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Chiamata d'amore per Hannah -Romanzo erotico-
Chiamata d'amore per Hannah -Romanzo erotico-
Chiamata d'amore per Hannah -Romanzo erotico-
E-book44 pagine33 minuti

Chiamata d'amore per Hannah -Romanzo erotico-

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Trama:

Hannah è una donna d'affari di successo che sta scalando velocemente la gerarchia dell'azienda per cui lavora grazie alle sue idee innovative e alle sue capacità. C'è solo una cosa che la distrae dal suo obiettivo: la sua controparte della East Coast, che è l'uomo più sexy che abbia mai sentito. Sì, sentito, perché essendo così lontani, l'unico contatto che hanno avuto finora è stato al telefono. Finché durante una conferenza, Hannah e Andy si incontrano per la prima volta e volano scintille. Lui è così sexy anche dal vivo oltre che al telefono, e Hannah non riesce a tenere la testa attorno quando è accanto a lui. Per il bene della sanità mentale, e della sua lussuria, qualcosa di drastico dev'essere fatto.

“Chiamata d'amore per Hannah” è un romanzo erotico di circa 9500 parole.

LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2015
ISBN9781507127643
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    Anteprima del libro

    Chiamata d'amore per Hannah -Romanzo erotico- - Katia Jordan

    Hannah stava disimballando in ufficio la sua ultima cornice quando uno squillo stridulo risuonò nell’aria. Si guardò intorno, e le ci volle un minuto per rendersi conto che si trattava del suo telefono. Considerando che il capo glielo aveva consegnato da appena un’ora, si perdonò per non averlo capito.

    Afferrò il cellulare, elegante e nuovissimo, e rispose alla chiamata, chiedendosi chi potesse essere a quell'ora. 

    «Pronto?»

    «Salve, parlo con Hannah Greer?» La voce dall'altra parte della linea era profonda e incredibilmente dolce. Hannah quasi cadde dalla sedia dell'ufficio, tanto fu forte l’effetto su di lei.  Era una voce davvero fantastica. Nel sentirlo scandire il suo cognome, Hannah aveva incrociato le gambe, godendosi la sensazione che quella maggiore pressione le suscitava. Le mutandine di seta nere che portava sotto la sottoveste  premevano fredde e morbide su di lei, che al suono di quelle sole quattro parole era già calda e bagnata all’inverosimile.

    «Sì, sono... sono io.» era riuscita a balbettare Hannah quando si rese conto che forse avrebbe dovuto dire qualcosa a quell’estraneo dalla voce angelica.

    «Ciao Hannah.» Stavolta aveva scandito il suo nome, e per un secondo Hannah immaginò che lui sapesse quale effetto ciò suscitasse in lei, un pensiero che la eccitò ulteriormente.  «Sono Andy Pierce, Responsabile Vendite e Marketing della sede di New York. Come ti trovi qui?»

    «Alla grande...» la fine della sua frase le venne in mente in forma di domanda.  Come si trovava? Comunque lui volesse, era quella la sua risposta.

    «Fantastico, sono felice di sentirtelo dire. Ascolta, ho chiamato soprattutto per presentarmi. Collaboro molto con voi, o almeno l’ho fatto con il tuo predecessore, in alcune campagne, forse anche più di quelle che avete fatto a Cincinnati. Ho visto un po' del lavoro che hai fatto in passato e non vedo l'ora di progettare un po' di cose insieme a te.» Dio, che voce meravigliosa! Si limitava ad ascoltare il tono che saliva e scendeva a ogni nuova parola, senza riuscire a coglierne il senso, ma gustandone l’ascolto nell’insieme. Ci fu un'altra pausa terribilmente imbarazzante.

    «Sì, grazie. Perfetto. Ascolta, ora ho da fare, ma è stato bello parlare con te.»

    «Anche per me, e spero di risentirci presto.»

    «Ok, ciao.»

    «Ciao.» Un click e riagganciò. Hannah picchiò ripetutamente la testa sul telefono, non riuscendo a credere di essere stata davvero così idiota. Di certo era stata più eloquente al liceo, quando parlava al telefono con ragazzi che considerava i suoi amori eterni. Doveva essergli sembrata scostante e persino un po' stupida; Dio, pensò, probabilmente non avrebbe chiamato più.

    Ovviamente si sbagliava: la chiamò proprio il giorno dopo per parlare di alcuni fatturati realizzati la settimana precedente. Quella volta riuscì a dimostrare almeno un minimo di competenza, e la chiamata successiva andò ancora meglio. Quell’uomo, senza volerlo in alcun modo, stava minando

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