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Una Corsa Verso l'Amore - Faster
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E-book136 pagine1 ora

Una Corsa Verso l'Amore - Faster

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Info su questo ebook

L'ostacolista Aileen Nessa, ha sorpreso l'università di Gatica  decidendo di iscriversi proprio lì. Nessuno sa che, in realtà, la sua scelta è stata influenzata da un bellissimo giocatore di football.
Tyler Jensen, il ragazzo di cui vorrebbe attirare l'attenzione, sembra aver dimenticato lei e quello che è successo durante il suo viaggio di reclutamento. Devastata, si concentra sugli allenamenti e lo studio. La sua rezione l'aiuterà a superare la delusione amorosa o tutto crollerà prima che possa superare il primo ostacolo? 
 

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita1 feb 2018
ISBN9781547515394
Una Corsa Verso l'Amore - Faster
Autore

Lexy Timms

"Love should be something that lasts forever, not is lost forever."  Visit USA TODAY BESTSELLING AUTHOR, LEXY TIMMS https://www.facebook.com/SavingForever *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* Sign up for news and updates and freebies - I like spoiling my readers! http://eepurl.com/9i0vD website: www.lexytimms.com Dealing in Antique Jewelry and hanging out with her awesome hubby and three kids, Lexy Timms loves writing in her free time.  MANAGING THE BOSSES is a bestselling 10-part series dipping into the lives of Alex Reid and Jamie Connors. Can a secretary really fall for her billionaire boss?

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    Anteprima del libro

    Una Corsa Verso l'Amore - Faster - Lexy Timms

    Capitolo 1

    «Sei sicura che alla tua coinquilina non dispiaccia se rimango qui?»

    Aileen si voltò verso suo fratello. «Brad! Ho già parlato con Jani. Ha detto che va bene.»

    «Che aspetto ha questa Jani? Ha due anni in più di te, giusto?» Brad cambiò la stazione della radio del suo furgone e cominciò a tamburellare con i pollici sul volante. Poi la guardò. «È carina?»

    Aileen scosse la testa e prese un’ultima patatina prima di chiudere la busta. «Divertente, mi ha chiesto la stessa cosa di te.»

    Brad la guardò ancora con i suoi occhi castani prima di concentrarsi sulla strada. Lui somigliava a loro padre, capelli e occhi scuri, mentre Aileen aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi della madre. «Ti ha chiesto veramente se fossi carino?»

    Scoppiò a ridere. «Sembra la tua versione femminile.»

    «Che schifo. Allora non sono interessato.»

    Gli diede un colpetto sulla spalla. «Voglio dire che è simile a te, non che ti somiglia.» Cercò di ricordare che aspetto avesse Jani l’ultima volta che l’aveva vista a febbraio. Riusciva a pensare soltanto alla notte della festa di Tyler. «È carina. Fa salto in lungo.»

    Brad fece una smorfia. «Alta e magra come uno stecchino? Le ho viste durante i tuoi allenamenti. Passo.»

    «Lasciami finire, idiota. Jani viene dal Canada, credo avesse detto dalla costa occidentale. Ha delle lunghe gambe, ma non è alta e magra come lo sono solitamente le saltatrici in lungo. Non rimarrai deluso.» Aileen scosse la testa. «Non che importi. Non flirterai o ci proverai con lei. Non voglio farmi dei nemici prima che cominci l’università.»

    Brad le rivolse un’espressione ferita.

    «Perché dovresti farti dei nemici se uscissi con la tua coinquilina? Mi ferisci,» si batté una mano sul petto, proprio sopra il cuore, «esattamente qui.»

    «Quando è stata l’ultima volta che hai avuto una ragazza?»

    «La scorsa settimana.»

    Aileen scoppiò a ridere. «Per circa due giorni. Poi le gemelle hanno capito che uscissi con entrambe.»

    Brad scrollò le spalle. «Era sulla mia lista.»

    «Hai una lista? Hai ventidue anni, dacci un taglio.»

    «D’accordo.» Le puntò un dito contro. «Non andrò a letto con la tua coinquilina. Hai bisogno di fare una buona impressione in questo college. Dio solo sa perché lo hai scelto. Pensavo Stanford fosse una certezza. Perché hai preferito questo posto freddo invece che quell’enorme università?»

    Ecco la domanda da un milione di dollari che tutti le avevano fatto durante l’estate.

    Aveva fatto il suo viaggio di reclutamento a febbraio. Chiunque con un cervello avrebbe probabilmente scelto Stanford, ma tutti quelli con un cuore le avrebbero detto di seguire il suo. Lei non aveva ascoltato nessuno dei due; soltanto il suo istinto, così aveva firmato la Lettera prima che scadesse. Avrebbe potuto aspettare, il Coach Anderson le aveva dato tutto il tempo che desiderava. Tuttavia, tutto quello cui era riuscita a pensare una volta a Bucyrus, Ohio era il tocco di Tyler Jensen – la sensazione delle sue labbra sulle sue, la magia che soltanto le sue mani sapevano creare e quel dolce fastidio che provava dentro di lei.

    Così aveva firmato la Lettera d’Intenti.

