Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Cronache di Universi paralleli Libro secondo: storie dell'Altro mondo
Cronache di Universi paralleli Libro secondo: storie dell'Altro mondo
Cronache di Universi paralleli Libro secondo: storie dell'Altro mondo
E-book144 pagine1 ora

Cronache di Universi paralleli Libro secondo: storie dell'Altro mondo

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Dieci racconti per un Viaggio singolare tra Universi paralleli in cui reinventare personaggi ed eventi collocandoli in contesti alternativi, un Viaggio singolare durante il quale l’autore intreccia con maestria la trama dell’accuratezza storica all’ordito dell’inventiva creando un tessuto narrativo originale, solido e godibile: trasloca persino uno fra i miracoli più noti, in realtà parallele.
Nei racconti ucronici è piuttosto facile imbattersi in storie improbabili in cui gli ingredienti non sono bene dosati: in ogni brano di questa raccolta, invece, attraverso una solida competenza in storia, filosofia, usanze, tradizioni, arte e mitologia, si manifestano possibilità "altre"  di cui sorprendersi: il risultato è che gli scenari immaginati appaiono plausibili e persino allineati con la realtà storica nota.
Si potrebbe pensare che si tratti di una lettura colta o elitaria, ma non è affatto così: il lettore più smaliziato è ingolosito dai mille riferimenti accurati, quello meno preparato, ammaliato, viene  guidato in percorsi che gli permettono  ugualmente di cogliere ogni sfumatura.
LinguaItaliano
Data di uscita21 giu 2017
ISBN9788826458304
Cronache di Universi paralleli Libro secondo: storie dell'Altro mondo

Leggi altro di Vladimiro Merisi

Correlato a Cronache di Universi paralleli Libro secondo

Ebook correlati

Fantascienza per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Cronache di Universi paralleli Libro secondo

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Cronache di Universi paralleli Libro secondo - Vladimiro Merisi

    Note

    Cronache di Universi paralleli - Libro Secondo

    Storie dell'Altro mondo

    PROPRIETA’ LETTERARIA RISERVATA

    Vladimiro Merisi

    Le immagini che appaiono in questa opera, quando non ne sia specificato l’autore oppure il detentore di eventuali diritti,

    sono state scaricate da pagine web che, al tempo del download non mostravano avvisi

    o divieti di sorta all’utilizzazione da parte di terzi.

    Si ritiene perciò siano state pubblicate per la collettiva fruibilità.

    Laddove sull’immagine compariva un marchio, questo non è stato rimosso.

    Nel caso che il soggetto detentore di eventuali diritti su dette immagini (autori, soggetti fotografati, editori etc.)

    non desiderasse che appaiano, oppure desiderassero che se ne citi l’autore o la fonte,

    lo comunichi con una mail specificando, con chiarezza, a quale immagine la sua richiesta si riferisce;

    verrà tempestivamente esaudita.

    Introduzione di Violaliena

    Copertina: scenes_from_the_multiverse__1_by_philsh

    INTRODUZIONE

    Dieci racconti per un viaggio singolare tra universi paralleli in cui reinventare personaggi ed eventi collocandoli in contesti alternativi.

    La vibrante fantasia dell’autore intreccia con maestria la trama dell’accuratezza storica all’ordito dell’inventiva creando un tessuto narrativo originale, solido e godibile.

    Scena dopo scena, Vladimiro conduce il lettore attraverso avvenimenti ed ere, e vagando tra i risvolti di situazioni storiche ambigue ci propone soluzioni inedite di antichi misteri. Interviste e indagini, miti, tradizioni ed eventi realmente accaduti vengono riproposti in vesti alternative così come racconti d'immortalità e alchimia, di singole coscienze che rinunciano a fama e potere ovvero di popoli la cui la voglia di vita si incarna in leggende cittadine: traslocano persino i miracoli, in realtà parallele.

    In ogni brano di questa raccolta si coglie una solida competenza in storia, filosofia, usanze, tradizioni, arte e mitologia: la conoscenza che ne deriva, leggera, fruibile, si unisce alla volontà di spiazzare il lettore proponendogli possibilità altre di cui sorprendersi.

