Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L'avarizia del mostro
L'avarizia del mostro
L'avarizia del mostro
E-book71 pagine49 minuti

L'avarizia del mostro

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Thriller - racconto lungo (46 pagine) - Il secondo peccato è l'Avarizia!


Ilario Belviso è un mostro. La natura gli ha regalato un volto deforme, ma anche la capacità di fregarsene del mondo che lo circonda. Quando una ragazza bella come il peccato lo ingaggia per rintracciare il padre scomparso, lui non esita un secondo a mettersi in ballo. Anche col rischio di trovarsi contro l'Orca, l'usuraio peggiore della Capitale. Tra inseguimenti, locali equivoci per depravati e combattimenti clandestini tra cani, Ilario riuscirà anche a destreggiarsi nella solita partita a scacchi contro un'avversaria che mette in palio le sue perversioni più oscure. Scoprirà così che l'avarizia più spaventosa non è legata al denaro, ma ai sentimenti, al dolore profondo che ognuno porta dentro di sé.


Laureato in lettere, Andrea Valeri si occupa di musica, scrittura di racconti, romanzi, poesie, sceneggiature per cortometraggi. Ha collaborato con diverse webzine scrivendo recensioni e interviste nell’ambito della musica dark, rock, metal e cinema (Zeromagazine.it, Negatron.it, N-core). Ha condotto un programma radiofonico, Chaos Party, che trasmetteva musica dark, rock e metal interessandosi di realtà locali e gruppi esordienti. È entrato a far parte dell’antologia I Mondi del Fantasy per la Limana Umanita Edizioni. Ha partecipato al progetto “Serial Writers” sponsorizzato da Mediaset per la creazione di una fiction da proporre su La5. È stato segnalato al premio Algernon Blackwood 2014, finalista al premio Giallolatino 2015 e al premio Segretissimo Mondadori 2017. I suoi thriller erotici sono usciti per i tipi della Delos Digital, nella collana Dream Force. Si è cimentato anche con il western, pubblicando una saga in cinque episodi, Gold Creek, e con il mondo dei pirati ne I Pirati della Black Keel. Recentemente è uscito il suo romanzo Il Sole di Ferro sempre per Delos Digital.

LinguaItaliano
Data di uscita4 giu 2019
ISBN9788825409185
L'avarizia del mostro

Leggi altro di Andrea Valeri

Correlato a L'avarizia del mostro

Ebook correlati

Thriller criminale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su L'avarizia del mostro

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L'avarizia del mostro - Andrea Valeri

    9788825408942

    1

    Una goccia scivolò sulle foglie lucide della bromeliacea, scandendo un’attesa insostenibile, quella della mossa successiva.

    Ilario Belviso era nervoso come se dovesse gestire un esercito su un campo di battaglia, anche se in realtà si trovava di fronte a una tavola dipinta con quadrati bianchi e neri. Il suo avversario era la donna più enigmatica e conturbante che avesse mai visto. Nadia non fissava la scacchiera. I suoi occhi nocciola indugiavano su di lui, penetrandolo con la loro profondità ipnotica.

    Ilario sudava. E non solo per il caldo. Lo sguardo scivolava dalla posizione dei suoi pedoni alla scollatura della camicetta che lasciava intravedere l’inizio dei seni, sapientemente compressi dal reggiseno scuro. Si leccò le labbra senza pensarci e tornò a concentrarsi sulla partita.

    Le dita affusolate della ragazza si mossero nel silenzio assoluto che dominava la casa in quel tardo pomeriggio di inizio estate.

    Torre in F6.

    Attacco di scoperta.

    Bella mossa.

    Nadia schiacciò il pulsante del cronometro, bloccando lo scorrere del tempo. Ora toccava a lui.

    Aveva due ore per impostare la sua mossa.

    Lei gli sorrise. Forse perché pensava di averlo messo in difficoltà, forse perché la divertiva assistere alla sua tensione, al suo imbarazzo. Ilario si era sempre sentito a disagio quando le persone lo fissavano. Succedeva sempre. La sindrome di Treacher-Collins gli aveva regalato un volto deforme, orribile, che attirava l’attenzione del mondo. Era un mostro e l’atteggiamento di Nadia lo disturbava profondamente. Ignorò i suoi occhi, i suoi lineamenti simmetrici, dall’estetica perfetta, le gambe lunghe, nude, che ciondolavano accavallate, in attesa della sua prossima mossa e si concentrò sulla scacchiera. Assorbito dalla strategia da seguire, Ilario quasi sobbalzò sulla sedia.

    Si stava dimenticando del suo appuntamento di lavoro!

    Controllò l’orologio. Erano le diciannove. Aveva mezzora per raggiungere il bar Silvestri e incontrare una nuova cliente. Le sue casse languivano e non poteva permettersi il lusso di perdere un’ottima possibilità di guadagno.

    Sperava soltanto che non si trattasse della solita moglie cornuta che voleva le prove del tradimento del marito.

    Nadia lo vide alzarsi, ma non si scompose. Continuò il loro gioco di sguardi, immerso in un silenzio ostinato che si caricava di sottintesi sessuali pronti a esplodere nell’afa opprimente che gravava sull’intero edificio. Ilario memorizzò la posizione dei pezzi prima di uscire di casa. Avrebbe sfruttato i tempi morti per ipotizzare le sue prossime mosse.

    Aprì il portoncino dopo aver preso la giacca. Gli ultimi raggi di sole illuminavano le scale che portavano al cancello. Il caldo sembrava trasudare dalle pareti di casa, avviluppandola in una cappa torbida di calore. Giunto in giardino, s’incrociò con Lavinia, la vicina.

    Formosa, avvenente, anche se non l’avrebbe definita propriamente una bellezza, suscitava in lui sentimenti contrastanti. Lei lo salutò con educazione, come faceva sempre, tuttavia nell’espressione del viso tradiva un moto di disgusto che lo inquietava. In fondo la capiva. Non era facile trovarsi di fronte tutti i giorni un tizio che sembrava appena precipitato dal quinto piano. Ed era atterrato di faccia.

    Ricambiò il saluto con un timido cenno della mano e raggiunse la Yaris bianca, parcheggiata malamente sul marciapiede.

    Salì a bordo e infilò le chiavi nel quadro, chiedendosi se sarebbe partita. Il motore borbottò un paio di volte, poi si avviò girando al minimo. Ilario diede gas e l’auto rispose a stento, quasi non avesse voglia neanche lei di andarsene in giro con quel caldo.

    2

    Fabiola Benassi sedeva in uno dei tavolini all’aperto. Indossava un abito bianco con una fantasia floreale che lasciava scoperte le gambe snelle. Con una mano portò dietro all’orecchio una ciocca dei lunghi capelli castani, un gesto vezzoso che attirò l’attenzione degli uomini presenti nel locale. Anche Ilario ne restò colpito, prima ancora di riuscire a

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1