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Realizzare la Leggenda: The Blue Eyes Trilogy
Realizzare la Leggenda: The Blue Eyes Trilogy
Realizzare la Leggenda: The Blue Eyes Trilogy
E-book297 pagine4 ore

Realizzare la Leggenda: The Blue Eyes Trilogy

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Info su questo ebook

Arianna ha convocato tutti i clan di Night Humans per scoprire chi dovrà sposare. Sarà un torneo a stabilirlo, che lei lo voglia oppure no. L'unica cosa che le resta da fare, quindi, è assistere mentre i leader dei diversi clan si battono per conquistare il diritto di sposarla. O, forse, no? Grazie alle strategie dei suoi, infatti, Arianna ha altri progetti. Se tutto andrà come previsto, alla fine, riuscirà a conquistare la tanto agognata libertà. 

Tutti i contendenti si riuniscono alla tenuta che ospiterà il torneo mentre Arianna fa delle nuove scoperte sul mondo dei Night Humans. Soprattutto, capisce che ci sono alleanze da stringere e nemici da tenere ancora più vicini per poterli controllare. Alcuni di loro conoscono dei segreti sulla leggenda che la riguarda e, addirittura, sul vero motivo per cui sarebbe venuta al mondo. Ad Arianna, quindi, non resta che decidere cosa fare del destino che sembrerebbe attenderla. È arrivato il momento, per lei, di uscire dal guscio di protezione dei suoi custodi e dimostrare a tutti il suo grande potere. È ora che Arianna assuma il controllo e combatta per assicurarsi il futuro che desidera.

LinguaItaliano
Data di uscita14 lug 2019
ISBN9781393240846
Realizzare la Leggenda: The Blue Eyes Trilogy

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    Anteprima del libro

    Realizzare la Leggenda - B. Kristin McMichael

    Realizzare

    – la –

    Leggenda

    Blue Eyes Trilogy – Libro Terzo

    (The Night Human World)

    ––––––––

    Scritto da

    B. Kristin McMichael

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    Traduzione a cura di

    Valentina Miele

    ALTRI LIBRI DELL'AUTRICE

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    Blue Eyes Trilogy:

    La Leggenda degli Occhi Blu

    Diventare una Leggenda

    Realizzare la Leggenda

    Day Human Trilogy:

    The Day Human Prince

    The Day Human King

    The Day Human Way

    Witchling Skinwalkers Trilogy:

    The Witchling's Apprentice

    The Wendigo Witchling

    The Witchling Seer

    Merworld Trilogy:

    Water & Blood

    Songs & Fins

    Untitled (Prossimamente)

    Chalcedony Chronicles:

    Carnelian

    Chrysoprase

    Aventurine

    Chrysocolla

    Autoconclusivi:

    To Stand Beside Her

    Le scelte che ho fatto in passato mi hanno reso la persona che sono oggi.

    Ciò che ho imparato da esse mi aiuterà a definire il mio futuro. – Ari

    UNO

    Picture 2

    Arianna Grace alzò lo sguardo dalla posizione in cui si trovava. Era stesa per terra, sul materassino per gli allenamenti. La coda di capelli biondo scuro, madida di sudore, penzolava informe. Si allenava senza sosta da ventinove giorni, ormai, ma non era ancora riuscita a sconfiggere Andrew Lucan, anche se lui non mutava mai completamente nella sua forma baku, per affrontarla. Era migliorata nei combattimenti in cui entrambi mantenevano la forma umana, ma era spacciata quando si trasformavano in creature della notte. Andrew era fin troppo allenato, rispetto a lei. Arianna si spostò la frangia sudata dal viso e si alzò dal pavimento. Le facevano male tutti i muscoli, ma non si sarebbe arresa per questo. Non poteva arrendersi. Il destino di tutte le persone che conosceva dipendeva esclusivamente da lei, dalle sue possibilità di vittoria. La forza era la sua unica alleata, ormai lo sapeva, l'unica in grado di salvare tutti quanti. Non aveva altra scelta, quindi, doveva diventare più forte.

    Penso che dovremmo riesaminare tutto con Thomas, un'ultima volta, rispose Andrew. Era il ritratto della perfezione. I capelli, lunghi quasi fino alle spalle, mossi e scuri, non erano neanche un po' arruffati mentre la guardava con quegli occhi grigi come l'acciaio. Non gli piaceva affatto battere Arianna. Andrew era uno degli avversari più forti che lei avrebbe mai potuto incontrare, ma questo non la scoraggiava.

