Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L'accidia del mostro
L'accidia del mostro
L'accidia del mostro
E-book71 pagine55 minuti

L'accidia del mostro

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Thriller - racconto lungo (49 pagine) - Il settimo peccato è l'Accidia!


Ilario Belviso è un mostro. Ma scopre di non essere solo. C’è un altro mostro come lui, ma ammantato di una purezza che lui crede di aver perso da tempo. Un mostro che ha la capacità di guardargli dentro e vedere una bellezza che mai nessuno ha avuto voglia di cercare. E mentre indaga alla ricerca di un rinomato scrittore stanco di cacciare le storie, Ilario dovrà combattere contro se stesso e contro i propri demoni, per uscire dalla gabbia in cui i suoi peccati lo hanno rinchiuso.


Finalista ai premi Tedeschi, Urania e Odissea, Luca Di Gialleonardo vince nel 2016 il premio Giallolatino Giallo Mondadori e pubblica il racconto Una piccola bara di cartone su I Classici del Giallo Mondadori. Nel 2019 pubblica Spettro di libertà su Urania Collezione 196 ed è prevista l'uscita del romanzo breve Big Ed in uno speciale del Giallo Mondadori dedicato ai serial killer. Ha pubblicato diversi romanzi con Delos BooksDelos DigitalNeroPressMondoscrittura, spaziando su numerosi generi, come narrativa per ragazzi, fantasy, fantascienza e giallo/thriller. Sulla Writers Magazine Italia cura una rubrica su tecnologia e scrittura e per Delos Digital ha pubblicato manuali sull'uso di Word e Scrivener per la scrittura di testi di narrativa.

LinguaItaliano
Data di uscita9 lug 2019
ISBN9788825409543
L'accidia del mostro

Leggi altro di Luca Di Gialleonardo

Correlato a L'accidia del mostro

Ebook correlati

Thriller per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su L'accidia del mostro

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L'accidia del mostro - Luca Di Gialleonardo

    9788825406900

    1

    L’allevatore è un vecchietto ricurvo, con gli occhi quasi del tutto coperti dalle palpebre, calanti come il resto della sua pelle. Eppure tutto il corpo sembra vibrare di una forza antica, che doveva aver gonfiato quelle braccia con muscoli decisi e impetuosi.

    – È tutto pronto? – gli chiede Nadia, agitando il ventaglio. Il caldo le ha riempito il viso di piccole gocce di sudore che le scendono lungo il collo e vanno a tuffarsi nella canottiera aderente.

    – Tutt’apposto, signori’. Come voleva lei.

    – Non l’hai fatta addormentare, vero?

    Il vecchietto scatarra per terra. – Ho detto tutt’apposto. Lucilla è solo un po’ rincoglionita, ma è sveglia. – Fissa Ilario, piegando la bocca in un chiaro segno di disgusto. – Il suo amico non è mica il primo schifoso che viene qui.

    – Schifoso? – fa Ilario. – Sarei io lo schifoso? E te che sei?

    Altra scatarrata. – Io Lucilla non la tocco e quello che faccio lo faccio per i soldi. A te, te piace.

    – Senti tu… – inizia Ilario, facendo un passo avanti.

    – Smettila – interviene Nadia. – Andiamo.

    – Ecco, bravi, annate – dice il vecchietto. Non ha mostrato un minimo di timore davanti all’incalzare di Ilario. – E vedi de non spaventa’ troppo Lucilla, con quella faccia brutta che te ritrovi. Lucilla sta in quella stalla.

    Il vecchio picchietta con il bastone sull’acciottolato e volta loro le spalle. Arranca fino a una casetta poco lontano e si lascia cadere su una sedia di legno con il sedile mezzo sfondato. Resta lì a far da vedetta, in attesa che i suoi ospiti facciano quello che devono.

    Nadia prende Ilario sottobraccio e lo accompagna verso la stalla indicata. Gli passa una mano sul pacco e sorride, quando sente l’eccitazione di lui.

    – Però! Non mi aspettavo che il vecchio avesse ragione. Ti piacciono davvero quelle come Lucilla.

    – Stai scherzando? Ho presto qualcosa per farmelo venire duro o non ci sarei mai riuscito. Sta solo facendo effetto.

    Nadia annuisce, ma il suo sguardo non sembra voler smettere di canzonarlo. – Se lo dici tu…

    Ilario rinuncia a replicare. Potrebbe mostrarle la scatola delle pillole nel giacchetto che ha lasciato in macchina, ma non ne ha voglia. Meglio sbrigarsi a metter fine a quella follia e tornare a casa, in attesa della prossima partita a scacchi. Sperando, però, di non perderla di nuovo.

    La stalla è pulita a puntino, non c’è che dire. Si potrebbe mangiare sul pavimento. Ed è quello che sta facendo Lucilla, china su una ciotola ripiena di un intruglio scuro e disgustoso. Ma a lei piace e mangia senza neanche girarsi a guardare verso di loro. Ha la pelle scura, ricoperta di peli spessi, neri, con qualche filo bianco. Punta su Ilario il grosso culo irsuto, sotto cui il suo sesso sembra volerlo chiamare a darle piacere. Le mammelle flosce ondeggiano sinuose. Lucilla deve aver partorito più volte, durante la sua vita. Non è certo giovanissima.

    – Che ne dici? – chiede Nadia lasciandogli il braccio e muovendosi davanti a Lucilla. Le accarezza la testa, attirando la sua attenzione. Dopo un’occhiata spenta, la scrofa torna a mangiare.

    – Dico che hai idee disgustose – risponde Ilario.

    – Io? Lucilla è una carezza rispetto alla penitenza che avevi pensato tu. Ha ragione il vecchio: sei uno schifoso. E adesso calati i pantaloni e scopala.

    Ilario sospira. Meglio fare in fretta. Si spoglia del tutto. Non vuole che i vestiti vengano a contatto con la bestia. Lucille sarà anche considerata bella, dagli altri maiali, ma lui prova solo orrore. Se non avesse preso una pillola, non sarebbe mai riuscito a eccitarsi abbastanza. Infila un preservativo e si avvicina alle terga della scrofa. Sente tremare le gambe, lo stomaco gli si stringe. Ne ha fatte, di cose rivoltanti, per colpa di Nadia. Ma scoparsi una scrofa è forse troppo, anche per lui.

    Chiude gli occhi e si avvicina a Lucilla. Sente il contatto sulla punta del cazzo, ma si rende conto che deve riaprire gli occhi, se vuole trovare il buco giusto. Percepisce uno scatto dei muscoli della scrofa, mentre entra dentro di lei. Per un attimo teme che possa saltargli addosso e morderlo. Ma il vecchio ha detto che le ha dato dei calmanti e di certo deve essere abituata a maschi ben più dotati di lui.

    All’inizio riesce a dare solo pochi colpi, lenti, spaventati. Poi si decide a muoversi con maggiore foga, altrimenti sarà costretto a portare avanti quella tortura troppo a lungo. Il sesso di Lucilla è largo e viscido, l’attrito è troppo leggero per stimolarlo abbastanza.

    Ilario porta lo sguardo su Nadia.

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1