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La cena fatale: Myrtle Clover
La cena fatale: Myrtle Clover
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E-book234 pagine3 ore

La cena fatale: Myrtle Clover

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Info su questo ebook

A chi interessano salse e patatine quando si possono avere Dickens e Twain?

Ai residenti della tranquilla cittadina di Bradley, nel North Carolina, l'operosa Jill Caulfield sembrava ineccepibile. Si offriva volontaria al rifugio per le donne, lavorava alla scuola materna della chiesa, puliva le case per racimolare soldi extra e si divertiva davvero a occuparsi del giardino ed era niente di meno che una santa a sopportare quel donnaiolo, ubriacone e disoccupato di suo marito.

Quando l'intrepida investigatrice ottuagenaria Myrtle Clover colse in flagrante Jill, la sua nuova governante, a sbirciare nel suo armadietto dei medicinali, avrebbe dovuto esserne turbata. Eppure, la scoperta che Jill non fosse quell’immacolata santarellina, la rese molto più interessante agli occhi di Myrtle.

Myrtle sarebbe stata felice di scoprire cosa spingeva Jill a comportarsi in quel modo, se Jill non se ne fosse andata in quel modo stupido e non si fosse fatta uccidere.

LinguaItaliano
Data di uscita20 lug 2019
ISBN9781547599950
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    Anteprima del libro

    La cena fatale - Elizabeth Spann Craig

    Capitolo Uno

    Il primo passo, disse Myrtle all'amico Miles, è quello di organizzare un colpo di stato.

    Miles si sfilò gli occhiali bordati di filo metallico e si strofinò gli occhi. Un colpo di stato.

    Myrtle sorrise raggiante come se fosse a una premiazione accademica. Questo è quanto. Il club del libro, come sappiamo, deve essere abolito. 

    Stai dicendo – fermami se sbaglio – che tu ed io, i nuovi membri del decennale club del libro, in qualche modo lo sequestreremo all’attuale direttivo, lo costringeremo a una ristrutturazione e obbligheremo i membri a leggere la letteratura che riteniamo degna di essere letta invece dei libri da spiaggia.

    È esattamente quello che sto dicendo affermò Myrtle, battendo trionfante sul compendio di William Butler Yeats.

    Miles guardò la sua amica. Era davvero inarrestabile questa volta – si era passata la mano tra i vaporosi capelli bianchi fino a che non erano rimasti su dritti alle estremità come Einstein. Era alta un metro e ottanta, e non era affatto ricurva o intimorita dai suoi considerevoli anni di vita.

    E come proponi di riuscirci?

    È un semplice principio di marketing. Sei un ex uomo d'affari, dovresti capirlo. Il marketing, sai. Dare alla gente ciò di cui ha bisogno.

    Myrtle, ero un ingegnere, non un venditore. Myrtle scrollò le spalle. Miles emise un sospiro. E perché lo stiamo facendo?

    Myrtle alzò gli occhi al cielo. "Non mi stavi di nuovo ascoltando. Lo facciamo perché i club di libri dovrebbero celebrare la grande letteratura. La letteratura, la condivisione di meravigliose storie, è ciò che unisce il mondo. Trixie si fa Myrtle Beach non adempie a questo scopo."

    Miles si sporse in avanti sulla sedia. Stai dicendo che il club del libro davvero ha scelto un libro intitolato –

    No, no. Sto dicendo che è il tipo di sciocchezze che potresti trovare nella loro lista di letture. E una volta intrapresa questa strada? Fece un respiro profondo.

    "Il falco non può sentire il falconiere;

    Le cose cadono a pezzi; il Centro non può reggere;

    La mera anarchia si riversa sul mondo".

    Miles diede uno sguardo alla collezione di Yeats. Ho capito. Raddrizzò gli occhiali. Credi che se offrissimo al club del libro serie alternative di lettura, ci seguirebbero a frotte. Che ne prenderemo la guida... Non sono sicuro che funzionerà in questo modo. Sembra un po' troppo facile.

    Myrtle schioccò le dita. Giusta osservazione. Ho un’idea geniale!

    Miles gemette.

