Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Non ci sto dentro
Non ci sto dentro
Non ci sto dentro
E-book245 pagine3 ore

Non ci sto dentro

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Perché leggere questo libro?

Per sentirsi più normali di quanto vogliano farci credere.
Per vedere se esistano soluzioni ai problemi esistenziali più grandi.
Per essere più lucidi nei ragionamenti.
Per essere più forti nella vita.
Per poter crescere individualmente.
Per imparare dal pessimismo.
Per leggere cose strane, interessanti e divertenti.
Per aver delle chiavi di visione delle cose più efficaci.
Per stare semplicemente un pochino meglio.
Perché in fondo è una lunga chiacchierata.
Per poter urlare un po’ liberamente insieme a me.
e altro ancora...

Cosa vuol dire non starci dentro?

Non arrivare mai a capire se stessi.
Esser spesso o sempre in tensione con l’altro sesso.
Non riuscire a essere quello che vorremmo essere.
Non capire con chiarezza come si muove realmente il mondo.
Essere delusi dalle relazioni familiari e di coppia.
Difficoltà a prendere decisioni più o meno importanti.
Paura dei cambiamenti.
Non sapere mai cosa è giusto.
Terrore di fare scelte definitive.
Chiedersi spesso che cosa stiamo a fare al mondo.
Non capire quale sia il nostro vero scopo nella vita.
Temere il futuro, essere infastiditi dal presente e ossessionati dal passato.
Irrequietezza, ansia, stress, insonnia, apatia, noia, malinconia.
Non essere mai contenti e soddisfatti.
E tante altre cose ancora… Buona lettura
LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2015
ISBN9788892516236
Non ci sto dentro

Correlato a Non ci sto dentro

Ebook correlati

Salute mentale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Non ci sto dentro

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Non ci sto dentro - Fabio Bergomi

    Autoprodotto

    Prima edizione: 2005

    Ristampa: 2015

    "

    La durata della vita umana

    non è che un punto

    e la sostanza è un flusso,

    e nebulose ne sono le percezioni,

    e la composizione del corpo è corruttibile, e l’anima è un turbine,

    e la fortuna imperscrutabile,

    e la fama cosa insensata…

    E dunque, cosa c’è

    che possa guidare un uomo?

    Marco Aurelio

    "

    PREMESSA

    Per chi sta per leggere questo capolavoro… solo alcune puntualizzazioni.

    Questo libro non appartiene a nessuna possibile classificazione ed è una bomba per come affronta gli argomenti.

    È meraviglioso perché in mezzo a tanta spazzatura che si trova in giro è un inno alla vera libertà di stampa.

    È un libro vero in tutti i sensi.

    Per questo motivo è uno scritto spesso provocatorio e non politicamente corretto.

    Ma c’è un motivo a tutto questo…

    Il libro va letto riga per riga sino alla fine ed è tutto un crescendo… ma ripeto: va letto riga per riga.

    E soprattutto va giudicato dopo averlo finito e non prima.

    Questo testo non è nient’altro che una chiacchierata fra me e me e fra me e voi che in questo caso farete da ascoltatori spero non indifferenti; è come se vi stessi personalmente raccontando un bel po’ di cose dopo una bella cena, sopra la panchina di un parco o su una spiaggia.

    In questo libro si parla veramente di tutto.

    Ho cercato di toccare tutti gli argomenti possibili.

    Solo quelli interessanti ovviamente.

    Durante la lettura si troveranno quindi pensieri su svariate cose.

    L’unico argomento che è stato trattato in maniera più estesa degli altri riguarda il rapporto amoroso e sessuale tra uomini e donne, che occupa parecchie pagine a metà circa del libro.

    Per il resto non vi anticipo nient’altro su come si sviluppa il testo dall’inizio alla fine, ne intendo mettere un indice.

    È una sorpresa...

    Non c’è alcuna introduzione prima dell’inizio del libro se non queste poche righe.

    Potete però trovare svariate informazioni alla fine del testo (note dell’autore). C’è scritto chi sono, troverete altri modi in cui avrei voluto intitolare il libro e ci sono le spiegazioni dello stile grammaticale e sintattico scelti per questo scritto. Sono presenti, inoltre, alcune doverose precisazioni sul perché il libro è stato fatto e sulle scelte attuate nel campo dei temi trattati e della forma. Infine, ci sono i motivi sul perché bisognerebbe leggerlo, a chi è destinato e a chi può giovare questa lettura e su cosa vuol dire non starci dentro…

    Non ho messo qui queste informazioni ma alla fine del libro perché ognuno possa, senza obblighi, decidere se leggerle prima dopo o anche durante la lettura del testo. Scegliete voi.

