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christopher: le origini del male
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E-book247 pagine3 ore

christopher: le origini del male

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Info su questo ebook

CHRISTOPHER le origini del male, è il primo capitolo della saga.
Il racconto, unisce svariate creature immonde..
Vampiri, angeli custodi, streghe, arcangeli, bambini indaco, tutte le creature sovrannaturali di questo pianeta e non.
In un intreccio di storia, lotta e sopravvivenza, riusciremo a capire che l'amore a volte, riesce a sovrastare sopra ogni cosa.
LinguaItaliano
Data di uscita26 feb 2019
ISBN9788832526783
christopher: le origini del male

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    Anteprima del libro

    christopher - kaori moretti

    http://write.streetlib.com

    CHRISTOPHER

    "

    Ci sarebbero moltissimi ringraziamenti da fare a molte persone diverse che mi sono state vicino e mi hanno supportato per la stesura del nuovo libro...

    Invece vorrei fare un ringraziamento speciale proprio a te, che leggi il libro e forse, in qualche modo, ti ha colpito e ha lasciato un segno nel modo di pensare alle creature soprannaturali...

    …Prefazione…

    Esistono molte creature in questa terra, alcune vere, altre immaginarie a cui alcuni di noi credono per salvarsi da quella vita che altrimenti sarebbe senza speranze..

    In realtà la maggior parte delle creature sono quelle delle storie raccontate, tramandate, di generazione in generazione…

    Il nostro cervello è capace di viaggiare con la fantasia, ci piacciono molto le storie in generale, sia quelle belle, brutte, quelle che ci fanno paura, altre che fanno piangere…

    Ma la verità è che non vogliamo ammettere la possibile esistenza di nessuna di queste storie, crediamo solo che esistano cose normali… ma se ci sbagliassimo? Se invece ci fossero persone diverse, apparentemente normali… se fossero già tra di noi?... camuffate da persone normali..

    L’essere umano ha paura dei mostri.. poiché in ogni storia raccontano di cose malvagie che fanno, ed adorano quelle benefiche, ma se poi, in realtà i mostri non fossero tanto diversi da noi?

    Questa è la storia di Alexander… un mostro.. detto tale poiché la società crede che non sia normale…

    Sono creature fantasiose, ma che solleticano la nostra fantasia, e ci fanno viaggiare con la mente… ci piacciono molto i film.. libri… storie raccontate davanti ad un fuoco.. ma la domanda che riecheggerà nella nostra mente sarà sempre…

    Se fosse vero?

    Se fosse vero che farei…?

    Probabilmente avrei paura, cercherei di comprenderle, di conoscerle… perché alla fine noi non siamo gli unici abitanti di questo pianeta…

    E voi…che fareste?

    1872

    Barcellona, Spagna.

    Alexander, un ragazzo alto e moro con occhi azzurri ghiaccio, era uscito con alcuni amici.

    Avevano deciso, nonostante il brutto tempo, di andare a bere qualcosa.

    Tra i suoi amici c’era Elisabeth, una ragazza bionda e molto magra, di cui era innamorato segretamente da alcuni mesi.

    Si trovava molto bene con lei, erano ottimi amici e lui riusciva a confidarsi come con nessun altro al mondo.

    Nella compagnia vi era anche suo fratello minore Simon , viveva a casa con la nonna materna, ma usciva spesso con lui.

    Erano molto legati, soprattutto da quando i loro genitori erano morti a causa del vaiolo e loro si trasferirono a casa della nonna a Barcellona, per non incombere nella malattia che a Londra aveva ucciso molte persone.

    Dopo la bella serata trascorsa insieme agli amici, Alexander decise di fare una passeggiata da solo.

    Andò al molo, era notte fonda e c’era una strana nebbia, si sentiva solo il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli.

    Nella nebbia c’era un ombra ben distinta, si muoveva molto velocemente ma Alexander non ci fece caso, pensò solo che fosse un effetto del whiskey.

    Lasciò perdere quello che aveva visto e si accomodò su una panchina a sentire il rumore del mare ed il suono che riecheggiava dal porto.

    Dopo un po’ sopraffatto dall’alcool si addormentò, mentre l’ombra che aveva visto si avvicinava molto velocemente.

    Ormai dormiva profondamente ma, sentiva un forte dolore al collo, il sangue sgorgava dalle sue vene e pian piano diventava sempre più debole.

    L’ombra che aveva visto forse era la causa ma non ne era certo, poco prima di svenire, pensò che fosse un animale.

    Alexander si risvegliò in un bosco, poco distante, frastornato dalla sbornia della sera prima, non si ricordava dell’aggressione e non aveva neanche più la ferita sul collo.