    Di nuovo, lo supplicò Arianna.

    Andrew ritornò, con una certa riluttanza, al punto di partenza, dall'altra parte della stanza. Non era neanche sudato, ancora, ma, nonostante questo, Arianna voleva riprovarci. Sapeva che lui l'avrebbe assecondata, ancor prima che si muovesse. Le sue doti persuasive erano molto sviluppate. Andrew non riusciva proprio a dirle di no.

    Va bene, ma promettimi che dopo andrai da Thomas. Niente suppliche a Molina, per convincerla a scontrarsi con te. Sfortunatamente, Andrew la anticipava sempre.

    Arianna brontolò per quell’osservazione. Era esattamente quello che avrebbe voluto fare, supplicare Molina, ma non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce. Si allenava per otto ore al giorno, da un mese, con Molina e Andrew, in diverse arti marziali e discipline di combattimento, tra cui Hapkido, Jiu-Jitsu, Jeet Kune Do, Keysi e lotta. I risultati iniziavano a vedersi perché stava migliorando. Ormai, riusciva a combattere ad armi pari con Molina, sia nella forma umana che in quella di creatura della notte. Arianna preferiva combattere con lei: i loro erano combattimenti equi. Andrew era molto più forte, invece, ed ogni volta che si scontravano la disparità tra loro due era molto evidente.

    Andrew le fece un inchino giocoso ed aspettò che fosse lei a fare la prima mossa. Avrebbe voluto fermarla subito, ma pensò che fosse meglio per lei lasciarla attaccare per prima. Arianna prese l’iniziativa, ma Andrew neutralizzò immediatamente l’attacco, schivandolo. Lei recuperò l’equilibrio, ma si rese subito conto che lui la teneva saldamente per un braccio. Le girò il braccio, sbilanciandola per farla cadere. Arianna si girò rapidamente, per rispondere all’attacco, ma fu troppo rapida nel movimento e dovette tenersi ad Andrew per non cadere. Lasciò che lui la girasse, per attutire il colpo, mentre finiva per terra. Aveva capito che sarebbe andata a finire così nel momento in cui si era tenuta al braccio di lui. Andrew la bloccò sul pavimento, sotto di sè.

    Bene, mormorò lei, dalla posizione in cui si trovava. Quel baku che la sovrastava, inchiodandola al pavimento, le faceva venire le farfalle nello stomaco, ma lei non gli avrebbe dato anche la soddisfazione di scoprire l’effetto che le faceva, oltre a quella che già provava per averla battuta in meno di due minuti. Arianna chiuse gli occhi per evitare di guardarlo mentre ammetteva la sconfitta.

    Andrew sorrise e si chinò per baciarla. Sapeva di avere su di lei lo stesso potere che lei esercitava su di lui, ma era molto più bravo a nascondere i suoi pensieri. Le sfiorò dolcemente le labbra. Arianna avrebbe voluto tenergli il broncio, ma non ci riuscì. Gli restituì il bacio, con entusiasmo, facendo scivolare le mani su quel petto scolpito che la teneva incastrata al pavimento.

    È un nuovo metodo di insegnamento, questo? Chiese Thomas, dall’angolo in cui si trovava. Aveva assistito al combattimento e a tutto ciò che era seguito. Ultimamente, quasi tutti i combattimenti finivano in quel modo.

    Arianna arrossì mentre Andrew si alzava molto lentamente, di proposito, tirando su anche lei e tenendo le mani sugli addominali scoperti di lei. Le bastava il minimo contatto per passare da un vago rossore sulle guance ad un viso rosso fuoco. Lui ridacchiò, indugiando sulla parte alta dei pantaloncini di lei, prima che lei gli girasse le spalle e marciasse spedita verso Thomas.

    Che avevate scommesso, stavolta? Thomas chiese ad Andrew, seguendo Arianna. In tutti quei combattimenti, era riuscita a fargli soltanto un graffio. Per il resto, lui l’aveva sempre battuta, ma lei non si era mai arresa.

    Le ho dato una tregua, per oggi, rispose Andrew, con una certa riluttanza. La seguì, infastidito dal fatto che Thomas fosse lì proprio in quel momento. Avrebbe voluto restare da solo con lei un altro po’.

    Arianna mise di nuovo il broncio. Rendo di più quando sono motivata. Si asciugò il sudore dal viso e strinse la coda.

