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La vita nuova
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E-book100 pagine1 ora

La vita nuova

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Info su questo ebook

In quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: “Incipit vita nova”. Sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d’assemplare in questo libello; e se non tutte, almeno la loro sentenzia.
Nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice li quali non sapeano che si chiamare. Ella era in questa vita già stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d’oriente de le dodici parti l’una d’un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi da la fine del mio nono.

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LinguaItaliano
EditoreE-text
Data di uscita1 mar 2018
ISBN9788828100447
La vita nuova
Autore

Dante Alighieri

Dante Alighieri was an Italian poet of the Middle Ages, best known for his masterpiece, the epic Divine Comedy, considered to be one of the greatest poetic works in literature. A native of Florence, Dante was deeply involved in his city-state’s politics and had political, as well as poetic, ambitions. He was exiled from Florence in 1301 for backing the losing faction in a dispute over the pope’s influence, and never saw Florence again. While in exile, Dante wrote the Comedy, the tale of the poet’s pilgrimage through Hell, Purgatory, and Paradise. To reach the largest possible audience for the work, Dante devised a version of Italian based largely on his own Tuscan dialect and incorporating Latin and parts of other regional dialects. In so doing, he demonstrated the vernacular’s fitness for artistic expression, and earned the title “Father of the Italian language.” Dante died in Ravenna in 1321, and his body remains there despite the fact that Florence erected a tomb for him in 1829.

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    La vita nuova - Dante Alighieri

    Informazioni

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    QUESTO E-BOOK:

    TITOLO: Vita nuova

    AUTORE: Alighieri, Dante

    TRADUTTORE:

    CURATORE: Barbi, Michele

    NOTE:

    CODICE ISBN E-BOOK: 9788828100447

    DIRITTI D'AUTORE: no

    LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

    COPERTINA: [elaborazione da] Dante and Beatrice di Henry Holiday (1839 – 1927) - Walker Art Gallery, Liverpool (England) - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Henry_Holiday_-_Dante_and_Beatrice_-_Google_Art_Project.jpg? - Pubblico Dominio.

    TRATTO DA: 1: La vita nuova / di Dante Alighieri ; edizione critica per cura di Michele Barbi. - Edizione nazionale delle opere di Dante / Società Dantesca Italiana – Firenze : Bemporad, 1932. – CCCIX, 177 p., \5! c. di tav. ripieg. : facs. ; 27 cm.

    CODICE ISBN FONTE: n. d.

    1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 14 marzo 1995

    2a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 11 aprile 2107

    INDICE DI AFFIDABILITÀ: 1

    0: affidabilità bassa

    1: affidabilità standard

    2: affidabilità buona

    3: affidabilità ottima

    SOGGETTO:

    POE008000 POESIA / Antica, Classica e Medievale

    DIGITALIZZAZIONE:

    Juri Battaglia, Andrea Biagi, Claudio Colombis, Pierluigi Corbo, Daniele Corti, Fabio Ferraris, Marica Franchi, Rosaria Gualtieri, Marika Guglielmi, Paola Laurenti, Michela Mancuso, Marzia Marcheselli, Fabrizio Mascagni, Stefania Oppido, Barbara Puopolo, Elisa Ropa, Raffaella Stefanini, Stefano Suppini, Elisa Ventura Campori, Gianluca Zini, coordinati da Mario Ivan Grossi (ivan@arci01.bo.cnr.it) dell'ITC Salvemini di Casalecchio, Bologna - Italia (itcsalvemini@bo.nettuno.it)

    REVISIONE:

    Juri Battaglia, Andrea Biagi, Claudio Colombis, Pierluigi Corbo, Daniele Corti, Fabio Ferraris, Marica Franchi, Rosaria Gualtieri, Marika Guglielmi, Paola Laurenti, Michela Mancuso, Marzia Marcheselli, Fabrizio Mascagni, Stefania Oppido, Barbara Puopolo, Elisa Ropa, Raffaella Stefanini, Stefano Suppini, Elisa Ventura Campori, Gianluca Zini, coordinati da Mario Ivan Grossi (ivan@arci01.bo.cnr.it) dell'ITC Salvemini di Casalecchio, Bologna - Italia (itcsalvemini@bo.nettuno.it)

    Ugo Santamaria

    IMPAGINAZIONE:

    Massimo Rosa, max.rosa@icloud.com [ePub]

    Ugo Santamaria [revisione ePub]

    PUBBLICAZIONE:

    Marco Calvo

    Ugo Santamaria

    Liber Liber

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    Indice

    Copertina

    Informazioni

    Liber Liber

    Vita Nuova

    I.

    II.

    III.

    IV.

    V.

    VI.

    VII.

    VIII.

    IX.

    X.

    XI.

    XII.

    XIII.

    XIV.

    XV.

    XVI.

    XVII.

    XVIII.

    XIX.

    XX.

    XXI.

    XXII.

    XXIII.

    XXIV.

    XXV.

    XXVI.

    XXVII.

    XXVIII.

    XXIX.

    XXX.

    XXXI.

    XXXII.

    XXXIII.

    XXXIV.

    XXXV.

    XXXVI.

    XXXVII.

    XXXVIII.

    XXXIX.

    XL.

    XLI.

    XLII.

    Vita Nuova

    di

    Dante Alighieri

    I.

    In quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: Incipit vita nova. Sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d'assemplare in questo libello; e se non tutte, almeno la loro sentenzia.

    II.

    [I] Nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice li quali non sapeano che si chiamare. Ella era in questa vita già stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi da la fine del mio nono. Apparve vestita di nobilissimo colore, umile e onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia. In quello punto dico veracemente che lo spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare sì fortemente, che apparia ne li menimi polsi orribilmente; e tremando disse queste parole: «Ecce deus fortior me, qui veniens dominabitur michi». In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale tutti li spiriti sensitivi portano le loro percezioni, si cominciò a maravigliare molto, e parlando spezialmente a li spiriti del viso, sì disse queste parole: «Apparuit iam beatitudo vestra». In quello punto lo spirito naturale, lo quale dimora in quella parte ove si ministra lo nutrimento nostro, cominciò a piangere, e piangendo disse queste parole: «Heu miser, quia frequenter impeditus ero deinceps!». D'allora innanzi dico che Amore segnoreggiò la mia anima, la quale fu sì tosto a lui disponsata, e cominciò a prendere sopra me tanta sicurtade e tanta signoria per la vertù che li dava la mia imaginazione, che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente. Elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l'andai cercando, e vedeala di sì nobili e laudabili portamenti, che certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero: «Ella non parea figliuola d'uomo mortale, ma di deo». E avvegna che la sua imagine, la quale continuatamente meco stava, fosse baldanza d'Amore a segnoreggiare me, tuttavia era di sì nobilissima vertù, che nulla volta sofferse che Amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione in quelle cose là ove cotale consiglio fosse utile a udire. E però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine para alcuno parlare faboluso, mi partirò da esse; e trapassando molte cose le quali si potrebbero trarre de l'essemplo onde nascono queste, verrò a quelle parole le quali sono scritte ne la mia memoria sotto maggiori paragrafi.

    III.

    [II] Poi che furono passati tanti die,

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