    Se le cose non andassero bene, avrò bisogno di un piano B. Prevedo che tutto andrà meravigliosamente come stabilito ma se così non fosse allora andrò in bagno e tu dirai: ‘Penso che Myrtle abbia avuto una grande idea’.

    E perché, chiese Miles, spingendo gli occhiali con la montatura a filo su per il naso, dovrebbe importargli di quel che penso io?

    Metà di quelle sciocche ha perso la testa per te, Miles. Sei il nuovo vedovo dell'isolato, sai. Qualsiasi cosa tu dica sarà presa come Vangelo.

    Miles guardò dubbioso il fascino che potevano detenere i suoi capelli grigio acciaio, gli occhiali con la montatura a filo metallico e i suoi settant'anni per le vedove di Bradley.

    Pensaci Miles, puoi ancora guidare! Sei una merce preziosa per le vedove anziane, te lo assicuro. Ecco cosa faremo. Ascolterò dall’ingresso e quando avranno deciso che è una buona idea, tornerò e organizzeremo tutto! Myrtle si stava già strofinando le mani dalla gioia.

    Non fare i conti senza l’oste, disse Miles. Non si sa mai come potrebbero andare a finire le cose.

    Sciocchezze. Sono certa che compiremo una fluida transizione verso un club fatto di oneste discussioni letterarie.

    Sai, disse Miles, nessun altro sembra scontento del club del libro. Tu, un’insegnante di inglese in pensione, sei l'unica ad aver bisogno di oneste discussioni letterarie.

    Myrtle scosse la testa spazientita. Perché non sanno cosa si perdono.

    Hai detto a Red che stai pianificando un colpo di stato letterario?

    Myrtle gli rivolse un’occhiataccia.

    Non l'hai fatto perché sai che lui penserà che stai solo creando di nuovo problemi. Ricordi il motto di Red? ‘Lascia le cose come stanno’.

    Lo dice solo perché mio figlio è il capo della polizia e vuole che io viva in una miseria stagnante, in modo da non causargli problemi. Voglio risvegliare la città di Bradley! Togliere loro i paraocchi e mostrargli le possibilità! E Red è deciso a tenermi fuori dai piedi. Sapevi che mi ha iscritto a delle attività di volontariato questo fine settimana? Che insolenza.

    Presumo sia questo il motivo per cui l'esercito di gnomi è appostato nel tuo cortile di fronte a casa?

    Myrtle metteva in mostra la sua vasta collezione di gnomi in ceramica per suscitare il disappunto di Red ogni volta che lui cercava di manipolarla. Ultimamente, gli gnomi erano stati sul prato antistante la casa di Myrtle innumerevoli volte.

    È esattamente per questo che gli gnomi sono là fuori. Quindi lui sa già bene che sono arrabbiata. Non credo avrà difficoltà se mi cimento in qualche riorganizzazione.

    Non lo so, Myrtle. Non riesco a scacciare questa sensazione interiore che la nostra riorganizzazione del club del libro potrebbe avere conseguenze inaspettate.

    Myrtle strizzò gli occhi al suo orologio da parete a forma di gallo. Dov'era finita quella maledetta Puddin? Avrebbe dovuto spolverare i soprammobili di Myrtle ore fa. Una telefonata era d’obbligo.

    Myrtle si preparò. Puddin non rispondeva mai alle sue chiamate: a farlo era sempre il suo antiquato marito, Dusty, il giardiniere di Myrtle. Supponeva sempre che Myrtle stesse chiamando per lui e rispondeva al suo saluto con qualche variante di ‘Fa troppo caldo per potare!’ Puddin non era esattamente una persona incantevole con cui parlare, ma sempre meglio di Dusty che le ululava come un vecchio bassotto.

    Myrtle compose il loro numero. Il telefono squillò cinque o sei volte, Pronto? chiese una voce burbera.

    Myrtle sospirò. Dusty? Sono Myrtle Clover.

    Ci fu un latrato acuto dall'altra parte. Troppo bagnato per falciare, Signora Clover!

    Per l'amor del cielo! Non piove da giorni, Dusty! E quel cucchiaino di acqua che è gocciolato è evaporato prima ancora di toccare terra.