    Penso che la soddisfazione di riuscire a batterlo sia una motivazione sufficiente, mormorò Thomas, guardandola. Era perfetta, dalla testa ai piedi, ma per lei provava soltanto la necessità di proteggerla a tutti i costi. Non provava alcuna attrazione fisica, a differenza di Andrew, quello che sentiva era un legame di sangue, come se fosse un membro della sua famiglia. Thomas avrebbe voluto provare quella passione che bruciava sempre tra lei ed Andrew. Erano incredibili, insieme, che stessero combattendo oppure no.

    Ho tempo per una doccia, prima di iniziare? Gli chiese Arianna, guardando il top e gli shorts sportivi madidi di sudore.

    Certo, le rispose Thomas. Proprio come Andrew, non sapeva dirle di no.

    Arianna uscì di fretta dalla palestra, superando velocemente gli ospiti per andarsi a lavare. Sarebbe dovuta tornare da Thomas entro venticinque minuti. Maxim Moro le rivolse un cenno della testa, quando gli passò davanti per la seconda volta. Era il più giovane del suo clan, a ventidue anni, e lo sarebbe rimasto per altri otto anni almeno. Il ciclo per incrementare il numero di membri dei clan sarebbe ricominciato presto e si aspettavano tutti che lui vi partecipasse. I wurdulac erano una razza in via d’estinzione perché si nutrivano esclusivamente dalle persone che amavano. Venivano accoppiati fin dalla nascita, per questo motivo, ma, nonostante la sua compagna fosse nata due anni prima di lui, Maxim era molto affascinato da Arianna. Erano simili, in effetti, perché anche Arianna riusciva a nutrirsi soltanto dalle persone che amava, ma, dal momento che lei apparteneva a diverse categorie di Night Humans, aveva un’ampia scelta. Maxim era invidioso della libertà di Arianna, ma, ancor di più, era intrigato dal fatto che fosse un’estranea. I wurdulac, infatti, non lasciavano avvicinare gli estranei, di solito. Non li facevano entrare nei loro territori, figuriamoci nelle loro case.

    Serge Moro, il padre di Maxim, seguì Arianna in biblioteca, restando ad una certa distanza. La fissavano entrambi intensamente. Sentivano il potere che emanava, pur essendo così minuta. Lei cercava sempre di contenere il suo potere, ma non le riusciva mai completamente, anche prima di aver bevuto il sangue dei cinque. Quei due erano affascinati dalla personalità di Arianna tanto quanto lo erano dalla sua unicità.

    La sicurezza ha individuato otto persone intorno alla tenuta, disse Serge, unendosi a Thomas ed Arianna.

    Soltanto otto? Chiese Thomas.

    Gli altri sono da Devin e Turner, rispose Molina, entrando nella stanza. Non sono riusciti a trovare Arianna e hanno deciso di seguire Devin.

    Arianna prese la bottiglia d’acqua di Andrew, quando anche lui si unì al gruppo, pulito e cambiato. Le si sedette accanto, prendendola per la vita ed attirandola a sé. Lei lo lasciò fare mentre ascoltava Thomas e Molina che parlavano con Serge. La distraeva, stare seduta in braccio a lui, ma sapeva di avere poco tempo a disposizione. Presto, sarebbero stati circondati da uomini che avrebbero combattuto per lei e, se non fosse stata in grado di affrontarli, non avrebbe avuto altro tempo da trascorrere con Andrew. Arianna temeva che se i suoi non avessero vinto il torneo, Andrew avrebbe completamente perso la testa, ma non ce l’avrebbe mai fatta a sconfiggere nove Night Humans molto potenti. Lui scacciò via quei brutti pensieri, accarezzandole le braccia.

    A quanto pare, la notte scorsa hanno individuato i tunnel sette e nove, spiegò Serge, avvertendo il cambiamento nell’umore di Arianna.

    Thomas si massaggiò la fronte, ignorando sia Arianna che Andrew. Quindi possiamo usare soltanto il tunnel tre per uscire?

    Sì, rispose Serge. A differenza del figlio, lui non era semplicemente affascinato da quegli estranei. Dopo aver parlato con il prozio della ragazza, sentiva, dentro di sé, il dovere di aiutarla. Gabriel si era presentato alla sua porta, un mese prima, per chiedergli un favore. Non si vedevano da anni. In cambio, aveva proposto al wurdulac di trovare una soluzione per le abitudini alimentari della sua categoria. Serge non avrebbe voluto cambiare nulla, nel suo clan, ma sapeva che, se non l’avesse fatto, si sarebbero estinti presto. Nascevano sempre meno bambini, ma Gabriel gli stava offrendo una via d’uscita. Gli aveva assicurato che quella giovane ragazza innocente fosse la soluzione.