    I racconti ucronici rappresentano una sorta di campo minato per lo scrittore, ed è piuttosto facile imbattersi in storie improbabili in cui gli ingredienti non sono bene dosati: si incontrano sia autori troppo didascalici, che oltre a propinare spiegoni interminabili — sconfinando nell’ infodump — non si sollevano da un piano narrativo superficiale che, al contrario, teorizzatori eterei che perdono ogni connessione con la realtà generando trame improbabili.

    È un equilibrio delicato quello tra il peso delle conoscenze e la capacità di volare oltre con fantasia, non è da tutti amalgamare così bene l’inventiva e la cultura, coniugare l'accuratezza delle ricostruzioni con trovate capaci di stupire davvero: il risultato è che gli scenari immaginati appaiono plausibili e persino allineati con la realtà storica nota.

    Si potrebbe pensare che si tratti di una lettura colta o elitaria, ma non è affatto così: il lettore più smaliziato è ingolosito dai mille riferimenti accurati, quello meno preparato, ammaliato, viene guidato in percorsi che gli permettono ugualmente di cogliere ogni sfumatura.

    La prosa, assai curata, è efficace ed elegante e trapassa spesso in immagini poetiche; la narrazione è ricca nelle descrizioni e ricostruzioni di eventi ma si fa lieve, e spesso toccante, nel descrivere pensieri e moti dell’animo, cogliendo mille sfaccettature ed emozioni dei personaggi che acquisiscono sempre una coerenza speciale.

    Violaliena

    Note di lettura

    Zodiaco: una gita educativa diventa pretesto per perdersi nei mille riferimenti simbolici legati ai luoghi visitati. Se esistessero docenti capaci di trasmettere il sapere in modo tanto lieve, verrebbe a tutti da unirsi all’esclamazione finale di uno degli alunni! Gli amanti dell’enigmistica, come me, troveranno particolarmente intrigante questo racconto.

    Lady be good ovvero: I Magnifici Sette . Poetico e con personaggi bene caratterizzati, è il brano che ho amato di più per la storia, l’intreccio narrativo e l’intenso legame con le tradizioni partenopee. In esso domina il contrasto tra vita e morte, decretata, quest’ultima, come per obbedire a un’impennata d’orgoglio, mentre la voglia di vita della città si manifesta nei Sette magnifici. Indimenticabile il viaggio tra mito e folclore in compagnia di spiegazioni affascinanti e ricche. Stupendo l’arcobaleno e il modo in cui nasce.

    Twin lakes è un testo giocato tra il mito greco e una ambientazione moderna tipo West side story. Anche se ho dovuto rileggere per cogliere riferimenti ai miti — i nomi dei protagonisti sono un po’ nascosti — la narrazione procede spedita e si respira il peso del destino celato nelle profezie. Un esempio ben riuscito di tragedia moderna con le costrizioni del fato che travalicano il libero arbitrio umano come una Volontà dominante.

    In visible Cities . Omaggio a Calvino dichiarato tanto nel gioco di parole del titolo quanto nell’immagine che l’accompagna, è un racconto assai apprezzabile per la struttura e il messaggio finale. Costruito a frammenti, presenta una serie di scene con la medesima logica delle perle di una collana rette da un filo di connessione che rappresenta il senso stesso della ricerca ispiratrice. Ogni sequenza potrebbe avere vita autonoma, ma tutte portano a tramandare un ricordo delle Città visibili della Terra in epoche differenti. Il mio episodio preferito è Oakhurst 1969.

    Il Santo è una telecronaca perfetta efficacemente traslata in una realtà parallela. Un evento miracoloso, e il corteo di tradizione che lo affianca, traslocano e vengono riletti da un occhio estraneo in una realtà differente. Lo sguardo del cronista, allora, riesce a essere abbastanza disincantato da rivelare in maniera curiosa, e proprio da servizio televisivo, il fascino e le motivazioni dei rituali folcroristico-religiosi.