    Le mie lame si incepperanno. Svuoterà le zolle di erba puzzolenti per tutto il cortile, Signora Clover. E li ho visti gli gnomi quando sono passato. Sono quelle diavolerie da togliere di torno.

    Non importa. Non stavo chiamando per te, comunque. Le tue sciocchezze mi hanno fatto perdere il punto. Posso parlare con Puddin? Avrebbe dovuto essere qui a pulire casa mia in questo momento.

    Dusty urlò a Puddin e dopo pochi minuti, durante i quali Myrtle si chiese se fosse stata riattaccata, Puddin rispose a malincuore. Myrtle poteva immaginare l'espressione addolorata sul suo viso.

    Prima che Myrtle potesse evocare una voce abbastanza gentile per domandare come mai Puddin stesse trascorrendo del tempo con Dusty invece di svolgere il mediocre lavoro di pulizia nella casa di Myrtle, Puddin borbottò: Mi è venuto il colpo della strega, Signora Clover.

    Myrtle si morse la lingua. Non aveva bisogno che la sua ‘aiutante’ la piantasse in asso proprio ora. Ma che coincidenza! La schiena le doleva ogni volta che Puddin non voleva lucidare l'argento, strofinare i piatti o lavorare.

    Non ho tempo per le tue stupidaggini, Puddin. Il club del libro si terrà domani. Sei certa di non poter prendere un ibuprofene?

    Puddin ci rifletté un istante. Hmm. No. Sono proprio bloccata, capisce.

    Evidentemente la conversazione era finita perché Puddin aggiunse: Buona riunione, e mise giù la cornetta!

    Myrtle udì il segnale di linea libera, poi riagganciò il ricevitore con un insolito vigore. Non c'era altro da fare che chiamare i rinforzi. Per quanto irritante fosse la defezione di Puddin, era probabilmente la cosa migliore.

    Puddin non sarebbe servita a molto per questa riunione Molto Speciale del club del libro: nel suo stato attuale di inutilità, era del tutto inappropriata per la pulizia a fondo.

    A mali estremi, estremi rimedi. Myrtle aveva bisogno di un’aiutante con la A maiuscola per le pulizie. Prese il telefono. Blanche Clark doveva avere qualcuno da raccomandarle. Considerando che Blanche viveva in un castello tentacolare, doveva avere almeno una donna delle pulizie, se non un piccolo esercito.

    Mentre faceva la sua chiamata, notò un gatto nero rinsecchito che la guardava dalla finestra. Aveva già visto quel gatto prima d’ora, era chiaramente un randagio. Il micio scappò via, ma Myrtle giurò di aver visto uno sguardo di approvazione sul suo muso mentre componeva il numero di telefono di Blanche.

    Un’ora dopo, Myrtle stava riflettendo su quanto Jill fosse una donna delle pulizie sensazionale. Era stata una fortuna, pensò mentre guardava la pulizia energica di Jill Caulfield, che fosse stata in grado di ottenere una sostituta in così poco tempo. L'idea di spazzare la polvere e pulire il pavimento per conto proprio aveva perso la sua attrattiva e Jill era felice dell'opportunità e certamente stava svolgendo un ottimo lavoro. Era un membro del club del libro e sembrava essere caduta in tempi duri. Per di più viveva proprio sulla via di Myrtle, appena dietro l’angolo.

    Fare le pulizie non è così male, disse Jill mentre lucidava abilmente il tavolino di Myrtle con olio di limone fino a farlo risplendere. Sono brava. È un lavoro sicuro. Ti tiene in forma. Continuava a smerigliare, E sono soldi in banca. Si fermò un istante e guardò Myrtle negli occhi. Sa cosa voglio dire? A volte si fa quello che si deve fare per sopravvivere in questo mondo.

    Insegnare all'asilo non copre le bollette, immagino, fece Myrtle di rimando.

    Nemmeno un po'. Aiuta, naturalmente, ma non sarà sufficiente per me e Cullen. E Cullen, con la sua invalidità e tutto il resto... Si interruppe e scrutò il volto di Myrtle alla ricerca di qualsiasi segno di scetticismo. Beh, lui non può proprio lavorare. E questo rende le cose difficili. Ma non lo lascerò mai, signora Myrtle. Mai e poi mai.

