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Yoga in Gravidanza: Dal primo trimestre al post parto: il percorso Kundalini per una gravidanza serena
Yoga in Gravidanza: Dal primo trimestre al post parto: il percorso Kundalini per una gravidanza serena
Yoga in Gravidanza: Dal primo trimestre al post parto: il percorso Kundalini per una gravidanza serena
E-book238 pagine2 ore

Yoga in Gravidanza: Dal primo trimestre al post parto: il percorso Kundalini per una gravidanza serena

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Info su questo ebook

Elisa Cesarini, insegnante di Yoga e meditazione, presenta in questo libro un percorso di sostegno e insegnamento alla non sofferenza, di evoluzione per donne, mariti e bebè, basato su una crescita personale a partire dalla scoperta di essere incinta a dopo il parto.
Il testo non si limita a parlare, come già altri in precedenza, del parto indolore, ma apre a un vero e proprio cammino di conoscenza, di contatto e comunicazione con un piccolo essere che si sta incarnando nel corpo della madre.
Il percorso interiore di entrambi i genitori può essere vissuto come uno “Stato di Grazia”, portando a vivere lo stesso stato di silenzio, contemplazione e crescita.
Dal primo trimestre, al “bonding” prenatale, ci si può connettere con il proprio bambino, esaminando le paure e superandole.
Il testo include meditazioni e visualizzazioni per la madre e, dopo il parto, per entrambi i neogenitori, alcuni consigli pratici per la scelta di dove e come partorire, consigli alimentari e di abitudini durante la gravidanza. Un’occasione per la donna di compiere un salto evolutivo in un cammino che la accompagnerà per sempre.
Elisa Cesarini conduce sessioni e gruppi sia di persona, che online.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita6 nov 2023
ISBN9791254893678
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    Anteprima del libro

    Yoga in Gravidanza - Elisa Cesarini

    Nota Introduttiva

    In questo testo ho scelto di non approfondire nessun aspetto di tipo medico, in quanto rimandiamo ai competenti del settore tutte le varie questioni medico-scientifiche.

    Sono pienamente convinta che la gravidanza sia il momento della contemplazione e del sentire, e che la visione medicale non necessaria porti automaticamente ad allontanarsi dalla percezione profonda di se stesse, supportando quei pensieri, fantasie e paure, che dall’esterno permeano la mente della donna troppo delicata per reagire e, troppo spesso, rimangano impresse e vengano trasmesse al bambino.

    Questo comporterebbe un faticoso sentiero verso la gioia e la felicità che invece supportiamo con lo yoga.

    Troppa informazione tecnica e teorica, in un periodo di particolare recettività e di delicati equilibri come quello della gestazione, può generare più ansia e insicurezza di quanta tranquillità possa donare: tutto viene ricondotto ad un piano di controllo razionale e volontario, lontano dalla consapevolezza innata e dalla spontaneità corporea.

    Ciò che ci preme invece ribadire, è proprio l'importanza del contatto con la memoria già inscritta nel corpo, con la sua antica sapienza. Durante la gestazione la donna entra spontaneamente in una sorta di stato meditativo: è attratta dall'incanto del suo nuovo «universo», intenta all'ascolto dei suoi segni interiori, ed è proprio questo che favorisce la percezione profonda, la comunione e la fiducia nella Natura in lei e, con esse, la migliore disposizione per una gravidanza e una nascita sane e serene.

    Gabriella Cella Al-Chamali

    Quello che propongo è un percorso per entrare in contatto con se stesse grazie a questo particolare stato, che chiamo stato di grazia.

    Sfogliando un dizionario, al termine yoga si trova la seguente definizione: Complesso di tecniche ascetiche, con le quali si cerca di attuare l’emancipazione dell’individuo dagli stimoli fisici e psichici, per portarlo a un’assoluta integrità spirituale. Ma, al di là di questa spiegazione, cosa significa davvero yoga?

    Molti studiosi riconducono il termine yoga alla radice yuj- con il significato di unire, da cui anche il latino iungere e iugum e il germanico joch.