    Inoltre, si era detta (o almeno ci aveva provato) che la scuola avesse molto da offrire. Non tutti concordavano. Sua madre era rimasta delusa dalla sua scelta. Il suo coach era arrabbiato perché non aveva firmato con un programma di atletica femminile tra i migliori e, dopo i Mondiali, le aveva detto che era arrivato il momento di cavarsela da sola. Suo fratello adorava il sole, e si era proposto di accompagnarla perché pensava avrebbe scelto Stanford. Soltanto suo padre e Bechy erano felici per lei.

    Aileen aveva passato l’estate cercando di autoconvincersi che avesse fatto la scelta giusta. Fortunatamente, c’era stata Bechy a supportarla. «Farai faville ovunque andrai,» Becky le aveva detto ieri per la milionesima volta. «Sei intelligente, atletica e dannatamente bella. Ti ameranno tutti. È impossibile non farlo.»

    Becky aveva addirittura pianto e lei aveva cominciato ad avere dei dubbi. Non lo aveva ammesso a Bechy, ma era nervosa. Più di quando aveva partecipato ai Campionati Mondiali Juniores. Becky le aveva fatto promettere con il mignolino che sarebbe tornata per il Ringraziamento.

    Novembre era ancora lontano. Prese un respiro profondo. Doveva pensare positivo.

    «Terra chiama Aileen.» Brad agitò una mano di fronte a lei. «Sei ancora qui?»

    Scosse la testa. «Certo.»

    «Davvero?» Brad ridacchiò. «Perché sembrava fossi finita in la-la land.»

    «Scusa.»

    «Nervosa?» Il suo tono si addolcì. «Manca circa mezz’ora al nostro arrivo. Vuoi fermarti a prendere qualcosa da bere?»

    Era felice non le avesse chiesto nuovamente il perché della sua scelta. Se lo avesse fatto, avrebbe rischiato di dirgli la verità, che si trattava di un ragazzo. Si sarebbe infuriato.  «Sto bene. Andiamo. Jani frequenta un corso estivo ed è già a casa. Le ho detto che le avrei inviato un messaggio poco prima di arrivare.» Prese il cellulare e inviò un messaggio Jani.

    «Com’è il campus?» Brad le chiese.

    «Bello.» Cercò di ricordare il tour in cui Sean le aveva fatto da Cicerone. Le era sembrato piuttosto freddo quel weekend. «Alcuni edifici sono antichi. Credo che la scuola risalga al 1865. Ci sono persino dei camini nella biblioteca.»

    Brad le rivolse un’espressione perplessa. «Che mi dici dei campi?»

    «Penso che la pista prima fosse un hangar per aerei. La pista esterna si trova proprio di fronte Wavertree Fieldhouse – che sarebbe quella interna.»

    «Sembra piuttosto vecchio.»

    «Le strutture lo sono, ma non le attrezzature. Aspetta di vedere la sala pesi. È incredibile. Lo stesso vale per il campo di football. A quanto pare hanno—abbiamo—una buona squadra.»

    «Già.» Ridacchiò uscendo dall’autostrada. «Dovresti interessarti al football. Per le università è importante. La squadra, la banda, le cheerleader. Anche per noi della JUCO era importante, e la nostra squadra faceva schifo.»

    «Gli atleti hanno i biglietti gratis per le partite in casa.»

    «Davvero?» Brad annuì. «Fantastico. Potremmo insieme andare a una partita.»

    «Ho soltanto un biglietto a disposizione.»

    «Ci inventeremo qualcosa. Forse puoi chiederlo alla copia di Jim Thorpe. Ho letto sul sito che anche lui corre.»

    «Tyler?»

    «Siamo già al nome di battesimo?» Brad la provocò. «Sapevo ci fosse sotto qualcosa.» Le sorrise. «Suppongo tu abbia incontrato Tyler durante il tuo viaggio di reclutamento?»

    Aileen cominciò a giocare con l’orlo della sua gonna. «È venuto a cena con il Coach Anderson e me.» Guardò la strada davanti a loro. «Ha vinto le NCAA, Brad. È un ostacolista. Non è che sia entrata a far parte della squadra di football!»

    Suo fratello non smise di sorridere. «Non devi metterti sulal difensiva. Ammettilo, daresti del filo da torcere al ragazzo persino sul campo da football. Ahi!» Strillò quando lei lo colpì a un braccio. «Stavo solo chiedendo se lo conoscessi e se potessi chiedergli un biglietto per me.» Si massaggiò il braccio. «Ma potrebbe essere più sicuro rimanere a casa.»

    «Forse dovresti.» Incrociò le braccia al petto. Non era veramente arrabbiata con lui, ma con se stessa per via della sua reazione.

    «Nah,» scherzò. «Ti mancherei troppo. Io ed Eddie ti faremo visita ogni weekend. Sarà divertente.»

    Eddie era il migliore amico di Brad e fratello di Bechy. «Farete lo stesso con Becky?»

    «Certamente!» Brad le fece l’occhiolino.

    Passarono l’insegna Benvenuti a Gatica. Aileen indicò un punto fuori dal finestrino. «Dietro quel market si trova Campus Corner. È una strada

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