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Cacciatrice
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E-book170 pagine2 ore

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Solo la morte potrebbe fermarla ora

“The Daughters of Darkness” (le figlie delle Tenebre) è una serie di quattro eroine che potrebbero o no conoscersi, ma che tutte hanno lo stesso padre, Vlad Montour.

La cacciatrice ora diventa la preda

Victoria è una cacciatrice vampira, una delle ultime della sua specie. È il meglio del meglio.

Quando scopre che uno dei suoi bersagli è effettivamente sua sorella, la lascia andare, solo per ritrovarsi così dalla parte sbagliata rispetto al consiglio. Costretta a dimostrare il suo valore, va a caccia del suo prossimo bersaglio, un lupo mannaro. Ferita e affamata, è obbligata a fare ciò che deve per sopravvivere. Le sue azioni provocano l’ira dell’antico consiglio, ritrovandosi così a essere l’unica cosa che aveva sempre disprezzato. La Preda.

Tori non ha altra scelta e scappa. Ha deluso il consiglio, attaccato e ucciso un anziano e ora, Vlad, il suo terribile padre, è determinato a trovarla. Quando i segreti del passato vengono a galla, si ritroverà a un bivio. Incerta sulla giusta strada da percorrere, dovrà affidarsi ad altre creature soprannaturali e lasciarsi guidare, cosa che non aveva mai permesso prima.

Obbligata a combattere contro altri cacciatori vampiri, viene messa all'angolo e l'unico modo per uscirne è combattere, o morire provandoci.

***Questa è una serie pensata per un pubblico adulto e contiene scene per lettori maggiori di sedici anni*** 

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita15 ago 2016
ISBN9781507151860
Cacciatrice
Autore

W.J. May

About W.J. May Welcome to USA TODAY BESTSELLING author W.J. May's Page! SIGN UP for W.J. May's Newsletter to find out about new releases, updates, cover reveals and even freebies! http://eepurl.com/97aYf   Website: http://www.wjmaybooks.com Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Author-WJ-May-FAN-PAGE/141170442608149?ref=hl *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* W.J. May grew up in the fruit belt of Ontario. Crazy-happy childhood, she always has had a vivid imagination and loads of energy. After her father passed away in 2008, from a six-year battle with cancer (which she still believes he won the fight against), she began to write again. A passion she'd loved for years, but realized life was too short to keep putting it off. She is a writer of Young Adult, Fantasy Fiction and where ever else her little muses take her.

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    Anteprima del libro

    Cacciatrice - W.J. May

    CACCIATRICE

    W.J MAY

    CACCIATRICE

    ––––––––

    Traduzione a cura di Silvia Stefani

    C:\Users\hjnru_000\Documents\Daughter of Darkness\Daughter of Darkness\10010088_603933349694630_1893953436_o.jpg

    Quattro autori, ognuno racconta la storia di una delle quattro figlie del Principe delle Tenebre, Vlad Montour (conosciuto anche come Vlad l’Impalatore, un cattivo della storia)

    Blair - Chrissy Peebles

    Jezebel - Kristen Middleton

    Victoria - W.J. May

    Lotus - C.J. Pinard

    ––––––––

    La serie Victoria è composta da:

    Victoria (primo libro)

    Cacciatrice (secondo libro)

    ...

    A breve i seguiti

    C:\Users\hjnru_000\Documents\Daughter of Darkness\Book 2\HuntressWJMaycovers\Huntress E-Book Cover.jpg

    Cacciatrice (#02 Figlie delle tenebre)

    Solo la morte potrebbe fermarla ora

    The Daughters of Darkness (le figlie delle Tenebre) è una serie di quattro eroine che potrebbero o no conoscersi, ma che tutte hanno lo stesso padre, Vlad Montour.

    Victoria è una cacciatrice vampira.

    ––––––––

    La cacciatrice ora diventa la preda

    Victoria è una cacciatrice vampira, una delle ultime della sua specie. È il meglio del meglio.

    Quando scopre che uno dei suoi bersagli è effettivamente sua sorella, la lascia andare, solo per ritrovarsi così dalla parte sbagliata rispetto al consiglio. Costretta a dimostrare il suo valore, va a caccia del suo prossimo bersaglio, un lupo mannaro. Ferita e affamata, è obbligata a fare ciò che deve per sopravvivere. Le sue azioni provocano l’ira dell’antico consiglio, ritrovandosi così a essere l’unica cosa che aveva sempre disprezzato. La Preda.

    Tori non ha altra scelta e scappa. Ha deluso il consiglio, attaccato e ucciso un anziano e ora, Vlad, il suo terribile padre, è determinato a trovarla. Quando i segreti del passato vengono a galla, si ritroverà a un bivio. Incerta sulla giusta strada da percorrere, dovrà affidarsi ad altre creature soprannaturali e lasciarsi guidare, cosa che non aveva mai permesso prima.

    Obbligata a combattere contro altri cacciatori vampiri, viene messa all'angolo e l'unico modo per uscirne è combattere, o morire provandoci.