    Da questa radice verbale derivano altri termini sanscriti quali: yuj (verbo) con il significato di unire o legare.

    E deriva proprio da qui il significato posteriore di yoga come insieme di tecniche anche meditative aventi come scopo l'unione con la Realtà tesa ad aggiogare, controllare, governare i sensi.

    La nostra cultura occidentale ci ha abituati a pensare che tutto sia diviso: la mente, il corpo, le emozioni.

    Attraverso lo yoga, invece, si può capire e sentire l’unità corpo-mente-emozione, e l’emozione si ripercuote indissolubilmente al corpo.

    Gli strumenti base dello yoga sono i Kriya (sequenze di esercizi e meditazioni, mirati al raggiungimento dell’obiettivo) e il Prânãyâma, ovvero il controllo dell'energia attraverso il respiro.

    La respirazione è strettamente collegata alla capacità di pensare e viceversa i pensieri sono una base importante per la respirazione.

    Respirare e pensare bene in gravidanza è fondamentale, un’ossigenazione del sangue materno trasmette, infatti, più ossigeno al bambino, favorendo così il suo migliore sviluppo.

    Una donna incinta che pratica Yoga avrà un’alta frequenza di pensieri positivi che aiuteranno il bambino ad essere sano, saggio e felice.

    Il nostro corpo è attraversato da 72.000 canali trasportatori di energia, le nãdi che significa tubo, Le tre nãdi principali nel nostro corpo sono Sushumna, Ida e Pingala.

    La nãdi Sushumna, passa nella colonna vertebrale, la nãdi Ida parte dalla narice sinistra e scende avvolgendosi a spirale attorno alla Sushumna, la nãdi Pingala parte dalla narice destra, avvolgendosi in senso inverso alla prima. Quando noi respiriamo, prendiamo sia aria che prâna, cioè energia vitale. Attraverso Ida e Pingala, questa energia va ad attivare i Chakra collocati lungo la Sushumnã, dove risiedono i sette Chakra principali.

    Immagine che contiene arte, bianco e nero Descrizione generata automaticamente

    PREFAZIONE

    Nel profondo mistero della creazione, in quel meraviglioso passaggio in cui l'anima abbraccia il corpo, un nuovo libro nell'eterna danza della vita prende forma e ci mostra il potere divino di donare la vita.

    È un momento sacro, un'esperienza di pura magia e trasformazione che Elisa, la nostra Guida luminosa, ci invita ad esplorare attraverso la saggezza millenaria dello yoga kundalini.

    Questo libro è un dono dal cuore per tutte le Donne in attesa, un faro di luce nel buio dell'incertezza, scritto con maestria da una Professionista dell’Anima.

    Elisa ci conduce attraverso un viaggio emozionale e spirituale che abbraccia ogni fase della gravidanza, dal primo trimestre al momento del miracoloso parto e oltre.

    Ogni postura, ogni mantra, ogni meditazione, è stato scelto con cura per sostenere, equilibrare e nutrire sia il corpo fisico che lo spirito durante questi momenti cruciali della maternità.

    La maternità, in tutte le sue fasi, è un passaggio spirituale, un'esperienza che ci cambia e ci trasforma, unendo il mondo materiale con quello divino. Questo libro si propone come un ponte tra i due mondi, aiutando ogni Madre a sentire la connessione con il divino dentro e intorno a lei.

    Elisa, con la sua profonda conoscenza e la sua esperienza, offre uno strumento prezioso, arricchito da antiche saggezze e da pratiche moderne, affinché ogni Donna possa vivere la gravidanza e il post parto in armonia, pace e consapevolezza spirituale.

    La voce di Elisa è un canto melodico che ci avvolge, ci guida attraverso le vette dell'esperienza umana e ci connette con l'infinito.

    Quando mi ha detto che aveva scritto un libro sulla gravidanza e post parto mi ha riempito il cuore di felicita’. Finalmente avevo l'opportunità di ascoltare da chi possiede una straordinaria capacità di guarigione, conoscendo la sua storia personale e le sue esperienze. La lettura di questo libro ha toccato le corde più profonde del mio essere.

