La società malata. L'umanesimo di Erich Fromm tra Marx e Freud
()
Info su questo ebook
La psicoanalisi di Freud viene rivista e filtrata attraverso il materialismo dialettico di Marx e il risultato sarà l'elaborazione di una psicanalisi materialistica e, quindi, di una critica su basi psicanalitiche del capitalismo e delle sue contraddizioni.
Correlato a La società malata. L'umanesimo di Erich Fromm tra Marx e Freud
Ebook correlati
Una scrittura nel transfert. Medicina Psichiatria Psicoanalisi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDonne e psicoanalisi. Volume 1. L'inconscio tra desiderio e sinthomo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Sociologia Evoluzionista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa psicologia di Freud e altri saggi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Senso della Vita nel Processo di Umanizzazione: Il Metodo Scientifico Applicato alla Condizione ed alla Natura Umana - Vol. 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIntroduzione alla psicoanalisi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPsicologia delle folle - Ipnosi di massa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa vita perfetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPensieri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPsicologia della vita amorosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCompendio di psicoanalisi e altri scritti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa filosofia sociale del pragmatismo: Un’introduzione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFreud reso semplice: Una guida per spiegare in modo semplice le scoperte di Sigmund Freud e i principi della psicologia del profondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Origine dell'Infelicità: Il Metodo Scientifico Applicato alla Condizione Umana Vol. III Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRelazioni e disagio: La consulenza sociolistica come pratica di sociologia clinica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuesto libro leggerà nella tua mente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPsicoanalisi dell'arte e della letteratura Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Wilhelm Reich (1897-1957). Un profilo biografico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDevianza e mass media Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPsicologia e metapsicologia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScimmia Nuda od Essere Felice e Realizzato: Il Metodo Scientifico Applicato alla Condizione Umana - Vol. III Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Io e l'Es. Inibizione, sintomo e angoscia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il materialismo storico e la sociologia generale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConsiderazioni attuali sulla guerra e la morte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa psicoanalisi in cinque conferenze Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSociologia e Psicologia: Un dialogo necessario per la salute e il benessere delle persone e delle comunità. La lectio magistralis di Amalio Blanco Guido Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl sogno e la sua interpretazione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Psicologia di massa del fascismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità e Introduzione alla psicoanalisi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDisagiotopia: Malessere, precarietà ed esclusione nell'era del tardo capitalismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Scienze sociali per voi
Proverbi ebraici antichi (translated) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMussolini e gli Illuminati: Da Piazza San Sepolcro al rito sacrificale di Piazzale Loreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrendila con filosofia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo Tu Noi Lucio: Le canzoni non comuni per i giorni comuni di Lucio Battisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCabalà per massoni Volume 1 - L'Albero e le Sefirot Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLife. La mia storia nella Storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniV-19 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMitologia delle piante inebrianti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalian Sword&Sorcery: La via italiana all'heroic fantasy Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI numeri sacri. Pitagorismo massonico: Compendio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSimbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViaggio nelle energie del Femminile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli Illuminati: La realtà oltre il mito Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ettore Loizzo Confessioni di un Gran Maestro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniApprendista libero muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl viaggio esoterico dell’uomo nelle lame dei Tarocchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMa chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell'incantesimo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLiberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaestro Libero Muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI segreti della massoneria in Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiavolo e demòni (un approccio storico) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Antinfluencer: contro i nuovi persuasori del nulla Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Fake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMiti, leggende e superstizioni del Medio Evo (Edizione integrale in 2 volumi) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLezioni di Mitologia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalia: un paese 1000 Maschere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'umorismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su La società malata. L'umanesimo di Erich Fromm tra Marx e Freud
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La società malata. L'umanesimo di Erich Fromm tra Marx e Freud - Paolo Lattanzi
Paolo Lattanzi
La società malata. L'umanesimo di Erich Fromm tra Marx e Freud
UUID: 06e39da4-c1db-11e4-b4dc-1ba58673771c
This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)
by Simplicissimus Book Farm
Indice
1. INTRODUZIONE. LA PSICANALISI UMANISTICA DI ERICH FROMM
2. LA CRITICA A FREUD
2.1 CRITICA METODOLOGICA
2.2 CRITICA DI ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICANALISI FREUDIANA
L’ inconscio
Il complesso di Edipo
Transfert
Narcisismo
Carattere
Il significato di infanzia
L’interpretazione dei sogni
2.3 CRITICA DELLA TEORIA FREUDIANA DELL’ISTINTO
Incongruenze e contraddizioni
Proposte critiche
2.4 GRANDEZZA E LIMITI DELLA PSICANALISI FREUDIANA
3. Il CONTRIBUTO DI MARX
3.1 LA CONCEZIONE MARXIANA DELL’UOMO. AFFINITA’ E DIVERGENZE CON LA PSICANALISI
L’uomo secondo Marx
Punti di contatto e di contrasto con la concezione freudiana dell’uomo
3.2 CARATTERE SOCIALE E INCONSCIO SOCIALE
4. PATOLOGIA SOCIALE E SITUAZIONE UMANA
4.1 UNA PATOLOGIA DELLA NORMALITA’
4.2 LA SITUAZIONE UMANA ALLA BASE DELLA PSICANALISI UMANISTICA
a. correlazione
b. trascendenza
c. radicamento
d. senso di identità
e. bisogno di orientamento e devozione
5. L’UOMO NELLA SOCIETA’ CAPITALISTICA
5.1 CAPITALISMO DEL XIX SECOLO
5.2 LA SOCIETA’ E IL CARATTERE SOCIALE NEL XX SECOLO
astrattizzazione e alienazione
conformismo gregario
il principio di non frustrazione
ragione, coscienza, religione
il lavoro
democrazia
5.3 SALUTE O ALIENAZIONE MENTALE?
6. CONCLUSIONI. PROSPETTIVE DI SALUTE
BIBLIOGRAFIA
La società malata.
L'umanesimo di Erich Fromm tra Marx e Freud
PAOLO LATTANZI
1. INTRODUZIONE. LA PSICANALISI UMANISTICA DI ERICH FROMM
Questo saggio vuole mostrare in che modo marxismo e psicanalisi vengano messi in relazione dal pensiero e dallo studio di Erich Fromm.
Egli fu uno psicanalista, sociologo e filosofo tedesco nato nel 1900 e scomparso nel 1980. Grazie al suo spiccato interesse per le scienze sociologiche, fu ammesso e divenne un illustre membro della scuola di Francoforte, approfondendo le sue ricerche assieme ad Horkheimer, Adorno e Marcuse, anche se fu l’unico psicanalista.
Nonostante i suoi svariati interessi, l’attività e la ricerca psicoterapeutica costituirono le sue principali preoccupazioni. Centrale, in tali ricerche, fu l’osservazione empirica dei fenomeni psichici:
Non c’è una sola conclusione teorica sulla psiche dell’uomo, che non si basi su un’osservazione clinica del comportamento umano fatto nel corso di questo lavoro di psicanalisi.[1]
Il suo ambito di ricerca viene definito psicanalisi umanistica
, dal momento che pone al centro l’uomo nella concretezza e nella peculiarità della propria esistenza.
La sua nozione di umanesimo si può definire secondo alcuni presupposti fondamentali: l’esistenza di una natura umana fondamentale, il fatto che tale natura, oltre ad essere definibile in termini fisiologici e biologici, è anche definibile in termini psichici e che è possibile descriverla in modo scientifico e analitico.
