Un caffè in Via Torino a Milano

Di Monny Zucchetti

"Un caffè in Via Torino a Milano"è un romanzo d'amore e riflessione. E' la storia di Rebecca, una fisioterapista quarantenne con un matrimonio in crisi e stanca di una vita sfarzosa ma piuttosto noiosa e superficiale. Rebecca è alla ricerca di un mondo più di sostanza, fatto di cose semplici. Un giorno incontra Alessandro, un musicista, ed è da questo incontro che si sviluppa la trama del romanzo. Chi sceglierà Rebecca tra Federico ed Alessandro? Cosa sceglierà tra una vita borghese e una vita nuova?

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 1 dic 2023
• ISBN: 9791221482515

Anteprima del libro

Rebecca, per tutti Chicca, era una bella donna sulla quarantina, fisioterapista, sposata senza figli. Da un po’ di tempo la sua vita così agiata, i soliti party e le frequentazioni borghesi andavano stretti ai suoi occhi. Anche il suo matrimonio con Federico, manager giramondo, sembrava essere entrato in crisi. Quando non uscivano con gli amici passavano la serata in salone, ognuno concentrato nelle proprie attività e con un dialogo che andava scemando. Federico, mentre fumava il sigaro, si lasciava trascinare dalla passione per il modellismo, mentre Rebecca si dedicava alla composizione di brani musicali con la chitarra. Non condividevano più nemmeno gli interessi. Federico, nei momenti liberi, passava gran parte del tempo con gli amici del country club a giocare a golf o a tennis. Rebecca andava a fare shopping o visitava mostre, sola o con le amiche. Per questo motivo, più passava il tempo e più le sembrava di essersi messa alla ricerca di un qualcosa che le cambiasse quella vita che ormai le andava stretta.

Quel giovedì di luglio era il suo compleanno e Rebecca decise di prendersi una giornata di ferie.

Un giorno tutto per lei. Quella sera, il compleanno l’avrebbe trascorso con le amiche; Federico, come sempre, era in giro per il mondo e gli auguri lei li avrebbe ricevuti con una semplice telefonata. Mentre Rebecca passeggiava per le vie di Milano, inevitabilmente, la memoria andò agli inizi della sua storia con Federico, uomo più grande di dieci anni, sicuro di sé, classe e cultura al top. Federico l’aveva incontrato nel suo studio. Visita dopo visita erano passati dal lei formale al tu amichevole fino alla sera in cui Federico, ultimo paziente, si era trattenuto per una lunga chiacchierata. Mentre Rebecca stava per chiudere lo studio, lui le chiese spontaneamente se quella sera avesse impegni e la invitò prima a prendere un aperitivo e poi a cena. Dopo quell’appuntamento ne seguirono altri fino a che Rebecca e Federico si innamorarono e, dopo un fidanzamento di un anno, si sposarono.

In quel caldo pomeriggio di luglio, Rebecca era immersa in questi pensieri. Mentre stava guardando una vetrina di abiti per il prossimo cocktail party a casa di amici, venne interrotta da un ragazzo che tentò di venderle un CD di musiche da lui composte. Rebecca cominciò a parlare con lui di musica, gli raccontò che era il suo hobby, che lei amava comporre poesie con la chitarra. I due cominciarono a parlare fitto fitto, tanto che il ragazzo la invitò a bere un caffè al bar. Rebecca accettò l’invito ma anticipò che avrebbe offerto lei, perché quel giorno era il suo compleanno.

Il ragazzo accettò il patto. Ad un certo punto, Rebecca disse: Stiamo parlando da un po’ ma non ci siamo ancora presentati! Il ragazzo si chiamava Alessandro e aveva 28 anni: capelli lunghi e biondi semi-raccolti in uno chignon, chitarra sulle spalle. Disse che dopo il liceo aveva mollato, che viveva ancora con i genitori e che la musica era la sua vita. Rebecca e Alessandro si trovarono molto bene, ridendo e scherzando come se si conoscessero da sempre. Poi lei si accorse che il tempo passava veloce e che doveva lasciarlo: l’aspettava l’appuntamento all’Hammam per la sua giornata dedicata al benessere, quindi acquistò il suo CD. Alessandro le disse di essere stato molto bene e le rivelò che all’interno del CD c’era il suo recapito telefonico: era curioso di avere il suo parere. I due si lasciarono con un forte abbraccio. Alessandro le chiese di rivedersi, ma Rebecca preferì rimanere nel vago. Chissà, forse si sarebbero rivisti un’altra volta.

Mentre si rilassava all’Hammam, Rebecca non faceva altro che continuare a pensare ad Alessandro, a come si fosse trovata bene con lui e a come non avrebbe quasi voluto che finisse il loro incontro. Trovò Alessandro una piacevole compagnia con la quale parlare di tutto. Anche a casa, Rebecca continuò a pensare a lui, a quella libertà che andava cercando ormai da molto tempo. Essere sé stessa, comportarsi e parlare come voleva.

Più tardi, mentre si preparava per uscire a cena con le amiche, aprì la confezione contenente il CD e cominciò ad ascoltarne la musica. Erano una decina di brani strumentali rilassanti e di meditazione. Chiudeva il CD un brano voce e chitarra, con le onde del mare in sottofondo. Il brano era una poesia dedicata alla vita. Rebecca rimase sorpresa dalla bravura di Alessandro e dal messaggio che voleva trasmettere il brano.

Pensò a come quel ragazzo fosse ricco interiormente, alla sensibilità e alle emozioni che riuscì a trasmetterle: che ragazzo di spessore! Il pensiero andò poi a Federico, suo marito, e a come le andasse stretto quel mondo borghese. Per fortuna quella sera avrebbe trascorso il compleanno con le sue due amiche,