    Buona lettura e grazie per aver comprato questo libro e averci dedicato del tempo.

    Credo rimarrete soddisfatti.

    DEDICHE SINCERE

    Questo libro è dedicato a me, a me e ancora a me; e al mio innato dolore d’esserci.

    Alle persone geniali e uniche come Carmelo Bene.

    Alle persone per bene e coraggiose come Zdenek Zeman.

    Alle persone riflessive ed esploratrici come Beppe Grillo.

    Alle persone fortunate e disgraziate come Diego Armando Maradona il cui dolore, al di là di tutti i facili giudizi, è stato sempre messo in vetrina.

    A tutte le persone che fanno del volontariato una costante della loro vita; anche questo libro, in un certo senso, è un atto di volontariato.

    Alle persone in fase di stallo ma che covano dentro un positivo senso di riscossa.

    Le dediche vanno inoltre a chi mi ha aiutato nel lavoro di battitura e correzione del testo.

    A chi mi ha aiutato e mi aiuterà nella divulgazione di questo scritto.

    A chi mi ha sostenuto e mi sosterrà in tutti quei lavori oscuri e impegnativi che la stesura di un testo comporta.

    E cioè a Chiara Nannolo, sempre precisa, utile e mai invasiva.

    Ad Eva Massari, che per prima ha creduto nel possibile successo di questo libro e che mi ha supportato con i suoi competenti consigli e in tutte le parti tecniche e burocratiche.

    Infine a mio fratello Stefano e a tutto floorfour Studio, per l’elevata competenza in materia di comunicazione, creatività e web.

    Grazie!

    Il libro è infine dedicato al Signore, se esiste, o semplicemente al caso, che, nonostante mille difficoltà, è stato, in questi ultimi anni, benevolo con me e mi ha permesso di portare a termine questo progetto a cui tenevo molto.

    Fabio

    EPILOGO

    Lo so è strano iniziare un libro con l’epilogo (fine...) ma lo devo fare.

    La prima edizione di NCSD fu stampata nel lontano 2005 e concepita anni prima. Nel 2015 ho deciso di ridistribuirla... e ora mi vien da dire: ma quante ne ho azzeccate?

    Dissi per primo in Italia che Grillo sarebbe diventato un politico con enorme seguito, parlai del crollo economico e della crisi dei valori.

    Senza contare che sui problemi di coppia ho raccontato tutte le difficoltà che oggi si sono paventante.

    Senza contare il fallimento dell’integrazione e la discussione su un Dio presente/assente.

    Le ho azzeccate tutte...Purtroppo.

    Chi 10 anni fa mi dava del depresso oggi mi chiede che fare e come cavarsela in questo mondo dove ho realizzato che nessuno ci sta dentro.

    Cosa bisogna fare per starci dentro?

    Intanto leggetevi questo NCSD che è un fenomenale ritorno al futuro, dopo di che...che dire...mi toccherà scrivere il seguito...tipo...

    NON CI STO DENTRO 2.

    NON CI STO DENTRO, il seguito.

    NON CI STO DENTRO 2015.

    COME STARCI DENTRO, QUANDO NON CI STAI DENTRO.

    NON CI STO (ANCORA) DENTRO dieci anni dopo. 2015.

    Suggeritemi voi il titolo, intanto io comincio a scrivere e prometto che qualche soluzione questa volta ve la darò... forse.

    Comunque il primo NCSD ha avuto un discreto successo e oggi trovo le sue tematiche più che mai attuali. Spero possa ancora essere d’aiuto a chi non ci sta dentro.

    Molte cose sono cambiate e il mondo, se possibile, fa ancora più schifo.

    I ricchi sono ancora più ricchi, i poveri sono ancora più poveri e viviamo non più in una Repubblica Democratica ma in un regime Bancocratico nel colpevole silenzio dei media e dei politici.

    Pochi se ne sono realmente resi conto ma siamo diventati schiavi con l’illusione di essere persone libere. Che tristezza.

    Insomma se qualcosa è cambiato...è cambiato solo in peggio.

    Alcuni personaggi citati nel libro ci hanno lasciato, alcuni programmi televisivi menzionati sono spariti, mentre altri reggono ancora alla grande, per la gioia delle menti vuote.

    Sono passati più di dieci anni e molte cose sono cambiate anche nella mia vita, alcune in meglio e altre forse in peggio.

    Ora ho una moglie e una meravigliosa figlia.

    Ma ancora non ci sto dentro.

    Faccio ancora fatica a vivere...ma forse uno scopo l’ho trovato.