    Di Convergenze adoro l’ambientazione egizia, l’intrecciarsi delle storie, antica e moderna, e il finale inatteso. Al centro della narrazione c’è un oggetto rituale, un mistero da svelare e passioni che hanno antiche radici. La verità è inseguita appunto approfondendo, tra salti temporali e ambientazioni suggestive, sogni e intuizioni.

    Clair voyant (Chiaro Veggente) stupisce per l’ambientazione nel mondo dei wrestler laddove uno scontro al termine della carriera rappresenta la sfida finale: vincere o essere annientati. I personaggi si muovono sulla spinta di sentimenti intensi. E’ il racconto più breve ma denso e con un bel colpo di scena finale.

    Искра (ISKRA) È un’intervista impossibile a Carlo Marx, un incontro che permette al narratore (qui in veste molto autobiografica) di chiarire aspetti sospesi che gli stanno a cuore e scoprire lati inediti dell’intervistato. Inizio travolgente (si entra dentro un famosissimo dipinto) finale cupo e delicato. Un testo impegnativo che mi ha coinvolto di meno per colpa, forse, della necessità di decifrare molti passaggi, che non riescono immediati per l’argomento trattato.

    L’abbazia di Erkemberg è una storia di scelte, di singole coscienze che rinunciano a fama e potere, ambientata in un luogo davvero magico capace di sconvolgere le coscienze anche a distanza di secoli. Una bella storia che nel finale vola davvero alto con descrizioni e visioni che ho amato molto. Forse è un po’ lento l’inizio, la narrazione non prende subito, ma dopo incanta.

    Zolfo, mercurio e... Viaggio ricco di simbolismi e di riferimenti: alchimisti, portentosi elisir e formule per l’immortalità. Anche qui il finale è in crescendo e si arricchisce di mistero e azione, sullo sfondo delle suggestioni evocate da un personaggio antico — e ambiguo — che, pare, aver più volte attraversato eventi storici. Territorio affascinante e ricco di spunti — uno per tutti: i mali dell'Immortalità — in cui c’è spazio anche per una storia d’amore e tradimento.

    Zodiaco

    «Prof,» guardando in alto «ma quanti cazzi di scalini sono?»

    «T’importa?» risponde il professore appena infastidito dall’interruzione intempestiva «diminuiscono se lo sai?» Dall’ordinarietà del turpiloquio.

    «No, che c’entra, era per curiosità.» Si giustifica Stefano. A voce bassa.

    «La facciata è divisa in due» riprendendo a spiegare da dove era stato interrotto «Quella inferiore, caratterizzata da cinque archi a tutto sesto sorretti da colonne in serpentino verde poggiate su basi e capitelli corinzi in marmo bianco, richiama le prime basiliche paleocristiane a cinque navate, anche se la nostra di navate ne ha solo…»

    «Ventiquattro!»

    «Ventiquattro navate? E che so’ di un metro l’una?» Ironizza una voce del gruppo-classe.

    «Chi ha detto ventiquattro?» s’irrita il professore «come si può immaginare…»

    «Gli scalini… gli scalini sono ventiquattro. Li stavo contando…»

    «Gaia, ma vaffàn…»

    «Neri, sei inqualificabile! E tu Gaia, che fai, ti aggreghi a Berti? Ti metti a contare gli scalini invece di ascoltarmi? Da te questo…»

    «Non me lo sarei aspettato! Eh, prof? Ha visto che pure Ga…» azzarda Stefano Berti.

    «Basta! Finiamola qui. E se vedo che uno si mette a contare i gradini della prossima scalinata lo interrogo tutto il mese venturo…»

    La visita didattica guidata dal prof Antimo Nasi sta per concludersi nella Basilica di San Miniato: isolata, elevata, riservata, forse sottovalutata, bella e magica, è tutta troppo : troppo inconsueta per orientamento, troppo ridondante di simboli…

    «La parte superiore, invece, rende evidente la geometria della chiesa, con la simmetria delle navate laterali che lascia percepire la presenza delle tre interne.»

    «Tre,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1