Lucifero Oltre i confini di un dio.

Di Alessandro Falzani

Hell Kaiser Vol 4

Volume finale.

La minaccia dormiente svela il suo volto. Il sottile gioco di inganni portato alla luce. Negl'inferi, la più colossale delle battaglie incombe, la resa finale è alle porte. Le forze più mistiche e poderose sono chiamate alla lotta, esse, sopite per millenni nell'oscurità ora tornano alla luce e sono ago della bilancia, nella lotta tra la vita e la fine di tutto.

• Lingua: Italiano
• Editore: Alessandro Falzani
• Data di uscita: 4 gen 2016
• ISBN: 9781311607034

Anteprima del libro

Altre opere dell'autore:

Hell Kaiser saga Vol 1-Lorian, l'alleanza dei caduti

Hell Kaiser saga Vol 2-Baal, l'apocalisse di Salomone

Hell Kaiser saga Vol 3-Astaroth, genesi delle ombre

Glenvion Saga Vol 1-La Matrice

Glenvion Saga Vol 2-La Prigione di Sefrin

Glenvion Saga Vol 3-L'ultimo Custode

Glenvion Saga-La Trilogia

Pactum Sigilli

Memoria (racconto breve)

Copyright text 2016 Alessandro Falzani

Copyright cover illustration 2016 Alessandro Falzani

All rights reserved.

Dedicato a chiunque mi abbia rivolto uno sguardo, degnato di minima attenzione e pensato che valesse la pena leggermi. A tutti coloro che mi hanno spinto a continuare, a tutti coloro che mi hanno consigliato e recensito, a chi, addirittura, mi ha ringraziato, perché ho regalato una piccola emozione.

Alessandro Falzani

LUCIFERO

OLTRE I CONFINI DI UN DIO

Hell Kaiser Vol 4

Alessandro Falzani

Le sagome dei tre demoni ombra erano lì in piedi, inermi e prive di vita, le profonde fosse di oscurità nelle orbite avevano sostituito il riverbero colorato che le caratterizzava, il mezzo sorriso canzonatorio si incastonava nei volti scarni e spigolosi, la loro eterna sfrontatezza traspariva anche senza parole, anche adesso, che si erano abbandonati a lei. Dalia sentì gravare sulle spalle un peso diverso, comprese che le tre ombre si fidavano di lei, più di quanto facessero con Lorian; aveva l'arduo compito di entrare nelle loro menti, rischiando di rimanere soggiogata da un potere illimitato e sconosciuto e cosa ancor più gravosa, doveva insegnare loro cosa significasse amare. Non faceva altro che interrogarsi, martellarsi la mente con la solita domanda, torturarsi quasi, perché per lei di questo si trattava: un'atroce tortura. Da lei dipendeva l'apertura di quello scrigno altrimenti inscrutabile e alla fine, da lei sarebbe dipesa la vita del figlio.

Volse lo sguardo al marito, alle sue spalle.

«Cosa ci sarà lì dentro di così importante e potente?»

«Nulla di particolare, Dalia. Credo si tratti di gocce di sangue delle ombre. Una goccia per ognuno di loro, forse le prime, quelle che hanno dato inizio a ciascuna delle loro vite, anzi, credo siano le prime in assoluto, lasciate cadere sulla superficie dello scrigno al momento della loro creazione. Tuttavia, ignoro in che modo questo possa esserci utile.»

Dalia si strinse nelle spalle, fissò l'antico oggetto, rispose.

«Perché Lucifero ha limitato i poteri dei demoni ombra, suoi figli? Cosa aveva in mente? In fin dei conti, perché li ha creati se poi ne aveva paura?»

Lorian esitò nel rispondere, sciogliendo per un istante lo sguardo con lei.

«Dalia, comprendo i tuoi timori e sai che sono anche i miei, ma non ho risposte a queste domande. Tutto quello che so è che Lucifero tiene in modo particolare a loro; io credo che li abbia generati perché solo. Non escludo che in principio sentisse il bisogno di qualcosa di suo o di qualcuno e dal suo sangue potrebbe averli generati; tuttavia deve aver diviso i suoi poteri in quattro parti al fine di impedire che si concentrassero in un unico corpo che un giorno avrebbe potuto rivoltarsi contro, in quel caso sarebbe stato impossibile da fermare e da distruggere. Questo scrigno deve essere una precauzione, una sorta di sigillo alla reale forza delle ombre, forse l'unica vera minaccia che Lucifero teme.»

«In effetti... se così fosse... potrebbe trattarsi di, di lui stesso.»

Lorian la fissò negli occhi carezzandole appena la guancia.

«Questo è quello che temo. Non so in che modo, ma se le quattro ombre potessero aprire quello scrigno completamente, allora il sigillo posto da Lucifero dovrebbe svanire e questo concederebbe loro davvero una potenza... smisurata. Lucifero avrebbe di fronte se stesso e questa, credo sia sempre stata la sua preoccupazione più grande. Ma non temere Dalia, tu ora sei l'unica che può fare qualcosa per loro e per nostro figlio.»

«Devo entrare nella loro mente e...»

«Lo so. Non sarà facile e purtroppo io non posso essere lì con te, questa è una cosa che devi fare da sola; l'amore è un sentimento talmente complesso che solo una donna può spiegarlo nel migliore dei modi e tu sei la donna più coraggiosa e forte che sia mai esistita...»

Dalia lasciò sfuggire un'innocente lacrima, essa brillò sul volto cinereo e cadde sul pollice del marito che lentamente levigava le sue gote.

«Va Dalia, per nostro figlio. Io sarò qui ad aspettarti...»

Dalia serrò le labbra, prese le mani del marito, trattenne coraggiosamente il pianto.

«Aspettami amore mio, supereremo anche questo», gli disse, mentre le loro labbra si sfiorarono appena. Lorian ebbe solo il tempo di percepire il sinuoso movimento della carne sulla bocca, respirò il suo profumo così intenso ed aprì gli occhi: lei non c'era più.

La dolcezza abbandonò il volto del dio demone, l'iride brillò e i canini da tempo sopiti riaffiorarono alla luce degli inferi, le larghe narici aspirarono e rigettarono aria rossa con violenza, le mani si chiusero stringendo fortemente il vuoto. Si voltò lentamente, mentre la terra sotto i suoi piedi iniziava a tremare.

«Rimarrai nascosto ancora a lungo? Codardo!!», ruggì il dio demone.

Nello spazio vicino a Lorian si delineò una fessura nera e sottile e da essa una mano candida e liscia emerse, poi l'altra, infine il volto di tale figura si scontrò con l'antica luce degli inferi, che da tanto aveva abbandonato, e gli rispose.

«Comprendo la tua ostilità amico mio e ne sono dispiaciuto, così come mi dispiace di non aver potuto rivedere la coraggiosa Dalia. Il tuo è un gesto misericordioso; così le impedisci di assistere alla fine della nostra amicizia, ma anche della tua vita, Lorian.»

L'altro serrò i pugni, ora che anche il timbro della voce costituiva conferma ai sospetti che da anni celava nella mente, senza il minimo stupore sostenne il suo sguardo, avanzando verso l'antico angelo caduto.

«Perché Lucifero, voglio sapere perché hai ordito tutto ciò. Hai ingannato me, mia moglie e tutti i demoni e gli angeli che al tuo volere si erano votati. Dimmi perché!? Così tanto tempo, ti ho seguito per così tanto...»

Il tono del dio era triste e rabbioso, penetrava la coltre oscura di malvagità che permeava