    ***Questa è una serie pensata per un pubblico adulto e contiene scene per lettori maggiori di sedici anni***

    Indice

    Capitolo 17

    Capitolo 215

    Capitolo 319

    Capitolo 422

    Capitolo 529

    Capitolo 634

    Capitolo 742

    Capitolo 848

    Capitolo 952

    Capitolo 1057

    Capitolo 1163

    Capitolo 1266

    Capitolo 1370

    Capitolo 1472

    Capitolo 1573

    Capitolo 1677

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    Cacciare o essere cacciata,

    non c’è altra scelta.

    1

    «Allontanati dai suoi denti!»

    Gli affilati incisivi scattarono fuori affondando in nient’altro che aria, visto che l’uomo che mi stava tenendo giù aveva fatto un passo indietro. Urlai furiosa, incapace di controllare la rabbia e la frenesia che stavano montando dentro di me. Era come un fuoco incandescente, che mi bruciava nel petto. Non importava cosa facevo, non importava quanto cercassi di sopportarlo o di controllarlo, niente funzionava. Mi stava divorando.

    «Tori! Tori, devi combatterlo! Hai lottato contro qualsiasi altra cosa nella vita, puoi combattere anche questo!»

    Riconobbi la voce di Eddie fluttuare da qualche parte sopra di me, ma avevo la vista sfuocata. Sentii la pelle iniziare a rompersi e a strapparsi lungo delle giunture che non esistevano più; le scie di sangue che ne derivarono mi provocarono spasmi in tutto il corpo.

    Urlai ancora, ma questa volta il grido mi uscì come mai prima d’ora. Più profondo. Più animalesco. Più un ringhio che un grido.

    Cosa mi sta succedendo? Questa non è la morte. Ci sono già andata vicina. Faceva un male cane, ma ho provato anche un senso di pace pochi momenti di soccombere. Ma questa... questa è agonia. In confronto a quello che stavo passando, la morte era un gioco da ragazzi.

    «Non può essere...» Non so bene come, ma in qualche modo il sussurro di Evan sovrastò le mie urla e i rumori del bosco.

    Eddie si girò di scatto, ma continuò a tenermi a terra. «Che sta succedendo?!»

    «Non sta morendo,» disse Evan facendo un passo indietro, fissandomi dall’alto con uno strano miscuglio di sbalordimento e compassione. «Si sta trasformando.»

    Trasformando? Trasformando in cosa?!

    Eddie spalancò la bocca. «No! Non può essere. È... è impossibile.»

    Mi lasciai sfuggire un altro grido selvaggio. Mi spinsi più in là nel fango, contorcendomi e dimenandomi. Mi sembrava che ogni osso del mio corpo si stesse rompendo. Allungandosi e fissandosi, rendendomi più lunga, più veloce.

    Trasformata.

    Tutt’a un tratto le parole di Evan ebbero senso e mi lasciai scappare un gemito. Non poteva essere. Il sangue di lupo mannaro non trasformava un vampiro in lupo mannaro, lo uccideva. Era impossibile che mi stessi trasformando. Il mio corpo si sarebbe dovuto trasformare in cenere e essere fluttuato via nel vento.

    Ma non fu così.

    Fissai orripilata le mie mani che si allungavano. Impossibile! La loro forma cambiò, si aggiunsero muscoli, tendini e una pelle più spessa. In men che non si dica, ero ricoperta di un bianco strato di pelliccia.

    NO! Tentai di urlare. Solo che la voce ormai non era più la mia. Tutto quello che riuscii a dire venne fuori come un gemito mesto. Un suono familiare, considerando quanti anni avevo trascorso con Eddie. Però quel suono non aveva niente a che fare con me.

    Gli uomini attorno a me urlarono qualcos’altro, ma non riuscii a capire. In qualche modo, per motivi che andavano al di là della mia comprensione, il mio corpo si stava trasformando. Quello che una volta aveva la forma di una donna slanciata, ora aveva preso le sembianze di un elegante ma potente lupo. I denti crebbero superando di qualche centimetro il mento, i canini che si erano allungati erano simili ai miei denti da vampiro, però potevo sentire che erano più potenti. Le orecchie si appiattirono contro il cranio, prima di rizzarsi sull’attenti.

    E poi, improvvisamente com’era arrivato, il dolore era sparito.

    Mi alzai sulle zampe, solo per capire che ora arrivavo in altezza alla vita dei miei compagni. Cercai di nuovo di parlare, ma ancora una volta uscì un gemito canino. Affondai gli artigli nel terreno terrorizzata, lasciando dei profondi solchi.

    «Tori?» Eddie allungò la mano verso di me per calmarmi, un gesto che avevo visto nei parchi animali. Un gesto che io stessa avevo usato su creature che consideravo inferiori. «Tori, andrà tutto bene. Troveremo una soluzione.»

    Un riso soffocato accanto a me mi fece girare con tutte e quattro le zampe. Evan era in piedi che mi guardava con uno sguardo furbo. «Sai, è un lupo niente male. Un po’ piccola forse. Ma guarda quanto è carina la pelliccia bianca.»

    Guarda quanto è carina la pelliccia bianca?!