    Ho scritto un secondo libro: FIGA... L’AMORE! che è davvero diverso da qualsiasi altro. Un libro schietto, crudo, divertente e irriverente.

    Che vi piaccia o meno NCSD (ma è impossibile che non piaccia), vi invito a leggerlo perché è davvero diverso dagli altri, in tutti i sensi.

    Vi aspetto sul mio sito www.fabiobergomi.it per maggiori informazioni o sul sito www.amazon.it per leggerne un estratto ma anche sulle principali piattaforme web per e-book.

    E proprio su Amazon nella categoria sociologia, è stato per diverso tempo primo in classifica!

    Vorrà pur dire qualcosa, cazzo!!! Vi aspetto.

    Grazie ancora, Fabio

    Che noia!

    Ma chi ha detto che il mondo è bello perché è vario?

    Sicuramente l’avrà detto uno sporco ottimista.

    Poi queste credenze stupide e prive di analisi circolano per anni nelle società.

    E alla fine sono preda delle multinazionali che con il loro potere mediatico le ingigantiscono ancor di più.

    Così la gente ci crede.

    C’è una pubblicità che dice che l’ottimismo è il profumo della vita…

    Ma crepa!

    Siamo nel 2005.

    Nonostante queste corpose dosi di pensiero positivo il mondo va a rotoli.

    E io pure.

    Non trovo un senso a niente.

    Anche Vasco lo canta in una canzone recente.

    Anche il Vasco è un tipo strano…

    È diventato dubbioso, insicuro, disilluso e con un gran bisogno di avere delle risposte.

    Almeno così sembra dalle sue ultime canzoni.

    Altro che vita spericolata…

    E anche il cinema è irrequieto.

    Nove pellicole su dieci parlano di relazioni traballanti e di sesso.

    E ogni film propone una soluzione.

    Poverini…

    Anche i libri denunciano una società spenta, priva di valori e timorosa del futuro.

    E allora dov’è tutto questo entusiasmo?

    Odio l’entusiasmo.

    Io non sono mai stato un allegrone convinto.

    Mai!

    Spesso ironico e allegro.

    Ma sempre dubbioso…

    E facevo bene…

    Ora che comprendo molte più cose ho la certezza che facevo molto bene a pensar male.

    Il mondo non è bello perché non è vario per niente!

    È tutto uguale: monotono e ripetitivo.

    Ma io non mi sento un vivente comatoso.

    Sono incazzato di brutto.

    E reagisco.

    Voglio capire e far capire che bisogna pensare.

    E urlo per strada quando incontro gli zombi che popolano questa terra.

    Vorrei solo che la gente riflettesse di più e facesse meno cose.

    E invece il mondo è dei dinamici.

    Purtroppo.

    E gli statici sono fregati.

    Perché o stanno al passo col ritmo imposto dai dinamici o sono tagliati fuori.

    Che palle!

    Io veramente non ci sto dentro.

    È uno stato mentale e fisico.

    Sono impotente senza un valido obiettivo per cui esistere.

    Faccio fatica ad andare avanti senza avere uno scopo.

    Solo che anche cercare uno scopo non è facile.

    Moltissima gente dice che ci sono un sacco di buoni motivi per vivere.

    La famiglia, il lavoro, l’amicizia e l’amore…

    Soprattutto l’amore.

    Le donne…

    Il sesso…

    La passione…

    E questi sarebbero dei buoni motivi per vivere?

    Magari!

    E se non fosse così?

    E se anche queste fossero trappole?

    E se avessero ragione i pessimisti?

    Che poi sono i più realisti…

    E se un domani non troppo lontano il mondo fosse veramente sull’orlo di una crisi di nervi catastrofica?

    E se fosse tutto veramente una presa per il culo?

    A cominciare dall’amore…

    Appunto.

    Amore in greco mi sembra significhi assenza di morte.

    Nel senso che quando uno s’innamora non sente il dolore inteso come mal di vivere.

    Sente meno il peso di molte cose.

    Infatti col vero innamoramento ci si proietta in uno stato mentale e fisico di benessere.

    Allora l’amore potrebbe essere un ottimo obiettivo…

    Non lo so.

    Quando uno è giovane s’illude e pensa che l’amore risolva tutto.

    Invece è solo un’altra delle tante prese in giro.

    Prima o poi arriva la disillusione.

    Ti accorgi che una donna non ti risolve la vita.

    Anzi… te la complica.

    Si aggiunge un problema al problema.

    Io mi sono innamorato quando ero più giovane e non era male.

    Oddio.

    Bonaga, il filosofo che stava con Alba Parietti, ha scritto un libricino bellissimo sulla sofferenza amorosa.