    È un'opera impregnata di sincerità, umiltà, fascino e di una luce trascendentale. Non ho potuto fare a meno di leggerlo tutto d'un fiato, e sono così felice per te, perché stai per vivere la stessa emozionante esperienza.

    Questo libro è un viaggio nell'anima e nella mente, una profonda immersione nel cosmo interiore che supera qualsiasi viaggio celeste.

    Auguro a te, come è accaduto a me, di assaporare ogni parola e di lasciarti trasportare dalla sua magia.

    Che questo libro possa essere la tua guida spirituale, un faro di luce nelle notti scure, e una preghiera silenziosa per la gioia eterna della maternità, ricordandoti che, in ogni momento, sei sostenuta dalla grande energia della Kundalini e dall'amore infinito dell'Universo.

    Con amore e luce,

    Dott.ssa Sara Trabalza

    Farmacista, Naturopata Australiana

    Australian Coach

    In ogni istante, mamma, il tuo cuore mi parla

    e anche la tua voce soave spesso ascolto.

    Il tuo cuore... il tuo cuore... lui batte assieme al mio,

    di te tutto mi dice, nulla di te mi sfugge.

    Mi incanta la sua onda quando papà è con noi,

    la sua voce profonda mi infonde sicurezza.

    Da lontano mi giunge perché l'amore io espanda

    e quando sarò nato io sappia ritrovare

    quell'Infinito Cuore che col mio parlerà.

    Edi Migliorini

    Gravidanza, il grande Miracolo della Vita

    La donna che cerca la felicità all'esterno, sarà sempre frustrata.

    L'intero universo, Dio stesso,

    se dovesse scegliere una forma umana,

    prenderebbe quella della donna,

    perché lei è il canale della creatività divina.

    Lei è la Femmina.

    Ora capite che la parola fe-male, Femmina, include la parola maschio, male, in sé.

    Nella parola woman, donna, è inclusa la parola uomo, man.

    L'intenzione è quella di capire che una donna di grazia e dignità, è l'angelo vivente più prezioso sulla Terra e ci sono due modi per farlo.

    Quando una donna non segue la sua natura gentile e stabile, o la sua dignità e divinità, Madre Natura non si relaziona con lei, perché lo fa solo con la donna divina i cui desideri saranno esauditi.

    (Yogi Bhajan, women's Camp New Mexico, 1977)

    Io incinta?

    Nella mia mente passano immagini delle più disparate: da me con il biberon in mano, a me con il pancione, a me con mille bambini intorno, a me stranamente felice.

    Panico, positivo o negativo. E ora a chi lo dico, come, quando, e poi?

    Suvvia, che ci vorrà mai? Un figlio (o una figlia) non è una cosa tanto rara, lo fanno tutte (o quasi) da quando esiste il mondo; è normale, fa parte della vita, della natura, della nostra biologia!

    Giusto?

    Allora perché così spesso, non appena scoperto di essere finalmente in attesa, veniamo sommerse di pensieri e paure a volte paralizzanti o da una gioia inimmaginabile?

    Oggi, nel mondo del tutto facile e a portata di mano, la gravidanza spaventa ed emoziona le donne, soprattutto quelle al primo figlio, e allo stesso tempo però poco dopo la nascita, le lascia sole.

    Non importa quante persone, parenti, amiche, medici o gruppi Whatsapp ci siano, la donna è sola con se stessa e con la sua famiglia ad affrontare un mondo di cui la nostra intera società ha perso il senso reale di fattibilità quotidiana.

    Ho scoperto, negli anni del mio percorso personale accompagnando le donne in gravidanza, che ci sono infinità di incognite, di domande inespresse, di paure che le donne non oserebbero mai rivelare e tengono per sé come i più sacri dei segreti creando molte sovrastrutture e molto spesso impedendo una richiesta di aiuto o a volte una vera soluzione ai problemi stessi, non permettendo loro di venire espressi, di essere conosciuti.

    Nel 2007 mi sono ritirata a Tenerife in un percorso spirituale, mio padre scopriva di avere una grave malattia. Negli anni della sua malattia stargli vicino è stato così doloroso e distruttivo che penso di essere stata peggio di lui.

