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Modi Di Dire Del Popolo Gaetano: Raccolti e Commentati da Nicola Magliocca
Modi Di Dire Del Popolo Gaetano: Raccolti e Commentati da Nicola Magliocca
Modi Di Dire Del Popolo Gaetano: Raccolti e Commentati da Nicola Magliocca
E-book89 pagine53 minuti

Modi Di Dire Del Popolo Gaetano: Raccolti e Commentati da Nicola Magliocca

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Info su questo ebook

Oltre 400 modi dire del popolo gaetano raccontati e commentati da Nicola Magliocca e pubblicati a cura del nipote Nicola Tarallo.
LinguaItaliano
Data di uscita26 apr 2016
ISBN9781456604578
Modi Di Dire Del Popolo Gaetano: Raccolti e Commentati da Nicola Magliocca

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    Anteprima del libro

    Modi Di Dire Del Popolo Gaetano - Nicola Tarallo

    stampa.

    PREFAZIONE

    Nel 1985 veniva pubblicato il volume Proverbi e modi di dire del popolo gaetano di Nicola Magliocca, una raccolta di ben 1278 proverbi e 2447 modi di dire.

    Ma nonno Nicola era instancabile e curioso ed ha continuato la sua ricerca: parlava con gli anziani, ne coglieva le colorite espressioni dialettali, che annotava e commentava con grafia minuta e regolare nei suoi quaderni di appunti. In seguito ho provveduto ad immagazzinare nel mio computer questo prezioso materiale, oltre quattrocento modi di dire.

    Sono passati dieci anni da quando nonno Nicola ci ha lasciati, ma egli è sempre presente tra noi con i suoi racconti e i suoi insegnamenti. Volendo trovare un modo speciale per ricordare Nicola Magliocca e quanto egli ha fatto per conservare la memoria delle tradizioni della città di Gaeta, ho pensato di pubblicare, con il permesso di nonna Maria, questa nuova raccolta.

    Così il lavoro paziente e meticoloso del nonno non andrà perduto e con esso tanti coloriti e incisivi modi di dire che rischiano di essere dimenticati.

    Gaeta, 15 agosto 2011

    Nicola Tarallo

    LA FIGURA DI NICOLA MAGLIOCCA

    Nicola Magliocca è nato a Gaeta il 6 luglio 1910. Conseguito il diploma di capitano di lungocorso, pensava di trascorrere sul mare la sua vita navigando come i suoi avi. Ma il destino aveva disposto altrimenti. Non trovando lavoro, si presentò agli esami di abilitazione magistrale.

    Nel 1936 vinse il concorso per le Scuole Rurali e fu assegnato a Selva Sedera di Castelforte.

    Nel 1937 vinse quello per le Scuole Elementari di prima categoria e prese servizio a Roma prima nella scuola P. Pianciani in Piazza Risorgimento e poi nella scuola Ruspoli in via Gesù e Maria.

    Finita la guerra, nel 1944, fu trasferito a Gaeta, dove rimase fino alla pensione insegnando a tante generazioni di alunni che lo ricordano con affetto e ammirazione.

    Nel 1946 collaborò con il Comitato nato per attuare le iniziative di solidarietà della Società Marinai Elenesi di Rochester (U.S.A.) che inviava aiuti per i bambini di Gaeta. In questo stesso anno i quotidiani Avanti e Il Paese iniziano a pubblicare i suoi primi articoli che firmava con pseudonimi, come Remo e Alcino.

    Nel 1949 fu nominato corrispondente de Il Paese.

    Aderì al movimento Comunità di Adriano Olivetti e organizzò dibattiti su Lavoro e Cultura e Scuola Pubblica e Privata.

    Entrato in politica fu eletto Consigliere Comunale per due legislazioni e partecipò attivamente a tutti i Consigli Comunali.

    Fu Presidente della Pro - Gaeta, socio fondatore del Centro Storico Culturale Gaeta, Presidente del Patronato Scolastico, Presidente del Sindacato Autonomo SNASE.

    Convinto dell’importanza del patrimonio culturale del dialetto, che era stato tramandato verbalmente e che andava scomparendo, ben presto incominciò ad avvicinare gli anziani, soprattutto contadini, pescatori, artigiani, e a raccogliere vocaboli, proverbi, modi di dire, racconti. Un lavoro paziente e meticoloso, durato anni, che ha dato i suoi frutti.

    Nel 1985 fu pubblicato Proverbi e modi di dire del popolo gaetano, per il quale ricevette il Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    Nel 1988 realizzò Canti e poesie popolari a Gaeta con i testi di ninne nanne, filastrocche e canti religiosi.

    Nel 1994 segui Usi e costumi del popolo gaetano che elenca le usanze che accompagnano le varie fasi della vita e descrive il lavoro di contadini, pescatori e svariati artigiani.

    Nel 1995 fu pubblicato il volume Intorno al braciere una raccolta di racconti in dialetto.

    Nel 1999 vide la luce il Dizionario Gaetano che è stato definito un autentico monumento alla sua città. Infatti esso contiene ben 4692 vocaboli e regole di grammatica. In data 27/12/1999 è stato nominato Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.

    Nel 2001, a pochi mesi dalla sua scomparsa fu pubblicato I giuochi nella tradizione gaetana. Le bozze già pronte nel mese di giugno, furono revisionate e corrette dalla moglie e dalle figlie.

    Nel 2005 per volontà e impegno della moglie Maria D’Agnese fu pubblicato il volume Il Senso della Vita, che raccoglie articoli ritagliati da vecchi quotidiani e brani inediti ricopiati da sbiaditi manoscritti che raccontano le vicende di Gaeta negli anni del dopoguerra e fanno scoprire nell’autore una persona sensibile e aperta al progresso che guardava lontano.

    AVVERTENZA

    Per la pronuncia del dialetto si riporta quanto scrive Nicola Magliocca a pag. 12 del volume Proverbi e modi di dire del popolo gaetano.

    1) La vocale e , come nella lingua francese, è sempre muta se non è accentata: cénere si pronuncia cen’r’ ,    facévene si pronuncia facev’n’ . Fa eccezione quando su di essa cade l’accento tonico nelle parole piane e in questo caso è sonora anche se non è accentata: cunzerve si pronuncia cunzerv’, feseste si pronuncia f’enest’.

    2) Le vocali e ed o generalmente

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