Freud e Marx sono proprio coloro che più di altri, secondo Fromm, sono stati in grado di descrivere questa natura e di individuarne caratteristiche fondamentali. Le loro teorie esercitarono un’enorme influenza sul pensiero di Fromm e, d’altra parte, egli li confrontò mettendo in luce aspetti comuni ed aspetti contrastanti e sottoponendo ad una sorta di revisione critica alcune loro concezioni. Da una parte Freud ebbe il grande merito di elaborare una psicanalisi scientifica in grado di comprendere forze essenziali che influenzano l’agire umano; dall’altra Marx mise in luce l’importanza della struttura economica e sociale nello sviluppo dell’uomo stesso. L’umanesimo era proprio ciò che, per Fromm, li accomunava. Freud individuò dinamiche comuni a tutti gli uomini e che determinano una struttura psichica peculiare dell’uomo in quanto tale. Marx, d’altro canto, pose al centro della sua analisi l’uomo nella sua concretezza e la realizzazione della sua piena libertà e del suo completo sviluppo.
Il marxismo è un umanesimo e il suo scopo è la completa rivelazione delle potenzialità dell’uomo; non l’uomo dedotto dalle sue idee o dalla sua coscienza ma l’uomo con le sue proprietà fisiche e psichiche, l’uomo reale che non vive nel vuoto ma in un contesto sociale, l’uomo che deve produrre per vivere.[2]
Il merito di Marx sarà proprio il fatto di porre in evidenza il ruolo dei rapporti sociali nello sviluppo umano e sarà, infatti, l’aver trascurato tale aspetto l’errore maggiore che Fromm attribuirà a Freud. Fromm, d’altra parte, rileva anche i limiti del marxismo e rimprovera a Marx di aver sottovalutato la complessità delle passioni umane e il loro ruolo nella vita dell’individuo. Il maggior difetto del marxismo sta proprio nella mancanza di una psicanalisi sociale che sia in grado di far luce sulla relazione tra rapporti sociali e dinamiche psichiche degli individui.
La famosa affermazione del Manifesto del partito comunista
secondo cui gli operai non hanno nulla da perdere se non le loro catene, contiene un profondo errore psicologico. Insieme alle loro catene essi hanno da perdere anche tutti quei bisogni e quelle soddisfazioni irrazionali che sono sorti dal momento in cui hanno cominciato a portare le loro catene.[3]
In queste parole sta il senso essenziale della psicanalisi umanistica di Fromm. Egli vuole porre in evidenza il modo in cui la società e i rapporti sociali determinino certi fenomeni psichici e valutare se tali fenomeni siano da considerarsi patologici o meno rispetto alle proprietà che caratterizzano essenzialmente l’uomo.
Solo così, infatti, è possibile per Fromm un’autentica liberazione dell’uomo e la realizzazione della sua felicità e del suo pieno sviluppo:
la malattia della civiltà non è tanto nella materiale povertà dei molti, quanto nella decadenza dello spirito della libertà e di fiducia in se stessi.[4]
Naturalmente per fare ciò è necessario fare riferimento alle teorie freudiane e allo stesso tempo sottoporle ad un’analisi critica. Freud infatti, condizionato dai suoi presupposti meccanicistici non fu capace di cogliere la decisiva importanza dei rapporti sociali nella formazione psichica dell’individuo. Fromm, da questo punto di vista, vuole formulare una psicanalisi che riconsideri i concetti e i fenomeni psicanalitici e metta in luce l’importanza dei fattori sociali nella formazione e nello sviluppo della psiche umana. Una psicanalisi che sia immediatamente sociale nel senso che sia in grado di individuare le cause sociali dei fenomeni psichici e di valutare se una società possa o meno promuovere la salute mentale e la felicità degli uomini. Vediamo ora, più in dettaglio, in che modo Fromm elabora tale psicanalisi.
Nel capitolo successivo mi occuperò della critica a Freud, di come Fromm abbia mostrato l’erroneità di alcune concezioni freudiane e di come abbia pensato di perfezionare in qualche modo tali teorie. Nel terzo capitolo metto in luce come sia importante l’analisi marxiana dell’uomo e della società nelle formulazioni principali della psicanalisi frommiana.