    Mi fece scoppiare.

    In un battito di ciglia fuggii verso il bosco, lasciandomi alle spalle un Tori torna indietro e un distinto urlo di Evan andiamo, non dicevo sul serio.

    L’istinto prese il sopravvento e improvvisamente volli solo andarmene il più distante possibile dalla scena del crimine. Qualcosa l’aveva provocato. Dovevo solo capire cosa e sistemare tutto. Ci dovrà essere pur stato un qualche tipo di precedente che spiegasse cosa stava accadendo... e un modo per sistemarlo.

    Forse era il sangue di lupo mannaro che ancora avevo dentro di me. Forse questo tipo di errore accadeva a tutti i vampiri prima o poi nella vita, solo che erano troppo imbarazzati e nessuno ne aveva mai parlato. Forse era una cosa che accadeva una volta sola e poi basta.

    Sì. Doveva essere quello.

    Tuttavia, dentro di me cominciai a provare un senso d’inquietudine opprimente. Nonostante le mie spiegazioni razionali, non avevo mai sentito, in centinaia di anni, che fosse successo a qualcuno. Un vampiro era un vampiro. Un lupo mannaro era un lupo mannaro. Il confine era ben definito. Eppure... la mia mente tornò alla sorella che avevo appena scoperto. Blair era per metà vampiro, per metà strega... qualcosa che avrei sempre detto essere impossibile se non l’avessi visto con i miei stessi occhi pochi giorni fa. Sembrava che il mondo del soprannaturale fosse più complicato di quanto avessi mai immaginato.

    Come avevo potuto non saperlo? Ero una cacciatrice per l’amor del cielo?!

    Ululai e mi lanciai in avanti accelerando. Mi meravigliavo spesso della facilità con cui Eddie era capace di spostarsi nel sottobosco e schivare gli alberi, come un pesce che serpeggiava nell’acqua. Ma non avevo mai capito quanto invece fosse semplice per lui, naturale. Correvo appiattita contro il terreno, superavo rocce con un balzo, gettavo la testa indietro e urlavo alla luna. Era come se fossi nata per farlo.

    Non ero Tori intrappolata nel corpo di un lupo. Era Tori, il lupo.

    Ben presto ai miei ululati se ne aggiunsero altri, e non mancò molto prima di sentire qualcuno che seguiva i miei passi. Il pelo, o la pelliccia, sulla nuca si rizzò e iniziai a correre in cerchio per sentire l’odore del mio inseguitore. Fu più facile di quanto pensassi. L’odore di shampoo, muschio e una lieve traccia di colonia mi riempì le narici come se gli fossi proprio accanto.

    Evan.

    Non avendo alcuna intenzione di affrontare la realtà ancora, distesi le mie nuove gambe e riuscii letteralmente volare. Il mondo attorno a me iniziò a sfocare in un mare di verdi e marrone, quindi chiusi gli occhi e mi lasciai guidare dai miei altri sensi. Con mia grande sorpresa, trovai la vista quasi superflua, come un lupo mannaro con occhi da vampiro. L’olfatto e l’udito sviluppati mi facevano sapere tutto quello che avevo davanti senza il bisogno di aprire gli occhi e vedere. Curvai le labbra in un sorriso da lupo e intanto saltavo da tronco in tronco, raggiungendo una velocità impressionante, finché improvvisamente...

    Ah!

    I miei artigli sprigionarono vere scintille frenandomi sul bordo di un precipizio. Una lastra di granito puro cadde per centinaia di metri nel baratro.

    Non fu quello a stupirmi però.

    Fu il sole.

    Come per magia, nel momento in cui i raggi mi toccarono, la pelliccia iniziò a scomparire. Le ossa tornarono al loro posto, senza nemmeno riuscire a pensare che il mio corpo stesse tornando alla sua taglia umana naturale. Mi sembrò eterno, mi accorsi invece della situazione, solo qualche secondo più tardi, quando me ne stavo in piedi, nuda, sopra al precipizio. Il vento mi scompigliava i capelli scuri ed io fissavo l’alba.

    Sbattei le palpebre alla vista, aspettando che il mio corpo rigettasse i raggi UV e iniziasse a bruciare atrocemente.

    Non accadde.

    Com’è possibile?

    Allungai una mano bianca davanti a me e guardai il sole scaldarla, la sua luce quasi la faceva brillare. Un milione di particelle di polvere brillò nell’aria davanti a me e mi allungai, guardandole affascinata roteare e danzare nel vento.

    Qualcosa di bagnato mi tocco il polso. Alzai lo sguardo per vedere da dove fosse venuto prima di avvertire l’umidità e la freschezza della brezza mattutina, scivolarmi sul viso. Aprii la bocca stupita toccando con delicatezza quelle lacrime impossibili con la punta delle dita.

    Cosa mi stava accadendo? Piangere e stare al sole? Queste cose erano impossibili per un vampiro, eppure eccomi lì. Un altro pensiero che mi sarebbe dovuto venire in mente mentre correvo. E se non fossi stata più in grado di riprendere la mia forma umano-vampira? Avrei potuto non scoprire mai del sole se

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