    Questo complica le cose, si lamentò Thomas. Speravo che avessimo almeno due tunnel liberi, per creare un diversivo. La tenuta dei wurdulac sorgeva su un labirinto di passaggi sotterranei. Per più di un secolo, i wurdulac avevano utilizzato quei tunnel per muoversi liberamente senza che gli altri clan trovassero mai l’ingresso della tenuta. Quel sistema li isolava dal resto del mondo e, contemporaneamente, li proteggeva.

    Thomas fissò lo schermo del computer che aveva di fronte. Sarebbe stato meglio se tutti i passaggi fossero stati liberi, ma le cose non stavano così. I clan al comando rivendicavano Arianna, tutti. Se Devin, la sua guardia, l’avesse fatta sposare prima del compimento del diciassettesimo anno di età, avrebbero potuto evitare tutto quanto. La legge, infatti, prevedeva che, se una donna arrivava nubile al compimento del diciassettesimo anno di età, tutti gli uomini celibi potevano scontrarsi in un duello per conquistarsi il diritto di sposarla. Thomas studiò la situazione. Arrivati a quel punto, sarebbe stato disposto a sposarla lui, pur di risparmiarle quel destino. Arianna allungò un braccio per mettere la mano su quella di Thomas.

    Non dovremmo avere problemi a lasciare la tenuta, provò a rassicurarlo mentre lui aggrottava ulteriormente la fronte. Thomas distolse lo sguardo dal computer e le sorrise debolmente.

    Lo so, disse. Era diventata più forte. Non avevano bisogno di trucchi, per andarsene da lì, ma poter scegliere tra diverse opzioni sarebbe stato meglio.

    Andrew si era assicurato che fosse assolutamente pronta a scappare. Soltanto in quel modo sarebbe riuscita a sopravvivere, quando si fosse scatenato l’inferno. Thomas aveva cercato di prevedere i diversi scenari che avrebbero potuto verificarsi durante il torneo, ma era sicuro che ci sarebbero stati molti imprevisti. Tredici uomini potenti, assetati del sangue di Arianna, riuniti in un unico luogo non avrebbero portato a niente di buono. Il senso di protezione di Thomas, verso di lei, era aumentato a dismisura nell’ultimo mese. Non aveva pensato ad altro, ogni giorno. Non aveva la potenza fisica necessaria per proteggerla a dovere, ma aveva il cervello per farlo. Purtroppo, però, gli imprevisti erano sempre dietro l’angolo.

    ‘Possiamo farcela,’ Arianna provò a rassicurarlo anche telepaticamente. Riusciva a sentire tutta la tensione che lui emanava. Si appoggiò ad Andrew e lo guardò. Avvertiva anche lui la preoccupazione di Thomas. Arianna stessa non pensava davvero che sarebbe andato tutto bene, ma si sforzava di essere forte per tutti gli altri. Ogni giorno di allenamento contribuiva a renderla più forte, ma avevano troppo poco tempo.

    Potrei farla passare dalle caverne al livello inferiore, suggerì Maxim, alle spalle del padre. Thomas lo guardò con occhi speranzosi.

    Non sono sicuro che sia una buona idea, si intromise Serge, valutando quell’idea. Le caverne non sono sicure.

    Le speranze di Thomas svanirono. Le caverne, nel terreno sottostante i tunnel dei wurdulac, erano pericolose perché avrebbero potuto intrappolare chiunque non le conoscesse bene, anche i Night Humans più forti ed abili.

    Io le conosco bene, continuò Maxim. Le attraverso da quando avevo dieci anni.

    Thomas picchiettò qualcosa sulla tastiera mentre Molina osservava. Il terreno intorno alla tenuta era assediato da creature della notte che aspettavano soltanto il passaggio di Arianna. Ogni singola creatura che l’aveva seguita fin lì aveva portato degli uomini, con sé. Erano tutti molto nervosi, in quel momento, mentre il giorno si avvicinava.

    Dove conduce il tuo sentiero? Chiese Thomas a Maxim.

    Qui, più o meno, indicò un punto, sullo schermo, a sinistra. Potremmo arrivare in diversi punti, ma questo mi sembra il più vicino.