    Si alzò da terra e si mise a cercare una strada per tornare a casa, non si accorse che dietro agli alberi qualcuno o qualcosa lo stava osservando.

    Tornato a casa della nonna andò a riposarsi in camera, si sentiva un po’ strano ma attribuiva la colpa alla sbornia.

    Si svegliò la mattina dopo con una strana fame e un dolore forte alle gengive ma non li diede molto peso e andò a fare colazione con gli amici.

    Al bar del molo, dove erano soliti andare, Alexander uscì per prendere un po’ d’aria dopo l’abbondante colazione.

    Aveva ancora fame ma non ci fece caso, non voleva passare la giornata a cercare di capire cosa aveva.

    Una donna alta, bionda, con occhi marroni tendenti al rossiccio e molto pallida in viso fermò Alexander per chiedergli delle informazioni.

    Si chiamava Marshall ed era alquanto strana, ma non era così male alla fine, si instaurò subito un legame strano fra i due.

    Non si conoscevano molto, eppure sembrava l’opposto, Marshall invece sapeva bene chi fosse Alexander ma si allontanò con una scusa e spari nella nebbia.

    Alexander si doveva laureare quel giorno, diventava finalmente un medico, ma non era così felice.

    Si sentiva strano e non sapeva cosa aveva, nonostante fosse quasi un dottore non aveva una spiegazione.

    Si laurearono quasi tutti con il massimo dei voti, e per festeggiare andarono a cena ed al cinema con altri amici. A fine serata, Alexander accompagnò Elisabeth a casa e, siccome non c’ era nessuno, decise di salire per farle compagnia.

    Il tempo non era migliorato, c’era sempre molta nebbia e la stessa figura che si muoveva velocemente e si nascondeva in essa.

    Elisabeth sfogliando delle vecchie foto, si tagliò con la carta e, dal suo dito uscirono alcune gocce di sangue che solleticarono l’olfatto di Alexander.

    Lui si sentii molto strano, non stava molto bene, ultimamente aveva tutti i sensi molto amplificati, tra cui l’udito e l’olfatto.

    Sentiva le vene di Elisabeth che pulsavano di sangue, il cuore che batteva e aumentava sempre di più quella strana fame.

    Cercò di distrarsi e la abbracciò, mettendo la testa vicino al suo collo, non si riuscii più a controllare, era un neonato ma ancora non lo sapeva . Aveva dolore alle gengive e gli stavano uscendo quattro nuovi denti, simili ai canini dei cani.

    Senza neanche accorgersene affondò i suoi denti nel collo di Elisabeth che pian piano perse coscienza.

    Dopo qualche minuto Alexander si accorse di aver dissanguato la sua amica, la sua fame si era placata, ora era un vampiro.

    Disperato uscì di corsa dalla casa dell’amica e corse via verso casa sua, incontrando i genitori di Elisabeth non disse una parola e sconvolto si avviò a casa della nonna, dove ritornarono nella sua mente le immagini della sera al molo.

    Gennaio 2013

    valli Orobie

    Alexander era diventato un affermato dottore di una piccola cittadina nelle valli Orobiche, certo è strano che un vampiro faccia il medico ma, ora sa come controllarsi.

    Sono passati molti anni da quando era un semplice ragazzo universitario, da quando.. aveva mangiato per la prima volta, uccidendo la ragazza che amava aveva fatto scattare una specie di maledizione che incombe tuttora sulla sua coscienza e sulla sua anima.

    È costretto, da allora, ogni novilunio a bere sangue fresco da bambini che non abbiano raggiunto l’anno di età, la loro linfa di vita è così pura, pulita ed è l’unica cosa che fa perdere il controllo ad Alexander .

    Ha provato ad opporsi svariate volte, senza riuscirci, in quei momenti non ragiona, cerca solo un bambino da uccidere.

    Uccidendo degli innocenti come i bambini, si hanno delle conseguenze tra le varie specie che coesistono.

    Un bambino entro l’anno di età, dispone di un angelo custode al suo fianco che non è mai disponibile a cederlo ad un vampiro senza combattere.

    Gli angeli custodi, definiti Haziel, si manifestano quando cerchi di uccidere un innocente o quando il protetto sta per morire di cause naturali. Agli occhi degli esseri umani, sono molto alti e molto affascinanti ma, i vampiri possono vedere la loro vera essenza solo quando è l’angelo stesso a volerlo.

    Un vampiro può sopravvivere all’attacco di un angelo, può anche sconfiggerlo ma potrà ucciderlo solo quando si presenta per quello che è realmente.