    ‘Non abbandonerò mai il signor Micawber’ pensò Myrtle, anche se Cullen Caulfield non era il signor Micawber. La sua invalidità, ben nota a tutta Bradley, era il suo insaziabile desiderio di alcol.

    Jill aveva finito con i tavoli e, adottando in modo molto ragionevole un approccio top-bottom per la pulizia, ora si dedicava ai pavimenti.

    Myrtle disse: Sono molto contenta che tu mi abbia aiutato con così poco preavviso. Sono troppo vecchia per spazzare la polvere per conto mio. Ho ricevuto il tuo numero da Blanche Clark. Si era vantata di te durante l'ultima riunione del club del libro, sai – di quanto eri brava nelle pulizie.

    Jill divenne improvvisamente molto concentrata a strofinare un punto ostinato sul pavimento. Davvero?

    Myrtle proseguì in tono sommesso, Sono rimasta sorpresa nel sentire che non lavoravi più per Blanche. Mi ha dato il tuo numero, (alquanto sgarbatamente), e mi ha detto che avete preso strade diverse. In realtà, Blanche si era arrabbiata a tal punto parlando di Jill che la sua voce tremava e sembrava sputare il nome di Jill come se stesse cercando di liberare la bocca da qualcosa di disgustoso. La faccenda era sufficientemente interessante da voler indagare.

    I rapporti d'affari non sempre funzionano, disse Jill in tono incurante. Ma sono certa che il nostro funzionerà. Ha bisogno che venga la prossima settimana?

    Myrtle aprì bocca per dire che la settimana seguente ci sarebbe stata Puddin, ma poi qualcosa... poteva essere il fresco pulito al profumo di pino? I tavoli scintillanti? La premurosa governante che aveva di fronte? ... cambiò idea. Credo che ti farò tornare la prossima settimana.

    Quella dannata Puddin non aveva mai pulito in quel modo. Non aveva la passione per le pulizie. Myrtle placò la voce nella sua testa che le ricordava che Puddin e Dusty erano un pacchetto completo – come avrebbe fatto senza un giardiniere? Seppur pessimo?

    Se è tutto a posto qui, Jill, io vado a fare un salto qui di fronte, alla casa di Elaine e Red per una piccola visita.

    Me la caverò. Ho visto Elaine l'altro giorno, ma non vedo Red da un po' di tempo. Come se la passa?

    Oh. Mantiene la quiete, disse Myrtle con un’alzata di spalle. La cosa fastidiosa era l'insistenza di suo figlio nel mantenere la sua quiete. Si intrometteva sempre. In realtà sto andando là per prendermi un po' di coccole da mio nipote, Jack. Ha quei bei cosciotti grassottelli... ed estrasse un album tascabile per provarlo.

    A suo credito, Jill apparve entusiasta di tubare sulle foto del nipotino. In effetti, Jill era disgustosamente perfetta sotto ogni punto di vista. L'unica qualità redentrice di Puddin era la sua eccentricità. Tutto ciò che riguardava Puddin era un’incognita: Sarebbe stata di umore ciarliero per parlare al tavolo della cucina con te invece di pulire? Avrebbe avuto un’astinenza da nicotina e passato l'intera mattinata a fumare? Si sarebbe presentata al lavoro?

    La perfezione di Jill era sufficiente per far patire a Myrtle la scellerata Puddin. O Quasi.

    Myrtle afferrò il suo bastone da vicino alla porta d'ingresso e si incamminò picchiettando a terra per il vialetto. C'erano alcuni uccelli appollaiati sugli gnomi che si sparpagliarono, cinguettando, mentre si avvicinava. Si fermò un attimo per osservare la sua opera. Molti piccoli gnomi erano rivolti verso di lei poiché, naturalmente, erano tutti disposti per massimizzare il piacere degli occhi di Red.... e gli automobilisti di passaggio. Ridacchiò, ma il sorriso si trasformò in un rantolo quando una voce temibile alle sue spalle chiese in tono nasale: Sei di nuovo in guerra con Red?