    Thomas ingrandì la zona indicata e sorrise. Arianna sarebbe passata sotto agli uomini appostati per lei, senza che quelli se ne accorgessero. Nessuno di quegli uomini sarebbe riuscito a muoversi nelle caverne come Maxim. Si sarebbero avvicinati di molto alla location del torneo, tra l’altro. Una volta usciti dalle caverne, l’avrebbero raggiunta con una corsa di un’ora. Thomas ricontrollò il terzo tunnel. Presto, avrebbero scoperto anche quello. I Night Humans avrebbero setacciato la zona per trovarla. Thomas fece un cenno a Maxim.

    Quanto ci vorrà per uscire? Gli chiese.

    Circa tre ore, rispose Maxim.

    Andrew potrà venire con voi? Domandò Thomas, sapendo perfettamente che Andrew sarebbe entrato in modalità iperprotettiva al momento di abbandonare la tenuta e che la sua stazza era più imponente rispetto agli altri due.

    Maxim annuì controvoglia. Avrebbe preferito non portarsi dietro il baku, esclusivamente per motivi personali e non di sicurezza. Se ci fosse stato Andrew, Arianna non avrebbe degnato Maxim di uno sguardo. Lui avrebbe tanto voluto che lo guardasse, ma lei era sempre completamente assorbita dall’altro. Maxim aveva capito, come chiunque altro, che Andrew era l’anima gemella di Arianna, ma non gli piaceva e non l’accettava. Serge mise una mano sulla spalla del figlio e gliela strinse appena. Sapeva che il figlio si era invaghito di Arianna.

    Una volta fuori, dovremo accompagnarvi fino alla tenuta? Chiese Serge.

    No, rispose Andrew, guardando anche lui lo schermo. Sarà più semplice, se saremo soltanto noi due. La luce del sole non è un problema, per me e Arianna. Possiamo muoverci anche durante il giorno, a differenza degli altri.

    Allora partirete alle otto di domani mattina. In questo modo, sarete fuori dalle caverne alle undici, quando il sole è più forte. Thomas guardò Molina per avere una conferma. Lei annuì. Avrebbero voluto accompagnarla, entrambi, ma sapevano che sarebbe stata più al sicuro se fosse stata da sola con Andrew. Arianna fece un cenno della testa alle altre persone nella stanza. Tutti loro speravano che lei riuscisse a cambiare il mondo delle creature della notte ed il cambiamento sarebbe iniziato proprio con il torneo.

    Dopo aver stabilito i dettagli, uscirono tutti dalla stanza, lasciando Arianna con Thomas perché prendessero le ultime decisioni proprio sul torneo. Nelle ultime settimane, lui non le aveva parlato di altro, quindi non c’erano più segreti per Arianna, ormai, su quella questione, ma Thomas voleva riesaminare tutto ancora una volta, per essere sicuro di non aver trascurato nulla. Quando Arianna iniziò a non contenere più gli sbadigli, Thomas poté ritenersi soddisfatto. Dopo un allenamento fisico ed una preparazione mentale, Arianna era pronta per andare a dormire.

    Ho capito, disse, alla fine, Arianna, con un filo di voce. Li accoglierò con il discorso che abbiamo preparato e poi ti aspetterò Sbadigliò, di nuovo.

    Forse dovresti ripeterlo un’altra volta, suggerì Thomas, ignorando lo sbadiglio e provando a concentrarsi su una cosa alla volta. Faceva parte del suo lavoro, assicurarsi che fosse preparata. Non l’avrebbe avuta vinta in un combattimento, probabilmente, né sarebbe riuscito a difenderla come faceva Andrew, ma avrebbe cercato di prevedere qualsiasi scenario possibile e di offrirle delle soluzioni alternative.

    No, si lamentò Arianna. Non c’è bisogno, davvero. Benvenuti al torneo, bla bla, in cui voi trogloditi potrete battervi per conquistarmi, come se fossi l’ultimo pezzo di carne rimasto sulla terra, bla bla. Lo so. Thomas sorrise e annuì. Era più forte di lui, pretendere da lei tanto quanto aveva sempre preteso da se stesso.

    D’accordo, le disse, alzandosi insieme a lei. Va’ a letto e riposati, domani sarà il grande giorno.

    Arianna annuì e gli diede un abbraccio veloce. Le mancavano Devin, la sua guardia da quando era entrata a far parte del mondo dei Night Humans, e Turner, che era diventato il suo migliore amico. Non poteva vederli perché entrambi avevano deciso di partecipare al torneo. Loro due erano tra i pochi che aveva visto costantemente, in quel nuovo mondo, da quando era mutata, più di un anno prima. Le mancavano terribilmente. Era un sollievo, avere ancora Thomas con sé, anche se lui, alle volte, era fin troppo maturo e responsabile.