    È una natura bizzarra la loro, nascono dalle stelle che stanno per spegnersi e quando non hanno più in vita il loro protetto tornano in un'altra stella.

    Le creature soprannaturali non sono finite qui, ne esistono molte e tutte diverse tra loro, anche se tra le specie che coesistono il Rufus è quello che spaventa meno i vampiri.

    Il lupo rosso, il canisrufus, è più grande di un essere umano ha un manto solitamente rossiccio con delle striature nerastre sul viso, ha occhi a mandorla, muso largo e naso ampio ma, le orecchie sono proporzionalmente più grandi.

    Si trasformano in veri e propri lupi quando il loro battito cardiaco aumenta, hanno i loro territori e solitamente li condividono con i vampiri tramite giuste regole di coesistenza.

    La loro sottospecie, il lupo grigio invece quando si trasforma ha un vero e proprio infarto, diventano bestie feroci e non ricordano nulla di quello che accade quando non sono in forma umana.

    Febbraio 2013

    Ascensione

    << Alexander entra pure, ti sto aspettando.>>

    <>

    << Lo so, mi ha informato Adrian, purtroppo quando una wikka si mette in mezzo alle nostre questioni.. è sempre uno spreco di magia e di poteri.>>

    << Sono a conoscenza del nostro patto e so che Loren deve avere una giusta punizione ma non piangerò sicuramente la mancanza di Marshall.

    Mi ha trasformato nell’orribile creatura che sono ora e soprattutto mi ha inflitto questa stupida maledizione>>

    << So che ti infliggi pene che non dovresti per il novilunio, siamo vampiri è la nostra natura uccidere esseri umani, anche se bambini. Inoltre Marshall era un nostro giudice, anche se ha sbagliato con te non è detto che doveva essere prossima a morire per merito di una sporca strega. Non giustifica nessuno Loren e lo sai che deve essere uccisa. Noi siamo i Valdesi e certamente non mi farò mancare di rispetto da un insudicia strega.>>

    << Capisco e vi comprendo, ma speravo comunque in una vostra carità nei suoi confronti. Spero che al mio ritorno sia già tutto finito.>>

    << Alexander sai che se volessi rimanere qui con noi ne sarei molto felice, i tuoi poteri sono fantastici e ne avremmo bisogno. Certo, non voglio costringere nessuno ma se mi mancherai di rispetto verrai qui come d’accordo. Lascia che Adrian faccia il suo lavoro e non ostacolarlo per nessun motivo.. è un onore che non ti spetta... Ora vai devo cenare, e mentre esci dì a Clodì che sono pronto per ricevere gli umani insieme a lei. Ti rimembro comunque che queste porte per te sono sempre aperte.>>

    Alexander era un vampiro speciale, oltre al dono della velocità, popolare tra la loro razza, riusciva ad emettere uno scudo da amplificare verso altre persone, aveva il dono sublime della tortura ed era un sanguinario, riusciva a decimare paesi interi in pochissimo tempo.. ma il dono che interessava ad Antuan, era quello più forte… era in grado di sopravvivere a qualunque ingrediente di tortura che infliggevano a tutti i vampiri.. paletti di legno.. per farlo morire serviva una spada di un cavaliere infuocata…

    << La ringrazio Antuan ma penso che non le darò il piacere di avermi qui molto presto.>>

    Mentre Alexander usciva, una comitiva di persone insieme a Clodì entrava nella stanza della giuria pronta per un tour culturale che finì in un orrido massacro.

    Nel 1252, il papa Giovanni XXII estese i poteri dell’inquisizione nella lotta contro la stregoneria, tale compito venne affidato ad alcuni monaci detti Valdesi.

    Avevano il potere di decidere sulla vita o sulla morte di persone accusate di praticare stregoneria.

    Quando alcune ragazze venivano incolpate, i monaci ascoltavano la loro versione ma, nonostante ciò finivano tutte al rogo o venivano torturate ripetutamente per cercare di carpire i nomi delle altre creature, dette figli del diavolo , non avevano calcolato però che alcune delle quali potevano essere in realtà vere e proprie streghe.

    Le wikka erano un popolo molto forte, avevano un loro capo, la strega madre, la quale prima di essere bruciata viva sul rogo in piazza davanti a tutta la città, guardò i Valdesi negli occhi, lanciò una maledizione contro di essi e li trasformò in vampiri decidendo inoltre che non potevano essere uccisi da nessuno ed in nessun modo, così facendo non avrebbero mai posto fine alle loro sofferenze.

