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Gli orfani di Ana-j
Gli orfani di Ana-j
Gli orfani di Ana-j
E-book73 pagine38 minuti

Gli orfani di Ana-j

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Info su questo ebook

RACCONTO LUNGO (28 pagine) - FANTASCIENZA - Ottantadue bambini superstiti, mutilati e privi di organi vitali, non hanno alcuna possibilità di salvezza. Nella nave però vi è anche un grande carico di Chew-9: gli effetti della droga vanno ben oltre l'immaginabile...

Continua la saga di "Chew-9", inventata da Franco Forte. In questo racconto, scritto da Diego Lama, conosciamo la storia di Rina, una bambina a cui hanno tagliato le orecchie, e di Toio, suo fratello senza più un occhio. Essi, assieme ad altri ottantadue bambini, sono orfani di Ana–j, la dea non nata. Il culto è diffuso su oltre quaranta pianeti e prevede mutilazioni, scarnificazioni e digiuno. Ogni mese centinaia di orfani sono inviati alla sede della Fondazione per completare il loro ciclo vitale. Ma l'astronave che li sta portando a destinazione è costretta ad atterrare su un pianeta ostile. Gli ottantadue bambini superstiti, mutilati e privi di organi vitali, non hanno alcuna possibilità di salvezza. Nella nave però vi è anche un grande carico di Chew-9, la droga del benessere, che gli orfani cominciano a prendere nel tentativo di abbreviare le proprie sofferenze. Gli effetti della droga vanno ben oltre l'immaginabile.

Diego Lama è architetto, autore di libri di architettura, giornalista pubblicista e direttore di una rivista di design e arredamento. Socio fondatore dell'associazione Made In Earth che realizza progetti per il terzo mondo, scrive e disegna per giornali e riviste.
LinguaItaliano
Data di uscita11 mar 2014
ISBN9788867752348
Gli orfani di Ana-j

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    Anteprima del libro

    Gli orfani di Ana-j - Diego Lama

    a cura di Franco Forte

    Gli orfani di Ana-j

    di Diego Lama

    1.0 marzo 2014

    ISBN versione ePub: 9788867752348

    © 2014 Diego Lama

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 marzo 2014

    Font Quattrocento Sans by Pablo Impallari, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Diego Lama

    Gli orfani di Ana-j

    Premessa

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Postfazione. CHEW-9 La droga del benessere

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Diego Lama

    Diego Lama è architetto, autore di libri di architettura, giornalista pubblicista e direttore di una rivista di design e arredamento. Socio fondatore dell’associazione Made In Earth che realizza progetti per il terzo mondo, scrive e disegna per giornali e riviste.

    Dello stesso autore

    Diego Lama, Il cacciatore The Tube Exposed ISBN: 9788867751235

    Premessa

    Il Chew-9, la droga del benessere, è la sostanza più preziosa della galassia. Un potente allucinogeno in grado di sconvolgere la vita degli esseri umani, capace di fare interagire l’immaginazione con la realtà, manipolando la materia per ottenere effetti sconvolgenti. Una droga che solo i ricchi e i potenti possono permettersi. A costo di annientare intere civiltà…

    1

    Il bambino senza occhio guardò la bambina senza orecchio.

    – Hai sentito, Rina?

    – Sì, era un'esplosione.

    – Dove?

    – Che ne so, stupido. Non sono un pilota di navi.

    – Stupida sei tu – mormorò il bambino continuando a disegnare. – Ti odio, Rina.

    – Ti odio anch'io,Toio.

    Ci fu un’altra esplosione, più lieve, e poi una serie di piccoli scoppi che si esaurirono nel giro di pochi secondi tra le pareti di metallo.

    – Bum! – disse Toio.

    – Sta’ zitto, basta!

    I due bambini continuarono a disegnare muovendo le dita nell’aria, chiusi nella loro cabina senza finestre. Il soffitto luminoso iniziò a lampeggiare e a tingersi di arancio. Il piccolo robot di servizio nella cuccetta prese a girare come una trottola nel poco spazio disponibile, finché Toio gli diede un calcio, facendolo ruzzolare sotto il letto.

    – Lascialo stare. – Rina scosse la testa. – Devi avere rispetto.

    – Non è una cosa viva.

    – Perché, noi siamo una cosa viva?

    – Più vivi di quel robot.

    – Stupido, non capisci niente.

    Rina stava colorando di rosso quattro fiori appena disegnati nell’aria. Sembravano fatti di carne: erano irrorati da vene viola e avevano petali doppi e lucidi come fette di filetto.

    Toio stava animando il disegno di un drago che sembrava di cartapesta. Si chiamava Godzilla, lo aveva scoperto guardando vecchi film nell’archivio della nave: era il suo mostro preferito.

    – Ti piace?

    Godzilla si stava avventando con le fauci spalancate contro uno strano essere gigante che non aveva ancora una forma precisa.

    – No.

    Sentirono il rumore della sirena sul ponte principale. Le luci della cabina si accesero tutte assieme. Il robot di servizio riuscì

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