    Andrà tutto bene, disse Arianna, cercando di tranquillizzare entrambi. Non potrebbe andare diversamente. Sono una leggenda, te lo ricordi? Gli fece l’occhiolino ed aprì la porta. Le leggende vincono sempre.

    Thomas annuì, pur non essendo d’accordo. Alcuni diventavano leggende semplicemente perché morivano giovani. Non voleva che succedesse lo stesso a lei. Sentiva, nel profondo, che Arianna era destinata a cambiare quel mondo. Sperava di non sbagliarsi. Sorrise e la salutò con la mano. Non sarebbe riuscito a scoraggiarla, indipendentemente da quanto si sentisse insicura. Thomas aveva davvero bisogno dell’energia positiva di lei, per arrivare alla fine di quelle lunghe giornate. Per quanti programmi potesse fare, sapeva che sarebbero potuti cambiare all’improvviso, in qualsiasi momento.

    Arianna si avvicinò silenziosamente alla porta della sua camera da letto. Avvertì la presenza di Andrew, all’interno. Non ebbe bisogno di visualizzare la stanza, per sapere che lui era steso sul letto, intento a leggere. I suoi sensi erano sviluppati quasi del tutto e riusciva a sentire Andrew più di chiunque altro. Nell’ultimo mese, si erano avvicinati ulteriormente e, ormai, provava le sensazioni di lui come se fossero le sue. Non ebbe bisogno di vederlo, per percepire il movimento con cui voltò pagina. Lentamente, si insinuò nella porta aperta, fermandosi all’ombra dello stipite. Era una gran bella vista, steso, sulla schiena, tra i cuscini del letto. Era, come al solito, senza maglietta. Era più facile, restare a torso nudo, invece di stracciare tutte le magliette che indossava, mutando nella forma di creatura della notte. Ad Arianna non dispiaceva, tra l’altro. Restò ad ammirare quel corpo statuario, rilassato. Ogni umano avrebbe voluto gli stessi addominali scolpiti, le stesse braccia, e spalle, muscolose. Non era muscoloso come un culturista, ma, di sicuro, non era esile. Anni di allenamento avevano scolpito quel corpo, rendendolo com’era. Si sistemò un braccio dietro la testa, tenendo il libro con l’altra mano. Quella posa non faceva risaltare soltanto gli addominali, ma anche i muscoli delle braccia. Arianna dovette reprimere un sospiro che minacciava di scapparle dalle labbra.

    Tutti gli uomini della sua vita erano stupendi, Devin, il ragazzo della porta accanto, Turner, il ribelle, Thomas, lo studioso, ma c’era qualcosa in Andrew che lo distingueva, facendolo spiccare. Secondo lei non poteva dipendere esclusivamente dal fatto che la sua essenza di creatura della notte fosse legata a quella di lui. Sentiva qualcosa di più profondo di un bisogno primordiale, per lui. Andrew riusciva sempre a farla sentire amata e protetta. Arianna non poteva fare a meno di fissarlo, anche a quella distanza che impediva alle loro essenze di tendere una verso l’altra. Andrew era tutto quello che aveva sempre desiderato, ma non avrebbe avuto importanza, se non avessero vinto il torneo. Il torneo avrebbe cambiato tutto. Aveva permesso che si svolgesse un torneo il cui premio sarebbe stata lei, il diritto di sposarla, soltanto per salvare la sua gente. Guardò Andrew che leggeva tranquillo e si sentì sopraffare dai rimorsi. Non avrebbe mai provato per qualcun altro quello che provava per lui. Lo amava con ogni fibra del suo essere. Arianna si augurava che il piano di Thomas funzionasse perché, se avesse fallito, lei avrebbe perso l’unica cosa a cui teneva più che alla sua stessa vita: Andrew.

    In un secondo, Andrew attraversò la stanza e le asciugò la lacrima che le aveva rigato il volto. Le accarezzò dolcemente la guancia, con il pollice, e quel gesto la trattenne dal piangere ancora. Il contatto con lui non la lasciava mai indifferente, ma, in quel momento, non riuscì a godersi la sensazione. Il giorno dopo, la sua vita sarebbe cambiata inesorabilmente. Aveva dovuto affrontare sfide e cambiamenti, da quando era mutata, ma, ormai, iniziava ad abituarsi

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