La ragazza di Paul

Di Guy Maupassant

Paul Baron, chiamato da tutti il signor Paul, va con Madeleine, la sua amante, in barca sulla Senna. Allo stabilimento balneare di La Grenouillère incontrano i soliti escursionisti della domenica: donne di dubbia fama alla ricerca di un pollo, ubriaconi, tutti i distinti gaudenti Parigi. Quando giunge una canoa con quattro donne a bordo, gli uomini urlano entusiasti: «Ecco Lesbo!», e questo scatena una disputa tra i due amanti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Leone Editore
• Data di uscita: 4 dic 2023
• ISBN: 9788892968172

Anteprima del libro

I LEONCINI

frontespizio

Guy de Maupassant

La ragazza di Paul

ISBN 978-88-9296-817-2

© 2017 Leone Editore, Milano

Traduttori: Luigi Marfè, Luisa Sarlo

www.leoneeditore.it

FRA

Il ristorante Grillon, uno dei più affollati punti di ritrovo dei canottieri, si stava svuotando lentamente. Davanti alla porta c’era un tumulto di grida, di richiami; e i ragazzoni in maglietta bianca gesticolavano con i remi in spalla.

Le ragazze, in abiti chiari e primaverili, salivano sulle canoe, attente a non scivolare, e si sedevano sulla panca, sistemandosi le gonne, mentre il padrone dello stabilimento, un ragazzo robusto con la barba rossa, famoso per la sua forza, porgeva la mano alle fanciulle per aiutarle e teneva in equilibrio le piccole imbarcazioni.

I rematori prendevano posto a loro volta, braccia nude e petto in fuori, in posa per la sfilata davanti a un pubblico di borghesi della domenica, operai e soldati, tutti appoggiati sulla balaustra del ponte e attentissimi a quello spettacolo.

Le barche si staccavano una a una dal pontile. I rematori si spingevano in avanti, poi si raddrizzavano con un movimento regolare; e, sotto la spinta dei lunghi remi piegati, i canotti scivolavano rapidi sul fiume, si allontanavano, rimpicciolivano, sparivano infine sotto l’altro ponte, quello della ferrovia, scendendo verso la Grenouillère.

Era rimasta solo una coppia. Il giovane uomo, ancora quasi senza barba, magro, pallido in viso, teneva abbracciata la sua ragazza, una piccola bruna magra con dei movimenti da cavalletta, e i due si guardavano negli occhi di tanto in tanto.

Il padrone gridò: «Allora, signor Paul, si sbrighi». E si avvicinarono.

Di tutti i clienti del ristorante, il signor Paul era il più amato e il più rispettato. Pagava bene e regolarmente, mentre invece con gli altri bisognava insistere, quando non sparivano senza pagare. Per di più, costituiva per il locale una sorta di pubblicità vivente, perché suo padre era senatore. E quando un forestiero chiedeva «chi è allora quel giovanotto che si tiene così stretto alla sua amichetta?», qualche cliente abituale rispondeva a bassa voce, con aria di importanza e di mistero: «È Paul Baron, sa? Il figlio del senatore». E l’altro, immancabilmente, non poteva trattenersi dal dire: «Poveraccio! Si è preso una bella cotta».

La signora Grillon, una donna in gamba, esperta nel commercio, chiamava il giovanotto e la sua ragazza «i suoi due piccioncini» e sembrava intenerita da questo amore vantaggioso per il locale.

La coppia si avvicinava a piccoli passi; la barca Madeleine era pronta, ma, al momento di salirci su, i due si baciarono, cosa che fece ridere la gente affollata sul ponte. E Paul, imbracciando i remi, partì anche lui verso la Grenouillère.

Quando arrivarono, erano quasi le tre, e il caffè galleggiante straripava di gente.

L’enorme zattera, coperta da un tetto catramato sostenuto da colonne di legno, è collegata alla graziosa isola di Croissy da due passerelle, una delle quali passa in mezzo a questo stabilimento acquatico, mentre l’altra ne collega l’estremità con un isolotto minuscolo sormontato da un albero, soprannominato «Pignatta di fiori», e da quel lato raggiunge la terraferma vicino al bancone dello stabilimento balneare.

Paul ormeggiò la sua barca vicino al locale, scavalcò la ringhiera del caffè, poi, afferrando le mani della sua innamorata, la sollevò, e tutti e due si sedettero a un tavolino, faccia a faccia.

Dall’altro lato del fiume, sul pontile, si allineava una lunga fila di equipaggi. Le carrozze si alternavano con delle eleganti vetture di giovani alla moda: quelle pesanti, con la pancia enorme che schiacciava le molle, agganciate a un ronzino dal collo cadente, dalle ginocchia acciaccate; le altre svelte, slanciate su delle ruote sottili,