte delle signore tenevano le porte del loro salotto chiuse a Narissa e la evitavano per strada, ma i signori non condividevano quell’atteggiamento. Raramente un uomo le lanciava un’occhiata di disapprovazione o si schierava contro di lei. Di fatto, tendevano a comportarsi come se fosse una di loro, permettendole di unirsi ai loro giochi di carte e simili. Forse perché avevano conosciuto suo padre. O forse era proprio la ragione del disprezzo delle donne per lei? In ogni caso, non le importava.

    Spinse a muoversi il cavallo color nocciola. Narissa aveva atteso quella gara per mesi. L’eccitazione le pulsava nelle vene mentre il cavallo muscoloso si muoveva sotto di lei. Era nata per questo. Almeno, era ciò che il padre aveva sempre detto, e certamente ci credeva.

    Il brivido delle corse era nel suo sangue come in quello di Merlin. Insieme, erano una miscela esplosiva che gli spettatori non avevano mai visto prima. Tutta l’Inghilterra, presto, li avrebbe conosciuti. Merlin correva veloce e libero come il vento, un corridore nato. La stessa natura vivace di Narissa si sposava alla perfezione con il purosangue. Insieme erano inarrestabili. Attirandolo fino alla linea di partenza, accarezzò il collo dell’animale. «Mostriamo loro di cosa siamo capaci», sussurrò.

    Le venne in mente il padre e guardò il cielo. Avrebbe dato qualsiasi cosa perché lui fosse lì ora. Egli sarebbe stato estremamente soddisfatto. Merlin era figlio dello stallone di papà, e correre a cavallo era stato il suo sogno. Avevano iniziato insieme l’addestramento dei cavalli. Dopo la sua morte, era determinata a proseguire ciò che avevano intrapreso.

    Chiuse gli occhi. Padre, spero che stiate guardando. Una leggera brezza la avvolse come in risposta, e il suo petto si strinse. Le mancava molto, le sarebbe mancato per sempre. Nel suo cuore sapeva che stava guardando, e applaudiva, come fece a Epsom, e trovava una forma di conforto a pensarci. Papà era sempre stato il suo campione.

    Vide che gli altri fantini si stavano preparando alla gara di corsa Duemila Guinee sul Riley Mile. Il campo con i dodici cavalli schierati faceva impressione, ma non compromise la sua fiducia in Merlin. Poteva battere tutti loro. Gli allibratori lo avevano dichiarato favorito. Aveva sentito la frenesia di scommesse dei gentiluomini che puntavano sul suo cavallo. Anche lei aveva scommesso sulla vittoria di Merlin.

    Tuttora una folla circondava l’allibratore, piazzando scommesse dell’ultimo minuto. In un angolo, un uomo alto con i capelli neri come la notte attirò la sua attenzione. Il modo in cui la guardava con i suoi penetranti occhi blu scatenò un brivido attraverso di lei. Chi diavolo era? E perché le dedicava tanto interesse?

    Narissa distolse lo sguardo, determinata a non lasciare che lo sconosciuto la turbasse. Si chinò su Merlin e inalò il suo profumo, calmandosi. La natura, la mescolanza di fieno, sudore di cavallo e polvere: non c’era nulla di più stimolante, più efficace nel riportarla alla realtà.

    Merlin scattò al segnale di partenza. I muscoli di Narissa si tesero per lo sforzo di trattenerlo. Con il cuore in gola, l’eccitazione che la animava, si concentrò sulla rotta in attesa del momento perfetto per allentare la presa sulle redini e scatenare la velocità di Merlin. Sì, questo era ciò per cui viveva: il brivido della competizione. La soddisfazione che regalava ogni vittoria. E se non commetteva errori, la vittoria sarebbe stata sua.

    Seth Blakley, duca di Blackmore, non riusciva a staccare gli occhi dal campo. E non desiderava farlo, giacché il suo cavallo, Highflier, era tra i partecipanti. Tuttavia, era quella cavallerizza a incantarlo. Da dove veniva? E perché diavolo una femmina gareggiava a Newmarket?

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