    Era Erma Sherman... la malvagia vicina della porta accanto. Di solito, Myrtle controllava attentamente per assicurarsi che la via fosse libera prima di avventurarsi fuori dalla porta d'ingresso. Avere la casa ripristinata in quello stato immacolato l'aveva chiaramente stordita. Mentre Erma incombeva su di lei con le braccia tese per un risoluto abbraccio, Myrtle pensò alla velocità con cui poteva crollare l’umore di una persona. 

    Sto solo cercando di mandare un messaggio velato, disse Myrtle. Non che Erma avrebbe potuto conoscere la definizione della parola velato. Red ha pensato erroneamente che sarebbe stata una buona idea offrirmi come volontaria per la colazione di pancake del Kiwanis club. Red dimostrava frequentemente questa scioccante povertà di giudizio. Era una caratteristica sconcertante per un capo della polizia.

    Come farà Dusty a tagliare l'erba intorno agli gnomi? chiese Erma, guardando con attenzione i ciuffi d'erba che strusciavano la pancia degli gnomi. Con un decespugliatore?

    Come se Dusty possedesse sofisticate attrezzature da cortile come i decespugliatori. No, credo che taglierà solo quello che può raggiungere.

    Per quanto tempo hai intenzione di covare odio contro Red? chiese Erma, guardando accigliata l'erba di Myrtle e uno gnomo particolarmente animato che sembrava degustare allegramente una bevanda.

    Per quanto tempo hai intenzione di permettere alla tua gramigna di infestare il mio cortile?

    Erma fissò Myrtle, poi scoppiò a ridere. Non è che sta accadendo il contrario, Myrtle? C'è un intero mucchio di gramigna proprio lì che sembra che tu l'abbia fertilizzata.

    C'era, in realtà, uno spazio piuttosto spoglio in cui le erbacce di Erma avevano fatto irruzione. Avrebbe sparato a quel Dusty! Gli aveva chiesto di arieggiare e seminare.

    Myrtle si voltò verso la strada all’udire un dolce bip-bop di un clacson. Era sua nuora Elaine, che la salutava dal finestrino del minivan e la guardava con comprensione. Ecco andarsene l’unica ragione per cui era uscita. Devo entrare, sibilò tra i denti.

    Ma sarai uscita per un motivo, Myrtle. Non te lo ricordi più? Vediamo, stavi uscendo, senza borsa. Non pensavi di andare molto lontano, vero? Ripercorriamo i tuoi passi. Anche Erma mostrava comprensione, ma era una versione più salace che probabilmente avrebbe diffuso in tutta la città: Hai sentito? Myrtle Clover è andata completamente fuori di testa! Non riusciva nemmeno a ricordare il motivo per cui era uscita di casa ieri! Oh, che vergogna!

    Myrtle si voltò e batté in ritirata.

    Buona giornata, Myrtle. Ci vediamo domani al club del libro, vociò Erma dietro di lei.

    ‘Non se ti rivedo prima’, pensò Myrtle. Scivolò rapidamente nel portone d’ingresso e si appoggiò su di esso. La prossima volta sarebbe stata più attenta nell’avventurarsi fuori. Allungò l’orecchio per ascoltare il suono di Jill in cucina, ma non udì nulla. Nessun rumore di pulizie. Curiosa, attraversò la cucina fino al retro della casa.

    Quando sbirciò attraverso la porta della sua camera da letto, vide la luce accesa nel bagno. Non aveva intenzione di far perdere tempo a Jill a pulire lì dentro perché era ancora abbastanza pulito dalla settimana precedente. Tornò verso il bagno.

    Lì vide Jill, il volto nascosto dallo sportello dell'armadietto dei medicinali. C'erano diverse boccette di pillole sul lavandino e teneva un paio di altre bottiglie in mano. Myrtle tornò in punta di piedi all’ingresso della casa. Perché Jill si aggirava tra le sue medicine? Era una tossicodipendente da medicinali? No, Jill era troppo lucida, troppo attenta ai dettagli con le pulizie. Sembrava molto meno confusa di Puddin. Forse vendeva farmaci da prescrizione sul mercato nero? C'era stato recentemente un articolo sul giornale che parlava di

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