    Non aveva pensato, però, che un vampiro neonato non prova alcuna sofferenza per le svariate cose sbagliate fatte in passato, inoltre, aveva omesso che un vampiro non poteva uccidere una strega, cosa di cui si sarebbero pentite più avanti.

    Alexander decise di tornare a casa, s’imbarcò quindi sull’aereo e vide una persona alquanto familiare. Si avvicinò incredulo della possibilità che potesse essere veramente lui.

    << Simon! Cosa ci fai qui.. sei ancora.. vivo?? >>

    << Ciao Alexander, speravo di incontrarti prima o poi, sono un vampiro, una donna di nome Marshall mi ha trasformato dopo che sei sparito nel nulla dalla casa della nonna. Mi aveva riferito che anche tu eri un vampiro ma non le volevo credere, mi sembrava di essere un mostro e non volevo che anche tu avessi fatto la stessa fine.>>

    << Bè Simon la fine che ho fatto io è molto peggio della tua, ho ucciso Elisabeth e da allora sono costretto ogni luna nuova a bere sangue pulsante da un bambino entro l’anno di età, non è di certo una cosa gratificante.>>

    << Elisabeth è morta? Quando sei sparito faceva tranquillamente tutto e non mi sembrava defunta.. anzi.. eppure non mi ha mai raccontato niente. Mi aveva detto che eri sparito dopo che eri stato con lei ma non seppe dirmi il motivo. Ti cercava anche lei. Sei sicuro di quello che ricordi? Comunque per il fatto dei bambini mi dispiace ma non puoi porvi rimedio in qualche modo?>>

    << Purtroppo non vi è soluzione per ora. Comunque io mi ricordo molto bene e so che l’ho dissanguata non aveva più polso e non era di certo viva. Non so perché ma penso che Marshall centri qualcosa, sicuramente è un vampiro anche Elisabeth ma mi pare strano che tu, una volta trasformato, non ti fossi accorto che era un vampiro. Una volta atterrati comunque se vorrai, verrai a vivere da me, è molto tempo che non ci vediamo e voglio recuperare il tempo perso.>>

    << Certamente! Ero un neonato al tempo e nessuno mi ha spiegato come si riconoscono i nostri simili o altre creature. Mi è giunta voce che Marshall è morta, dicevano che l’ha uccisa Loren. I valdesi saranno d’accordo di avere un altro vampiro nella tua comunità? Sai so che tu ,oltre ai bambini, segui una dieta diciamo vegetariana e poiché non sono un tipo da sangue in sacchetto, penso sia per te un problema se mi trasferissi.>>

    << Imparerai anche tu a seguire una dieta senza rimorsi. So che all’inizio sarà difficile ma ti abituerai, essendo un medico ho accesso libero alle sacche di sangue ma soprattutto non voglio che mio fratello sia un vampiro come altri che non si curano delle vittime uccise. Vedrai ti piacerà…>>

    << Siamo vampiri Alexander uccidere esseri umani è la nostra natura.. non posso di certo oppormi.. non ho la tua stessa forza di volontà, inoltre devi sapere che la vita da vampiro normale è adatta alla mia personalità. Quando Marshall mi ha trasformato, ho ucciso la nonna e ho nascosto il corpo in un posto sicuro. La cosa che mi ha sorpreso di più, oltre ad ucciderla, è che non ho provato alcun rimorso. La reputo una cosa normale e non voglio cambiare per niente al mondo. Siamo diversi fratello.. devi accettarlo se vuoi vivere insieme a me.>>

    Alexander pensò che, oltre ad avere continuamente rimorsi per quello che aveva fatto in passato, ora doveva preoccuparsi per una minaccia attuale.. suo fratello..

    L’aereo atterrò in orario sulla pista di Orio al Serio, i due fratelli si avviarono verso casa, un posto tranquillo con pochi abitanti.

    Le valli Orobie, erano un posto perfetto per dei vampiri tranquilli, poiché in montagna nessuno si accorge se persone con età avanzata spariscono, anche in circostanze strane, ormai da alcuni anni era la normalità.

    Aprile 2013

    Maggio

    .

    Maggio è una cittadina tranquilla nelle valli Orobie, Alexander e suo fratello si erano trasferiti da poco tempo.

    Simon si era rassegnato a bere sangue destinato alle trasfusioni, così da non recare più problemi a suo fratello Alex che ormai era il medico della piccola cittadina. Anche se comunque la voglia di bere sangue fresco non era di certo passata.

    Alexander nell’ultimo mese stava lavorando insieme a Lilian, una sua vecchia collega di corsia, ha i capelli rossi e gli occhi verdi e limpidi come uno specchio d’acqua che riflette la luce del

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