    E oggi, mi sento di poter addirittura ringraziare la malattia di mio padre, che mi ha permesso di indagare grazie a quel dolore e risvegliare il mio contatto sacro con me stessa, la mia anima venuta in questo mondo per vivere le avventure terrene come essere spirituale.

    Per lungo tempo poi ho continuato e fatto terapia olistica su me stessa e dopo sette anni ho incontrato il Kundalini Yoga, nel quale mi sono specializzata, diventando a tutti gli effetti insegnante (anche se sempre a qualche livello una studentessa).

    È vero, all’inizio non credevo in me stessa e mi vergognavo anche a chiedere cinque euro per una classe rigenerante.

    Le cose che insegnavo erano così preziose, valevano molto di più dei pochi euro che chiedevo. Chi arriva a me sarà aiutata a guardarsi dentro, la situazione, i familiari, i figli… ci si immerge in una pratica sana e magicamente tutto si allieta… e non dovrebbe valere più di cinque euro tutto questo? mi chiedevo.

    Quando sono nati, mia figlia prima e mio figlio poi, mi sono risvegliata in una realtà che non mi aspettavo, i corsi yoga funzionavano, e mie allieve erano interessate alle lezioni, avevo in cura donne in percorsi di evoluzione personale individuali, ma io ero tornata debole nel credere in me stessa. Ero oberata di pensieri e paure.

    Ero una mamma e tutto mi sembrava più difficile da gestire i tempi, i bambini, i sensi colpa, mi sembrava sempre di fare del male a loro se non ero con loro e le mie capacità non mi sembravano più quelle di una volta.

    Nonni, baby sitter tutto mi sembrava non funzionare.

    Dovevo stare con loro ventiquattro ore su ventiquattro ma, mentre ero con loro, non mi sentivo felice senza il mio lavoro, e se ero al lavoro ero infelice, perché non ero con i bambini, in una spirale che non aveva fine.

    Anche il mio corpo era cambiato, mi vedevo diversa, goffa. In gravidanza ero goffa ma sentivo la cosa con normalità ora invece era come se la mia vecchia me volesse tornare come prima ma una trasformazione era avvenuta e indietro non si potesse tornare.

    E allora che fare? Avanzare silenziosamente, lamentandomi tra me e me ed essere sempre più scortese, arrabbiata con i miei figli e mio marito anche se direttamente non ci entravano nulla?

    Scomparire? Sentendo la loro mancanza, con fitte allo stomaco?

    L’unica soluzione sembrava essere accettare la trasformazione, trovare un modo per viverla con serenità, farmi aiutare!

    Mi domandavo spesso: Ma come fa una donna che non ha i miei strumenti yogici? Che non ha a chi rivolgersi, a chi appoggiarsi e chiedere al bisogno? Come fa a venirne fuori, a risorgere solo con aiuti casalinghi e spesso con consigli non richiesti? Insomma Chi non ha nessuno, magari solo parenti saputelli, come fa?

    Intanto, sui social parlavo dei miei corsi, in qualche modo esponevo i miei figli, e questo attirava l’attenzione di donne che erano coinvolte, a qualche livello, in questo argomento: a volte perché incinte, a volte perché desideravano esserlo o perché avevano figlie, sorelle, amiche che cercavano un aiuto nel loro percorso/avventura.

    Da qui è nato il progetto Yoga e Meditazione in Gravidanza.

    La mia formazione come insegnante di Yoga in Gravidanza segue gli insegnamenti di Yogi Bhajan, il maestro che ha portato lo Yoga Kundalini in Occidente, ma ho sempre cercato di aggiungere oltre le lezioni degli strumenti personali, seguendo la mia esperienza e il mio intuito, per cui ciò che offro è unico ed è questo il mio progetto: la mia creatura, un altro figlio in evoluzione costante che cresce con le donne che incontra. Si tratta delle mie necessità trasformate in una volontà di sostegno e questo è ciò che mi nutre molto più di molti corsi

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