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Più bella e più grande di prima. Rimini, da Arturo Clari a Cesare Bianchini…
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Più bella e più grande di prima. Rimini, da Arturo Clari a Cesare Bianchini…
E-book47 pagine31 minuti

Più bella e più grande di prima. Rimini, da Arturo Clari a Cesare Bianchini…

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Il volume tratta delle amministrazioni riminesi negli anni 1944-1948: da Arturo Clari, presidente della Giunta comunale di Rimini insediata il 7 ottobre 1944 dal Comando Alleato, su indicazione del CLN, a Cesare Bianchini, primo sindaco eletto a seguito delle elezioni amministrative del 6 ottobre 1946, tra piani regolatori e affaristi senza scrupoli.
LinguaItaliano
Data di uscita23 ott 2015
ISBN9788874722563
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    Più bella e più grande di prima. Rimini, da Arturo Clari a Cesare Bianchini… - Giovanni Rimondini

    eletto

    ARTURO CLARI SINDACO DELLA LIBERAZIONE

    (7 ottobre 1944 - 1 novembre 1946)

    LA GIUNTA DI ARTURO CLARI

    Il 21 settembre 1944 l’ottava Armata alleata, al termine della durissima battaglia di Rimini, si insedia tra le macerie della città. Con la cattura della porta della pianura padana, si conclude la prima fase dell’ offensiva della Linea Gotica, come scrive Amedeo Montemaggi. Le perdite alleate complessive sono 37.000 uomini, senza numero quelle dei civili; Rimini, colpita da terra, dal cielo e dal mare, è quasi del tutto distrutta. Ma non morta. La vita ricomincia da capo. Gli sfollati ritornano e ricominica la ricostruzione con l’aiuto degli alleati, ma in gran parte spontanea.

    Il 7 ottobre 1944, il Comando alleato su indicazione del Comitato di Liberazione Nazionale insedia la nuova Giunta comunale di Rimini. La presiede l’ottantenne medico Arturo Clari, già sindaco della prima amministrazione socialista riminese (1919-1922), scioltasi a causa delle intimidazioni fasciste.

    Anche i nuovi assessori socialisti Gomberto Bordoni, Vittorio Belli, medico e antiquario, creatore di Igea Marina, e Mario Macina provengono dalla prima giunta socialista. I nuovi assessori comunisti sono Arnaldo Zangheri, Nicola Meluzzi, Isaia Paglierani. L’ex-popolare Giuseppe Babbi, il ragioniere Armando Gobbi e il giovane ingegnere Alberto Marvelli rappresentano i cattolici. Degli ultimi due assessori, Bruno Faini e l’avvocato Celestino Giuliani, non ho trovato notizie.

    Fungeva da segretario il dottor Francesco Mariotti, che assisterà la Giunta per cinque sedute e il 27 ottobre cederà il posto al segretario generale del comune Alfredo Beltrami.

    Nella giunta del 10 novembre 1944, Mario Macina assessore ai lavori pubblici solleva il problema del piano regolatore. E’ stato contattato da un gruppo prestigioso di tecnici che stanno preparando con propositi seri, anche troppo grandiosi uno schema di progetto di p.r.. Si tratta di un’iniziativa privata a carattere speculativo, il vecchio socialista ritiene che gli interessi generali saranno meglio tutelati se l’Ufficio Tecnico Comunale si occuperà del p.r. e conclude: "nella nostra grande disgrazia dobbiamo far sì che la nostra Rimini risorga dalle sue macerie più bella e più grande di prima." Il sindaco dà la parola al segretario generale Alfredo Beltrami.

    IL SEGRETARIO ALFREDO BELTRAMI LA RESA FATALE AL 'DENARO' E ALLA RENDITA URBANA

    Il Beltrami fa un vero e proprio discorso politico, amministrativo ed economico di vasto respiro. A leggere i verbali di giunta, sembra essere lui il vero sindaco. Ricorda anzitutto la storia dei piani regolatori dal primo del 1933-5 all’ultimo bellico del 1943, quando l’ingegnere romano Alessandro Borgnino -del gruppo dei vincitori del concorso del 1933- fu incaricato di preparare un p.r. per il dopoguerra. Ma nel ‘43 la prefettura e il genio civile avevano bloccato

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