Nel quarto espongo le linee fondamentale della psicanalisi umanistica: la nozione di società malata e quella di natura umana.
Nel quinto analizzo la descrizione che Fromm ci dà dell’uomo nella società capitalistica. Infine, nel sesto traggo alcune conclusioni.
[1] Marx e Freud, Arnoldo Mondadori Editore S.p.a, 1989, Milano, p. 10; Ed. originale: Beyond The Chains of Illusion. My Encounter with Marx and Freud, Credo series, New York, 1962.
[2] L’umanesimo socialista, Dedalo libri, Bari, 1971, p.255; ed. originale: Socialist Humanism An international symposium, Doubleday & Company, 1965.
[3] E. Fromm, Psicanalisi della società contemporanea, Ed. Comunità, Milano, 1980, p.254; Ed. originale: The sanesociety, Rinehart and Winston, New York, 1955.
[4] E. Fromm, Marx e Freud, cit., p.174
2. LA CRITICA A FREUD
2.1 CRITICA METODOLOGICA
Pur riconoscendo l’enorme valore e l’importanza delle scoperte di Freud, Fromm muove alcune critiche alle concezioni freudiane non con lo scopo di negarle o contraddirle ma volendo fornire un’interpretazione più adeguata e obiettiva di tali scoperte. Per Fromm infatti gli errori di Freud derivano da alcuni presupposti metodologici che hanno viziato la formulazione delle sue ipotesi e teorie. Ciò tuttavia non è dovuto a una mancanza di autocritica di Freud ma alla presenza di una contraddizione di fondo in ogni nuova teoria: infatti da un lato l’autore ha qualcosa di nuovo da dire sottoponendo a critica precedenti concezioni illusorie, dall’altro lato egli deve esprimere tale nuovo concetto secondo lo spirito del suo tempo. Ogni autore che propone idee e concezioni nuove e per ciò stesso critiche nei confronti dei valori culturali del suo tempo, deve comunque fare i conti con tali valori e può esprimere tali nuovi pensieri solamente in accordo con tali valori. Ogni società ha infatti il proprio filtro sociale per il quale concetti e idee che sono nocivi allo sviluppo di tale struttura sociale sono impensabili oltre che indicibili. L’autore deve, perciò, esprimere le sue teorie utilizzando la logica e i concetti tollerati
dalla propria cultura e non può fare altrimenti dato che il filtro sociale non lo consente. Questo filtro agisce mediante le categorie logiche e linguistiche che permettono
l’espressione di taluni concetti e ne escludono altri.
Concetti che non possono passare attraverso il filtro sociale di una
data società in un dato tempo sono impensabili, oltre che, naturalmente, indicibili… Ne deriva che il pensatore creativo deve pensare nei termini della logica, degli schemi mentali, dei concetti esprimibili nella sua cultura.[1]
Nel caso di Freud due sono i fondamentali presupposti culturali che condizionano le sue scoperte: il materialismo positivista ottocentesco e la mentalità borghese e patriarcale.
Per quanto riguarda il primo aspetto Freud fu enormemente influenzato dalle teorie materialistiche dei suoi maestri, in particolare von Brucke, per cui non poteva concepire l’esistenza di forze psichiche svincolate da radici fisiologiche. Il suo proposito era svelare l’origine delle passioni umane, considerarle nel loro autentico significato come solo romanzieri, poeti e filosofi avevano fatto. Tuttavia, per farlo, egli rimase vincolato al paradigma scientifico positivista che riduceva qualsiasi spiegazione in termini quantitativi e materialistici. In questo modo egli fu guidato nella sua analisi dall’esigenza di trovare una radice materiale, quantitativa di tali passioni e quindi di spiegarle ricorrendo a fattori fisiologici. L’unico fenomeno che poteva essere in grado di collegare fenomeni psicologici a eventi fisiologici era la sessualità e perciò Freud utilizzò la sessualità come elemento cardine per comprendere e spiegare passioni e sentimenti. Essa divenne