Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Come un puzzle
Come un puzzle
Come un puzzle
E-book72 pagine50 minuti

Come un puzzle

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Una brutta avventura. Un’aggressione di notte ad opera di una sconosciuta, aprono per Claudia un mondo nascosto fatto di dolore e vergogna. Sarà un giro di boa per la sua vita e per la sua famiglia. Da questa grande sofferenza, nasce una grande realizzazione e una grande gioia. E’ questo il senso della vita.
LinguaItaliano
Data di uscita29 set 2012
ISBN9788862596817
Come un puzzle

Correlato a Come un puzzle

Ebook correlati

Narrativa generale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Come un puzzle

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Come un puzzle - Anna Vallarino

    mondo.

    1

    Quella sera Claudia era sola in casa. Non era una situazione frequente. Sua madre aveva verso di lei un atteggiamento molto protettivo, anche se lei aveva già ventiquattro anni, era diplomata, impiegata in un grande azienda e lo stipendio che percepiva avrebbe potuto renderla autonoma economicamente.

    Claudia apprezzava il comportamento di sua madre. La sua protezione la rendeva un po' infantile, ma a Claudia andava bene così.

    Rosa aveva educato la figlia a non dare troppa confidenza agli uomini e Claudia pensava che questa fosse una cosa molto positiva. D'altra parte quello che si sentiva e si vedeva alla televisione, sembrava avvalorare la visione della vita che sua madre le aveva trasmesso.

    Non aveva però molta confidenza con lei, per parlarle di tutto. Anche sua madre non parlava molto con lei del suo passato. Il loro scambio di opinioni si riferiva quasi soltanto alle cose pratiche; allo studio, al lavoro. Per tutto il resto c'era come un muro invisibile tra loro.

    Spesso fantasticava su quale sarebbe stato il suo futuro. Le piaceva pensare che un giorno o l'altro sarebbe apparso il suo Principe Azzurro che, come nelle favole, l'avrebbe portata nel suo castello e amata per tutta la vita.

    Questo non le impediva di essere con i piedi per terra nel suo comportamento abituale. Era stata una brava studente ed ora era un'ottima segretaria, precisa ed attenta.

    Da una sola persona si sentiva ascoltata e compresa; Luciana, un'amica dai tempi della scuola superiore.

    Quando lei aveva tredici anni, Luciana stava preparandosi alla maturità. Nella scuola privata che frequentavano, Luciana era considerata come una sorella maggiore da quasi tutte le allieve. Era certamente più matura della sua età.

    Claudia pensò che l'assenza di sua madre era la condizione giusta per poter parlare liberamente all'amica di un problema che da qualche tempo l'assillava.

    Sollevò la cornetta due volte prima di decidersi a comporre il numero di Luciana poi, parlando a bassa voce, come se avesse paura che qualcuno potesse sentirla, disse-Spero di non disturbarti a quest'ora ma ho assolutamente bisogno di un consiglio, mia madre è fuori stasera, posso parlarti?

    Le tremava un po' la voce, non era abituata a parlare dei suoi intimi pensieri.

    Un minuto di silenzio, poi Luciana la invitò- Se vuoi puoi venire da me, ceniamo insieme e intanto mi racconti-.

    Claudia fu tentata di rifiutare, ma quella era l'unica occasione che aveva di uscire di sera senza giustificarsi. Sua madre era stata chiamata dalla sorella, che aveva preso una brutta influenza e voleva compagnia per quella notte.

    Luciana abitava verso la periferia. Claudia sapeva che davanti al caseggiato c'era un ampio parcheggio scoperto. Non le piaceva uscire da sola di notte, ma non avrebbe dovuto fare molta strada a piedi. Non c'era motivo di aver paura.

    Si mise il capotto, una calda sciarpa di lana morbida e uscì di corsa. La sua auto era nel posteggio sotto casa.

    La distanza tra la sua abitazione e quella di Luciana era di pochi chilometri, ma la strada non le era mai sembrata così lunga. Era agitata.

    Nel posteggio vicino al caseggiato, molte macchine e nessuna persona, ma era molto illuminato.

    Suonò al citofono e Luciana aprì subito il portone. Claudia tirò un respiro di sollievo.

    Da quando era incominciata la storia con Armando, il suo capoufficio, viveva in uno stato di continua tensione.

    Armando era un uomo attraente, affabile e sicuro ma, a suo parere, aveva un modo di rapportarsi con lei che assomigliava molto ad un corteggiamento.

    Sottolineava spesso con ammirazione il suo buon gusto nel vestire, le cedeva il passo entrando nell'ascensore. Qualche volta le aveva fatto trovare sulla scrivania, un fiore colto nel giardino del condominio dove si trovava l'ufficio. A volte, passandole vicino, lodava il suo discreto profumo. Anche lui usava un ottimo profumo.

    Se si trovavano insieme al bar, le offriva il caffè. Una volta l'aveva anche invitata a pranzo. Lei aveva rifiutato con gentilezza. Armando era sposato.

    A Claudia pareva che da allora le sue attenzioni fossero diventate più frequenti e invadenti.

    Spesso le chiedeva di fermarsi in ufficio oltre l'orario, con la motivazione che c'erano alcune pratiche da evadere con urgenza.

    Qualche volta le aveva chiesto se avesse un fidanzato o se lo avesse avuto, posandole una mano sulla spalla in modo troppo confidenziale.

    In quei casi Claudia si sentiva contrariata, rispondeva a monosillabi

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1