    In effetti chi è innamorato vive sempre sulla lama di un rasoio.

    Se una persona è veramente persa e innamorata basta uno sguardo strano sul viso della sua amata che gli piomba il mondo addosso.

    E soffri.

    E anche tanto. E non è bello.

    Poi quando cresci non te ne frega più un cazzo.

    Tanto la donna non è una soluzione a niente.

    Se io fossi sicuro di avere la salute e i soldi per il resto della mia vita non avrei mai una donna fissa vicino.

    Non riesco.

    Faccio già fatica a sopportare me stesso, figuriamoci ad avere sempre di fianco un altro essere umano.

    Spesso fidanzarsi e convivere nasconde solo una gran paura di star soli.

    Altro che amore eterno e cazzate varie.

    È solo fifa.

    Il problema è che il futuro non lo conosciamo e ci fa paura.

    E allora sforniamo convivenze fasulle basate sulla paura di non reggere da soli il mondo.

    In effetti star soli non è proprio il massimo…ma anche in due…boh!

    Non so cos’è peggio.

    Perché la solitudine è triste, ma la solitudine accompagnata è terrificante...

    La verità è che la vita è un lungo cammino solitario e prima ci si abitua e meglio è.

    Mi sa che le uniche coppie che possono durare a lungo sono quelle in cui gli individui sono già formati singolarmente a livello emotivo e comportamentale.

    E che poi si mettono insieme.

    Che poi anche parlare dell’amore…

    Mi sento un coglione a parlarne...

    Le donne non sono un argomento diceva un tipo con cui parlavo spesso...

    Eppure…

    Parlare dell’amore è anche pericoloso perché non sai mai dove finisce il discorso.

    Mi fanno ridere, ad esempio, quelli che dicono che Dio lo si può vivere e vedere attraverso la bellezza della donna.

    Mi basterebbe sapere con certezza che Dio esista veramente.

    Poi le donne diventerebbero veramente l’ultimo dei problemi.

    Ma che io possa vedere il divino in una donna questo è veramente ridicolo.

    A parte che se un giorno io avessi la matematica sicurezza che Dio c’è m’innamorerei di Dio.

    Cioè di un essere superiore.

    E non di un essere umano come me.

    A volte disumano…

    Boh…

    Probabilmente chi crede veramente nel Signore prova questo amore infinito per Dio ed è felice.

    Sicuramente il vuoto esistenziale viene colmato completamente da questo amore smisurato per il Signore.

    Ecco forse l’amore con la A maiuscola.

    Altro che le donne…

    Io ho 33 anni e non provo nulla né per il Signore né per una donna.

    Mai provato nulla di così appagante.

    E sì che ne ho avute di donne…

    Tuttavia il paragone tra il divino e la donna mi sembra allucinante!

    Comunque chi prima chi dopo chi sempre...siamo tutti alla ricerca di una persona da amare.

    In realtà, come quasi tutti gli atti che si compiono nella vita è anche questo un qualcosa che si fa verso noi stessi.

    Non c’è niente di più egoistico dell’innamoramento.

    Altro che chiacchiere.

    Infatti quando non amiamo lasciamo perdere quello che era l’amato...

    Bella roba.

    E questo sarebbe l’amore.

    Non ti amo più quindi ti lascio.

    Ma non è proprio così.

    O meglio.

    Non ti amo più perché non vivo più, tramite te, lo stato di grazia in cui ero e che mi faceva stare da Dio.

    Non ti amo più vuol dire non mi servi più.

    Ma in realtà chi lascia è più triste del lasciato.

    Di solito, però, si lascia una persona quando se ne trova un’altra che ci riporta in paradiso.

    Che scimmie che siamo.

    Non lasciamo una liana se prima non siamo aggrappati ad un’altra...

    Perché cadere fa male.

    Invece, in realtà, fa molto meno male stare soli che con una persona che non amiamo e che non ci fa toccare il cielo con un dito.

    Certo.

    Non c’è nulla di più frustrante che stare con una persona della quale non si è innamorati.

    Comunque…

    Se esistesse l’amore non esisterebbe nulla.

    Niente.

    Staremmo tutto il giorno in mezzo alle tette e alle gambe della nostra amata.

    Altro che master in telecomunicazione e grattacieli!

    Non so neanche se ci sarebbero stati i fiammiferi!

    Se l’uomo è arrivato dov’è arrivato è perché l’amore non esiste proprio!

    Se esistesse l’amore che troppo spesso idealizziamo non avremmo bisogno di niente.

    Ecco perché si dice due

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1